CRONOLOGIA DELLA STORIA DI LONATO
5 giugno 1805 | Il 5 giugno 1805 Napoleone, diretto
a Verona, rivede Lonato mentre l'esercito francese si
accampa a Montichiari. A Lonato è accolto dal clero,
dalle autorità e dalla banda, ma incontra ancora vivo il
rimpianto di Venezia. Ma nel gioco sempre più ampio della politica napoleonica e della sua strategia militare, anche Lonato cambia volto. La rocca passa al Demanio che la affitta a privati. Instauratosi dopo la caduta di Napoleone il regno Lombardo Veneto, Lonato assume di nuovo posizione di rilievo come capoluogo del V° Distretto della provincia di Brescia e come comune di I^ classe. La borgata perde sempre più l'aspetto di una città fortificata |
1816-1817 | Anni durissimi di carestia furono cui segue un'epidemia di tifo petecchiale. Per accogliere i colpiti viene approntato un ospedale di emergenza nell' ex convento dei Francescani Minori Osservanti. L'epidemia miete 60 vittime. Per venire incontro alle orfane delle epidemie e della miseria l'arciprete Gaspare Gaspari crea un orfanotrofio, affidato alle Canossiane e fonda un educandato. |
1821 | Un gruppo di divoti di santo Zenone protettore inoltra una petizione al parroco e all'Imperial Regia Delegazione per riaprire e riparare a tutta loro spesa l'antica chiesa di san Zeno. |
1823 | Nel 1823 la rocca viene messa all'asta |
1826 | Si incominciano ad abbattere le mura e le porte di Lonato |
1827 | La rocca viene acquistata da un certo Angelo Raffa, |
1834 e 1840 | La borgata conosce il peso di nuovi acquartieramenti di truppe austriache per le grandi manovre tenute nella brughiera di Montichiari. |
1836 | In giugno Lonato viene colpita dal colera che miete numerose vittime. |
1837 | Viene fondato l'Orfanotrofio femminile, per volere testamentario dall'arciprete conte Gaspare Gaspariche. Da poche ospiti agli inizi, ne accolse nel secondo dopoguerra più di cento. |
12 aprile 1843 | Muore a Lonato Vittorio Barzoni |
1848 | Allo scoppio della rivoluzione contingenti di truppa si attestano a Lonato e a Desenzano, dove non molto disturbate dalle colonne dei volontari, continuano a taglieggiare la popolazione spingendosi con scorrerie da Lonato, Montichiari e Desenzano a Carpenedolo, nella Valtenesi e a Salò. |
4 aprile 1848 | Solo il 4 aprile abbandonano Lonato per riunirsi nella fortezza di Peschiera e in quelle del Quadrilatero. |
26 marzo 1848 | Lonato è tra i primi centri del Bresciano ad organizzare una rappresentanza municipale composta da capifamiglia, possidenti e commercianti, dallavv. Giorgio Savoldi, l'avv. Gian Luigi Gerardi, Pietro Panizza, l'avv. Lelio Gallinetti, il dott. Pio Gallinetti, l'avv. Luigi Arrighini, Giacomo Franceschini, Paolo Minelli, l'arciprete don Franco Codignola, il dott. Giuseppe Cavallari, don Rinaldo Pellizzari, don Emilio Gioetti ecc. La rappresentanza creò subito cinque comitati di amministrazione e corrispondenze di vigilanza e pubblica sicurezza, di opere pubbliche, acque e strade, militare, di sanità, annona, culto, istruzione pubblica e beneficenza. La folta presenza poteva far pensare ad una vampata di patriottismo. |
giugno 1848 | Sosta a Lonato la Compagnia Pio IX formata da studenti dell'Università di Pavia, tutte le porte si chiudono. Quando gli scontri tra gli eserciti nemici si moltiplicano Lonato diviene uno dei centri dellassistenza ai feriti e ammalati e centro di smistamento verso gli ospedali di Brescia. Più tardi, nell'agosto, Lonato e la sua campagna costituiscono con Desenzano il campo dell'ultima resistenza dei volontari contro la preponderanza austriaca. |
