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Le lettere

     
    Lettera Nº 50: Gli scienziati inglesi scoprono che il feto soffre
    Ivrea il 25/06/1994 

    Visto che sono convinto del fatto che l'aborto volontario sia un'assassinio a tutti gli effetti, potrebbe venirmi bene di strumentalizzare la notizia apparsa ieri (9/7/94) suLa Stampa, secondo la quale il feto, nel corso di un aborto, soffre; ma non lo farò, limitandomi a cercare di mettere in ridicolo gli scienzati stessi. Io non credo che il feto soffra e mi sembra (forse a torto, per carità) che sia un'enorme ingenuità l'affermarlo, non perchè non credo che il corpo sollecitato in certi modi non possa avere reazioni simili a quelle di un corpo già nato e cresciuto, ma perchè sono convinto che la sofferenza, pur dipendendo in certi casi da stati fisici, sia in realtà un'unterpretazione di quegli stati che il feto non può attuare; a riprova affermo che, se il feto soffrisse, grande sarebbe anche la sofferenza di colui che sta nascendo, ma se tutti noi avessimo sofferto nel corso della nostra nascita, come potremmo non ricordarci di un fatto così traumatico? Si, lo so che qualcuno parla di ricordi prenatali, ma credo che si tratti di riorganizzazioni operate da menti adulte di materiali percettivi rilevati e depositati da qualche parte, caoticamente e senza interpretazione. Non è questo, comunque, un discorso affrontabile in una breve lettera, occorrerebbe dire molto di più, ma qui mi basta affermare qual è la mia convinzione, indipendentemente dalle possibili spiegazioni di essa. Una volta affermato che non credo, a torto o a ragione, che il feto soffra, prendo atto del fatto che qualcuno pensa il contrario e pensa che occorra anestetizzare il feto prima dell'aborto. Brutti assassini! sono convinti che il feto non sia solo un embrione di uomo, ma un uomo capace di soffrire durante l'aborto e l'unica soluzione che viene loro in mente è quella di anestetizzare il feto prima dell'operazione e non quella di denunciare l'aborto come un assassinio. Si può perdonare chi crede che l'aborto sia praticabile perchè il feto non è ancora un essere umano, ma chi pensa che il feto sia capace di sofferenza e ciò nonostante lo uccide è moralmente un assassino, qualunque cosa dicano le leggi. 
     

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