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GIUSEPPE BERNERI

MEO PATACCA




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CANTO  IV

(ottave riportate: 11-12, 14-15, 17-19, 25-27, 29-33, 44-47, 49-50, 53-56, 66-74, 80-81, 87-90, 94-96)


Il giorno seguente Meo va a casa di Nuccia a comunicarle la sua decisione di voler comunque andare in guerra. Arrivato, le fischia dalla strada, ma la giovane non dà segni di risposta.
11 - 12

Prima Nuccia così 1 stette un bel pezzo,
S'affaccia poi nel ceffo dispettosa 2 ;
S'intoscia 3 , e con cert'atti 4 de disprezzo
Finge de sta' a vedene ogn'altra cosa.
Col cenno e con la man fa più di un vezzo 5
Patacca allor, lo guarda lei sdegnosa,
E come che da lui noia riceva,
Dalla finestra subbito si leva.


1. - senza rispondere
2. - con un'espressione indispettita
3. - si dà un contegno
4. - atteggiamenti, espressioni
5. - gesto, segnale

Qui si, ch'è Meo stordito, e non capisce,
Perché adesso costei gnente l'accoglia 1 ,
E gli scotta il vedé che lo schernisce,
Né sa ancor, se lui resti o se la coglia 2 .
Vorria fischià di novo, e non ardisce;
Di saperla poi netta 3 ha 'na gran voglia;
Il ribussà stima 4 che l'habbia a male,
La sente alfin, che scegne 5 pe' le scale.


1. - non lo accolga affatto
2. - o se ne vada via
3. - di conoscere la verità
4. - reputa, ritiene
5. - scende

14 - 15

« Olà! Ch'ardir è il tuo? Che si pretende 1
Da casa mia? Guidone 2 ! Impertinente! »
Nuccia forte gridò: « Così s'offende
Una mia pari? Via! fora insolente! »
Meo però, che la causa non intende
De 'ste chiassate, ancor non si risente;
Ma dice sol: « Perché così me fai?
Se po' sapé se po' se con chi l'hai 3 ? ».


1. - cosa vuoi
2. - furfante
3. - con chi sei adirata

« L'ho con te, - dice Nuccia, - e con raggione,
Con te che mi lusinghi in dir che m'ami,
E linguacciuto 1 poi, con le persone
Screditando mi vai con modi infami:
Se m'odj e mi disprezzi o mascalzone,
Perché co' 'sti tui 2 fischi a te mi chiami?
Abbada ai fatti tui 3 , che ti conviene,
E più non m'intronà 4 , se vuoi far bene.


1. - pettegolo e diffamatore, lingua malevola
2. - con questi tuoi
3. - bada ai fatti tuoi
4. - assordare

17 - 19

Di te, solo di te doler mi devo, -
Tornò a dir lei con rabbia, e con dispetto,
- E dell'ingiurie, che da te ricevo:
Che ben io so, quel che di Nuccia hai detto.
Io ti credevo, pazza, ti credevo
Un amante fidele, un homo schietto,
Ma già appresso di me, tu sei convinto 1
Un malalingua, un traditore, un finto.


1. - un autentico, un incallito

Tu non m'inganni no, che la sò tutta 1 ,
Com'inteso havess'io con quest'orecchia;
'Sta grazianata 2 tua poco ti frutta,
Se invano a trappolarmi s'apparecchia 3 .
Che pretendi da me, già che son brutta?
E perché mi corteggi, s'io son vecchia?
E va in mal'hora!». E quì da sé lo scaccia,
Spigne 4 la porta, e glie la serra in faccia.


1. - so come sono andate le cose
2. - questa sviolinata, queste lusinghe
3. - si appresta a raggirarmi
4. - spinge

Allor si che Patacca si scatena,
E fa di quelle 1 che non fece mai,
Dà spintoni alla porta, e calci mena,
E strilla forte: « E che creanze fai 2 ?
Me trovi a fé 3 , me trovi oggi de vena,
De fatte vede un po', se con chi l'hai!
Non so che te ciangotti 4 , e credo solo
C'habbi data già volta al cirignolo 5 . »


1. - una scenata
2. - che modi sono questi
3. - davvero
4. - cosa vai borbottando
5. - t'abbia dato di volta il cervello



Ma nonostante le grida e i vari tentativi, viene piantato lì in mezzo alla strada. Così decide di tornarsene a casa, dove gli uomini che ha reclutato lo attendono per essere arruolati nel suo esercito privato.
25 - 27

S'era co' i dieci sgherri già impegnato
Quanno 1 in Campo Vaccino li ha condutti,
Di dar a ogn'uno el su' capitaniato 2 ,
E mantiè adesso la parola a tutti.
(A questi soli il posto sarà dato,
E l'altri resteranno a denti asciutti 3 ).
Lui seguita a notà 4 chi prima arriva,
E per ordine vuò ch'ognun si scriva.


