Presso
lantica porta Corlo venne costruita
una cappella, con ingresso dal lato opposto a
quello attuale, come testimoniano i pregevoli
affreschi di stile gotico - bizantino risalenti
al secolo XIV, per molti secoli coperti di calce
e tornati alla luce nel 1950 in occasione di restauri.
E chiamata anche Chiesa dei
Disciplini perché alla Confraternita dei
Disciplini di Lonato essa venne concessa nel 1505.
Essi provvidero a sistemare e restaurare la
chiesa, arricchendola di molte opere.
I primi
interventi furono dedicati alla facciata e al
portale, così come oggi li vediamo. Nel 1576 fu
costruito il campanile.Varcata la porta dingresso
si presenta subito una ripida scalinata che porta
al piano della chiesa.
La navata rettangolare
presenta un insieme armonico impreziosito da
dipinti e stucchi di grande interesse. A destra
dellaltare si accede alla grande e solenne
sala dove i Disciplini tenevano le loro adunanze.
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Di fronte
si eleva la cassa dellorgano, opera molto raffinata
dellarchitetto Gio. Batta Piantavigna, compiuta nel
1602, che aveva un organo di Costanzo Antegnati
sostituito, alla fine del 1800 da uno strumento del Tonoli.
A metà navata ci sono due cappelle, a sinistra quella
dedicata alla Trinità, con una pala del pittore
bresciano Francesco Paglia, che, nel 1703, sostituì
altra precedente andata perduta. A destra quella di S.
Michele dove era collocato la meravigliosa pala,
commissionata nel 1595 al pittore bresciano Pietro Marone,
trafugata nel gennaio del 1983.
Subito accanto alla cappella orba dellarcangelo S.
Michele, ben protetta da una robusta inferriata, si può
ammirare la saletta del Sepolcro che i Disciplini
commissionarono nel 1593. Le preziose statue lignee
raffiguranti il Cristo morto, la Maddalena, S. Giovanni e
le donne furono scolpite da Valentino Bolesini di Verona
e dipinte da Pietro Maria Bagnadore.
Dopo la soppressione della Confraternita dei Disciplini,
nel 1798, la chiesa è passata nel patrimonio
amministrato dallOspedale di Lonato.
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