GLI UFO DEL 3° REICH

a cura di Marco Sbrana
(Responsabile Sezione"Odissea 2001"di Pisa)

marcosbrana@interfree.it

(2^ parte)

IL MITO:

Chi si dedica all’indagine ufologica, si imbatte continuamente, in svariati miti e molteplici leggendemetropolitane. I motivi di ciò per quanto diversi, sono riconducibili a due patologie specifiche, la generale aleatorietà della materia e il discredito mistificante cui questa è continuamente soggetta.
Non c’è bisogno di dire che, chi trae vantaggio da questo, sono coloro che vogliono nascondere alle masse la verità o distorcerla per loro fini specifici.
Lo studio dei dischi volanti nazisti, oltre ad essere condizionato e squalificato, da questo handicap comune a tutta l’ufologia, è ulteriormente sottoposto ad un altro pesante fardello di natura più prettamente politica. Molteplici gruppi di nostalgici e di neonazisti, per tener vivo un ricordo e un idea che, nonconciliano con la realtà quotidiana, si creano tutta una mistica di supporto che, in qualche modo, gli aiuta a mantenere “la fede”!
Concezioni della storia e della vita, infondate e aberranti, sono difficili da digerire a lungo anche per il più insensibile e coriaceo degli uomini, lo stesso nazionalsocialismo dovette inventare la chimera del complotto giudaicomondiale, riesumando un falso storico accertato come, “I Protocolli dei savi di Sion”, per giustificare, in qualche modo, lo sterminio di un popolo.
Chi confida nell’avvento di un fantomatico IV Reich, nel sorgere di una grande e potente Germania, e in un nuovo Hitler che, non arrivano mai, non si può nutrire esclusivamente di dubbie “glorie” passate!
Ecco che nascono come d’incanto, presunti figli di Hitler, incontri al vertice di quest’ultimo con gli Alieni, missioni spaziali congiunte Tedesco - Giapponesi su Marte, presunte basi naziste al polo ecc. che, permettono loro, di continuare a credere e sperare.
Il serio ricercatore ufologico che, si imbatte in tematiche di questo genere, rimane ogni volta confuso e sconcertato, è, infatti, problematico distinguere tra verità e menzogna e tra farsa e mistero, spesso, infatti, questi si intrecciano in un’intrigata matassa difficile da sbrogliare.
C’è poi da dire che lo zampino degli apparati di Intelligence non manca mai e il loro operato, è universalmente riconosciuto, è sottile e raffinato e non cialtrone, rozzo e superficiale come quello dei gruppuscoli nazistoidi.
Mi limiterò quindi ad elencare una serie di episodi e racconti, lasciando al buon senso del lettore l’ardua sentenza, ricordiamoci in ogni caso una cosa, in materia ufologica la realtà ha varie sfaccettature, niente può essere accettato come una prova definitiva e niente rigettato in blocco, si farebbe solo il gioco dei detrattori.

LA PRESUNTAMISSIONE SU MARTE

Delle varie leggende in materia di ufo nazisti, quella sicuramente più eclatante è quella relativa ad una presunta missione spaziale, tedesco – giapponese verso Marte, avvenuta verso la fine del 1944.
Le fonti sono molto vaghe, ne parla una videocassetta in lingua giapponese dal titolo “Nazi Ufos & the Illuminati Conspiracy” distribuita nel paese del Sol Levante e negli Stati Uniti e inrintracciabile in Europa, e il Giornalista Marco Dolcetta, nel fascicolo n° 10 dell’Enciclopedia dell’ Hobby & Work “Il Nazismo Esoterico”.
Secondo queste, nella tarda primavera del 1944, una nave spaziale tipo Haunebu tre del diametro di 71 metri, dotata di un propulsore elettrogravitazionale in grado di percorrere 75.264.000 Km, la distanza dalla Terra a Marte, si diresse verso il pianeta rosso. La nave basata sul progetto Coler – Vril, era in grado di compiere solo il tragitto di andata, era un viaggio senza ritorno. Il motivo di quest’atto disperato e apparentemente inutile, era la speranza di trovare aiuto su di un altro pianeta, (patria degli antichi padri) a vincere la guerra.
Dopo circa un anno e mezzo l’Haunebu tre, a metà gennaio 1946, raggiunge Marte. Il propulsore elettromagnetico quasi completamente usato e l’atmosfera estremamente rarefatta del pianeta, non hanno evitato al vascello spaziale di atterrare con grosse difficoltà. Nessuno si aspetta soccorso dalla terra. Cosa avranno visto e che avranno pensato gli eventuali sopravvissuti della missione? Nessuno può dirlo, certo non trovarono quello che si erano aspettati e per cui erano partiti, ma questa è un'altra storia…