6 agosto 1848 | La legione polacca del Kamiensky riesce a respingere vittoriosamente un assalto a Lonato dove in un contrattacco vittorioso il Kamiensky viene ferito e dovette essere trasportato a Brescia. Pochi giorni dopo gli austriaci occupano Lonato. Gli anni che seguirono furono contrassegnati da nuove disgrazie ma anche da progressi. |
1849 | Lonato è uno dei centri bresciani ad essere per primo colpito dal colera, Probabilmente portato dalle truppe austriache reduci dall'assedio di Venezia |
1851 | La costruzione della Galleria della Ferrovia Milano-Venezia porterà un enorme sviluppo alla vita economica della borgata. |
28 settembre 1853 | A Pontedilegno viene arrestato lo studente lonatese Francesco Chinelli, sotto falso nome di Pietro Giuli. Questi, con Pier Fortunato Calvi, aveva cospirato per l'insurrezione del Cadore. |
11 gennaio 1857 | Visita a Lonato dell'imperatore Francesco Giuseppe, accolto con entusiasmo specialmente dal popolo minuto. |
25 gennaio 1857 | Francesco Chinelli, condannato dal giudizio di guerra austriaco, viene graziato. |
1 giugno 1859 | Al sopraggiungere della guarnigione austriaca proveniente da Brescia Lonato avverte che la situazione va precipitando. Ma che lo spirito patriottico serpeggiasse sempre più vivo lo dimostravano ripetuti fatti di disobbedienza alle autorità austriache che andavano diffondendosi a Lonato come altrove specie dal febbraio 1859. |
14 giugno 1859 | Garibaldi compare a Lonato ma deve presto precipitarsi a Virle Treponti dove i suoi volontari sono stati attaccati dagli Austriaci. |
21 giugno 1859 | La borgata viene raggiunta dalla III armata che tuttavia si sposta su Desenzano mentre vi si accampa la I e la IV divisione. |
23 giugno 1859 | La Il divisione si attesta fra Lonato ed Esenta. Lo stesso giorno giungono a Lonato re Vittorio Emanuele Il e l'imperatore Napoleone III. Mentre l'imperatore prosegue per Desenzano il re passa la notte in casa Raffa e pone il Quartier generale in casa Zambelli. |
24 giugno 1859 (?) | Nella estrema campagna di Lonato, a Madonna della Scoperta, si giocano la loro partita gli eserciti piemontese e austriaco. Gli storici anzi ritengono che l'esito della battaglia sia stato risolto alla Madonna della Scoperta. Veramente generosa e pronta è l'opera di assistenza prestata dai Lonatesi ai feriti della battaglia di Solferino e S. Martino alla quale si può dire la popolazione ha assistito direttamente. Mentre ancora ferve la lotta, vengono mobilitati tutti i mezzi di trasporto, mentre chiese e case vengono trasformate in ospedali che servono per il primo soccorso e lo smistamento verso la città e altri centri della provincia. Si distinguono fra tutti il dott. Sparolazzi, il chirurgo Riccardi, l'ing. Luigi Mascarini, la signora Elisa Farinati. Le speranze suscitate dalla battaglia del 24 giugno 1859 tramontano con l'amara sorpresa dellarmistizio che lasciava il Veneto all'Austria. |
9 luglio 1859 | Lonato accoglie il Quartier Generale Piemontese |
13 settembre 1859 | Il 13 settembre assiste alla distribuzione, da parte del Gen. Mollard, comandante la 3^ divisione italiana, delle onorificenze conferite dal re a coloro che si sono distinti in guerra. |
