The Salvo Montalbano Site
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Pippo Russo
ha trasmesso il brano che segue, tratto al nuovo libro "Hybla" del suo amico
Giuseppe Lazzaro Danzuso, che verrà pubblicato a dicembre da Domenico Sanfilippo Editore (tel
e fax 095313545; e-mail: sanfilippoeditore@ctonline.it)
Al vostro webmaster non resta che ringraziare Pippo Russo per la preziosa segnalazione e
Giuseppe Lazzaro Danzuso (nonchè il suo editore) per il permesso di riportare questa
gustosissima anteprima, in attesa di poter leggere il libro.
ISPICA
Scrivo perchè ho paura,
scavo trincee di parole
dove nascondere il capo
Adesso so dove va, quando non è qui.
Credevo fosse a Pantalica, magari a discutere con don Paolo e col mielaro, invece l'ha
bollata come 'sinistra e tanatofila'.
E' a Ispica.
...Ingrassati dalle chimiche degli innumerevoli sepolti, erbe e fiori esibiscono uno
smalto da orto d'Esperidi, come se or ora li avesse lavati, per le domenicali pulizie del
cosmo, l'energia di un'alluvione divina. Non ci vorrà molta fantasia per ripensare alle
tante aborigene generazioni che per secoli, in questo stesso luogo e tempo dell'anno,
aspettarono il primo sboccio di un albero rosa per rassicurarsi del maltempo finito, e
tornare ad amare, insieme agli animali e alle nuvole, il fraterno rinascimento della terra
e del cielo...
Lancio un urlo a zittire una cicala che m'assorda, seguo il disco rosso del sole
calare lentissimo sulla cosiddetta città eterna, e ripenso alla cava d'Ispica.
...Un cunicolo a cielo aperto, una valle lunga e magra, un termitaio di grotte, loculi,
sacelli, che le meteore e gli uomini hanno misteriosamente scavato nei secoli... un arioso
intreccio di tunnel e oblò si svolge, un'oreficeria di vuoti e di pieni, che mescola
poche e tenere ombre a una luce così bianca.
La luce e il lutto, e quello scavare. Dino mi sussurra in un orecchio: "Scrivo
perchè ho paura, scavo trincee di parole dove nascondere il capo"
Dove sarà mio padre, invece, quando non è con me, o con quelli che gli furono cari?
In una casa che non c'è più, probabilmente.Una casa di campagna che fu ampliata,
ammodernata e promossa villa, come tante.
Quando era la casa di mia nonna come lei vestiva, modesta.
I muri sbiaditi dal tempo in un grigio scuro multicolore, come il suo grembiule, un tempo
nero.
E le finestre dello stesso vecchio vetro spesso dei suoi occhiali.
E un pavimento di cotto brutto e macchiato, ma comodo, come le sue pantofole.
Non aveva l'acqua, la casa, chè bisognava attingerla dal pozzo, ma un forno in cui
cuocere il pane per la simanata (1) - guai a mangiarlo troppo fresco, avrebbe fatto lo
stesso effetto delle prugne dell'albero storto - e una cucina a carbone per far bollire a
lungo le gigantesche galline amorevolmente allevate dalla 'za (2) Ciccina.
I suoi servizi igienici erano men che essenziali, ma c'era un ampia dispensa colma di
meravigliosi tesori: i salami preparati dalla moglie del Salaru , lo 'strattu (3), il
pomodoro messo a concentrare al sole d'agosto su grandi lemmi di ceramica calatina, la
cotognata, la mostarda, noci e nocciole, e mandorle, e vino dolce.
Sta lì, certamente, mio padre.
A godersi quel ben di Dio.
E a riposarsi di una vita di lavoro su letti paradisiaci: trispiti, tavuli e matarazzi 'i
crinu (4) .
Improvvisamente realizzo di aver da poco compiuto i quarant'anni.
E mi sento solo.
Ma lo so che è la giornata: stamattina, quando mi sono affacciato alla terrazza dopo aver
messo sul fuoco la caffettiera, ho visto quella pennellata di lordura su Roma, ad
ammucciarmi (5) il mare, e mi è venuto il vomito.
Poi è successa una cosa.
Non so chi mi ha detto, una volta, che i baffi fanno compagnia.
Io ho sempre desiderato di averli.
Fin da bambino, quando mio padre metteva un cerino sotto il turacciolo di una bottiglia di
vino facendo carbone del sughero per poi segnarmi - chè ancora un poco scottava - proprio
sotto il naso.
Dopo i ventanni ho fatto vari tentativi, ma non avevo pazienza: gli amici mi
prendevano in giro perché crescevano lentamente, mio padre disapprovava, qualcuno aveva
la scusa per non baciarmi.
Oggi, dopo qualche giorno che non mi rado, Lei mi ha detto: "Staresti bene, con i
baffi.
Mio figlio era daccordo, contento.
E io ho deciso.
Chissà se finalmente sono diventato grande?
Mah!
Leggo.