LE BASI NAZISTE ALPOLO

Le basi naziste al polo rientrano tra gli argomenti ingarbugliati accennati pocanzi, dove si mischia il dato accertato con quello presunto, e quello presunto con quello incerto.
Nella prima parte di questo lavoro, ho accennato a quanto fosse impregnata la cultura nazista di elementi esoterici, tra questi era dominante la dottrina del ghiaccio eterno di Hans Horbiger, essa era una vera e propria visione del mondo che, si poneva in completo contrasto con la matematica e l’astronomia occidentale. Secondo tale teoria l’evoluzione del cosmo era basata sulla lotta perpetua tra ghiaccio e fuoco, e tra le forze di repulsione e di attrazione, la terra stessa era un organismo vivente conscio, una specie di gigantesco riflesso dell’uomo. I seguaci di questa dottrina, mutuata da antiche leggende tibetane, (erano ancora mezzo milione dopo la sconfitta dellaGermania) credevano che la terra fosse cava e che vi si accedesse attraverso i poli magnetici. E’ storicamente accertato che nel 1938 fu fatta dai nazisti una spedizione in Antartide, guidata da Alfred Richter, dove furono scoperti, territori liberi dal ghiaccio. I nazisti presero possesso di questa terra disabitata denominandola “Nuova Terra di Svevia”.
Vi sono carte geografiche del tempo, raffiguranti la nuova terra, e i punti di essa, dove erano state issate, le bandiere del Reich e mappamondi che segnano il territorio come colonia tedesca. E’ appurato che, la Luftwaffe insediò delle basi aeree nel territorio. Verso la fine della II guerra mondiale i sommergibili tedeschi furono incaricati di una missione segreta i cui dettagli ci sono oscuri, depositare equipaggiamenti di riserva degli ultimi battaglioni, in una destinazione riservata. Erano poi da tempo in costruzione, grandi sottomarini da carico che, furono utilizzati per trasportare uomini e apparecchiature per sommergibili verso destinazioni ignote.
E’ documentato storicamente che, il comando sommergibili della Kriegsmarine, per tutta la durata della guerra, fu sempre in contatto con gli alleati giapponesi e che la marina tedesca possedeva una base in estremo oriente, utilizzata per poter meglio collaborare con l’alleato nipponico. E’ probabile che strateghi e scienziati giapponesi fossero in relazione con quelli tedeschi, il traffico sottomarino tra i due paesi era comunque costante, prova ne sono i velivoli a razzo e a profili supercritici giapponesi come, il Mitsubishi J8M Shusui e Kyushu A7W Shinden costruiti su i piani di quelli tedeschi, Messerschmitt M163 e Henschel P75.
Secondo alcuni tra cui Renato Vesco, la destinazione di questi uomini e di questi equipaggiamenti fu l’Antartide. E’ comunque certo che la documentazione relativa alla guerra sottomarina in possesso degli alleati è ancora soggetta a segreto militare. E’ altrettanto appurato che è completamente scomparsa, tutta la certificazione su circa 100 sommergibili tedeschi che, dopo la regolare immissione in servizio, alla data dell’armistizio risultarono introvabili, cioè né affondati, né distrutti, né demoliti, semplicemente scomparsi. Avranno forse a che fare con i sommergibili fantasma visti dopo il 1945?
E’ possibile che sia stata costruita una città fortificata sotto i ghiacci del polo da cui decollavano o decollano le V7? Le congetture si sprecano, è però documentato che nel 1946 ad un anno dalla fine della guerra, gli Stati Uniti, intrapresero la più grande missione mai organizzata in Antartide, con il proposito di circumnavigare la costa atlantica per 16.000miglia marittime, si trattava dell’operazione Highjump. Questa missione era comandata e diretta dal contrammiraglio Richar Evelyn Byrd (1888-1957) e si componeva di ben 13 navi, di cui due navi portaidrovolanti,una portaerei, sei navi trasporto truppe, sei grossi idrovolanti anfibi sei elicotteri per un totale di circa 4000 uomini. Era una forza militare veramente imponente, specialmente se consideriamo che si trattava di una spedizione scientifica e che la guerra era ormai terminata. E’ particolarmente significativo che questa missione si diresse esattamente verso quella porzione della costa Antartica dichiarata a suo tempo territorio del Reich, “Neuschwabeland”.
Le dichiarazioni ufficiali dell’operazione Highjump ne sanzionarono il più completo successo scientifico. Molti dei componenti della suddetta dichiararono però che, quattro dei sei idrovolanti erano scomparsi misteriosamente con l’intero equipaggio, ritardando la missione di ben sei mesi. Lo stesso Byrd dichiarò ad un cronista nel febbraio del 1947 che; “è stato necessario per gli Stati Uniti prendere azioni difensive verso aerei nemici provenienti dalle regioni polari”. Chi erano questi nemici? La guerra fredda era agli albori, potevano essere Russi, (la rotta aerea del polo è la più breve per un bombardiere che volesse colpire l’America) o erano tedeschi che difendevano le ultime vestigia del Reich?
Ora non vi è nessuna prova della capacità tecnica dei tedeschi del tempo di costruire grandi edifici sotterranei al polo, sebbene in Europa riuscirono a realizzare intere città nel sottosuolo e che alcune di esse vennero scoperte solo a guerra finita.
Certo, anche questo argomento è divenuto appannaggio delle associazioni di estrema destra che, l’hanno mitizzato e distorto, i confini sono incerti e sottili e la verità ancora una volta si perde nella nebbia.

