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Diario elettronico di Minn D'Hriftin
di Nelly Wheeler

    Altro giorno (anniversario della vittoria di Palpatine su Iokon)
    Mi sono divertita a rileggere ciò che ho scritto la decade scorsa. Ho appena mandato un  messaggio sull’ holonet galattica per trovare dei corrispondenti in altri sistemi, ma non l’ho ancora detto a casa.  L’atmosfera non sembra propizia. Mamma è  un po’ tesa. Non esce neanche più per fare la spesa in piazza. Forse sarà per via dei rinforzi imperiali che sciamano un po’ dappertutto in città da alcuni giorni. Nessuno ama le guardie imperiali, ma non c’è motivo di temerle come fa la  Mamma. Babbo è nell’emisfero sud, credo che tornerà fra due o tre giorni. E’ andato da solo e mi ha raccomandato di stare a casa il più possibile con la Mamma. Ma non me l’ha chiesto perché mi nascondessi come lei. Ho capito che devo essere io a fare la guardia.  Lars è da qualche parte nello spazio per la sua prima  uscita vera. Zart non serve a niente in quei casi. Non si rende neanche conto di ciò che succede attorno a lui.
    Le guardie cercano una donna di Ralltiir: Elayne Derran. C’è un centinaio di manifesti su tutti i  muri della città. Ce l’hanno anche proiettata sul video della scuola. Il discorso del coordinatore è stato vomitevole. La Derran ne ha combinate tante che metà di noi voleva andare subito a stanarla e consegnarla, mentre l’altra metà sognava di incontrarla per imparare da lei a comportarsi con un po’ di fegato. Bella donna- vecchia, almeno trenta o quarant’anni. Occhi penetranti e fronte alta. Capelli troppo lunghi. Dov’è che ho visto dei capelli così lunghi di recente? Un ologramma di Mamma da giovane. Era la moda su Alderaan, e molte donne l’adottarono in segno di ammirazione per quel pianeta durante la guerra dei cloni. Mamma li ha tagliati quando si è sposata.

    Altro giorno, primavera. Mamma mi manda a scuola nonostante la senta tesa e preoccupata più che mai. Le ho detto che preferisco stare con lei per non lasciarla completamente sola in questi tempi caotici. Lei dice che se manco da scuola indagheranno e verranno a casa. Ne ho parlato con Zart, lui non ha notato niente di diverso. Secondo lui faccio storie. Cretino cieco.

    Altro giorno- E che giorno! La mia vita è sconvolta. Mamma non era sola in casa e nascondeva una Ribelle. Mia madre, così scialba e timorosa!
    Abbiamo una cantina dove teniamo le provviste al fresco. Le guardie Imperiali hanno perquisito la casa stamattina (non solo la nostra). Era la terza volta che lo facevano in tre giorni, ma per la prima volta ero in casa. Entrano, senza violenza, con un certo garbo, sono così sicuri di non incontrare nessuna resistenza che non hanno bisogno di dimostrazioni di forza. Entrano in casa, Mamma li lascia fare senza scomporsi neanche lei. Sento che mi ordina silenziosamente di non muovermi. Una guardia rimane vicino alla porta d’entrata, altre due visitano le altre stanze. Salgono le scale. Scendono le scale. Noi non ci muoviamo, seguo col pensiero il loro progresso. Vedo con i loro occhi ciò che vedono, le stanze modeste, ordinate (eccetto quelle dei fratelli). Con un solo sguardo, esamino rapidamente ogni angolo e poi apro ogni sportello che potrebbe nascondere una persona. Nel sottopiano ci sono due porte, quella che dà sul giardino di dietro, in cui si trova un’altra guardia, e quella dello scantinato. No. Al posto della porta c’è il muro. Passo vicino a quella porta che io, Minn, conosco da sempre, ma che le due guardie, attraverso gli occhi delle quali sto vedendo tutto questo, ignorano. Mi rendo conto che sta succedendo qualcosa di veramente strano, arcano.
    Mi rendo conto che sono stata in trance e che vedo in realtà ciò che vede mia madre. La guardo come non l’ho mai guardata.
Sono terrorizzata. Lei mi manda un segnale di ammonimento, ma capisce che ho scoperto il suo segreto. Mi sento precipitare nelle tenebre. So che è lei che mi ci manda.
    Quando le guardie hanno lasciato la casa, Mamma mi ha portato da Elayne Derran. Mi hanno detto che soltanto mio padre sa della sua presenza, le capacità mentali di mia madre sono tali da controllare facilmente le mentalità dei suoi figli e impedirci di notare ciò che non dobbiamo notare. Cioè, fino a stamattina. Adesso sembra che abbia anch’io un po’ di quelle capacità. Mamma ed Elayne dicono che è estremamente pericoloso e che devo essere molto cauta. Se gli Imperiali se ne accorgessero mi eliminerebbero come hanno eliminato tutti i parenti di mia madre. Oppure mi porterebbero dall’Imperatore che cercherebbe di attirarmi nel suo campo.
    Elayne voleva portarmi con sé per proteggermi (per usarmi). Mia madre non ha accettato. “La Ribellione non è   un rifugio per una bambina. La Ribellione è una scelta pericolosa. Non sono pronta in nessun senso, ed è meglio cercare di soffocare la mia Forza finché siamo ancora in tempo, piuttosto che cercare di sfruttarla a beneficio dell’uno o dell’altro.” Questo è il punto  di vista di mia madre. Mentre le due donne discutevano di me, non mi stavano mica consultando. Questo non mi è piaciuto. Non vedo perché devo fare le stesse scelte della mia pallida madre. Le voglio bene, ma è troppo passiva e timorosa per i miei gusti. Non sono fatta della sua pasta.
    Elayne Derran è partita adesso adesso. È venuto a cercarla uno di Nirran Shaddaa, perché finalmente il suo mezzo è stato aggiustato e potrà continuare la  sua missione nel sistema di Nal Hutta. Ho pensato per un momento di seguirla, ma mi precluderei una vera scelta. Preferisco aspettare un po' e vedere ciò che riesco a scoprire su quei misteriosi poteri, a che cosa servono veramente e se posso indurre Mamma a farmeli potenziare. Dopo di che potrò finalmente fuggire da questo noioso buco e visitare un po’ di mondi al seguito dei Ribelli…o dell’Imperatore.
 
 




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