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Francis Bacon Novum Organon
Francis Bacon | Restauratio Magna | Critica ai sistemi errati - Idola | Classificazione delle scienze | Novum Organum | Filosofia umana | Fonti
Opera iniziata nel 1600 e terminata nel 1612, anno della pubblicazione. Si inserisce nella seconda parte del suo sistema delle scienze (Restauratio Magna). Prima di esporre l'elemento più importante dell'opera, cioè la teoria degli Idola, Bacone critica, con precisi paragrafi aforistici, la metodologia scientifica tradizionale che si basa sugli assiomi e su principi generali: questi ultimi risultano spesso infecondi per due motivi:
Bacone viceversa propone un'induzione graduale, mai affrettata. Il filosofo deve lavorare come l'ape, non individualmente come la formica: deve combinare quanto gli altri fanno separatamente e sterilmente: estrarre la materia prima, lavorarla, plasmarla. Nel secondo libro (anticipando la metodologia di Popper, per il quale le leggi naturali non sono verificabili, ma possono essere dichiarate false) pone il nuovo metodo d'induzione basato sull'eliminazione, e fondato sull'asserzione "maior est vis instatiae negativae" (Novum Organum I, 46). Per stabilire cioè un principio valido, l'argomento negativo è quello che ha più forza. Bacone sostiene che anche le generalizzazioni di Aristotele, a partire dall'induzione enumerativa di casi particolari, sono valide, dove la classe di cose su cui si generalizza è di numero finito, ma Aristotele non affronta il problema della validità nel caso di generalizzazione su una classe di cose non ristretta o addirittura aperta. In questi casi Aristotele pone una via che non è costituita dall'induzione, bensì dall' intuizione intellettuale per mezzo della quale si stabiliscono verità necessarie e generali. Si stabiliscono così asserzioni quali: Tutto ciò che ha forma ha anche dimensione, lo spazio ha tre dimensioni.
Bacone si oppone all'induzione enumerativa (non è prodotto "di ragione, ma di congettura") e propone un nuovo metodo induttivo eliminativo, unico modo per arrivare a leggi certe. Egli crede che, tenendo conto della "maggior forza dell'elemento negativo", il metodo eliminativo potesse condurre a scoprire leggi certe.
Avviamento al nuovo metodo è la preparazione di una storia naturale e sperimentale completa ed accurata" (Novum Organum, II,10). Da tale storia si trae il materiale grezzo da ordinare poi - in sequenza- nelle seguenti tavole:
Esempio: fenomeno studiato: CALORE
tabula praesentiae | tabula absentiae | tabula graduum |
compare la luce (raggi solari) e c'è il calore dunque la "forma" - la causa - del calore non può essere esclusivamente terrestre | compare la luce (raggi della luna) e non c'è il fenomeno calore dunque dalla luna non sembra emani calore | aumentando la concentrazione dei raggi solari (attraverso uno specchio ustorio), non c'è calore dunque la forma del calore non può riguardare la luce |
Bacone è arrivato con queste tabulae alla conclusione che "il calore è un moto espansivo che si sfoga nelle particelle più minute"(Novum Organum, II,20), anticipando quindi la teoria di Maxwell e di Boltzmann del calore come moto molecolare. Questa fase di controllo delle tavole - attraverso l'induzione eliminativa - veniva da lui chiamata "vindimatio prima", prima vendemmia, che era basata sulla convinzione (resa successivamente esplicita dai critici di Bacone) che dietro qualsiasi "natura" (fenomeno osservabile) ci sia una causa particolare, per cui il mondo sarebbe regolato causalmente in un sistema deterministico. | Anticipazioni della fisica del Novecento La "causa formale" d'ogni caratteristica osservabile compare sempre - secondo B. - contemporaneamente a tale caratteristica, ed è sempre legata ad aspetti ben individuabili delle particelle della materia. D'altro canto B. non è un atomista ortodosso e - come Cartesio - esclude dalla realtà il vuoto. La sua visione dell'universo in rapporto alle capacità conoscitive dell'uomo oscilla tra questi due poli:
La causa formale in ultima istanza non è quantitativa, non è neanche un evento o un processo temporale, ma è uno "stato", una qualità della materia ("la forma è identica con la qualità naturale di cui è forma"). In questo senso B. precorre l'interesse per le strutture fini della fisica, strada che era stata ignorata dagli empiristi dell'epoca (Hume e Locke) che avevano ristretto l'analisi scientifica alle qualità primarie, escludendo colore, sapore ecc. In sostanza le cause formali baconiane non sono accostabili alle forme platoniche (astratte-mentali) ma piuttosto alle forme aristoteliche intrinsecamente connesse alla materia. D'altro canto B. non finalizza la conoscenza scientifica alla "contemplazione", bensì al compito di alleviare le condizioni dell'umanità. |
Gli esempi. Le ultima pagine del Novum Organum sono dedicate agli "esempi" da seguire nell'uso dell'intelletto che interpreta la natura: 27 sono gli "esempi privilegiati" (sussidi - sotto forma di aforismi - per eliminare rapidamente spiegazioni erronee), ci sono poi gli "esempi solitari" (riferiti a situazioni in cui la proprietà in causa è presente senza alcuno dei suoi soliti attributi): tali esempi ci consentono di eliminare conclusivamente tutti i soliti attributi in quanto condizioni non necessarie: sulla base di questo esempio B. esclude che il colore sia una forma: infatti esso si presenta solo in alcune situazioni (gocce d'acque, cristalli) ed è quindi solo modificazione della luce. Se ci sono esempi solitari di una proprietà.questa non può aver forma alcuna. Ci sono poi gli "esempi migranti", nei quali la proprietà in causa è osservata comparire e scomparire, gli "esempi cospicui" (proprietà presente nel suo aspetto più intenso o puro), gli "esempi della croce" (cruciale), gli "esempi della porta" (procurati da sussidi meccanici dei sensi: microscopi, telescopi ecc.).
In opposizione all'Organon di Aristotele, B. presenta un programma di scienza ella natura unificata dal metodo dell'induzione eliminativa, non gravato da elementi che esulano dall'esperienza, da visioni religiose o metafisiche.
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