INTRODUZIONE
Una terra ricca di
cultura, di potenzialità, di risorse, unificata da antiche tradizioni comuni, da una
società e una economia originali, ma soprattutto da una lingua a rischio d'estinzione,
uno dei tre idiomi fondamentali della parlata romanza - o neolatina
-, tuttora parlata, sebbene da una minoranza. L'Occitania, tuttavia, non ha nessuna
personalità giuridica, politica e amministrativa e, per quanto esista da quasi dieci
secoli, costituisce il modello tipico di "nazione proibita" dell'Occidente
europeo.CULTURA OCCITANA
un pò di storia e i
dovuti riferimenti letterari
GENTE OCCITANA
dai trobadors agli
attuali riscopritori della civiltà occitania
POESIE OCCITANE
Countro la luna
La pour
CARTOGRAFIA
Carte geografiche
dell'Occitania e delle Valli occitane d'Italia
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L'altrariva
MONOGRAFIE SULLA QUESTIONE ETNOPLURALISTA
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Guardia Piemontese, il cui centro urbano sorge su un altura a 514 m. s.l.m., e' una delle
localita' turistiche piu' note della Riviera dei Cedri, ed e' inoltre sede delle rinomate Terme Luigiane, la stazione termale piu' importante della provincia
di Cosenza e dell'intera Calabria. Guardia
deve il suo nome agli esuli di origine occitana, provenienti dal Piemonte, che nel XIII o
XIV secolo giunsero in territorio calabrese, probabilmente per sfuggire alle persecuzioni
di cui erano oggetto. Ancora oggi infatti,
nonostante la strage perpetrata dall'Inquisizione nel 1561 e di cui rimane ricordo nella
cosiddetta Porta del Sangue, la comunita' di Guardia Piemontese costituisce il piu' grande nucleo occitano della Calabria. Interessantissimo il centro storico della cittadina,
con le mura , le case in pietra, i vicoli e le stradine che conservano ancora la struttura
originaria. Da vedere i resti del castello, le chiese di S. Andrea, di S. Domenico, e del
Rosario, e l'incredibile panorama, che spazia su un vastissimo tratto di costa, offerto
dal belvedere. La parte nuova della cittadina, a spiccata vocazione turistica, si e'
sviluppata lungo il litorale, la cui linea di costa e' caratterizzata dalla presenza del
famoso "scoglio della regina". La cosiddetta Porta del Sangue o della Strage e' uno degli antichi ingressi monumentali che si aprivano lungo le mura
di cinta dell'abitato di Guardia Piemontese. Costituita da due colonne tufacee di base
quadrangolare, e' sormontata da un arco a tutto sesto, sempre in pietra. Deve il suo nome
al tragico evento che si consumò nelle sue vicinanze nel Giugno del 1561; in quella data
numerosi valdesi vennero trucidati ad opera delle truppe del cardinale Ghislieri, per
precisa volonta' dell'Inquisizione napoletana. Nelle immediate vicinanze della Porta ha
sede il Centro Studi Valdesi G. L. Pascale, con annessa una piccola biblioteca e un
interessante museo fotografico sulla storia della comunita' valdese. Frederic Mistral, poeta
occitano premio Nobel per la letteratura, 1904
La cultura occitana ci insegna
che la letteratura serve all'uomo non per misurarsi con il suo prossimo a colpi di penna,
nè per arricchirsi attraverso i contratti con le case editrici, ma per crescere in
coscienza; il sogno occitano, con i suoi valori di umiltà, onore, generosità,
tolleranza, misura, alimenta la speranza che nell'Europa del terzo millennio, costruita
con il contributo di tutte le sue culture, siano le lingue e le letterature a formare le
patrie.
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Le pagine occitane sono state aggiornate il 8 ottobre
1999. Continuate a visitarle! |