Un giorno quando te ne andrai, fra poco tempo ancora,
allora forse capirai quanto sia bella un'ora.
Un'ora per capire cosa vuol dire insieme,
insieme per cantare i pensieri di sempre.
Noie fatte di vino, urlo che esplode dentro:
ti tremano le mani, troppo da dire insieme.
Ti stringi nel ricordo di qualche anno fa:
è sempre più sdrucito, ma un altro non ti sta.
Ecco le notti bianche urlate in osteria,
e bevevamo il sole nella malinconia.
Stringetemi per ultimo in un abbraccio forte:
le labbra che mi tremano cantano l'onestà.
Un giorno quando te ne andrai...(2v)
Universalità
Università degli Studi,
libera università come liberamente scegli la vita che ti conviene.
Università degli Studi
Gesù, Giuseppe e Maria, tutti quanti i santi (tutti quanti)
studiano insieme.
Rit.
E c'è l'omino nero che ti fa paura
che ti dice "studia che la vita è dura,
è l'unica maniera un po' duratura
per farsi largo"
E c'è l'omino rosso che ti dice "scusa,
hai mica cento lire per l'Argentina,
hai mica qualche cosa per qualche cosa
che non ricordo"
E poi c'è lei, che più figa di così
non se n’eran mica viste prima qui:
lei studia architettura e parla piano
quando sorride si spalanca il cielo,
però quando passa non t'aspetta
e quando aspetta non aspetta te
lei e' sempre in ritardo
chissà che traffico assurdo che c'è.
Università degli Studi
se passo qua' davanti ci ripenso e penso,
ci ripenso che non ti conosco.
Universita' degli Studi
in fondo dopotutto, dopotutto in fondo
siamo stati bene.
Rit.
USCENDO SULLA STRADA
Uscendo sulla strada qualche passo nella luna
dietro l'ombra che ti scivola
davanti come seta.
Un calcio ad un cappello senza idee, senza padrone,
che ricade accartocciato
senza piangere nemmeno.
Un gatto affila gli occhi nella notte dal suo muro
pronto al balzo della fuga
disturbato nel suo canto
d'amore come il pianto di un bambino di nessuno
poi scompare per incanto
ma lo senti che e' vicino (BIS)
E’ tardi, eppure c’è
qualcosa nell'aria: tutta la malinconia
di chi non ha compagnia
di chi vive di niente. (BIS)
Avrà bevuto e sta
contando le stelle: dal suo letto di magia
il creato e cosa sua
laggiù sotto il ponte. (BIS)
Là sotto a quell'arcata
nella casa aperta al vento
c'è una sedia, un pagliericcio ed un armadio un po’ sbilenco.
Lui ti guarda con due pozze
di celeste quasi perse
nell'enorme barba incolta del suo viso.
Sorride, amico, un po’ con tutti,
amico della vita,
se hai da bere, amico, lui ti offre la sua sedia.
Si stringe nei suoi stracci e dopo un attimo di gioia
pian piano insieme al fiume si addormenta (BIS)
E’ tardi, eppure c'è
qualcosa nell'aria: tutta la malinconia
di chi non ha compagnia
di chi vive di niente (Bis)
Avrà bevuto e sta
piangendo da solo: quel momento di follia
quando uccise Fantasia
la sua unica donna (BIS)
Seduto a testa bassa sui gradini di una chiesa
parla piano e si ricorda dei vent'anni di galera.
S'illuminano gli occhi e lui ripensa alla sua donna,
la più bella del quartiere, la più donna.
Adesso e' sul suo viso come un alito di vento,
levigata vita lenta, misteriosa ricompensa,
poi si alza barcollando e porta via le sue parole
che ormai son la sua ultima ricchezza (BIS)
E' tardi, eppure c'è
qualcosa nell'aria: tutta la malinconia
di chi non ha compagnia
di chi vive di niente (BIS)
Avrà bevuto e sta
contando e stelle: dal suo letto di magia
il creato e' cosa sua
laggiù sotto il ponte (BIS)