1. - quando
2. - la carica di capitano
3. - a bocca asciutta, senza
4. - annotare

Tanto di quelli trenta di costoro 1 ,
Quanto de i su' ducento, e sale e scenne 2
Più d'un per volta, e pur nisciun di loro
Nell'incontrarzi strepita e contenne 3 .
Patacca, tutto intento al su' lavoro
Arrolla sgherri a furia 4 , e 'ste faccenne 5
Le stima un spasso granne, e volentiere
Pe' falle, ce staria 6 giornate intiere.


1. - i trenta uomini che ciascuno
      degli sgherri aveva radunato
2. - sale e scende (dalle scale)
3. - grida e litiga
4. - arruola sgherri in quantità
5. - queste faccende, quest'attività
6. - per farle vi rimarrebbe

In tel partì 1 , che da Patacca fanno,
Questo gli dice, che far lì ritorno
Più non accurre no, ma che annaranno 2
Tutti in Campo Vaccino nel tal giorno;
Che qui la mostra general faranno,
Dove procuri 3 ogn'un d'annacce 4 adorno,
E che poi meglio sentirà domane 5 ,
Dal capitanio suo quel ch'ha da fane 6 .


1. - nel partire, nell'andarsene
2. - andranno
3. - si ricordi, non manchi
4. - vestito ed armato come prestabilito
5. - cosa deve fare


Intanto Calfurnia si incontra com Marco Pepe, il bravo per mano del quale vorrebbe vendicarsi di Meo Patacca. Ella vuole che il suo uomo sfidi Meo a duello, facendogli credere che Nuccia rimarrebbe da lui favorevolmente colpita se volesse lavarne l'onta subita.
29 - 33

Vuò, ch'a custion 1 lo sfidi, e glie la soni 2
Co' rifibbiagli 3 una stoccata in petto,
E che lo faccia, e non glie la perdoni
Pe' vendetta di quel, ch'a Nuccia ha detto,
Gli appetta 4 che con modi mascalzoni
Ardì de faglie 5 un così gran dispetto,
Che in tel penzacce 6 quella se n'accora 7 ,
Col dirglie vecchia e brutta, e peggio ancora.


1. - duello
2. - gliele suoni, lo punisca
3. - col rifilargli
4. - gli fa credere
5. - farle
6. - nel pensarci, al sol pensiero
7. - se ne dispera

Poi te gli fa vedé 1 la ciospa indegna
Già Nuccia tutta sua, se fa pulito 2 ,
D'accoppaglie 3 Patacca, e a dir s'impegna
Che sarà dell'istessa il favorito.
S'accorgerà, che lei più non lo sdegna,
Anzi, pe' fa' vedé che gli è gradito,
Lei gli farà sentir, se passa mai
Da casa sua, che lo ringrazia assai.


1. - gli prospetta
2. - se fa un buon lavoro
3. - di uccidere per suo conto

Mentre costei con chiacchiere e monine 1
L'amico sgherro inzampognà procura 2 ,
Sta questo irresoluto 3 , perché al fine,
La vittoria per lui non è sicura.
In servir Nuccia, è ver, c'ha qualche fine 4 ,
E che però mostrà vorria 5 bravura,
Ma poi penza a Patacca, e assai lo stima,
In tel sapé, che sa tirà de scrima 6 .


1. - moine
2. - tenta di raggirare
3. - indeciso
4. - qualche tornaconto, qualche utile
5. - vorrebbe
6. - di scherma

Stando 1 su 'sto penzier, tonto 2 rimane,
Non sa che far, non si risolve intanto,
Fa giusto come quanno vede un cane
Il tozzo 3 in terra, et il bastone accanto;
Ha voglia d'addentallo, e non lo fane 4
Perché le botte non vorria fra tanto 5 ;
Si stenne 6 , si trattiè, non s'assicura,
Contrastano la fame e la paura.


