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Creato da Barbara Ligi
    Racconto introduttivo:
    IL PILOTA PERFETTO
    di Barbara Ligi 

        Il mio nome è Ian Coog. Il mio mestiere è pilotare caccia, corvette, navette Lambda e tutto ciò che abbia dei comandi. Lo faccio da più di dieci anni. Mio padre, infatti, era un ufficiale dell’Accademia Spaziale, aveva dedicato tutta la vita ad addestrare giovani reclute per farne dei buoni piloti. Anche a me è toccata la stessa sorte. Devo dire che ho fatto un ottimo lavoro, con me, almeno.
        Come mio padre, anch’io ho cominciato una brillante carriera, che mi ha portato ad essere scelto come membro della Squadra Ombra, un gruppo coperto da segreto militare, comandato da Gothar Palpatine. Oltre a me, c’erano anche: una giovane riparatrice di droidi che rispondeva al nome di Syderalia Starbreeze; Joshua Tree un Jedi Oscuro, come il suo passato; infine, il Capitano Seth Cambriel.
        Il nostro lavoro si rivelò subito difficile. I rapporti fra i vari membri della squadra erano piuttosto problematici: Gothar si dilettava in esperimenti genetici che finivano puntualmente per metterci nei guai, per non parlare dei battibecchi fra lui e Syd, che per complicare il tutto, aveva finito per innamorarsene; Joshua, invece, era troppo preso a giocare con i suoi poteri, per preoccuparsi del buon esito delle nostre missioni. L’unico su cui potevo contare era il Capitano Cambriel, forse perché era nato e cresciuto sotto le leggi Imperiali.
        Come primo incarico ci venne ordinato di recuperare il Celestial, nave su cui viaggiavano, tra gli altri, un Capitano Imperiale e il  Governatore della fascia esterna. In questo senso, la missione fallì, ma servì a scongiurare un immenso pericolo: l’invasione della razza Charon, spietati alieni che conoscevano solo guerra e distruzione.
        Credo, comunque, che sia inutile elencare tutte le spedizioni a cui abbiamo partecipato, i problemi che abbiamo avuto, i rischi che abbiamo corso. È inutile anche che mi metta a raccontare tutte le cose che ci sono successe: a volte stento a crederci pure io.
        La mia carriera sembrava proseguire a gonfie vele, quando, a causa di un complotto, avevo guidato una missione, che io ritenevo volta a distruggere le forze Ribelli, mentre invece era servita per radere al suolo una base segreta Imperiale. Fui accusato di alto tradimento e arrestato; Syd e gli altri cercarono di farmi fuggire,  ma io credevo troppo nelle leggi dell’Impero per violarle in questo modo. Gli organizzatori del complotto cercarono di uccidermi in prigione, ma non ci riuscirono, a causa di ciò, la mia innocenza venne provata e, per la mia fedeltà, ottenni la promozione a Capitano.
        Gothar, intanto, aveva trovato una sorta di cyborg che vagava nello spazio, un essere metà uomo, metà macchina che era stato creato da un certo dottor Lessner per pilotare speciali caccia. Gothar voleva fare un nuovo esperimento: creare un pilota perfetto, trasferendo le conoscenze del “coso” da lui recuperato, nella testa di una persona normale. Venni scelto io, tanto non c’erano pericoli…L’esperimento riuscì benissimo, mi sentivo più forte, conoscevo cose che mai avrei potuto neanche immaginare, ero in grado di fare acrobazie e  manovre spericolate…per una volta Gothar aveva fatto la cosa giusta.
        Alla squadra, intanto, si erano aggiunti due nuovi membri e tutti insieme eravamo stati spediti a compiere l’ennesima missione. Mentre i miei compagni erano riusciti ad impossessarsi di una nave da trasporto, io venni ferito…e qualcosa si scatenò in me…qualcun altro prese il controllo del mio corpo e uccise quasi tutto il resto della squadra. Il buon Gothar non poteva portare a termine un esperimento senza intoppi: non aveva trasferito nel mio cervello solamente le conoscenze di quel cyborg, ma anche la sua personalità, che guarda caso, era quella di un pilota Ribelle. Il suo nome era Roy Hunter.
    Sono così stanco che non ho neppure la forza di raccontare tutto quello che è accaduto dopo: sono ricercato dagli Imperiali, stessa sorte è toccata a Syd e ai nuovi membri della Squadra Ombra; per un certo periodo abbiamo aiutato la Ribellione, ma a causa del tradimento di un mio fido compagno, che risponde al nome di Madmara, sono stato catturato  e rinchiuso in una prigione dell’Impero. Dopo essere stato accuratamente torturato, sono riuscito a convincere i miei carnefici che ero l’unico in grado di ritrovare Syd e gli altri…sono stato spedito alla loro ricerca con un grazioso bracciale esplosivo, ben fissato al mio polso. Con l’aiuto della piccola Starbreeze, mi sono fatto operare per amputare la mano e liberarmi del mio “ornamento”…Ora ho una mano bionica…E, ancora, dopo alterne vicende, ci siamo ritrovati al servizio di Xivan, un Imperiale rinnegato che aveva creato una sua personale forza ribelle…Tutti sanno, ormai, dell’attacco e della presa di Spirador: beh, c’ero io a capo di quella flotta…del resto sono un ottimo pilota.
        Da piccolo desideravo essere ai comandi di quei bellissimi caccia neri, volevo diventare bravo, volevo essere il migliore…ora, grazie anche all’esperimento di Gothar, il mio sogno si è realizzato: io sono il pilota perfetto. Già, io sono il pilota perfetto, ma a quale prezzo lo sono diventato? 
     

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