ORIENTARSI - a.s. 97/98 - n° 0 Distretto Scolastico n° 5 / BARI pag.1-2-3-4-5-6-7-8

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI HANDICAPPATI

COOPERATIVE LEARNING-
INSEGNARE E IMPARARE IN GRUPPO

Nell'ambito delle attività di aggiornamento, quest'anno l'I.T.C. TANNOIA ha realizzato un corso sul Cooperative Learning tenuto dal prof.  Mario Comoglio, autore di diversi testi e ricercatore del metodo.
Il corso si inserisce in un percorso di ricerca di nuove strategie per risolvere il calo dei rendimento scolastico e della motivazione allo studio degli studenti che da anni si registra e di sperimentazione di nuovi metodi efficaci per promuovere la formazione dello studente, la propria responsabilizzazione, la conoscenza di sè e quindi la scelta consapevole del proprio progetto di vita.
"Il Cooperative Learning è un insieme di tecniche di conduzione della classe nella quale gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti" (Comoglio, 1996).
Il metodo appare quindi innovativo nella scuola, dove al tradizionale modello di apprendimento di tipo competitivo e individualista fondato soprattutto sul rapporto docente-studenti e studenti-contenuti, si sostituisce il modello di apprendimento di tipo cooperativo che considera il rapporto studenti-studenti un fattore essenziale per lo sviluppo cognitivo, relazionale e sociale.
Bisogna subito aggiungere che il metodo del Cooperative Learning non ha alcuna relazione con il tradizionale apprendimento di gruppo, il quale: non pone alcuna attenzione alla interdipendenza relazionale; crea un unico leader scelto e formale; rende ogni elemento del gruppo responsabile solo di sè stesso; enfatizza solo il compito e i risultati; ignora le competenze sociali; porta l'insegnante al disinteresse o ad intervenire quando il funzionamento del gruppo è disturbato da comportamenti negativi; riserva poca attenzione alla valutazione dei gruppo o/o individuale.
Con i Gruppi di Cooperative Learning invece: 1) è alto il livello di interdipendenza positiva tra elementi del gruppo; 2) la Leadership è distribuita; 3) tutti sono responsabili di tutti; 4) si enfatizza insieme al compito la qualità dei rapporti; 5) le competenze sociali sono insegnate; 6) l'insegnante osserva ed interviene; 7) la valutazione è individualizzata e di gruppo con riferimento al gruppo.
Emerge chiaro che il Cooperative Learning diventa utile non solo per raggiungere efficaci risultati scolastici, ma anche obiettivi educativi richiesti dalla società contemporanea; questa, infatti, richiede un rafforzamento dell'interazione di tipo cooperativo sia per sopperire all'esigenza imposta dalla crisi di quelle istituzioni più specificatamente delegate al processo di socializzazione (famiglia, scuola), sia per poter gestire i mutamenti rapidi e radicali che si sono avuti nel campo produttivo, economico, scientifico e demografico.
Diventa urgente quindi, che la scuola prepari i giovani ad affrontare un mondo in rapida trasformazione, adoperandosi perchè essi acquisiscano le capacità di essere flessibili e di lavorare bene con gli altri in una varietà di situazioni sociali. Il Cooperative Learn¡ng mira ad ottenere questi risultati dando all'insegnante la responsabilità di gestire in modo nuovo l'organizzazione del lavoro con la classe.
Dopo questo approfondimento del prof.  Comoglio, un gruppo di docenti dell'I.T.C. "TANNOIA"' ha pensato di iniziare a fare ricerca e di sperimentare il metodo, a cominciare da piccole attività di cooperazione anche durante le attività di recupero, così come ha suggerito lo stesso prof. Comoglio il quale ha  assicurato la sua supervisione.     