UN INCONTRO AL VERTICE

Se la stragrande maggioranza dell’ufologia Statunitense strepita sulla congiura del silenzio, il patto scellerato e il nuovo ordine mondiale c’è anche qualcuno che parla di accordi con gli alieni fatti da altri. E’ il caso per esempio del presunto agente CIA amico personale del generale Jhon Singlaub e capo del gruppo “Word Anti – Communist League”, Virgil Amstrong che, ha dichiarato: “…….Il Terzo Reich era interessato ai dischi volanti, e noi americani sospettavamo che i nazisti si fossero alleati con gli alieni……..”.Secondo lo scrittore tedesco Jan Van Helsing che ha esposto le sue tesi nel volume “Secret Societes”, l’idea di costruire veicoli discoidali venne al Fuehrer dopo che una delegazione di extraterrestri provenienti dal sistema di Aldebaran presero segretamente contatto con gli alti gerarchi nazisti. Secondo questa leggenda, i visitatori spaziali, forse abboccando alla pomposa retorica nazista avevano scambiato Hitler per il signore del pianeta e si erano rivolti a lui come suo primo rappresentante. Ora sembra effettivamente vero che il dittatore abbia dichiarato e manifestato più di una volta di essere perseguitato e manipolato da “superiori sconosciuti”, da qui a dire però che, essendo rimasto affascinato dai mezzi degli aldebariani fece creare un apposito stabilimento per realizzarne delle copie, la strada è lunga. Secondo lo stesso autore parimenti la cancelleria avrebbe messo appunto uno speciale ufficio investigativo su gli ufo, noto con il nome di “Sonder Burò 13” (questa notizia si è poi rivelata falsa).
A conclusione, possiamo ricordare come negli anni sessantaFrank Stranges, (di questo bizzarro personaggio ne riparleremo poi successivamente) nel suo libro “Saucerama”, descrisse un presunto ufo crash avvenuto ad Helgoland, negli anni di guerra e della consequenziale corsa all’accaparramento tecnologico da parte dei nazisti.
Per dovere di cronaca è opportuno riportare come i tipi di alieni del presunto contatto fossero sostanzialmente due, cambiano a seconda dell’autore, quelli sopra indicati, dalle fattezze ariane, (i mitici padri) e gli onnipresenti grigi che, trattavano con il Reich attraverso “l’Ordine Nero” citato da George Andrews come l’élite più interna del regime Hitleriano.

