Il Colosseo

(5 Eurocentesimi)

Quamdiu stabit Colyseus stabit et Roma.
Quamdiu cadet Colyseus cadet et Roma.
Quamdiu cadet Roma cadet et mundus.


     (profezia del Venerabile Beda, circa 700 dC)

"Fin quando il Colosseo sarà in piedi,
      Roma sarà in piedi.
Quando il Colosseo crollerà,
      Roma crollerà.
Quando crollerà Roma,
      crollerà il mondo."
Il Colosseo è una delle più grandi testimonianze della civiltà romana, e il più famoso simbolo della città di Roma.
Il suo nome originale è Anfiteatro Flavio, dal nome della gens dei due imperatori Vespasiano e Tito che lo fecero costruire a partire dal 72 dC; il successivo imperatore Domiziano gli diede il tocco finale prima della sua inaugurazione, avvenuta nell'anno 80.
Solo pochi anni prima, il sito dove sorge il Colosseo era occupato da un laghetto artificiale, negli sconfinati giardini della Domus Aurea di Nerone; come pure toccò a gran parte della favolosa residenza, dopo la morte del titolare anche il laghetto venne interrato e riutilizzato come terreno edificabile.

Di forma ovale regolare, misura 188 metri di lunghezza per 156 metri di larghezza, con un perimetro di 527 metri.

Il nome Colosseo cominciò ad essere usato nell'alto medioevo (l'anzidetta profezia del Venerabile Beda ne è uno dei primi esempi), probabilmente dall'enorme statua dell'imperatore Nerone, cioè un colosso, che una volta fronteggiava l'estremità settentrionale della costruzione, raggiungendo circa 32 m di altezza. Quando la Domus Aurea venne distrutta il colosso fu trasferito in questo luogo. Nonostante le sue dimensioni gigantesche, della famosa statua non è mai stata trovata traccia.
le dimensioni del Colosseo

Altri sostengono che il nome deriverebbe dal Collis Iseum, una vicina altura dove sorgeva un tempio dedicato a Iside, divinità egizia il cui culto era molto diffuso nella Roma imperiale.
Secondo un'altra curiosa teoria, il nome potrebbe essere la corruzione di Colys eum? ("tu lo adori?"), una domanda che faceva parte di un rituale satanico. Infatti fino al periodo tardo-rinascimentale il Colosseo fu spesso scelto come luogo dove officiare nottetempo riti pagani e di magia nera.

Per gli antichi romani questa costruzione era l'equivalente di un moderno stadio, e ospitava principalmente tre tipi di evento.
un casco da gladiatore
Munera: questi erano tornei in cui gladiatori combattevano uno contro l'altro: il vincitore di un duello si scontrava col vincitore di un altro duello, fino a che di molti partecipanti non fosse rimasto un unico vincitore.
I gladiatori dovevano questo nome al gladio, la corta spada che alcuni di essi usavano, ma altri impugnavano armi di diverso tipo, quali il tridente e la rete. Poiché gli scontri terminavano spesso con la morte del perdente, oggigiorno un simile spettacolo verrebbe considerato troppo brutale, ma questa era anche l'opinione di un certo numero di antichi romani dotati di buona cultura.
Venationes (cacce): un altro tipo di spettacolo sanguinario consisteva nel cacciare e uccidere animali selvatici, quali elefanti, coccodrilli, leoni, tigri, zebre, ippopotami, e numerose altre specie, condotte a Roma in grande quantità per questo scopo, dai territori imperiali dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente. Lo spettacolo si svolgeva in una scenografia esotica che ricreava l'ambiente selvatico, realizzata disponendo tutt'intorno all'arena scenari dipinti.
Nel corso delle manifestazioni per l'apertura del Colosseo, che secondo alcune fonti storiche durarono 100 giorni, furono uccisi circa 5.000 animali selvatici.
...Per favore, non ditelo al WWF!
J
il Colosseo nel suo scenario originale
(plastico nel Museo della Civiltà Romana)


Naumachiae: queste erano finte battaglie navali, per le quali però venivano impiegate navi autentiche, messe in scena allagando l'arena con enormi quantità d'acqua. Oltre al Colosseo, altri stadi più piccoli vennero costruiti apposta per ospitare questo curioso tipo di spettacolo, a cui amavano assistere tanto gli imperatori (in particolare Ottaviano Augusto) che il popolo. Di conseguenza, nel Colosseo le naumachiae avevano luogo piuttosto di rado.

