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GRAZIE A...
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di Fabrizio Casu
Garad si svegliò di
botto, l'unità C1 stava pigolando come una dannata. Questo indubbiamente
non gli faceva piacere visto che aveva un mal di testa terrificante, mal
di testa che quel coso amplificava con il suo trillare. Si alzò
in piedi leggermente barcollante e si guardò intorno, Etain era
distesa a terra che dormiva profondamente, anche lei doveva aver esagerato
con il liquore. Scosse la testa, impegnato a scacciare le nebbie che offuscavano
la sua mente e si sedette al tavolo, davanti allo schermo del computer.
Etain era riuscita a penetrare i codici del dischetto e adesso il suo contenuto
era bellamente esposto sullo schermo. Garad si stropicciò gli occhi
e poi cominciò a leggere:
- Sembrerebbero dei progetti...-
pensò tra se e se- un progetto strano...
Scosse la testa e andò
un po’ più avanti:
- Questo é un rapporto.
"Segnalo la scoperta avvenuta in data...bla bla bla... dopo il vostro incarico
di bla bla bla...Risultati: motore subluce più rapido degli attuali.
Capacità di superare la velocità della luce di 1.7 secondi...".Cribbio!-
esclamò, poi si morse la lingua ed abbassò la voce- "Capacità...Iniezione...Installazioni...Possibili
utilizzi... Autonomia... Carburante... Carburante? Vedere secondo dischetto!".
Porc...!
Garad si alzò in piedi
di scatto ed imprecò sempre silenziosamente. Un secondo dischetto
e lui non lo possedeva, si trovava davanti ad una delle scoperte più
importanti della storia e lui non poteva sfruttarla al meglio. Si sedette
di nuovo e si massaggiò le tempie: anche così comunque poteva
venderlo a buon prezzo. Certo non si parlava di Ribellione o Impero, ma
di malavita organizzata di qualcuno che avrebbe potuto pagarlo subito e
tanto. L'importante era muoversi, l'Impero era alla ricerca di quel dischetto
e lui non doveva restare fermo nello stesso posto troppo a lungo, per questo
era meglio partire subito e lasciare fuori i suoi amici o chi lo stava
aiutando. Si voltò e guardò Etain che dormiva. Prese il dischetto
e se lo infilò in tasca, poi scrisse un messaggio sullo schermo:
"Mi dispiace partire senza salutarti, ma il contenuto del dischetto é
ad alto rischio e non vorrei che tu ci finissi in mezzo. Ti ringrazio per
avermi aiutato e lascio qui quello che ho in tasca, spero che ci rincontreremo
un giorno.
Garad." Lo lesse: sì, era abbastanza buono,
diplomatico e raffinato... Si alzò ed uscì dalla stanza dopo
averlo lasciato sul tavolo un centinaio di crediti.
I passi successivi non furono
difficili, recuperò il suo bagaglio, Spoon, andò nel locale,
recuperò qualche spicciolo dalla cassa, un paio d'armi da sotto
il bancone, dove li teneva Kong e poi si avviò verso la spazioporto.
Conosceva chi poteva essere interessato a quel dischetto, ma il viaggio
verso Tatooine sarebbe stato lungo.

di Fabrizio Casu
-...e pare che Jabba stia cercando
anche qualcuno che...ma mi stai ascoltando?- sbottò Timper.
Garad era affacciato dal Land
Speeder e stava rumorosamente vomitando, il suo compagno di viaggio fermò
il mezzo mentre Spoon osservava il giovane abbastanza stupita:
-Ehi Garad, hai bisogno di
aiuto?- chiese Timper.
Il giovane scese dal mezzo
e arrancò sulla sabbia, poi cadde in ginocchio vicino ad una duna
e diede ancora di stomaco. Timper arricciò il naso e guardò
la bambina che stava vicino a Garad e che gli passava una mano sulla testa
per confortarlo:
-Garad...?
-Sto bene, sto bene...Dammi
un secondo per riprendermi...Mi ha fatto male il viaggio fino su questo
pianeta schifoso e poi tutti questi sobbalzi... Oh no!-riprese a vomitare
mentre Timper sbuffava.
Conosceva Garad da un paio
di mesi e avevano una volta lavorato insieme per conto di Jabba The Hutt,
uno dei peggiori malviventi della galassia. A capo di una potente organizzazione
Jabba si era fatto una nomea abbastanza ampia grazie ai suoi traffici illeciti
e alle sue maniere non molto ortodosse. Garad e Timper avevano recuperato
un oggetto per suo conto, poi Timper era rimasto come uomo di Jabba, mentre
Garad era partito per chissà dove...
Il giovane si alzò
dalla sabbia, diede una pacca sulla testa della bambina e disse:
-Eccomi... sono un uomo nuovo...