1. - soffermandosi
2. - assorto
3. - il boccone
4. - non lo fa
5. - intanto non vorrebbe essere percosso
6. - si stende

Così fa Marco Pepe; Amor l'invita 1 ,
A far con Meo da bravo, e disfidallo,
Ma quel mettere a risico 2 la vita,
Gli fa venì el penziero di non fallo 3 :
« Eccola - dice poi - bella e fornita 4 ,
'Sto ferro 5 al par d'ognun so maneggiallo,
E se a spadaccinà tra noi si viene,
Gli darò a fé da pettinà 6 assai bene ».


1. - lo induce
2. - a rischio, a repentaglio
3. - non farlo
4. - ecco qua, mi sono deciso
5. - questa spada
6. - filo da torcere


Marco Pepe va a trovare Meo Patacca, per cercare il pretesto con cui provocarlo, e quindi sfidarlo a duello.
44 - 47

Doppo 1 che Meo Patacca ogn'un ha scritto
Di quei, che prima vennero, si volta,
Verso costui; ma perché sa ch'è un guitto 2 ,
Mal volentiere le sue istanze 3 ascolta;
Si ricorda assai ben, ch'in un conflitto,
Che si fece in Trastevere una volta,
Pe' fa' da bravo, innanzi a ogn'un si caccia 4 ,
Fu poi tra tutti il primo a voltà faccia 5 .


1. - dopo
2. - inetto, di scarso valore
3. - i suoi argomenti
4. - si mette, si posiziona
5. - a fuggire, ad abbandonare la lotta

Perché non habbia da restà affrontato 1 ,
Se be' gusto non ci ha 2 , puro l'accetta.
Vuò sapé, chi dei dieci l'ha impegnato
Perché sotto al commanno glie lo metta,
Lui gli dice: «Fanello 3 m'ha pregato,
Ch'io de fa' scialo 4 in guerra gl'imprometta ».
Rispose allora Meo: « Te scrivo adesso
In te la squadra del Fanello istesso ».


1. - perché non rimanga offeso
2. - seppur malvolentieri
3. - uno dei dieci bravi
4. - di fare grandi imprese

Qui Marco Pepe: « Piano patron mio,
De grazia co' 'sto scrivere 1 , bel bello:
Intennemoci 2 prima, non venn'io
Mica pe' guerreggià sotto a Fanello!
Chalche malanno a fé, che glie l'avvio 3
A chi me vuò trattà da soldatello:
Credevo, ma'l contrario me succede,
Che ce fusse altro modo de procede 4 ».


1. - prego, piano con lo scrivere
2. - intendiamoci
3. - faccio davvero passare qualche guaio
4. - che il modo di fare fosse un altro

Ecco il pretesto, che penzò costui
De mette in campo, pe' sfidà Patacca;
Stupido 1 questo allor si volta a lui,
E l'occhiate da dosso non gli stacca.
Seguita Marco Pepe: « Io gonzo fui,
A venì a corteggià gente vigliacca.
Stamo a vedé 2 , la testa io ce deposito 3 ,
Ch'oggi me bigna fa' calche sproposito 4 ».


1. - stupito
2. - vogliamo vedere (formula di sfida)
3. - scommetto
4. - che oggi mi tocca fare qualche sproposito

49 - 50

« Cos'è 'sto sbravicchià 1 ? Che se pretenne 2 ?
Se parla chiaro, e non se vie' co' rascia 3 ;
C'è qui chi la pariglia te po' renne 4 ,
Però invano da te tanto se sbrascia 5 .
Dì puro il fatto tuo, c'è chi t'intenne,
Che mica hai da trattà con gente pascia 6 .
Chi te la gratterà, dillo 7 bisogna,
Tu troverai, se vai cercanno rogna 8 ».


1. - questa arroganza
2. - cosa vai cercando
3. - con l'inganno
4. - ti può rendere
5. - ti agiti così tanto invano
6. - stolta
7. - dirlo
8. - se vai cercando rogna, troverai
      chi te la gratta, chi ti farà pentire
« Me la gratti chi pò 1 ! Ché 2 non ce prova
Calch'uno con nostrisci 2 ? », sbravicchianno
Esclamò l'altro. «A fé, che me ce trova,
Chi me va gnente gnente 3 stuzzicanno 4 .
Io sott'altri 5 nel campo? O ve' che nova 6 !
Io voglio in guerra, e l'haverò il commanno,
E tu stesso sarai, te lo dich'io 7 ,
Prima d'ogn'altro, soldatello mio ».