Invece non vi è alcuna prova storica che nel Colosseo si svolgessero uccisioni dei seguaci del Cristianesimo, facendoli combattere contro feroci belve, sebbene questa sia divenuta una credenza comune.

l'ingresso n.40
Il pubblico accedeva all'edificio da 80 ingressi; erano tutti numerati, poiché numerosi spettatori erano in possesso di ciò che oggi chiameremmo una tessera, o abbonamento, consistente in un contrassegno recante un simbolo in rilievo, simili a quelli mostrati qui sotto, che cambiava a seconda dell'accesso e dell'ordine di posti.

Il Colosseo poteva contenere fino a circa 70.000 persone, molte delle quali sedute. I sedili erano di legno e mattoni, tranne quelli del palco imperiale, che erano di marmo. I pochi spettatori rimasti senza posto potevano stare in piedi nel settore più alto.
tessere d'accesso a spettacoli vari,
nel Museo Nazionale Romano
In cima all'edificio un sistema di vele, funi e carrucole, manovrate da marinai di una particolare divisione della marina militare, potevano essere dispiegate a coprire il pubblico, per ripararlo da una lunga esposizione al torrido sole estivo.

Il pavimento dell'arena era fatto con tavole di legno ricoperte di sabbia. Sotto di esso era un complicato sistema di gallerie e locali, di cui oggi si vedono i resti, dato che del pavimento non ne è rimasta traccia. Erano usati come deposito per le armi, gli attrezzi e gli scenari.
Anche gli animali selvatici vi erano tenuti in gabbie; al momento opportuno venivano condotti in scena lungo rampe di accesso all'arena, o grazie ad un certo numero di montacarichi.

I combattimenti fra gladiatori ebbero fine nel 404 per decreto dell'imperatore Onorio, e le cacce agli animali cessarono circa un secolo dopo. Al principio del medioevo, dunque, il Colosseo venne abbandonato.

Anno dopo anno, decennio dopo decennio, l'arena si trasformò in un enorme aquitrino, pieno di fango, finché nel corso dell'XI secolo una famiglia nobile ne fece la propria fortificazione.
Circa 200 anni dopo divenne proprietà di un'altra famiglia nobile, e in ultimo finì nelle mani del papato: ciò provocò il ritorno del Colosseo in una condizione di completo oblìo.
l'altezza del Colosseo, calcolata dal
livello del suolo, è di 57 metri

i numerosi fori lasciati dalle grappe trafugate
Danneggiato dai terremoti, grandi quantitativi di materiale caduto, come pietre, marmi e parti metalliche vennero asportati per essere riutilizzati nella costruzione di altri edifici; i grossi fori che si vedono oggi sono quelli lasciati dalle grappe metalliche trafugate, che una volta tenevano assieme questi blocchi.

Fra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo l'interesse dei papi si rivolse di nuovo al Colosseo, in seguito alla credenza che la sua arena fosse stata il teatro del martirio di molti cristiani. Il sito fu quindi liberato dai molti ladri e prostitute che avevano scelto queste rovine come proprio rifugio, e chiuso con cancellate. Un certo numero di simboli cristiani, fra i quali una piccola chiesa, vennero posti fra gli antichi resti.

Quando il papato cadde (1870) ebbe luogo una vera campagna di restauro all'edificio: l'intera parte centrale venne liberata dagli alberi e dalla vegetazione selvatica, cresciuta sopra l'arena per oltre mille anni, e qualche aggiunta moderna venne rimossa. Nel corso di successivi scavi furono rinvenute le gallerie sotterranee.
Fra i resti più curiosi ritrovati in questo luogo sono i molti noccioli di frutta gettati via da spettatori che nel corso di uno spettacolo avevano mangiucchiato pesche ed olive, quasi duemila anni fa.
nell'anno 2000 il Colosseo ha ospitato un'opera teatrale, il suo primo spettacolo da oltre 1000 anni


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