-Ah si?- chiese Timper sarcastico-
Immagino...
-Giuro. Mai stato meglio in
vita mia...
-Davvero? Pensa alle curve
e allo spazio...
Garad si fermò rigido,
a metà strada, poi si voltò di scatto e cominciò a
correre verso la duna, mentre Timper rideva.
Un'ora dopo arrivarono al
palazzo di Jabba. La costruzione era stata fatta in un avvallamento coperto
dalla vista e sicuro, la sua posizione lo rendevano parzialmente protetto
da eventuali attacchi esterni. L'enorme portone si alzò pesantemente,
mentre Timper entrava con il suo land speeder. L'interno era buio, ma una
volta dentro gli occhi si abituavano alla scarsa illuminazione e si potevano
notare i mezzi disposti intorno: un gruppo di speeder bike era parcheggiato
vicino a molti land speeder, un paio di Javas ci stavano gironzolando intorno
stropicciandosi le mani avidamente. C’era anche un grosso camion da trasporto
da cui un paio di esseri stavano scaricando dei barili. Due guardie di
Jabba arrivarono ad incontrare i nuovi visitatori, i Gamorreani non erano
particolarmente affascinanti a prima vista e Garad li considerava estremamente
stupidi. Questi si avvicinarono con il loro passo goffo, grugnendo e sbuffando;
Spoon si rannicchiò vicino a Garad, aggrappandosi al suo impermeabile.
I Gamorreani cominciarono
a grugnire:
-Salve ragazzi!-disse Timper-Garad
é venuto qui con me, dobbiamo parlare con Jabba. Non vi preoccupate
é pulito...
Uno dei due squadrò
il giovane dall'alto in basso, poi notò Spoon e allungò le
mani verso di lei. Si ritrovò la pistola di Garad sotto il muso:
-Toccala e ti ammazzo!-sibilò
lui in un soffio.
L'altro Gamorreano mise mano
alla sua arma, ma Timper intervenne subito:
-Ehi ehi! Calma, su...-si
intromise tra le due parti e sorrise carismatico-Non vi preoccupate, anche
la piccola é pulita...Adesso dobbiamo andare...
Si avviarono verso le scale
mentre la guardia minacciata agitava un pugno in direzione di Garad, grugnendo
qualche minaccia incomprensibile.
Sulle scale i tre vennero
fermati dal servitore di Jabba, si trattava di un Twy'lek, vestito con
una lunga tunica di pregiata stoffa, li fermò con un gesto della
mano:
-Ortan marohs Timper?
-Ho portato qui quello di
cui ti avevo parlato, vuole parlare con sua eccellenza...
-Hastaroth enfisam hurgakan?
Amtar kelen katentroe...
-Dice che non si ricorda di
te.-mormorò Timper rivolto a Garad.
-Naerurl kintaro lietenyrt?
-Dice che forse é meglio
se non entri...
-Va bene, ma Jabba non sarà
contento quando saprà di aver perso un buon affare. Peccato che
io non sarò presente a godermi il momento in cui ti farà
staccare la testa.-esclamò Garad, facendo per andarsene.
Il Twy'lek lo afferrò
per un braccio:
-Guinta 'dirtinf daterm, liqurond
eohrtoe. Xiebro?
-Dice che puoi entrare, ma
devi lasciare le tue armi.
Garad ci pensò su e
poi gli consegnò il suo Blaster. Nello stivale destro portava un
piccolo Blaster portatile e nel sinistro un coltello. Se fosse stato disperato...
Scesero le strette scale e
alla fine giunsero nel salone della corte di Jabba. La prima volta che
ci era stato Garad si era sentito estremamente a disagio. Era pieno di
alieni, tanto per cominciare, e nessuno di questi lo guardava con sguardo
amichevole (o almeno gli sembra va così). Poi si respirava una atmosfera
di pericolo e tensione come in pochi posti. In quel momento si stava svolgendo
un balletto in onore di Jabba, varie danzatrici, legate ad una catena piroettavano
al ritmo di una musichina suonata da un insulso gruppo disposto in fon
do alla sala. Garad attese e si guardò ancora in giro: molti seguivano
il programma mentre altri stavano parlando fra di loro, alcuni non
avevano ignorato al sua entrata e lo studiavano da cima a fondo, mentre
nelle loro teste brulicavano chissà quali pensieri. Il balletto
continuò ancora per qualche minuto. Timper era entrato nel salone
e si stava servendo da bere al bancone. Alla fine le ballerine conclusero
la loro esibizione tra gli applausi e gli strepiti del pubblico. Garad
respirò a fondo e poi si decise ad entrare per affrontare Jabba
The Hutt...
 
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