Prof.ssa Caterina Montaruli

"Assicurare un approccio globale al problema dell'integrazione, superando interventi unilaterali settoriali e frammentari, al fine di perseguire per tutti gli alunni portatori di handicap l'attuazione di interventi atti a prevenire disadattamento ed emarginazione e, quindi,a garantire la piena integrazione scolastica e sociale".
Questo lo spirito dell'Accordo di Programma stipulato da Distretto Scolastico n° 5, Provveditorato agli Studi di Bari, Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni ordine e grado del Distretto, Azienda Sanitaria Locale BA/1 e    Comuni di Corato, Ruvo e Terlizzi. Vi presentiamo i punti salienti:
IMPEGNO DEL PROVVEDITORATO: - assicurare la piena funzionalità del Gruppo di Lavoro Interistituzionale con compiti di consulenza e proposta al Provveditore, consulenza alle scuole, collaborazione con gli Enti locali;
- facilitare la collaborazione e l'intesa tra il gruppo interistituzionale e i gruppi di studio e  lavoro costituiti e operanti presso ogni scuola;
- garantire interventi finalizzati alla formazione e aggiornamento del personale docente sul tema.
IMPEGNO DELL'AUSL BA/1: - garantire alle scuole il Servizio di Medicina Scolastica, mediante l'assegnazione di medici scolastici e personale parasanitario;
- garantire un servizio di consulenza e intervento specialistico, anche al fine della compilazione della diagnosi funzionale;
- provvedere, in presenza di nuovi casi segnalati dalla famiglia, all'individuazione dell'alunno come persona handicappata mediante un medico specialista ovvero uno psicologo;
- costituire un'Unità Multidisciplinare per la diagnosi funzionale, in forma di tre sub-U.M. operanti nei comuni di Corato, Terlizzi e Ruvo;
- garantire l'intervento dell'U.M. in tutte le scuole del Distretto per verificare periodicamente gli effetti dei vari interventi, in collaborazione con i Docenti curriculari e specializzati, e i familiari dell'alunno (almeno ogni 3 mesi);
- assicurare l'intervento di operatori sanitari per la redazione dei Piani Educativi Individualizzati;
- garantire gli interventi terapeutici e riabilitativi prescritti nella D.F. secondo modalità e tempi indicati nel P.D.F.
- realizzare programmi di educazione sanitaria alle famiglie, per prevenire l'handicap, anche in collaborazione col distretto o con associazioni.
IMPEGNO DELLE AMMINISTR. COMUNALI: - provvedere alle attività di assistenza scolastica e dotare di attrezzature tecnico/informatiche, sussidi didattici, arredo scolastico e quant'altro utile a sviluppare e facilitare l'autonomia fisica, psichica, sociale e di comunicazione degli alunni disabili;
- porre attenzione all'eliminazione delle barriere architettoniche e di comunicazione nelle scuole, adattando le strutture alle normative vigenti in quanto all'accesso e alla fruibilità degli ambienti;
- promuovere il superamento di ogni forma di emarginazione e di esclusione sociale anche mediante l'attivazione dell'educazione permanente e a domicilio;
- assicurare l'accompagnamento e il trasporto in orario scolastico, antimeridiano e pomeridiano;
- favorire o sostenere le istituzioni di centri diurni, a valenza educativa, con lo scopo di rendere possibile una vita di relazione a persone  handicappate;
- coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, ricreativi, sportivi, e con altre attività del territorio;
- garantire il diritto di scelta dei servizi ritenuti più idonei;
- stanziare i fondi necessari a ciascuna unità scolastica per l'integrazione.
IMPEGNO DEL DISTRETTO N° 5 : - attuare in tutte le scuole del territorio interventi mirati di Orientamento Scolastico per gli alunni handicappati, con speciale riferimento alla Formazione Professionale;
- promuovere, in collaborazione con il G.L.I.P., incontri periodici per la verifica dell'esecuzione dell'Accordo di Programma;
- favorire l'integrazione scolastica degli alunni handicappati extracomunitari.
IMPEGNO DEI CAPI D'ISTITUTO: - coordinare l'attività educativa e didattica, secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione di sezioni e  classi aperte in relazione alla programmazione individualizzata;
- attivare forme sistematiche di orientamento qualificate con la persona handicappata;
- garantire la Continuità Educativa tra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti dei diversi cicli;
- garantire il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona handicappata in tutti gli ordini e gradi del percorso scolastico;
- consentire il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del 18° anno - organizzare, sul tema, corsi di aggiornamento-formazione in servizio del personale Docente;
- realizzare l'integrazione scolastica della persona handicappata nelle sezioni e nelle classi comuni attraverso una programmazione coordinata con servizi e realtà presenti sul territorio;

- rendere disponibili locali attrezzati per terapie, riabilitazione e altre attività.

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