SCENA III

(La madre di Elie è in cucina a preparare il pranzo. Elie ansimando arriva a casa e bussa alla porta. E' la madre a farlo entrare)

Madre: <<Eliezer, piccolo mio, sei in ritardo! Mai che rispetti gli orari! Mi ero raccomandata che tornassi prima del tramonto e, invece, è già sorta la luna! Eliezer, Eliezer, come devo dirtelo! Venerdì scorso è successa la stessa cosa, per non parlare di Purim! Ma non ti sono bastati i rimproveri di tuo padre?>>

Elie: <<Madre, scusa, ma io...>>

(entra in scena Hilda)

Hilda: <<Madre, vuoi vedere che è stato insieme a quello... a quello stranito di Moshè? Puah, con quel perditempo visionario! Dai, sbrigati, aiutaci a preparare la tavola, prendi la tovaglia candida dello Shabbat, è nel solito cassetto! No? Beh, vado io!>>

Bea: <<Oh, eccolo, il signorino! Era ora! Quale altra storiella ti ha raccontato oggi lo svitato di Moshè? Non fa che impaurire la povera gente di Sighet. Sai, madre, cosa va dicendo?>>

Madre: <<Smettila, Bea, con i tuoi pettegolezzi! Moshè è una brava persona, un po' strana ma onesta... Basta non starlo ad ascoltare... Su preparatevi...>>

Zipporà:<<No, madre, Bea ha ragione! Moshè racconta che, come ebreo straniero, è stato portato dai nazisti in Galizia. Qui ha visto cose terribili... lui si è salvato... ma...>>

Elie:<<...ma ha visto neonati usati come bersaglio per i mitra, fosse comuni scavate dai condannati stessi e piene di cadaveri, di ebrei uccisi con un colpo alla nuca e bruciati: dice a tutti di fuggire prima che qui arrivino le SS.>>

VOCE DEL PADRE DA DIETRO LE QUINTE... (con tono conciliante...)

Padre:<<Figlioli, abbassate il tono della voce, lasciate stare le storielle di Moshè. diamo inizio allo Shabbat! Elie, accendi la lampada, poni sulla tavola l'Hallà, il pane a treccia, e il calice del Kiddush, e lascia un po' in pace le donne, Elie, hanno lavorato tanto per pulire la casa e preparare una cena abbondante. Su, benediciamo il Signore e, dopo, consumiamo in letizia il polpettone d'oca e i ceci in insalata>>

...SI SENTE IN SOTTOFONDO LA PREGHIERA

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