piazza del Campidoglio (50 Eurocentesimi) |
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Palazzo Senatorio in ricostruzione, privo della sua metà destra - ‚ la torre medioevale era ancora al suo posto - ƒ la metà sinistra della scala era quasi terminata - „ Palazzo dei Banderesi, trasformato nella seconda metà del secolo e rinominato P. dei Conservatori - … la statua per la metà destra della scala, temporaneamente parcheggiata su un lato della piazza - † la statua di Marco Aurelio, qui trasferita dal Laterano - ‡ sul lato sinistro della piazza i lavori per la costruzione di Palazzo Nuovo erano ancora molto lontani da venire (1644)
Il Campidoglio è il più piccolo fra i famosi sette colli di Roma, ma anche il più importante, perché il primo nucleo della città nacque in questo punto, racchiuso da un primitivo sistema di mura difensive a protezione degli abitanti dalle tribù ostili che abitavano i colli circostanti.
Il Campidoglio ha una doppia sommità: una, più alta, è situata appena a destra (a ovest) dell'attuale piazza, mentre l'altra, quasi adiacente al suo lato sinistro, corrisponde a Santa Maria in Aracoeli, l'antica chiesa le cui forme attuali risalgono al 1300, ma che fu fondata molto tempo prima, nel VII secolo.
L'importanza sociale e religiosa del Campidoglio continuò a crescere soprattutto durante l'età repubblicana. Vi furono costruiti diversi templi, fra i quali quello dedicato a Giove Capitolino, che sorgeva sul punto più alto del colle, era considerato il luogo sacro più venerato di Roma: fra le diverse centinaia esistenti nell'antica città, rappresentava l'equivalente di una cattedrale.
Il colle sovrasta l'area che fu del Foro Romano; la sua sommità poteva essere raggiunta dallo stesso lato, cioè quello rivolto a sud (opposto all'attuale via di accesso), che era molto meno ripido di quanto è adesso.
Nel medioevo, quando i templi erano ormai crollati ed era scomparsa dal sito quasi ogni traccia della civiltà antico-romana, il Campidoglio fu ribattezzato Monte Caprino per l'usanza di lasciarvi pascolare capre ed altri animali.
Il primo edificio importante a sorgere di nuovo in questo luogo fu il Palazzo Senatorio, edificato per la prima volta nel XII secolo sui resti del Tabularium, l'archivio di stato dell'antica Roma. Quest'ultimo era situato ad un'estremità del Foro, ed era stato nel frattempo riutilizzato come deposito per il sale, e poi come prigione. Dei suoi sei grandi archi che guardano verso il Foro, oggi solo tre sono ancora aperti: agli inizi del '400 papa Martino V ne fece chiudere la metà, per evitare che il muro esterno crollasse sotto il peso del Palazzo Senatorio.
Fu durante il XVI secolo che la piazza cominciò ad assumere il suo spetto attuale, quando a Michelangelo fu commissionato di progettare una nuova sistemazione del sito.
Piazza del Campidoglio attorno al 1542-43, mentre i lavori erano ancora in corso:
Il Palazzo Senatorio che ora sorge in fondo alla piazza, costruito sopra
quello medioevale, è basato sul progetto del celebre artista, sebbene importanti modifiche vennero
apportate in corso d'opera dagli architetti Giacomo Della Porta e Girolamo Rainaldi, i quali terminarono
il palazzo nel 1605; la doppia scalinata è l'unica parte originale realizzata da
Michelangelo. Egli è anche l'autore della rampa di scale che dal basso conduce alla piazza, questa volta salendo lungo il lato settentrionale del colle, quello opposto all'area del Foro: durante il Rinascimento i quartieri a nord del Campidoglio si erano ripopolati. Il famoso artista aveva anche approntato un disegno geometrico per il pavimento della piazza, ma questo dettaglio venne accantonato. Solo verso il 1940, cioè quattro secoli dopo, il Comune di Roma ripristinò il progetto originale michelangiolesco e fu finalmente realizzata la pavimentazione col famoso motivo ovale. |
Papa Paolo III decise di decorare il sito appena sistemato
con la statua bronzea dell'imperatore Marco Aurelio, e - nonostante Michelangelo
fosse di parere contrario - nel 1538 la fece trasferire dal Laterano, dove sorgeva
in origine, al centro della piaza del Campidoglio, poggiata su un alto basamento
(anch'esso disegnato dal famoso artista). La statua raffigura l'iperatore a cavallo nell'atto di parlare alla gente; e Marco Aurelio è davvero ricordato come uno fra i regnanti romani più illuminati. |
Poiché Costantino era l'imperatore più celebrato dalla
Chiesa di Roma per aver liberato il Cristianesimo dalla condizione di religione clandestina, e per essere stato egli stesso cristiano, questo errore consentì alla statua di bronzo di
rimanere ben conservata nel tempo.
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Ma per un lungo tempo la gente credette che la statua fosse stata originariamente realizzata in oro, e che la copertura di bronzo che lo rivestiva stesse venendo via. Questa credenza ispirò una famosa leggenda secondo la quale il giorno in cui la statua fosse divenuta interamente d'oro, la "civetta" sulla testa del cavallo (in realtà un ciuffo di crini) avrebbe cantato, e la città di
Roma - quindi il mondo intero - sarebbero giunti al termine. Ovviamente ciò non accadde mai. Ma di recente una pericolosa minaccia a Marco Aurelio e al suo cavallo è stata portata dall'inquinamento dell'aria: sul finire degli anni '80 la statua originale (particolare a destra) dovette essere meticolosamente restaurata, trasferita in un ambiente al chiuso, e rimpiazzata da una fedele copia, che ora campeggia nel centro della piazza. |
Furono aperti nel 1735, ma i primi pezzi vennero acquisiti molto prima, sotto papa Pio IV, nel 1471. La raccolta è ospitata negli edifici gemelli che si fronteggiano sui due lati della piazza. Quello a destra (ad ovest) è Palazzo dei Conservatori, nato sul preesistente Palazzo dei Banderesi (metà XV secolo) ad opera di Giacomo della Porta, che ne cominciò la costruzione a partire dal 1563. Quello sul lato opposto è Palazzo Nuovo, cominciato nel 1644, di Girolamo Rainaldi. Una moderna galleria sotto la piazza, che è parte integrante degli spazi espositivi del museo, mette in comunicazione i due palazzi e i resti dell'antico Tabularium. |