LA COMPOSIZIONE DELLO YOGURT | ![]() |
Lo Yogurt è un prodotto
ottenuto con tecnica di conservazione alimentare di tipo
biologico (fermentazione),
ovvero per acidificazione spontanea o controllata del
latte. L'acidificazione del prodotto avviene tramite la
scissione del lattosio, lo zucchero del latte,
in due componenti più semplici, il glucosio ed
il galattosio, con produzione di acido
lattico. Questa prerogativa del prodotto lo rende
adatto anche a chi soffre di intolleranza al latte,
determinata dalla carenza di un enzima chiamato lattasi.
Il processo fermentativo è innescato da fermenti lattici
appartenenti a due principali ceppi batterici: il Lactobacillus
bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. I
fermenti lattici sono organismi monocellulari e in uno
Yogurt di qualità devono essere presenti, vivi, in
ragione di almeno 2 milioni per grammo al consumo. La
frazione lipidica del prodotto fermentato rimane
praticamente identica a quella del latte di origine,
mentre le proteine (caseina del latte) vengono
parzialmente idrolizzate e rese quindi molto più
digeribili. Rispetto ai formaggi, nello Yogurt, le
proteine del siero (lattoalbumina e lattoglobulina)
rimangono all'interno del prodotto e la presenza
simultanea di lattosio e acido lattico
rendono immediatamente e maggiormente disponibili
microelementi quali il calcio ed il fosforo,
abbondantemente presenti sia nel latte che nello Yogurt.
L'elevata acidità del prodotto fermentato favorisce lo
sviluppo di una flora batterica intestinale in grado di
contrastare con successo i fenomeni putrefattivi presenti
all'interno dell'intestino umano. Il prodotto fermentato,
infine, presenta un considerevole arricchimento del
patrimonio vitaminico, in special modo le vitamine del
gruppo B. Lo Yogurt, quindi, è un prodotto che associa
le caratteristiche nutrizionali del latte, un prodotto ad
alto valore biologico, a quelle del formaggio,
maggiormente digeribile, integrando il tutto con una
notevole acidità, ottima barriera contro la
proliferazione di una flora intestinale proteolitica. |
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Tecniche
di conservazione alimentare La conservazione dei cibi, l'esigenza cioè di contrastare quei processi di alterazione a cui vanno inevitabilmente incontro gli alimenti, è stato un problema che ha interessato i nostri antenati fin dai tempi più remoti. Molti sono i metodi di conservazione conosciuti e ciascuno di questi si basa sull'abbattimento dei fattori che determinano la crescita dei microrganismi fautori della decomposizione organica degli alimenti. I principali fattori di alterazione degli alimenti si possono suddividere in tre gruppi:
Le principali tecniche di conservazione
alimentare possono essere riassunte dalla seguente
tabella: |
TECNICHE DI CONSERVAZIONE ALIMENTARE | ||
Metodi applicati | Tecniche | Mezzi |
Calore | Pastorizzazione | Temperature inferiori a 100 gradi C |
Sterilizzazione | Temperature oltre 100 gradi C | |
Freddo | Refrigerazione | Temperature da 0 a 10 gradi C |
Congelamento | Temperature di -15 gradi C | |
Surgelazione | Temperature di -40 gradi C | |
Sottrazione di acqua | Evaporazione | Ebollizione |
Essiccamento | Esposizione a fonti di calore | |
Liofilizzazione | Eliminazione dell'acqua | |
Radiazioni | Irraggiamento | Esposizione a fasci di onde |
Biologico | Fermentazione | Fermenti attivi |
Acidificazione | Fermenti attivi | |
Chimico | Salamoia | Sale |
Affumicamento | Fumo | |
Sottolio | Olio | |
Sottaceto | Aceto | |
Additivo antimicrobico | Aggiunte di antimicrobici | |
Additivo antiossidante | Aggiunte di antiossidanti | |
Sottrazione di aria | Sottovuoto | Eliminazione dell'aria |
Atmosfera modificata | Modificazione della pressione |
Di seguito vengono elencate le tappe fondamentali della
storia delle tecniche di conservazione alimentare: |
STORIA DELLE TECNICHE DI CONSERVAZIONE | |
Anno di introduzione della tecnica | Tecnica |
Dai tempi più remoti... | Essiccamento, Salamoia, Affumicamento, Disidratazione e Acidificazione |
1800-1810 | Sterilizzazione (prime scatolette) |
1850-1860 | Essiccamento a convenzione forzata |
1900 | Liofilizzazione |
1910 | Sterilizzazione termica industriale |
1920 | Refrigerazione (primi frigoriferi) |
1930 | Surgelazione |
1940 | Essiccazione industriale |
1960 | Conservazione del fresco in atmosfera controllata |
Tecnica
di preparazione dello Yogurt industriale Nella produzione industriale dello Yogurt vengono introdotte colture di batteri in determinate quantità di latte, con un periodo di incubazione di 2-4 ore a temperatura costante di circa 40-44 gradi C. L'elevata temperatura è necessaria ai batteri per scindere la grossa molecola di lattosio in molecole più piccole (glucosio e galattosio); i fermenti lattici ricavano energia e generano come prodotto di rifiuto l'acido lattico. Le principali fasi di produzione industriale di Yogurt sono le seguenti:
La |
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Nella preparazione dello
Yogurt casalingo il meccanismo di acidificazione è molto
semplice: si aggiunge direttamente al latte pastorizzato