1859 - 1862 | Trovandosi ai confini con il Veneto Lonato è centro dellattività del Partito di Azione e degli irredenti veneti e trentini. Tra tutti si distinguono per attività politica, risvegliando la sorveglianza della Pubblica Sicurezza, Ferdinando Arrighi, il dott. Michele Angelo Torresini di Padova e medico condotto a Lonato dal 1859, Giovanni Boldrini, Giovanni Bruschi, i fratelli Giuseppe e Raimondo Pizzocaro e specialmente l'impiegato ferroviario Francesco Chinelli già condannato dall'Austria. Luogo di ritrovo di garibaldini e mazziniani era l'Osteria del Cappello e il casino di lettura. Costoro diedero vita ad una Società emancipatrice sciolta però subito dall'autorità. Non poche volte ma specialmente dopo i fatti di Aspromonte, a Lonato si sentirono grida di "Viva Garibaldi" e pare anche di "Morte al re". |
1862 | Viene fondata la Società Operaia. |
27 aprile 1862 | A rinfocolare gli entusiasmi patriottici il 27 aprile 1862 Lonato ospitò Garibaldi, giunto per inaugurare il tiro a segno che raccolse molte adesioni anche dai paesi contermini. |
25 giugno 1866 | Il generale Garibaldi torna a Lonato per organizzare, dopo la sconfitta di Custoza e in caso di attacco austriaco, la linea difensiva che proprio su Lonato deve far perno. Si ferma intere giornate. |
1860 | Lonato è sede di Collegio
elettorale. Dalle prime elezioni del 25 marzo 1860 esprime i seguenti deputati: Aleardo Aleardi ( 1860), Emilio Broglio (1861 e 1865). Gaetano Semenza (1867). Francesco Lorenzi (1867), Giovanni Luscia (1870), Marcello Cherubini (1874-1876-1880), Ulisse Papa (1882), Giov. Antonio Poli (1892), Bortolo Benedini (1895), Luigi Carpeneda (1897). Ulisse Papa (1899). Gaetano Bonoris (1900), Ugo Da Como (1904-1909-1913). |
1874 | Viene ventilato il progetto di abbattere porte e mura, progetto avversato in Consiglio Comunale dai consiglieri Franceschini, Bondi e Rizzi. |
1880 | Nel 1880 è rifondata la Banda Musicale, mentre si intensifica la vita teatrale anche con rappresentazione di opere liriche. |
1880 | La cupola della Torre Civica viene sostituita dall'attuale merlatura. |
1881 | In casa Zambelli è aperto l'asilo Infantile. |
22 aprile 1884 | Alla grave situazione economica e all'estrema povertà si cercò di ovviare con l'emigrazione e con opere assistenziali. Partono da Lonato un gruppo di 118 uomini, reclutati da un certo Cenedella, e diretto nell'America del nord. |
11 ottobre 1885 | Viene inaugurata la lapide a
Garibaldi "A Giuseppe Garibaldi / l11 ottobre
1883 / i Lonatesi". Nello stesso anno a sostegno dellazione del partito zanardelliano veniva costituita l'associazione democratica di Lonato. |
14 maggio 1886 | Un tremendo ciclone, ricordato per decenni, investe Lonato, Esenta, Malocco, Monte Mario, i Pre, ecc. sradicando alberi e demolendo case fra cui la cascina Ambrosiana, sotto le cui rovine rimasero cinque vittime. |
luglio 1888 | Lonato è inoltre fra i primi centri della provincia a provvedersi nel luglio 1888 della luce elettrica. |
1897 | Per aiutare gli scolari poveri in luglio si costituisce il Patronato Scolastico. |
1898 | Viene organizzata una locanda sanitaria ed una cucina economica per venire in soccorso dei pellagrosi |
1906 | Agli inizi del secolo Lonato cambia completamente volto. Le corse automobilistiche del circuito di Brescia che in un primo progetto avrebbero dovuto attraversare Lonato, convincono il Consiglio Comunale ad abbattere Porta Verona ex Porta Clio. Sospesi i lavori, nell'ottobre si decide la ricostruzione, interrotta poi per la distruzione completa del cimelio storico. |
Contemporaneamente viene tolta la monumentale fontana esistente in piazza Vittorio Emanuele II, presso la quale era stato ucciso nel 1797 il dott. Savoldo, trasferendola in località Lonatino, dove si trova oggi. | |
