GIUSEPPE BERNERI MEO PATACCA |
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Il giorno seguente Meo va a casa di Nuccia a comunicarle la sua decisione di voler comunque andare in guerra. Arrivato, le fischia dalla strada, ma la giovane non dà segni di risposta.
Prima Nuccia così 1 stette un bel pezzo, S'affaccia poi nel ceffo dispettosa 2 ; S'intoscia 3 , e con cert'atti 4 de disprezzo Finge de sta' a vedene ogn'altra cosa. Col cenno e con la man fa più di un vezzo 5 Patacca allor, lo guarda lei sdegnosa, E come che da lui noia riceva, Dalla finestra subbito si leva. |
1. - senza rispondere 2. - con un'espressione indispettita 3. - si dà un contegno 4. - atteggiamenti, espressioni 5. - gesto, segnale |
Qui si, ch'è Meo stordito, e non capisce, Perché adesso costei gnente l'accoglia 1 , E gli scotta il vedé che lo schernisce, Né sa ancor, se lui resti o se la coglia 2 . Vorria fischià di novo, e non ardisce; Di saperla poi netta 3 ha 'na gran voglia; Il ribussà stima 4 che l'habbia a male, La sente alfin, che scegne 5 pe' le scale. |
1. - non lo accolga affatto 2. - o se ne vada via 3. - di conoscere la verità 4. - reputa, ritiene 5. - scende |
« Olà! Ch'ardir è il tuo? Che si pretende 1 Da casa mia? Guidone 2 ! Impertinente! » Nuccia forte gridò: « Così s'offende Una mia pari? Via! fora insolente! » Meo però, che la causa non intende De 'ste chiassate, ancor non si risente; Ma dice sol: « Perché così me fai? Se po' sapé se po' se con chi l'hai 3 ? ». |
1. - cosa vuoi 2. - furfante 3. - con chi sei adirata |
« L'ho con te, - dice Nuccia, - e con raggione, Con te che mi lusinghi in dir che m'ami, E linguacciuto 1 poi, con le persone Screditando mi vai con modi infami: Se m'odj e mi disprezzi o mascalzone, Perché co' 'sti tui 2 fischi a te mi chiami? Abbada ai fatti tui 3 , che ti conviene, E più non m'intronà 4 , se vuoi far bene. |
1. - pettegolo e diffamatore, lingua malevola 2. - con questi tuoi 3. - bada ai fatti tuoi 4. - assordare |
Di te, solo di te doler mi devo, - Tornò a dir lei con rabbia, e con dispetto, - E dell'ingiurie, che da te ricevo: Che ben io so, quel che di Nuccia hai detto. Io ti credevo, pazza, ti credevo Un amante fidele, un homo schietto, Ma già appresso di me, tu sei convinto 1 Un malalingua, un traditore, un finto. |
1. - un autentico, un incallito |
Tu non m'inganni no, che la sò tutta 1 , Com'inteso havess'io con quest'orecchia; 'Sta grazianata 2 tua poco ti frutta, Se invano a trappolarmi s'apparecchia 3 . Che pretendi da me, già che son brutta? E perché mi corteggi, s'io son vecchia? E va in mal'hora!». E quì da sé lo scaccia, Spigne 4 la porta, e glie la serra in faccia. |
1. - so come sono andate le cose 2. - questa sviolinata, queste lusinghe 3. - si appresta a raggirarmi 4. - spinge |
Allor si che Patacca si scatena, E fa di quelle 1 che non fece mai, Dà spintoni alla porta, e calci mena, E strilla forte: « E che creanze fai 2 ? Me trovi a fé 3 , me trovi oggi de vena, De fatte vede un po', se con chi l'hai! Non so che te ciangotti 4 , e credo solo C'habbi data già volta al cirignolo 5 . » |
1. - una scenata 2. - che modi sono questi 3. - davvero 4. - cosa vai borbottando 5. - t'abbia dato di volta il cervello |
Ma nonostante le grida e i vari tentativi, viene piantato lì in mezzo alla strada. Così decide di tornarsene a casa, dove gli uomini che ha reclutato lo attendono per essere arruolati nel suo esercito privato.