una piccola parte di Yogurt industriale o casalingo,
lasciando spontanea la reazione. Le principali fasi della
produzione casalinga di Yogurt sono le seguenti:
Di seguito viene fornita una tabella nella quale sono
riportate le percentuali dei componenti fondamentali di
uno Yogurt casalingo ottenuto da latte intero di
vacca. |
LO YOGURT CASALINGO DI LATTE INTERO DI VACCA | |
Contenuti | Valori (%) |
Acqua | 87 |
Proteine | 3,5 |
Lipidi | 3,9 |
Glucidi | 3,6 |
Acidi organici | 1,15 |
Ceneri | 0,7 |
Fibra alimentare | 0 |
Parte di prodotto digerita dopo 1 ora | 91 |
Fermenti lattici vivi = 2 milioni per grammo di prodotto (valore minimo) | |
Contenuto energetico di 100 grammi = 63 kcal |
Le percentuali riportate possono variare se riferite a
Yogurt derivati da latte intero proveniente da ovini,
caprini, equini o altri animali; inoltre queste
percentuali variano a seconda delle scremature del latte
e delle eventuali aggiunte di frutta come si può notare
dalla seguente tabella: |
I VARI TIPI DI YOGURT | ||||
Contenuti | Yogurt ricavati da latte di vacca | Yogurt con
frutta (%) |
||
Intero (%) |
Parzialmente scremato (%) |
Scremato (%) |
||
Acqua | 87 | 89 | 8 | 81 |
Proteine | 3,5 | 3,4 | 3,3 | 2,8 |
Lipidi | 3,9 | 1,7 | 0,9 | 3,3 |
Glucidi | 3,6 | 3,8 | 4 | 12,6 |
Acido lattico | 1,2 | 1,2 | 1,2 | 1,2 |
Ceneri | 0,7 | 0,72 | 0,75 | 0,7 |
Fibra alimentare | 0 | 0 | 0 | - |
Contenuto energetico di 100 grammi |
63 kcal | 43 kcal | 36 kcal | 88 kcal |
I latti fermentati possono essere di due categorie
principali: Latti acidi e Latti
acido-alcoolici, a seconda che il prodotto principale
della trasformazione sia l'acido lattico oppure il
medesimo in associazione ad una presenza significativa di
alcool etilico. Fra i latti fermentati
acido-alcoolici di maggiore interesse troviamo il Kefir,
di origine caucasica, e il Kumys o Kummiss
di origine russa. In questo compendio verranno presi in
esame solamente i latti acidi. |
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Contenuti
energetici dello Yogurt
Nell'ultima colonna della precedente tabella è riportato
il contenuto energetico dello Yogurt che, evidenzia un
basso potere calorico dell'alimento; in esso infatti sono
perfettamente bilanciati proteine, lipidi e glucidi.
Ottimale è invece l'apporto di vitamine e sali minerali,
indispensabili per il buon funzionamento del nostro
organismo. Di seguito sono evidenziati in tabella i
contenuti energetici medi di alimenti a base di proteine,
lipidi e glucidi, comparati a quelli dello Yogurt. |
CONTENUTI ENERGETICI MEDI | |
Alimenti a base di | Valori (kcal/grammo) |
Lipidi | 9 |
Proteine | 4 |
Glucidi | 4 |
Yogurt | 1,6 |
Si ricorda che la chilo caloria (kcal) è definita come
la quantità di calore che bisogna fornire ad 1 kg
d'acqua per innalzarne la temperatura di 1 grado C. La
seguente tabella evidenzia alcuni consumi calorici
relativi ad attività sportive non agonistiche protratte
per un tempo pari a 60 minuti: |
CALORIE
SPESE IN 60 MINUTI DI ATTIVITA' FISICA NON COMPETITIVA |
|
Sport | Consumo calorico (kcal) |
Golf | 250 |
Pallavolo | 250 |
Nuoto dorso | 250 |
Nuoto stile libero | 300 |
Pallacanestro | 450 |
Tennis singolo | 600 |
Tennis doppio | 350 |
Ciclismo strada | 360 |
Ciclismo pista | 700 |
Canottaggio | 500 |
Calcio | 600 |
Squash | 650 |
Sci fondo | 750 |
Sci discesa | 650 |
Sci sull'acqua | 460 |
Pattinaggio artistico | 600 |
Pattinaggio velocità | 720 |
Corsa | 800 |
In Italia, purtroppo, il consumo di Yogurt è ancora
limitato. E' importante comunque rilevare che tutti i
dati statistici si basano su prodotti industriali
acquistati presso i rivenditori nazionali; molte persone
preferiscono confezionare il proprio Yogurt in casa,
ottenendo così un ottimo Yogurt
casalingo. Di seguito è riportata una tabella
riassuntiva sul consumo annuo pro capite di Yogurt in
alcuni Paesi europei. |
IL CONSUMO DI YOGURT IN EUROPA | |
Paesi europei | Consumo annuo pro
capite (kg) |
Olanda | 15 |
Svizzera | 13 |
Francia | 9,3 |
Austria | 8,2 |
Spagna | 7,1 |
Italia | 6,5 |
In Italia sono le donne a consumare più Yogurt e quindi il successo di questo sito presso il pubblico femminile non è certo casuale. Gli italiani amano consumarlo a casa (90%), come spuntino. I più piccini, invece lo consumano fuori dalle mura domestiche. L'abitudine al consumo dello Yogurt è in generale più diffusa, in Occidente, negli insediamenti umani fortemente industrializzati e anche in Italia si verifica la stessa tendenza: infatti oltre il 50% della quota nazionale del prodotto viene consumato al Nord, il 30% circa nel Centro mentre nel Sud il consumo di Yogurt si può considerare ancora occasionale. |
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'Il buon funzionamento
dell'intestino è una delle chiavi della salute: questa
verità, già enunciata dai medici dell'antichità, è
stata confermata dalla moderna medicina.' (Prof. Claude Aubert, Specialista in alimentazione naturale) |
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Yogurt Forever
©1996-2006
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