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Francis Bacon - Classificazione delle scienze
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La classificazione si può trovare nel secondo libro del "Progresso delle scienze"e in modo più arricchito nel non libro del De Augmentis. Corrispondono alle tre facoltà della mente: memoria, ragione, immaginazione, dalle cui applicazioni discendono, rispettivamente: STORIA FILOSOFIA POESIA.
Ogni scienza o sistema è da vedere sotto due dimensioni bipolari sempre presenti:
. La STORIA e la FILOSOFIA sono complementari: l'una conosce i fatti singoli, l'altra le leggi generali, ma i due aspetti sono necessariamente collegati nella conoscenza. Le leggi generali sono tratte, con procedimento induttivo, da fatti individuali (e quindi storici); corrispondentemente alle leggi logiche e naturali si deve ricorrere per l'esame critico di asserzioni storiche.
. La STORIA si suddivide in
La categoria fondamentale della storia è il genere: naturale, civile, ecclesiastico e letterario. La storia naturale offre la possibilità di reperti e di osservazioni che consentono di fornire ispirazione alla ingegnosità tecnologica.
La storia civile è basata su memoriali, atti ufficiali, ricordi personali, antichità, materiale ancora allo stato grezzo.
La storia propriamente detta, la storia perfetta è di tre specie:
Scienza storica significa ricerca delle cause che stanno dietro i fatti. In questo senso Bacone partiva dall'esigenza machiavelliana di considerare i fatti a lume di ragione.
La TEOLOGIA rivelata fa riferimento all'autorità religiosa, ed è nettamente distinta dalla TEOLOGIA naturale (razionale) che "basta a convincere l'ateo, ma non a strutturare una religione".
La FILOSOFIA della natura ha un lato speculativo-teorico (la scienza naturale: indagine sulle cause) e un lato pratico (magia naturale: la produzione d'effetti). La fisica si interessa delle cause materiali e efficienti; la metafisica delle cause formali e finali. Bacone combatte queste ultime in quanto hanno impedito la rigorosa indagine sulle cause reali e fisiche. Le forme sono comunque da analizzare in quanto"stati invisibili della più fine struttura delle cose" (Progresso delle scienze, II, VIII, 2). Bacone è convinto che regga la natura "una manciata di elementi semplici". Alla complessità della fisica rimedia la metafisica riconducendo tutte le varie cause efficienti d'un dato tipo di effetti a un solo fattore presente in tutti. Comunque "E' quasi impossibile che alterazioni o innovazioni radicali o fondamentali della natura vengano scoperte per caso o attraverso tentativi d'esperimenti o alla mera luce di cause fisiche; ci conduce invece a vederle la scoperta delle forme" (De augmentis, 474). Mi viene in mente a questo punto il "progetto genoma" di Dulbecco. Serve anche la matematica, ma solo come supporto statistico.
Per la LOGICA il soggetto viene diviso in quattro parti: invenzione, giudizio, memoria e trasmissione del sapere ("tradizione"). La memoria deve essere aiutata con particolari tecniche (in appendice al Progresso delle scienze inserisce suggerimenti sul modo di leggere e sull'istruzione dei giovani). Per quanto riguarda i risvolti operativi della invenzione, B., suggerisce di evitare la semplice enumerazione: "Concludere da un'enumerazione di particolari senza esempi in contrario, non significa conclusione, ma congettura" (ibid.).
La parte finale della filosofia umana è la "saggezza civile", più una tecnologia che una scienza: il suo primo ingrediente è la "conversazione", seguita dalla "negoziazione" ovvero dagli affari (prescrizioni ne sono fornite nei "Saggi" di B., sulla stregua dei "Proverbi" di Salomone e dell'esempio di Montaigne. La filosofia della natura è la parte più innovativa del pensiero baconiano: si presenta, quale unico metodo valido per formulare leggi di natura, la teoria dell'induzione eliminativa (presentata nel Novum Organum).
La POESIA è una "storia finta", "sottomette le parvenze delle cose ai desideri della mente" (Progresso delle scienze, II, IV, 2).