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Perche' a 42 anni dalla morte si scopre questo misterioso complotto che avrebbe portato all'assassinio di Fausto Coppi? E perche' il dirigente del CONI ha aspettato 15 anni per dire cio' che sapeva ?
Tutte le persone che erano vicine a Fausto scartano queta ipotesi senza incertezze . A partire dal figlio Faustino e' tutto un coro di smentite : Ettore Allegri, il medico curante di Fausto definisce questa notizia
con il commento "sono tutte belinate" ; Gemignani che era con Fausto in Africa e che come lui contrasse la malaria dice che "sono tutte fantasie" . Alfredo Martini , ex CT
della Nazionale di ciclismo chiede le prove, mentre Ettore Milano dichiara "sono tutte asinate"
Luigi Lincei, 80 anni, per nove anni medico sportivo del Campionissimo, alla tesi di una morte per avvelenamento di Fausto. Lincei fa notare: "Il veleno resta per decenni nei resti di un cadavere. Se servisse
a fare chiarezza contro le menzogne, l'inchiesta aperta dalla magistratura romana potrebbe portare all'esumazione. Ma qui deve vincere il buon gusto e il rispetto di Fausto e dei suoi cari". Il medico
quindi ricorda: "Controllai una provetta del sangue prelevato a Coppi trovandovi il plasmodium, l'agente della malaria terzana, la forma pių violenta, che lo aveva colpito durante il soggiorno in Africa".
Resta il dubbio : perche' questa notizia ? Non credo alla coincidenze e non penso sia una coincidenza il fatto che la notizia sia stata rilasciata proprio nell'anniversario della morte di Fausto Coppi. E riportare
questa tipo di notizia in questo modo puo' dare adito a dubbi: "15 anni fa un missionario mi ha raccontato che Coppi e' stato avvelenato". Perche' aspettare 15 anni a dirlo? Perche' il missionario
non lo ha detto subito, appena lo ha saputo? Ora e' facile fare annunci, perche' alla richiesta di prove o di verifiche si potrebbe facilmente rispondere "...e' passato troppo tempo".
Come Alfredo Martini anch'io aspetto le prove , Il Corriere dello Sport le ha promesse.
Ma io continuo a non crederci.
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