Capitolo 3

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Capitolo quattro

 

Habitat e fattori comportamentali

 

§ 4.1 Piazze e Viali principali.

In questo primo ambiente, ogni soggetto, generalmente cerca semplicemente di attirare l’attenzione dei predatori, facendo uso di atteggiamenti e mute.

In questo modo il soggetto, con il miraggio della "RICOMPENSA", tende ad incantare il malcapitato e ad usarlo per i propri fini, senza però portare a conclusione concreta l’approccio.

Si evince comunque che, in tali luoghi può verificarsi la compresenza di più elementi che, accomunati dai medesimi interessi, formano un branco; in tal senso è possibile definire un comportamento standard già studiato da Dimitri Strhatnohjkov (1815-1912), il quale postulò:

maggiore è la numerosità del branco, maggiore risulta essere la spregiudicatezza di ogni suo elemento.

Il branco cerca sempre di proteggere il Leader modificando a seconda delle esigenze la propria disposizione, assumendo le più svariate formazioni tra cui:

ordine sparso (attacco puro)

schieramento in linea (tipica d’attacco)

schieramento circolare (polivalente)

schieramento romboidale (difesa)

schieramento in riga (difesa assoluta).

Questo habitat rappresenta un passaggio fondamentale per l’acquisizione di conoscenze utili per affrontare attività notturne. Passo successivo è la scelta del luogo ove approfondire rapporti sociali, cercando di trarne sempre il massimo vantaggio. Le possibili alternative sono:

 

Pubs e cene

Gala

Festa comune

 

§ 4.1.1 Pubs e cene.

Questo habitat risulta essere cronologicamente successivo a quanto esaminato in precedenza; esso è definito come quel luogo in cui è possibile consumare, in posizione seduta, cibi e/o bevande ascoltando a volte musiche etniche o le chiacchiere dei membri del gruppo. Questo ambiente è caratterizzato dal fatto che il branco accetta al proprio interno uno o più predatori; questa accettazione è un atto esclusivamente, prettamente ed unicamente volontario, tant’è che, secondo alcune ricerche, pare che in questa fase vengano svolti alcuni dei preliminari di accoppiamento.

Essendovi un vero e proprio invito, in caso di interesse bilaterale, è molto più facile per il predatore sfuggire le difese del branco ottenendo i primi incoraggianti risultati.

Tra i predatori, a volte, si instaura un rapporto di solidarietà reciproca; nel caso fortuito in cui per uno dei predatori si configuri una remota possibilità di successo, i compagni si sacrificano prontamente in un attacco incrociato al branco, sguarnendone le difese, e permettendo al nostro eroe di raggiungere l’obiettivo.

 

§ 4.1.2 Gala.

Può rappresentare una valida alternativa all’habitat precedentemente trattato, o lo stadio cronologicamente successivo ad esso; esso è definito come quell’agglomerato caotico di branchi riuniti in un medesimo luogo in occasione di una particolare festività o evento che accomunano le varie popolazioni.

In tale occasione è possibile riscontrare un elevato numero di fenomeni, che analizzeremo in maniera approfondita per consentirne una adeguata comprensione.

Dalla definizione si comprende come la caoticità dell’evento sia dovuta ad una elevata numerosità di branchi presenti simultaneamente, che porta i branchi stessi a fondersi in uno unico di dimensioni globali. Ciò porta al decadimento delle classiche tecniche di attacco e difesa attuate dal branco, e permette lo svilupparsi di nuove e particolari modalità di approccio.

Un primo livello in cui si nota un cambiamento radicale è quello comportamentale; il soggetto si presenta esteriormente con una muta elegante e ricercata accompagnata da atteggiamenti altezzosi e raffinati, al fine di attirare a sé le attenzioni di qualche predatore al fine di instaurare un rapporto di dialogo.

Venendo a mancare il branco e la sua funzione difensiva, il soggetto è costretto ad utilizzare il dialogo con una duplice finalità, sia per scremare i predatori separando quelli sgraditi da quelli graditi, sia per perseguire interessi personali. Tali interessi possono essere diretti, nel senso di perseguire finalità di accoppiamento col predatore, oppure indiretti, nel senso di sfruttamento del predatore come tramite per ulteriori conoscenze.

 

§ 4.1.3 Festa comune- Disco

Definito come quel luogo rumoroso e affollato, ove si realizza la compresenza di più branchi. La causa scatenante è tuttora sconosciuta e soggetta ad ampi studi ed approfondite ricerche.

L’unica cosa che si è potuta appurare è che, data l’elevata rumorosità, non è possibile come nel Gala instaurare un dialogo; l’unico fine perseguito in questo caso è l’accoppiamento barbaro e selvaggio.

Essendo le occasioni di dialogo molto limitate, esso serve unicamente per ottenere una conoscenza approssimativa del predatore prescelto; la muta, in tale habitat, è provocante e spregiudicata per esaltare le caratteristiche fisiche del soggetto.

All’interno di questo habitat il branco si scinde spesso in sottobranchi minimi per poi, al limite, riunirsi in caso di necessità.

 

§ 4.2 Spiaggia

Tipico ambiente vacanziero in cui si riunisce un numero esorbitante di animali di ogni genere, rigorosamente allo stato brado. In questo particolare ambiente, abbiamo effettivamente verificato che l’animale donna è morfologicamente diverso dall’uomo.

L’animale si presenta in questo caso, ricoperto da succinti brandelli di vestiario, posizionati nei punti di maggiore interesse per il predatore; la funzione di richiamo di questa particolare muta, è ovvia, ma importantissima.

Frontalmente alla spiaggia, vi è il mare.

Ove c’è il mare, vi è anche la donna: infatti essa si trova più a suo agio tra i flutti, grazie alla particolare morfologia del suo corpo (è forse questa la funzione del seno e del culo?), piuttosto che sulla terraferma, ove procede instabilmente ancheggiando alla ricerca di un improbabile equilibrio.

Un’affascinante teoria, avanzata da Hugh von der Glaubert, indica che la donna predilige l’elemento acquatico per sfuggire dai predatori; questi ultimi si dividono in due classi:

1. Transumanti: coloro che si spostano frequentemente, con fare guardingo, alla ricerca di ogni possibile preda vulnerabile al suo attacco.

 

2. Appostati: si trovano normalmente nelle vicinanze di prede notevolmente attraenti, mimetizzati a dovere. Questi, al contrario dei transumanti, hanno già selezionato la preda, e non aspettano altro che il momento propizio per sferrare l’attacco.

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