UN PETTIROSSO DA COMBATTIMENTO, 1997

cliccando sui titoli compaiono i testi

La pelle dell'orso (M.Paoluzzi-L-Bertè)
Condominio n.10 (P.Leon-L.Bertè)
Luna (M.Piccoli-L.Bertè-M.Piccoli)
Treno speciale (G.Deodato-L.Bertè)
L'esodo (M.Nava)
Rap di fine secolo (L.Rustici-P.Costa-L.Bertè)
Padre padrone (L.Rustici-L.Bertè)
Zona venerdì (P.Leon-L.Bertè)
Cuore in stallo (A.M.Barletta-P.Leon-L.Bertè)
Padre davvero (A.De Sanctis)
Buon compleanno papà (L..Bertè)
Produzione: Mauro Paoluzzi
Arrangiamenti: Mauro Paoluzzi - Bandabertè

"Un pettirosso da combattimento", ristampa con l'eliminazione di "Rap di fine secolo".

"Un pettirosso da combattimento", ristampa con la canzone inedita "Pomeriggi" in sostituzione di "Rap di fine secolo" .

Esistono due inediti appartenenti a questo album: "Canzone per Lucio" e "Rosso". La prima dedicata a Lucio Battisti, prima della sua scomparsa; la seconda esclusa dallo Zecchino d'Oro per i contenuti considerati troppo politici.

"Un Pettirosso Da Combattimento" conferma le grandi capacità vocali e interpretative di Loredana e la presenta come autrice intelligente e vera della gran parte dei testi di questo album. Si raggiungono momenti di grande emotività in "Luna", canzone presentata al Festival di Sanremo 1997, e "Zona Venerdì". Significativa è l'interpretazione di "Padre Davvero", in una versione molto dura, che negli anni Settanta aveva lanciato la sorella Mia Martini. Il titolo dell'album è offerto alla cantante da Fabrizio De Andrè e le calza a meraviglia.
Un grande ritorno
Loredana Bertè
Un pettirosso da combattimento
 
Il fatto di vederla ogni anno al Festival di Sanremo potrebbe ingannare: la Bertè non si presta al repertorio leggero, ma estrae l'arma a lei più congeniale, quella della verità. Così, eccola cantare le proprie angosce esternando l'indignazione senza peli sulla lingua . In Rap di fine secolo punta l'indice contro la televisione, la mafia, la massoneria, ma anche i genitori. In altre due occasioni lancia frecciate al padre (Padre-padrone e Padre davvero). Quest'ultima ripresa dal repertorio Anni 70 di Mia Martini, sorella compianta a cui dedica Zona Venerdì. Testi della stessa Bertè, davvero ispirati, ma anche la musica è quella giusta, con chitarra elettrica in primo piano, adatta nell'esaltare le doti vocali di Loredana. Lei canta come una tigre, sa attendere e sprigionare il meglio di sé. Una voce graffiante che eccede solo in un paio di occasioni (Cuore in stallo e Padre davvero). Il resto è ottimo. [TUTTO marzo 1997]
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