l'intervista
GIOCHI NELL'ACQUA
di Fabio Santini
Foto Luiz Garrido

Dopo tre giorni di ricerca trovo finalmente Loredana Bertè alla sartoria Pia Rame. "Stiamo provando gli abiti nuovi" mi dice Cesare Zucca, il più famoso curatore d'immagine in Italia, collaboratore fidato di Loredana "saranno colori sgargianti, un'immagine estiva di grande energia solare". Cesare "fotografa" con il gusto di sempre lo stato d'animo della cantante, il suo attuale grande momentodi forma. "Il mio ultimo album" afferma la Bertè "si intitola "Carioca" perchè sprizza Brasile dappertutto. Un Brasile che lascia da parte il samba e il Carnevale di Rio, Falcao e le immagine edulcorate della spiaggia di Ipanema, per vestirsi di un abito musicale ricco di ritmo e di ampie melodie". Da tempo Loredana accarezzava questo sogno: realizzare un album con Djavan che in terra carioca è considerato un numero uno. "Lo conosco da anni" continua la cantante "l'ho sempre stimato come musicista, come autore, come uomo. Ora che ho avuto carta bianca, ho pensato bene di lavorare con lui come meglio credevo. Nell'album ci sono due duetti con Djavan che, con i motivi "Acqua", "Banda clandestina", "Iris" e "Infinito", rappresentano l'ossatura portante del mio nuovo 33 giri". Loredana è una donna ricca di personalità e di carica. Una volta Lavezzi mi disse: "La numero uno è lei, per il semplice motivo che, rispetto alle altre, ha quel qualcosa in più non solo nel talento d'artista ma nel carattere ostinato che le consente d'ottenere ciò che vuole, senza mai perdersi d'animo". Forse per questo dicono che abbia un carattere impossibile e una testa matta. Ma lei, conscia dei propri mezzi, si è messa addirittura a lavorare in proprio. "Sì, ho rinunciato alla figura del produttore, "Carioca" è prodotto da me, anche per questo è l'album più importante della mia carriera. Qui le responsabilità sono tutte mie, nel bene e nel male. Poi credo che per me fosse giunta l'ora di lavorare da sola. Da gente come Lavezzi e Fossati ho imparato un sacco di cose e sentivo che dovevo fare questo passo così importante. "Carioca" sarà un album con una linea ancora più dura rispetto "Jazz", ma con melodie più ampie, un po' come alla Stivie Wonder". "D'altronde Djavan ha già lavorato con Wonder e ti posso annunciare che lo stesso Wonder ne produrrà il prossimo album. Ho seguito la strada lungo la quale si è attestata la musica di oggi. Si sono spostati tutti verso certe direzioni. Un cantautore come Eric Carmen che, con "I Wanna Hear It From Your Lips" ha seguito un percorso più vitale, o gruppi d'avanguardia come Dead or Alive o China Crisis che non hanno rinunciato a schemi di ispirazione melodica...". Nell'anno del grande ritorno alla tournée estiva (questa estate non mancherà proprio nessuno) Loredana non poteva di certo stare fuori dal gioco. "Ma che scherziamo? Sarò in tournée a luglio, agosto e settembre con la BandaBertè: i ragazzi ora sono più desti che mai. Magari tengo due tre date con Djavan. Poi sto preparando una grossa sorpresa per il concerto dell'Arena di Verona, per la finale di Festivalbar, una manifestazione cui sono molto affezionata e per la quale canto "Acqua" come sigla. Intanto comincio le prove con il mio gruppo, giro un nuovo video dopo aver realizzato quello di "Acqua", termino le registrazioni di "Risatissima" e tengo fede agli impegni per la promozione dell'album. Come vedi, non c'è nemmeno il tempo per respirare". Da molto non mi capitava di incontrare una Bertè così su di giri. "Ho voglia di mare, di sole, di caldo. La mia immagine sarà la pelle bruciata dall'estate, bikini coloratissimi, voglia di respirare libertà e di vivere. Intanto cercherò di seguire quanti più Gran Premi di Formula 1 possibili. E' il mio sport preferito. L'ambiente delle corse mi piace, mi è sempre piaciuto. E' un po' come nella musica. Ti giochi tutto nel volgere di una gara e rischi sempre, di continuo. Ma ti piace, ti affascina, è più forte di te, come salire su un palco e cantare una canzone, o sapere che il tuo disco va dritto filato verso la vetta della superclassifica." Della sua vita privata non vuole parlare: "Lasciamo perdere", mi dice con tono piuttosto deciso. "Oggi ho ritrovato un grande amore per il mio lavoro. Forse è quella l'unica molla che ti consente di fare bene. Credere in quello che fai e fare con tutto l'amore possibile".

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CARIOCA
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