S'era co' i dieci sgherri già impegnato Quanno 1 in Campo Vaccino li ha condutti, Di dar a ogn'uno el su' capitaniato 2 , E mantiè adesso la parola a tutti. (A questi soli il posto sarà dato, E l'altri resteranno a denti asciutti 3 ). Lui seguita a notà 4 chi prima arriva, E per ordine vuò ch'ognun si scriva. |
1. - quando 2. - la carica di capitano 3. - a bocca asciutta, senza 4. - annotare |
Tanto di quelli trenta di costoro 1 , Quanto de i su' ducento, e sale e scenne 2 Più d'un per volta, e pur nisciun di loro Nell'incontrarzi strepita e contenne 3 . Patacca, tutto intento al su' lavoro Arrolla sgherri a furia 4 , e 'ste faccenne 5 Le stima un spasso granne, e volentiere Pe' falle, ce staria 6 giornate intiere. |
1. - i trenta uomini che ciascuno degli sgherri aveva radunato 2. - sale e scende (dalle scale) 3. - grida e litiga 4. - arruola sgherri in quantità 5. - queste faccende, quest'attività 6. - per farle vi rimarrebbe |
In tel partì 1 , che da Patacca fanno, Questo gli dice, che far lì ritorno Più non accurre no, ma che annaranno 2 Tutti in Campo Vaccino nel tal giorno; Che qui la mostra general faranno, Dove procuri 3 ogn'un d'annacce 4 adorno, E che poi meglio sentirà domane 5 , Dal capitanio suo quel ch'ha da fane 6 . |
1. - nel partire, nell'andarsene 2. - andranno 3. - si ricordi, non manchi 4. - vestito ed armato come prestabilito 5. - cosa deve fare |
Intanto Calfurnia si incontra com Marco Pepe, il bravo per mano del quale vorrebbe vendicarsi di Meo Patacca. Ella vuole che il suo uomo sfidi Meo a duello, facendogli credere che Nuccia rimarrebbe da lui favorevolmente colpita se volesse lavarne l'onta subita.
Vuò, ch'a custion 1 lo sfidi, e glie la soni 2 Co' rifibbiagli 3 una stoccata in petto, E che lo faccia, e non glie la perdoni Pe' vendetta di quel, ch'a Nuccia ha detto, Gli appetta 4 che con modi mascalzoni Ardì de faglie 5 un così gran dispetto, Che in tel penzacce 6 quella se n'accora 7 , Col dirglie vecchia e brutta, e peggio ancora. |
1. - duello 2. - gliele suoni, lo punisca 3. - col rifilargli 4. - gli fa credere 5. - farle 6. - nel pensarci, al sol pensiero 7. - se ne dispera |
Poi te gli fa vedé 1 la ciospa indegna Già Nuccia tutta sua, se fa pulito 2 , D'accoppaglie 3 Patacca, e a dir s'impegna Che sarà dell'istessa il favorito. S'accorgerà, che lei più non lo sdegna, Anzi, pe' fa' vedé che gli è gradito, Lei gli farà sentir, se passa mai Da casa sua, che lo ringrazia assai. |
1. - gli prospetta 2. - se fa un buon lavoro 3. - di uccidere per suo conto |
Mentre costei con chiacchiere e monine 1 L'amico sgherro inzampognà procura 2 , Sta questo irresoluto 3 , perché al fine, La vittoria per lui non è sicura. In servir Nuccia, è ver, c'ha qualche fine 4 , E che però mostrà vorria 5 bravura, Ma poi penza a Patacca, e assai lo stima, In tel sapé, che sa tirà de scrima 6 . |
1. - moine 2. - tenta di raggirare 3. - indeciso 4. - qualche tornaconto, qualche utile 5. - vorrebbe 6. - di scherma |
