Lettera Nº 28: Gli
studenti sospesi
Ivrea il 23/01/94
Nel corso delle nostre escursioni nei labirinti
della carta stampata abbiamo scoperto oggi sulla Stampa che un illustre
preside, difensore della morale, della cultura, del buon senso civico e
di parecchie altre cosette molto importanti che abbiamo sulla punta della
lingua, ha inflitto una esemplare sospensione di tre giorni a due alunni
di sesso diverso, che frequentano il quarto anno di una scuola media superiore,
perchè colpevoli di un comportamento che ci viene difficile nominare
senza diventare paonazzi dalla vergogna: avere sceso le scale dell'istituto
lascivamente mano nella mano (pardon!). Ecco, ci siamo detti, l'uomo integerrimo,
ecco colui che ha capito ed indica con molta chiarezza ai poveri mortali
dove stà la linea di confine fra il bene ed il male, fra il giusto
e l'ingiusto, fra il consentito e lo sconveniente. Ecco la mano divina
che colpisce la fornicazione, il peccato, la promisquità fra i sessi,
i comportamenti impuri. Ecco colui che si contrappone a Satana, lo mostra
agli ingenui che potrebbero non accorgersi di lui e lo combatte con tutte
le forze dall'alto della sua colossale statura morale! Troppo mite però,
ci siamo detti: per comportamenti simili ci vuole almeno un lustro di galera
o la pena di morte; forse il rogo potrebbe andare anche bene o la pubblica
fustigazione; forse si poteva lapidare i due scellerati, torturarli, metterli
ai ferri in qualche modo, gettarli dalla rupe tarpea, bollirli insieme
ad un po' di testina, qualche cipolla e qualche carota; e perchè
non farli schiacciare da un compressore stradale, impalarli, impiccarli
all'asta della bandiera della scuola? No, tre giorni di sospensione! Francamente
per la gravità del delitto ci è parsa una pena davvero troppo
mite!
Fruttini & Lurencetto alias [Valerio Paolucci]