1. - può
2. - me, il sottoscritto (enfatico)
3. - comune interiezione, che a seconda del contesto
      può valere "affatto", "un po'", "per caso", ecc.
4. - stuzzicando, provocando
5. - sotto l'altrui comando
6. - guarda che novità
7. - te lo dico io

53 - 56

« Fà pur conto, ch'un tasto m'hai toccato
Da poté ben sonattela 1 assai presto »,
Disse Meo. « Già me l'ero imaginato,
Ma il solo modo di ciaritte 2 è questo:
In guerra, è vero si, che ce 3 sei stato,
Ma non te vergognà de dire il resto,
Tu, ch'adesso ti spacci un Paladino,
Ch'in guerra solo hai fatto el tamburrino ».


1. - di poterti dare una bella lezione
2. - di darti quanto ti spetta
3. - ci (vi)

« Oh, sfogate così, dì quel che vuoi »,
L'altro rispose. « Men 1 di me ne sai:
Io almen, so cos'è guerra, ma non pòi 2
Tu dir così, se non l'hai vista mai.
Hor non ci vònno chiacchiere. Su, a noi!
A duello io te sfido, e vederai,
Se te viè fatta 3 , o te riesce buscia 4 ,
Se il tamburrino poi le panze sbuscia 5 .


1. - meno
2. - puoi
3. - se l'avrai vinta
4. - se fallirai
5. - sbuca le pance, sa tirar di spada
S'addropà vuoi la fionna, o la saracca 1
Fa' pure a modo tuo, capà 2 te tocca ».
Prima lo guarda tutto, e poi Patacca
Te gli fa 'na risata a piena bocca.
« L'invito accetto, - disse, - e chi si smacca 3
Sarà su' danno 4 , ch'a 'sta gente sciocca,
Allor, ch'allo sproposito si picca 5 ,
Fà quel che fatto va, chi glie la ficca 6 .


1. - se vuoi usare la fionda o la spada
2. - scegliere
3. - chi subirà l'onta della sconfitta
4. - peggio per lui
5. - quando si mette in testa di esagerare
6. - chi dà loro una lezione fa proprio bene

S'incominzi el duello co' la fionna,
Si faccia poi si faccia lama fora 1 ;
Alla prima baruffa 2 , o alla seconna,
S'ha da vedé, se chi ce resta 3 allora.
Se c'è difficoltà, me si risponna 4 ,
Che tempo io non te dò, se non d'un'hora.
Non ce voglio Secondo, ne Patrino,
E il campo, appunto, sia Campo Vaccino ».


1. - si sguaini la spada
2. - assalto
3. - chi avrà avuto la peggio
4. - mi si risponda

Marco Pepe leaves. Meo Patacca has enough time for having a light meal before reaching the opponent on the spot they agreed. An hour later, both of them are there.
66 - 74

Ecco superbi li due sgherri a fronte,
E l'uno all'altro con gran brio s'accosta;
Marco Pepe, che fa da Spaccamonte 1 ,
« Olà - dice, - nostrisci 2 è quì a tua posta ».
« A soddisfatte io già le voglie ho pronte ».
Meo gli risponne, e ogn'un di lor si scosta.
Vengono pe' menà presto le mani,
Giusto a un tiro di fionna a star lontani.


1. - da spaccone
2. - io, il sottoscritto

Subbito le perzone si slargorno 1 ,
Che già con Marco Pepe eran venute,
E quelle ancor ch'a caso capitorno 2
Da curiosità quì trattenute.
Fecer l'istesso quelle, ch'arrivorno,
Che da Meo queste cose havean sapute,
El campo largo e libero si lassa,
E in tel mezzo nisciun proprio ce passa.


1. - si allargarono, fecero ala
2. - capitarono

Ogn'un delli due sgherri el posto ha preso,
Fatta de rocci 1 in berta 2 un'adunata,
Sul braccio manco 3 el pietro 4 è in giù disteso,
Che poi fa alla perzona una parata:
Impaziente già 'l popolo s'è reso,
Di vedè questa gran sassaiolata;
Ciasch'uno poi di lor, conforme è il patto,
Alla su' fionna dà de piccio 5 a un tratto.


1. - sassi
2. - tasca
3. - sinistro
4. - mantello
5. - dà di mano, afferra
La fionna è un braccio 1 e più di cordicella
Di canapa assai forte e fatta a treccia,
Ne i due capi è sottil, ma grossicella
Inverzo el mezzo, e sempre più s'intreccia;
Quì come rete c'è una ferratella 2
Indove ce se mette o sasso o breccia;
Ma qual poi sia 3 , più granne è della maglia,
Né resce, se no, allor quanno se scaglia 4 .