Stando 1 su 'sto penzier, tonto 2 rimane, Non sa che far, non si risolve intanto, Fa giusto come quanno vede un cane Il tozzo 3 in terra, et il bastone accanto; Ha voglia d'addentallo, e non lo fane 4 Perché le botte non vorria fra tanto 5 ; Si stenne 6 , si trattiè, non s'assicura, Contrastano la fame e la paura. |
1. - soffermandosi 2. - assorto 3. - il boccone 4. - non lo fa 5. - intanto non vorrebbe essere percosso 6. - si stende |
Così fa Marco Pepe; Amor l'invita 1 , A far con Meo da bravo, e disfidallo, Ma quel mettere a risico 2 la vita, Gli fa venì el penziero di non fallo 3 : « Eccola - dice poi - bella e fornita 4 , 'Sto ferro 5 al par d'ognun so maneggiallo, E se a spadaccinà tra noi si viene, Gli darò a fé da pettinà 6 assai bene ». |
1. - lo induce 2. - a rischio, a repentaglio 3. - non farlo 4. - ecco qua, mi sono deciso 5. - questa spada 6. - filo da torcere |
Marco Pepe va a trovare Meo Patacca, per cercare il pretesto con cui provocarlo, e quindi sfidarlo a duello.
Marco Pepe leaves. Meo Patacca has enough time for having a light meal before reaching the opponent on the spot they agreed. An hour later, both of them are there.
Ecco superbi li due sgherri a fronte, E l'uno all'altro con gran brio s'accosta; Marco Pepe, che fa da Spaccamonte 1 , « Olà - dice, - nostrisci 2 è quì a tua posta ». « A soddisfatte io già le voglie ho pronte ». Meo gli risponne, e ogn'un di lor si scosta. Vengono pe' menà presto le mani, Giusto a un tiro di fionna a star lontani. |
1. - da spaccone 2. - io, il sottoscritto |
Subbito le perzone si slargorno 1 , Che già con Marco Pepe eran venute, E quelle ancor ch'a caso capitorno 2 Da curiosità quì trattenute. Fecer l'istesso quelle, ch'arrivorno, Che da Meo queste cose havean sapute, El campo largo e libero si lassa, E in tel mezzo nisciun proprio ce passa. |
1. - si allargarono, fecero ala 2. - capitarono |
Ogn'un delli due sgherri el posto ha preso, Fatta de rocci 1 in berta 2 un'adunata, Sul braccio manco 3 el pietro 4 è in giù disteso, Che poi fa alla perzona una parata: Impaziente già 'l popolo s'è reso, Di vedè questa gran sassaiolata; Ciasch'uno poi di lor, conforme è il patto, Alla su' fionna dà de piccio 5 a un tratto. |
1. - sassi 2. - tasca 3. - sinistro 4. - mantello 5. - dà di mano, afferra |
La fionna è un braccio 1 e più di cordicella Di canapa assai forte e fatta a treccia, Ne i due capi è sottil, ma grossicella Inverzo el mezzo, e sempre più s'intreccia; Quì come rete c'è una ferratella 2 Indove ce se mette o sasso o breccia; Ma qual poi sia 3 , più granne è della maglia, Né resce, se no, allor quanno se scaglia 4 . |
1. - 1 braccio = 58 cm 2. - piccola grata di ferro 3. - qualunque cosa vi si metta 4. - non ne fuoriesce se non quando scagliata |
E l'una e l'altra punta accompagnata 1 Stringon le dete 2 della dritta mano, Ma poi drento la fionna ripiegata La manca 3 il sasso tiè dal sen 4 lontano; A quella si dà allora una stirata 5 , Si piglia poi la mira, e non invano, Perché 'sti nostri sgherri, così bene, Ci azzeccano, che fanno stravedene 6 . |
