VITTORIO BARZONI |
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Vittorio
Barzoni nasce in Lonato nel 1767 da Cristoforo Barzoni,
commerciante di seta, e da Giustina Biemmi. Si laurea in
giurisprudenza ma la sua passione è per la letteratura
italiana, quella latina, la storia e gli studi classici
in genere. Si reca poi a Venezia dove, grazie alla brillante personalità, riesce ben presto ad entrare nei circoli più esclusivi della nobiltà veneziana. Dichiara ben presto la sua avversione ai princìpi della Rivoluzione Francese prima e all'avvento di Napoleone poi pubblicando diversi scritti. A Venezia scrive "Il Solitario delle Alpi" (1794), opera avversa ai princìpi dettati dalla Rivoluzione Francese, "Rapporto indirizzato a Napoleone Bonaparte"(1797), "Rapporto di risposta al Rapporto, scritto contro il primo mio Rapporto"(1797), "I Romani in Grecia" (1797), "Le Rivoluzioni della Repubblica Francese" (del 1799), "Colloqui Civici" (sempre del 1799), "Le Rivoluzioni della Repubblica Veneta" (1801), e giornali politici quali "LEquatore". In esilio a Malta nel 1804 scrisse "I motivi della rottura del trattato dAmiens" (1804), le "Operette", la "Dissertazione politica" e le "Descrizioni"e diresse giornali intitolati "Argo", "Cartaginese","Giornale Politico", "Gazzetta straordinaria", "Giornale di Malta".
Per Vittorio Barzoni la fine politica di Bonaparte è il
momento tanto atteso. Dopo lunghi anni di esilio sul
finire del 1814, abbandona Malta e salpa alla volta dellItalia.
Per circa due anni soggiorna a Milano, dove si rende
amaramente conto che la sua terra è nuovamente
assoggettata ad una potenza straniera. Contro il giogo
austriaco il Barzoni, assalito forse da dubbi e
ripensamenti, non ha più lenergia di combattere e
decide di far tacere per sempre la sua penna, cessando di
scrivere su giornali ed evitando, nei suoi futuri scritti,
qualsiasi riferimento alle condizioni politico-sociali
dellItalia. Nel 1825, dopo aver dato alle stampe lopera "Belfonte" prova ad impegnarsi in un nuovo tipo di lavoro, di genere drammatico, pubblicando 1825 lopera tragica "Narina". Lesperimento risulta per la verità poco felice ed incontra non poche censure sulla stampa letteraria del tempo. Nonostante ciò, di questa ultima produzione del Barzoni si fecero ben cinque edizioni. Il 22 aprile 1843, alletà di 75 anni, Vittorio Barzoni cessa di vivere. |