1. - 1 braccio = 58 cm
2. - piccola grata di ferro
3. - qualunque cosa vi si metta
4. - non ne fuoriesce se non quando scagliata

E l'una e l'altra punta accompagnata 1
Stringon le dete 2 della dritta mano,
Ma poi drento la fionna ripiegata
La manca 3 il sasso tiè dal sen 4 lontano;
A quella si dà allora una stirata 5 ,
Si piglia poi la mira, e non invano,
Perché 'sti nostri sgherri, così bene,
Ci azzeccano, che fanno stravedene 6 .


1. - assieme
2. - dita
3. - la sinistra
4. - tiene a distanza dal petto
5. - la si distende
6. - stravedere (cioè colgono il bersaglio
      in maniera stupefacente)

Tutto fecer costoro, e al primo tiro
Ogn'un tiè la su' fionna apparecciata 1 ;
Cominza Marco Pepe, e più d'un giro
A quella dà, sopra el cotogno 2 alzata.
Lassa 3 un dei pezzi, e in meno d'un rispiro
Viè la breccia con impeto scagliata:
Patacca non si scanza e non s'abbassa,
Perché assai da lontan quella gli passa.


1. - pronta a scagliare
2. - la testa
3. - lascia, fa partire

Ma poi dà al fongo 1 una calcata in testa,
Due passi innanzi rivoltato in costa 2 ,
Vuò trovà modo de spiccià 'sta festa 3 .
Fa prima una sbracciata 4 , e poi s'imposta,
Piglia la mira dritta dritta, e in questa
Nol falla mai 5 se nol facesse a posta;
Ma perché fa da vero, a fé 6 non sbaglia,
Giusto in dove ha mirato, el selcio 7 scaglia.


1. - cappello
2. - rivolto di fianco
3. - di sbrigare questa faccenda
4. - scioglie il braccio prima del lancio
5. - non sbaglia mai
6. - certamente, senz'altro
7. - sasso

Frulla e fischia per aria, e azzeccaria 1
Di Marco Pepe appunto in tel mostaccio 2 ,
Se lì proprio Patacca glie l'avvia 3 ,
Ma si para col pietro, alzanno el braccio.
Pur lo scotola 4 a segno, che darìa
In terra un solennissimo crepaccio 5 ,
Se non si fusse a caso ritrovato
Co' i piedi in sul terren forte piantato.


1. - azzeccherebbe, colpirebbe
2. - nel viso
3. - glielo dirige
4. - lo scuote
5. - una gran bella caduta

S'infuria allor costui, perché mostrarzi
Vorria 1 propio una bestia inferocita;
Si sbraccia in fionnolà 2 , per vendicarzi
Di quella botta, c'ha lui ben sentita.
Ma perché i colpi, o arrivano assai scarzi,
O perché Meo sa fa' scanzi di vita 3 ,
Non serve no, ch'in tel fa sciarra incocci 4 ,
Che sempre a voto han da cascà i su' rocci.


1. - vorrebbe
2. - in scagliare sassi con la fionda
3. - si scansa col busto
4. - che si ostini nella contesa

Dopo essere stato colpito diverse volte, Marco Pepe si ritira, e Meo Patacca, com'era previsto, esce vincitore dalla prima parte del duello. Quindi entrambi si preparano per la seconda parte.
80 - 81

Patacca pe' mostrà, ch'è duellista,
Pratico delle cose della guerra,
Fa delle due saracche 1 la rivista,
E le misura con la punta in terra.
S'accorge allor c'ha quella razza trista 2
Di Marco Pepe, longa più la sferra 3 ,
Ma Meo, fidato 4 in te la su' bravura,
D'havé questo svantaggio non si cura.


1. - spade
2. - quel gaglioffo
3. - la spada più lunga
4. - confidando

Guarda, se il Sole pò la vista offennere 1 ,
Pe' spartirzelo poi con uguaglianza:
Come se pozza de 'ste cose intennere
Un homo vil, non para 2 stravaganza.
L'ha inteso 3 dir, ch'il Sole col risplennere
Abbaglia el vede 4 , e che però si scanza 6 ,
O si divide in modo, in tel cimento 6 ,
Che sia tanto per un l'impedimento.