LA CONNECTIONCIANAZISTI

Negli anni sessanta scoppiò in Spagna e in Francia, il famosissimo caso Ummo, che tanta attenzione destò negli ufologi del tempo e di cui oggi non parla più nessuno.
Per farla breve gli Ummiti(abitanti di Ummo) umanoidi alti e biodi dalle fattezze stranamente ariane, si sarebbero insediati da numerose generazioni sul nostro pianeta e controllerebbero il nostro sviluppo.
Secondo la rivista Iberica che si occupa d’insolito “Busqueda”, negli anni sessanta venne realizzato un accordo segreto tra il governo USA e un organizzazione neonazista.
Secondo l’anonimo autore dell’articolo i nazisti dopo la II guerra mondiale si raggrupparono nell’organizzazione ODESSA(Organisation der Ehemalingen SS Augehorigen, Organizzazione di aiuto reciproco fra le ex SS) [appurato storicamente] e che essa avrebbe poi assunto il nome di UMMO. Per l’anonimo, i nazisti dispongono di installazioni segrete nella selva amazzonica brasiliana, e nelle Ande dove effettuano esperimenti tecnologici e medici sugli indios. Secondo “Busqueda” la CIA con l’accordo del 1964 avrebbe accettato di fornire capitali e mezzi per tali esperimenti in Amazzonia. I nazisti avrebbero poi diffuso le informazioni UMMITE come cortina fumogena per accreditare l’idea che la terra fosse visitata dagli alieni e non invece sottoposta alla minaccia del IV Reich.
Per Jean Robin addirittura i governi Europei sarebbero collusi e lo stesso DeGaulle avrebbe partecipato alla congiura. Per egli il quartier generale nazista, si troverebbe sulle Ande ed, attraverso un sistema di tunnel sotterranei esteso attraverso il mondo intero, eserciterebbe in ogni parte del globo il proprio potere. I dischi volanti non sarebbero dunque che macchine naziste propulse da un innovativo sistema implosivo. (il sole nero)

