HOME

GALACTIC EVENTS

HOLONET

STORIES
Ian Coog
Travis Denial
Duncan De
    Vries
Minn D'Hriftin
Lyla Halet
Keruac
Gothar 
    Palpatine
Oderisi
    Pendragon
Etain Rueel
Garad Shitzgul
Gary Tranc
Vexena 
    Trelune

CRONOLOGIA

LINK

GRAZIE A...

NEWS

Il racconto che segue è il continuo di: Quella piccola taverna su Boonta

Da Arnoon a Boonta
di Fabrizio Casu

    Garad si svegliò di botto, l'unità C1 stava pigolando come una dannata. Questo indubbiamente non gli faceva piacere visto che aveva un mal di testa terrificante, mal di testa che quel coso amplificava con il suo trillare. Si alzò in piedi leggermente barcollante e si guardò intorno, Etain era distesa a terra che dormiva profondamente, anche lei doveva aver esagerato con il liquore. Scosse la testa, impegnato a scacciare le nebbie che offuscavano la sua mente e si sedette al tavolo, davanti allo schermo del computer. Etain era riuscita a penetrare i codici del dischetto e adesso il suo contenuto era bellamente esposto sullo schermo. Garad si stropicciò gli occhi e poi cominciò a leggere:
    - Sembrerebbero dei progetti...- pensò tra se e se- un progetto strano...
    Scosse la testa e andò un po’ più avanti:
    - Questo é un rapporto. "Segnalo la scoperta avvenuta in data...bla bla bla... dopo il vostro incarico di bla bla bla...Risultati: motore subluce più rapido degli attuali. Capacità di superare la velocità della luce di 1.7 secondi...".Cribbio!- esclamò, poi si morse la lingua ed abbassò la voce- "Capacità...Iniezione...Installazioni...Possibili utilizzi... Autonomia... Carburante... Carburante? Vedere secondo dischetto!". Porc...!
    Garad si alzò in piedi di scatto ed imprecò sempre silenziosamente. Un secondo dischetto e lui non lo possedeva, si trovava davanti ad una delle scoperte più importanti della storia e lui non poteva sfruttarla al meglio. Si sedette di nuovo e si massaggiò le tempie: anche così comunque poteva venderlo a buon prezzo. Certo non si parlava di Ribellione o Impero, ma di malavita organizzata di qualcuno che avrebbe potuto pagarlo subito e tanto. L'importante era muoversi, l'Impero era alla ricerca di quel dischetto e lui non doveva restare fermo nello stesso posto troppo a lungo, per questo era meglio partire subito e lasciare fuori i suoi amici o chi lo stava aiutando. Si voltò e guardò Etain che dormiva. Prese il dischetto e se lo infilò in tasca, poi scrisse un messaggio sullo schermo: "Mi dispiace partire senza salutarti, ma il contenuto del dischetto é ad alto rischio e non vorrei che tu ci finissi in mezzo. Ti ringrazio per avermi aiutato e lascio qui quello che ho in tasca, spero che ci rincontreremo un giorno.
Garad." Lo lesse: sì, era abbastanza buono, diplomatico e raffinato... Si alzò ed uscì dalla stanza dopo averlo lasciato sul tavolo un centinaio di crediti.
    I passi successivi non furono difficili, recuperò il suo bagaglio, Spoon, andò nel locale, recuperò qualche spicciolo dalla cassa, un paio d'armi da sotto il bancone, dove li teneva Kong e poi si avviò verso la spazioporto. Conosceva chi poteva essere interessato a quel dischetto, ma il viaggio verso Tatooine sarebbe stato lungo.
 
 


 