1. - disturbare
2. - paia
3. - udito
4. - la vista
5. - si evita
6. - nella tenzone, nel duello

Il duello alla spada ha inizio, e anche stavolta Marco Pepe si rivela inferiore a Meo, che vince anche la seconda parte della sfida.
87 - 90

Patacca s'intrattiè de fa' sconfitta 1 ;
Gli scappa alfin gli scappa la pacenza 2 ,
Tira de furia una stoccata dritta,
Che l'averia sfonnato 3 de potenza.
Ma giusto come fa la gente guitta 4
Fece colui, perchè non ha sperienza:
Per conto de parà, non c'è sustanza 5 ,
Ma con un zompo arreto 6 , il colpo scanza.


1. - si trattiene dall'infliggergli
      il colpo finale
2. - pazienza
3. - l'avrebbe sfondato
4. - miserabile, di bassa levatura
5. - in quanto a parare, non ne ha
      la capacità
6. - balzo indietro

L'altro lo va incalzanno, e più l'investe,
E più lui si ritira, e non resiste.
Quello stoccate avvia 1 , gagliarde e preste,
Si vede questo annà già pe' le piste 2 .
Allor, (cosa che mai non credereste),
Perché già le su' coccole 3 ha previste,
Perché restà non ci vorria sbusciato 4 ,
Un ripiego 5 pigliò da disperato.


1. - porta, affonda
2. - battere in ritirata
3. - percosse
4. - non vorrebbe essere trafitto
5. - espediente

Pe' vedé s'un bel colpo gli viè fatto,
Mentre cognosce 1 , ch'è a fuggir costretto,
La sferra addrizza, e poi si mette in atto
De tirà di Patacca inverzo el petto.
Ma una fintiva 2 fu, ch'un brutto tratto 3
Penzò di fa', come seguì in effetto.
Acciò 4 pe' dritto a trapassallo vada,
Tutta verzo di lui lanciò la spada.


1. - riconosce, si rende conto
2. - finta
3. - una brutto gesto
4. - al fine di, perché

Col forte 1 della sua Meo si ripara,
E quella, ch'è scagliata in fora 2 schizza,
Ma però allora a imbestialirzi impara,
E pe' la rabbia el naso glie s'arrizza.
In vedé, che nel colpo ha fatto zara 3 ,
Pepe inverzo la gente il corzo addrizza,
E Meo, benché habbia in man le du' saracche,
Lo seguita, e gli va quasi alle tacche 4 .


1. - con l'elsa
2. - a lato
3. - cilecca, è andato a vuoto
4. - alle calcagna

Nonostante la condotta disonorevole di Marco Pepe, ma felice della vittoria, per la quale è acclamato dal pubblico, Meo desiste dal prosgeuire nell'inseguimento dell'avversario, che fugge a gambe levate dal campo di gara, nel timore della vendetta di Patacca, mentre quest'ultimo se ne torna a casa.
94 - 96

Al su' nemico el pietro fece rennere 1 ,
Che havea lassato, e addosso il suo se messe,
E da uno sgherro poi gli fece intennere,
Che d'haverla finita non credesse;
Che dell'ardire havuto, in tel pretennere
Che con lui, ch'è un tavano 2 , si battesse,
Un Meo Patacca, un capo compagnìa 3 ,
Fatto l'havrìa pentì fatto l'havrìa 4 .


1. - fece rendere il mantello
2. - un vile
3. - un esponente di spicco
4. - l'avrebbe fatto pentire

Gli fece dir di più 1 che si portava
La su' sferra in trionfo, e no sperasse,
Se col valor non se la riabbuscava 2 ,
Ch'in mano sua più quella ritornasse.
Così dicenno il vincitor marciava,
E non mancò chi allor l'accompagnasse,
E lui perché già l'aria s'imbruniva,
Venir li lassa 3 , e gli dà ogn'un el viva 4 !


1. - inoltre
2. - non cercava di riottenerla
3. - li lascia
4. - l'evviva

Appena al su' tugurio 1 fu arrivato
Patacca, che Calfurnia un gran rumore
Sentì d'apprausi e grolie, et acclamato
Dalli vicini Meo pe' vincitore.
Pel gran dolor, (quasi che perzo el fiato),
Glie venne un sbiascimento e un languicore 2 ,
Quel, che poi succedé doppo svenire,
Nel Canto che verrà, vel saprò dire.


1. - modesta abitazione
2. - ebbe un malore e perse i sensi




Canto III torna a  LA LINGUA E LA POESIA Canto V


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