1. - assieme 2. - dita 3. - la sinistra 4. - tiene a distanza dal petto 5. - la si distende 6. - stravedere (cioè colgono il bersaglio in maniera stupefacente) |
Tutto fecer costoro, e al primo tiro Ogn'un tiè la su' fionna apparecciata 1 ; Cominza Marco Pepe, e più d'un giro A quella dà, sopra el cotogno 2 alzata. Lassa 3 un dei pezzi, e in meno d'un rispiro Viè la breccia con impeto scagliata: Patacca non si scanza e non s'abbassa, Perché assai da lontan quella gli passa. |
1. - pronta a scagliare 2. - la testa 3. - lascia, fa partire |
Ma poi dà al fongo 1 una calcata in testa, Due passi innanzi rivoltato in costa 2 , Vuò trovà modo de spiccià 'sta festa 3 . Fa prima una sbracciata 4 , e poi s'imposta, Piglia la mira dritta dritta, e in questa Nol falla mai 5 se nol facesse a posta; Ma perché fa da vero, a fé 6 non sbaglia, Giusto in dove ha mirato, el selcio 7 scaglia. |
1. - cappello 2. - rivolto di fianco 3. - di sbrigare questa faccenda 4. - scioglie il braccio prima del lancio 5. - non sbaglia mai 6. - certamente, senz'altro 7. - sasso |
Frulla e fischia per aria, e azzeccaria 1 Di Marco Pepe appunto in tel mostaccio 2 , Se lì proprio Patacca glie l'avvia 3 , Ma si para col pietro, alzanno el braccio. Pur lo scotola 4 a segno, che darìa In terra un solennissimo crepaccio 5 , Se non si fusse a caso ritrovato Co' i piedi in sul terren forte piantato. |
1. - azzeccherebbe, colpirebbe 2. - nel viso 3. - glielo dirige 4. - lo scuote 5. - una gran bella caduta |
S'infuria allor costui, perché mostrarzi Vorria 1 propio una bestia inferocita; Si sbraccia in fionnolà 2 , per vendicarzi Di quella botta, c'ha lui ben sentita. Ma perché i colpi, o arrivano assai scarzi, O perché Meo sa fa' scanzi di vita 3 , Non serve no, ch'in tel fa sciarra incocci 4 , Che sempre a voto han da cascà i su' rocci. |
1. - vorrebbe 2. - in scagliare sassi con la fionda 3. - si scansa col busto 4. - che si ostini nella contesa |
Dopo essere stato colpito diverse volte, Marco Pepe si ritira, e Meo Patacca, com'era previsto, esce vincitore dalla prima parte del duello. Quindi entrambi si preparano per la seconda parte.
Patacca pe' mostrà, ch'è duellista, Pratico delle cose della guerra, Fa delle due saracche 1 la rivista, E le misura con la punta in terra. S'accorge allor c'ha quella razza trista 2 Di Marco Pepe, longa più la sferra 3 , Ma Meo, fidato 4 in te la su' bravura, D'havé questo svantaggio non si cura. |
1. - spade 2. - quel gaglioffo 3. - la spada più lunga 4. - confidando |
Guarda, se il Sole pò la vista offennere 1 , Pe' spartirzelo poi con uguaglianza: Come se pozza de 'ste cose intennere Un homo vil, non para 2 stravaganza. L'ha inteso 3 dir, ch'il Sole col risplennere Abbaglia el vede 4 , e che però si scanza 6 , O si divide in modo, in tel cimento 6 , Che sia tanto per un l'impedimento. |
1. - disturbare 2. - paia 3. - udito 4. - la vista 5. - si evita 6. - nella tenzone, nel duello |
Il duello alla spada ha inizio, e anche stavolta Marco Pepe si rivela inferiore a Meo, che vince anche la seconda parte della sfida.