IL FIGLIO DEL FUHRER

Questa voce comincio' a circolare negli anni '60, proprio quando vari giornali
Europei avevano rinverdito i fasti nel nazismo, pubblicando improbabili storie
sulla fine di Hitler e sulle sue straordinarie armi segrete, creando un clima
di attesa messianica.  Che si concretizzo' con la comparsa sulla scena di un
ex membro delle SS di nome Karl Mekis. Mekis, tedesco di origine ma
ufficialmente "profugo politico cecoslovacco", intendeva riparare in America,
sotto mentite spoglie e con documenti contraffatti.  Durante la fuga ebbe modo
di conoscere, sulla nave che lo portava verso la libertà', un certo Franz
Weber-Richter. Costui si faceva chiamare Karl Michalek ed, entrato in
intimità con Mekis, gli rivelo' di essere figlio illegittimo diHitler. E
tiro' in ballo i dischi volanti, dicendo che Hitler aveva avuto contatti con gli abitanti di Venere. Una leggenda che ricomparirà negli anni '90, con l'uscita del video "UFO Secret of the Third Reich", prodotto dalla Royal Atlantis Film di Vienna e da una non meglio identificata 'Academy of the Star-Born', per le quali Hitler era in contatto con gli abitanti di Aldebaran, dei quali avrebbe
cercato di copiare i velivoli per vincere la guerra.  Un mito che si ripropone
ciclicamente, dunque. Michalek riuscì' a convincere il nazista a fondare il "Governo Mondiale Supremo della Repubblica della Terra", con sede a Santiago del Cile.
Da li' i due presero ad inondare le redazioni dei giornali in lingua tedesca di
deliranti proclami, che ebbero un a discreta eco sul quotidiano 'Neues
Europa'. I due inneggiavano al prossimo governo mondiale degli ariani
provenienti da Venere, e riuscirono cosi' a crearsi un largo seguito fra i
nostalgici di Germania, Austria e Svizzera. Grazie ai quali accumularono
discrete somme di denaro. In cambio della promessa di posti speciali nel
futuro governo alieno, di cui Michalek sarebbe stato presidente. Quando la
polizia comincio' ad interessarsi ai due, i nostri ripararono in Europa via
Roma. Nel 1962Mekis venne arrestato in Austria, dove si trovava in vacanza,
e condannato a cinque anni per truffa. Durante il processo, parecchi adepti
cercarono di convincere il giudice che presto il nostro sarebbe stato
liberato dai venusiani. Cosa che naturalmente non avvenne. Più' furbo invece
Hitler junior, che preferì fuggire abbandonando la moglie, Elvira di Giovanni, una napoletana di 35 anni, che confermo' alla stampa che Franz si diceva "da sempre" in contatto con gli alieni. La fortuna di questi due turpi personaggi fu alimentata da vari fattori, ma soprattutto dalla nostalgia dei popoli di lingua tedesca per il Reich.
Michael Barton, contattista americano autore di ben tredici libri tra il 1957 ed il 1970, contribuì ad alimentare il mito di Weber-Richter, dicendo che attraverso di lui parlava Hitler. Inoltre, riviste scandalistiche quali le americane 'Search' e 'UFO Universe', che periodicamente riproponevano miti cari al nazismo, quale quello della Terra Cava, aumentarono il prestigio del figlio del fuhrer, la cui storia si inserisce in un contesto di 'miti e leggende' molto più ampio. Come quello che vuole Hitler ancora vivo, in quanto clonato geneticamente.

GLI UFO DEI LAMA

Anche questo è uno dei casi dove la realtà accertata si fonda in un caleidoscopio di informazioni con il folklore. Dei dieci filmati storici racchiusi nella nostra cineteca di stato e sottoposti a riserva, (non sono cioè visionabili) uno, è quello che attestò l’incontro e lo scambio culturale, tra nazisti e tibetani, negli anni che vanno dal 1928 alla fine della guerra. Da qui ad immaginare che i tibetani avessero rivelato ai nazisti il segreto dei dischi volanti, il passo è breve.
Lo lascia intendere se non altro, lo scrittore americano Franck Stranges nel suo libro “Nazi Ufo Secret”. Scarsamente considerato in Italia e definito da una rivista ufologica “contattista pazzoide”, il dottor Stranges dichiara che i dischi volanti sono armi segrete naziste, racchiuse in basi protette sparse per il mondo che, gli eredi del Reich cercano tuttora di perfezionare.
L’autore arriva ad elencare nove basi segrete utilizzate dai tedeschi, basi che, sarebbero ancora attive, esse sarebbero localizzate in queste aree:
 

E’ verosimile che Stranges abbia preso a caso, nove località in un atlante geografico?
Questo è quanto, è come ho già detto; al lettore l’ardua sentenza.
 


Continua...

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