1905-1906 | Viene ampliato il cimitero. |
1908 | Viene costruito il nuovo Macello pubblico. |
1913 | Nei mesi di novembre e dicembre la borgata è colpita da una grave epidemia di tifo e febbre petecchiale diffusasi soprattutto nel distaccamento militare Per la sua posizione e importanza logistica Lonato ospita spesso contingenti militari. |
1918 | Lonato è centro di Raccolta e smistamento del II Corpo d'armata con a capo il gen. Albricci destinato in Francia, il cui comando ebbe sede nella villa De Riva. |
19 aprile 1918 | Il re Vittorio Emanuele III sosta a Villa De Riva, come ricorda una lapide posta il 20 ottobre 1924 che dice: "Qui sostò il 19 aprile 1918 S.M. il Re Vittorio Emanuele III - recando la sua augusta parola di incoraggiamento e di fede - al Comandante Generale Albricci - alle truppe di Francia - le fortune della patria. "In questa villa - dove fu ospite - prese le mosse per la Francia nella primavera del 1918 - il comando del II Corpo d'Armata - le cui truppe - conquistarono in quelle terre - a prezzo di gloriosi sacrifici - nuovi imperituri allori - alle armi italiane". |
1928 | Si costituisce un Consorzio per il miglioramento della strada Lonato-Orzinuovi |
2 maggio 1920 | Si costituisce il fascio di Lonato, tra i pochi ad essere rappresentato al Il Congresso dei fasci a Milano il 23 maggio. |
20 agosto 1920 | Il Fascio di Lonato costituisce il suo direttorio. Non mancano scontri con socialisti, specie di Desenzano, e spedizioni punitive a Calcinato, a Sirmione e in Lonato stesso fra cui particolarmente grave quella del 1 maggio 1922. Presto si organizzano due squadre d'azione "La più disperata" e la "Luigi Schena" presenti a Bagnolo Mella, Gardone V.T., Trento, Brescia. Da 15 nel 1922, i fascisti organizzati erano un centinaio nel 1925. |
1922 - 1923 | Non mancano violenze fasciste specialmente nel 1922 e 1923. Il 23 dicembre 1922 fascisti e socialisti si scambiano bastonate e calci, nel maggio 1923 tornano ancora a scontrarsi; colluttazioni ebbero luogo il 23 luglio dello stesso anno. |
19 ottobre 1924 | I 134 caduti della I guerra mondiale vengono ricordati con l'inaugurazione, alla presenza del Duca di Pistoia, di un monumento affidato allo scultore Luigi Contratti. |
1934 | Nel 1934 si inaugurano le scuole rurali di Bettola e Campagna |
1938 | Viene edificato l'edificio scolastico del centro. |
7 novembre 1942 | Viene requisita la Campana più piccola della Torre Civica |
10 agosto 1943 | Vengono requisite le rimanenti campane della Torre Civica |
1949 | Le campane della Torre Civica, confiscate durante la Guerra, vengono ricollocate nella cella campanaria. Purtroppo non sono più le campane originali. |
1951-1952 | E' istituito il corso della scuola media inferiore mista. |
1975 | Viene inaugurata la nuova sede della scuola elementare del centro, cui segue, nell'anno seguente, la ricostruzione di quelle di Centenaro. |
1980 | In occasione del bicentenario della consacrazione, il Duomo soratiniano di San Giovanni Battista, con Bolla Pontificia, viene innalzato a Basilica Minore. |
1983 | Il problema della valorizzazione della Rocca, già affacciatasi con insistenza fin dal 1973, viene affrontato con decisione nel 1983 dalla ProLoco e fatto proprio in accordo con la fondazione "Ugo Da Como" da una Cooperativa di volontari. Pur ostacolati da vivaci polemiche un buon numero di cittadini ripuliscono e consolidano le mura, compiono scavi e realizzano un vasto parco botanico e pubblico. |
Creato da: Dott. Geol.
Damiano Scalvini Aggiornato il: febbraio 11, 2001. |