Patacca s'intrattiè de fa' sconfitta 1 ; Gli scappa alfin gli scappa la pacenza 2 , Tira de furia una stoccata dritta, Che l'averia sfonnato 3 de potenza. Ma giusto come fa la gente guitta 4 Fece colui, perchè non ha sperienza: Per conto de parà, non c'è sustanza 5 , Ma con un zompo arreto 6 , il colpo scanza. |
1. - si trattiene dall'infliggergli il colpo finale 2. - pazienza 3. - l'avrebbe sfondato 4. - miserabile, di bassa levatura 5. - in quanto a parare, non ne ha la capacità 6. - balzo indietro |
L'altro lo va incalzanno, e più l'investe, E più lui si ritira, e non resiste. Quello stoccate avvia 1 , gagliarde e preste, Si vede questo annà già pe' le piste 2 . Allor, (cosa che mai non credereste), Perché già le su' coccole 3 ha previste, Perché restà non ci vorria sbusciato 4 , Un ripiego 5 pigliò da disperato. |
1. - porta, affonda 2. - battere in ritirata 3. - percosse 4. - non vorrebbe essere trafitto 5. - espediente |
Pe' vedé s'un bel colpo gli viè fatto, Mentre cognosce 1 , ch'è a fuggir costretto, La sferra addrizza, e poi si mette in atto De tirà di Patacca inverzo el petto. Ma una fintiva 2 fu, ch'un brutto tratto 3 Penzò di fa', come seguì in effetto. Acciò 4 pe' dritto a trapassallo vada, Tutta verzo di lui lanciò la spada. |
1. - riconosce, si rende conto 2. - finta 3. - una brutto gesto 4. - al fine di, perché |
Col forte 1 della sua Meo si ripara, E quella, ch'è scagliata in fora 2 schizza, Ma però allora a imbestialirzi impara, E pe' la rabbia el naso glie s'arrizza. In vedé, che nel colpo ha fatto zara 3 , Pepe inverzo la gente il corzo addrizza, E Meo, benché habbia in man le du' saracche, Lo seguita, e gli va quasi alle tacche 4 . |
1. - con l'elsa 2. - a lato 3. - cilecca, è andato a vuoto 4. - alle calcagna |
Nonostante la condotta disonorevole di Marco Pepe, ma felice della vittoria, per la quale è acclamato dal pubblico, Meo desiste dal prosgeuire nell'inseguimento dell'avversario, che fugge a gambe levate dal campo di gara, nel timore della vendetta di Patacca, mentre quest'ultimo se ne torna a casa.
Al su' nemico el pietro fece rennere 1 , Che havea lassato, e addosso il suo se messe, E da uno sgherro poi gli fece intennere, Che d'haverla finita non credesse; Che dell'ardire havuto, in tel pretennere Che con lui, ch'è un tavano 2 , si battesse, Un Meo Patacca, un capo compagnìa 3 , Fatto l'havrìa pentì fatto l'havrìa 4 . |
1. - fece rendere il mantello 2. - un vile 3. - un esponente di spicco 4. - l'avrebbe fatto pentire |
Gli fece dir di più 1 che si portava La su' sferra in trionfo, e no sperasse, Se col valor non se la riabbuscava 2 , Ch'in mano sua più quella ritornasse. Così dicenno il vincitor marciava, E non mancò chi allor l'accompagnasse, E lui perché già l'aria s'imbruniva, Venir li lassa 3 , e gli dà ogn'un el viva 4 ! |
1. - inoltre 2. - non cercava di riottenerla 3. - li lascia 4. - l'evviva |
Appena al su' tugurio 1 fu arrivato Patacca, che Calfurnia un gran rumore Sentì d'apprausi e grolie, et acclamato Dalli vicini Meo pe' vincitore. Pel gran dolor, (quasi che perzo el fiato), Glie venne un sbiascimento e un languicore 2 , Quel, che poi succedé doppo svenire, Nel Canto che verrà, vel saprò dire. |
1. - modesta abitazione 2. - ebbe un malore e perse i sensi |