PAOLO SORATINI |
||
![]() |
Nacque a
Lonato il 12 ottobre 1682.
Si dedicò con amore e tenacia alla sua passione più grande: l'architettura. A ventun'anni si trasferì a Ravenna e vestì l'abito Camaldolese prendendo il nome di Giuseppe Antonio. Nella sua vita si distinse per molti lavori compiuti. A Ravenna fu ideatore del progetto di una "villa" sul mare per i frati Camaldolesi e successivamente della famosa sala della Biblioteca Classense. Successivamente, a Roma, potè studiare le opere di tanti suoi famosi contemporanei, quali il Bernini, il Vanvitelli e soprattutto lo Juvara che ammirava riconoscendogli il merito di aver formato la propria personalità artistica. Suo diretto maestro fu l'architetto Sardi che a Roma aveva fatto il progetto della facciata di S.Maria in Cosmedin e lavorava per alcune case patrizie. Il Soratini riedificò dalle fondamenta la Chiesa e il Monastero di San Gregorio al Celio. Di nuovo a Ravenna si dedicò alla ristrutturazione della Basilica di Classe, alla costruzione di altari, cappelle, chiese e palazzi. La sua fama si stava diffondendo in tutta Italia. Egli stesso lasciò un elenco di opere |
|
eseguite
o
progettate in ben quarantasei località.
Diversi lavori fece anche nel bresciano, primi fra tutti la Basilica di Lonato, iniziata nel 1738 e terminata nel 1780. Ma sua è anche la facciata della parrocchiale di Calcinatello, il campanile di Carpenedolo, la ristrutturazione della Chiesa di Calvisano, la Parrocchiale di Montichiari. Morì a Ravenna nel 1762, a 80 anni.
|
||
L'OPERA DEL SORATINI IN ITALIA |