Quella piccola taverna su Boonta
di Fabrizio Casu

    -...e pare che Jabba stia cercando anche qualcuno che...ma mi stai ascoltando?- sbottò Timper.
    Garad era affacciato dal Land Speeder e stava rumorosamente vomitando, il suo compagno di viaggio fermò il mezzo mentre Spoon osservava il giovane abbastanza stupita:
    -Ehi Garad, hai bisogno di aiuto?- chiese Timper.
    Il giovane scese dal mezzo e arrancò sulla sabbia, poi cadde in ginocchio vicino ad una duna e diede ancora di stomaco. Timper arricciò il naso e guardò la bambina che stava vicino a Garad e che gli passava una mano sulla testa per confortarlo:
    -Garad...?
    -Sto bene, sto bene...Dammi un secondo per riprendermi...Mi ha fatto male il viaggio fino su questo pianeta schifoso e poi tutti questi sobbalzi... Oh no!-riprese a vomitare mentre Timper sbuffava.
    Conosceva Garad da un paio di mesi e avevano una volta lavorato insieme per conto di Jabba The Hutt, uno dei peggiori malviventi della galassia. A capo di una potente organizzazione Jabba si era fatto una nomea abbastanza ampia grazie ai suoi traffici illeciti e alle sue maniere non molto ortodosse. Garad e Timper avevano recuperato un oggetto per suo conto, poi Timper era rimasto come uomo di Jabba, mentre Garad era partito per chissà dove...
    Il giovane si alzò dalla sabbia, diede una pacca sulla testa della bambina e disse:
    -Eccomi... sono un uomo nuovo...
    -Ah si?- chiese Timper sarcastico- Immagino...
    -Giuro. Mai stato meglio in vita mia...
    -Davvero? Pensa alle curve e allo spazio...
    Garad si fermò rigido, a metà strada, poi si voltò di scatto e cominciò a correre verso la duna, mentre Timper rideva.
    Un'ora dopo arrivarono al palazzo di Jabba. La costruzione era stata fatta in un avvallamento coperto dalla vista e sicuro, la sua posizione lo rendevano parzialmente protetto da eventuali attacchi esterni. L'enorme portone si alzò pesantemente, mentre Timper entrava con il suo land speeder. L'interno era buio, ma una volta dentro gli occhi si abituavano alla scarsa illuminazione e si potevano notare i mezzi disposti intorno: un gruppo di speeder bike era parcheggiato vicino a molti land speeder, un paio di Javas ci stavano gironzolando intorno stropicciandosi le mani avidamente. C’era anche un grosso camion da trasporto da cui un paio di esseri stavano scaricando dei barili. Due guardie di Jabba arrivarono ad incontrare i nuovi visitatori, i Gamorreani non erano particolarmente affascinanti a prima vista e Garad li considerava estremamente stupidi. Questi si avvicinarono con il loro passo goffo, grugnendo e sbuffando; Spoon si rannicchiò vicino a Garad, aggrappandosi al suo impermeabile.
    I Gamorreani cominciarono a grugnire:
    -Salve ragazzi!-disse Timper-Garad é venuto qui con me, dobbiamo parlare con Jabba. Non vi preoccupate é pulito...
    Uno dei due squadrò il giovane dall'alto in basso, poi notò Spoon e allungò le mani verso di lei. Si ritrovò la pistola di Garad sotto il muso:
    -Toccala e ti ammazzo!-sibilò lui in un soffio.
    L'altro Gamorreano mise mano alla sua arma, ma Timper intervenne subito:
    -Ehi ehi! Calma, su...-si intromise tra le due parti e sorrise carismatico-Non vi preoccupate, anche la piccola é pulita...Adesso dobbiamo andare...
    Si avviarono verso le scale mentre la guardia minacciata agitava un pugno in direzione di Garad, grugnendo qualche minaccia incomprensibile.
    Sulle scale i tre vennero fermati dal servitore di Jabba, si trattava di un Twy'lek, vestito con una lunga tunica di pregiata stoffa, li fermò con un gesto della mano:
    -Ortan marohs Timper?
    -Ho portato qui quello di cui ti avevo parlato, vuole parlare con sua eccellenza...
    -Hastaroth enfisam hurgakan? Amtar kelen katentroe...
    -Dice che non si ricorda di te.-mormorò Timper rivolto a Garad.
    -Naerurl kintaro lietenyrt?
    -Dice che forse é meglio se non entri...
    -Va bene, ma Jabba non sarà contento quando saprà di aver perso un buon affare. Peccato che io non sarò presente a godermi il momento in cui ti farà staccare la testa.-esclamò Garad, facendo per andarsene.
    Il Twy'lek lo afferrò per un braccio:
    -Guinta 'dirtinf daterm, liqurond eohrtoe. Xiebro?
    -Dice che puoi entrare, ma devi lasciare le tue armi.
    Garad ci pensò su e poi gli consegnò il suo Blaster. Nello stivale destro portava un piccolo Blaster portatile e nel sinistro un coltello. Se fosse stato disperato...
    Scesero le strette scale e alla fine giunsero nel salone della corte di Jabba. La prima volta che ci era stato Garad si era sentito estremamente a disagio. Era pieno di alieni, tanto per cominciare, e nessuno di questi lo guardava con sguardo amichevole (o almeno gli sembra va così). Poi si respirava una atmosfera di pericolo e tensione come in pochi posti. In quel momento si stava svolgendo un balletto in onore di Jabba, varie danzatrici, legate ad una catena piroettavano al ritmo di una musichina suonata da un insulso gruppo disposto in fon do alla sala. Garad attese e si guardò ancora in giro: molti seguivano il programma mentre  altri stavano parlando fra di loro, alcuni non avevano ignorato al sua entrata e lo studiavano da cima a fondo, mentre nelle loro teste brulicavano chissà quali pensieri. Il balletto continuò ancora per qualche minuto. Timper era entrato nel salone e si stava servendo da bere al bancone. Alla fine le ballerine conclusero la loro esibizione tra gli applausi e gli strepiti del pubblico. Garad respirò a fondo e poi si decise ad entrare per affrontare Jabba The Hutt...
 
 

Quella piccola taverna di Boonta
 
 
 
 
 


  1