...In quanto a salti d'umore manco lui scherzava. La prima cosa che la matina faceva,
appena susùto, era di andare alla finestra a taliàre il cielo e il mare che aveva a due
passi da casa: se i colori erano vividi e chiari, tale e quale il suo comportamento di
quel giorno; in caso contrario le cose si sarebbero messe male per lui e per tutti quelli
che gli fossero venuti a tiro...
Ho un nuovo amico a tenermi compagnia: si chiama Salvo e fa il commissario.
A parlarmene per primo fu Claudio Grosso, mentre mangiavamo pasta coi ceci e il sugo
dell'arzilla in una delle più vecchie trattorie di Trastevere: "Minchia, a una di
Milano ci dissi 'non ti cataminàri' (6)e quella subito mi capì".
Claudio, come tutti i siciliani colti, si vendica della sua condizione di emigrato
part-time colonizzando culturalmente il Continente. Nella sua settimanale spola tra
Caltagirone e XXX, sede della ditta di cui è direttore commerciale, passa qualche giorno
a Roma seminando il panico tra collaboratori e parlamentari amici con le sue burlesche ma
rigorosissime dissertazioni.
"Tutti - afferma - devono almeno capire il siciliano: dovrebbe essere obbligatorio
come una volta il latino a scuola. Ti insegna a ragionare! Per loro i libri di Camilleri
devono essere come l' abbeccedario, quello che Pinocchio si vendette".
Diffidavo, comunque.
Fu poi che, una sera, incontrai in una pizzeria Claudio Fava. Parlammo della Sicilia, gli
dissi del mio sentirmi un po' meno sradicato, dopo quasi due anni di lavoro - stavo per
dire di vita! - a Roma, e lui, soddisfatto, commentò: "Stai diventando apolide.
La pizza mi fece veleno.
Ma all'indomani lessi un'intervista di Claudio a Camilleri: chilometri si era fatto per
portargli le minni di virgini (7)!
"Spàriti, Claudio - mi dissi - apolide manco tu sei, ammatula jetti niuru comu li
sicci.(8)
Lintervista mi incuriosì.
Ne lessi altre, scoprendo che Camilleri sperava nel successo dei suoi libri per restaurare
la casa dei suoi, a Porto Empedocle.
Limpresa mi piaceva e decisi di contribuire, spendendo in libreria una cifra
cospicua.
Ma Montalbano non fu una sorpresa.
Di lui sapevo da qualche anno, pure se aveva un nome diverso, non ricordo più quale.
"Te lo devo fare conoscere, qualche volta, subito vi fareste sangue" mi diceva
ogni sabato, a Catania, un amico fraterno, Pippo Russo, questurino, riferendomi di un suo
superiore, il primo, in trent'anni di servizio, per il quale nutrisse profonda stima.
Fu trasferito prima che potessi incontrarlo, ma poi ritrovai il suo amore per la
letteratura, il suo considerare la cattiva cucina alla stregua del peggior delitto, le sue
ubbie e la sua grande umanità sulle pagine di un romanzo.
Non so se Andrea Camilleri si sia ispirato a quel funzionario di polizia, ma per me,
leggere di Montalbano, è stato come stringere la mano a un amico mai conosciuto.
E ora, io e Pippo Russo, ci telefoniamo per parlare di Montalbano, come fosse una persona
vera.
...Montalbano, non sapendo che fare, andò ad assittarsi nella verandina... Ritrasì
dintra, pigliò l' ultimo romanzo del pòviro Bufalino, quello del fotografo cieco, tornò
a sedersi nella verandina. Taliò la copertina, il risvolto, lo richiuse...
Mi ha sempre fatto paura la preveggenza di certi scrittori: il protagonista di quel
libro muore in un incidente stradale, e pochi mesi dopo, Dino...
Forse è meglio chiudere per un poco gli occhi, riposarli.
Tra poco arrivano le rondini, e voglio godermele.
(Brano tratto da "Hybla" di Giuseppe Lazzaro Danzuso : Montalbano soffia come lo
scirocco)
Vincenzo Camilleri ha fatto avere un prezioso contributo di "sicilianità" porto-empedoclina da parte di un Camilleri all'estero:
Ciao a tutti. Sono Vincenzo Camilleri. Sono originario di Porto
Empedocle e abito a New York. Vi volevo dire di una 'ngiuria curiosa che è nata a
proposito di un peschereggio. Questo uomo contratto un motopeschereggio (a quel tempo se
fabricavano a Porto Empedocle). Quannu u piscariggiu fu finutu e pronto per come se dice
per il mare, il propetario appena l'ha visto non le è piaciuto e ha esclamato
"MINCHIA CHE LARIA" (minchia quando è brutto), e così questo è stato il nome
che tutti chiamavano quel motopeschereggio, "minchia che laria".
True story.
Siceramente vostro
vinny camilleri
Dal Camilleri Fans Club di Firenze, Maria Dixon scrive:
Caro Montalbano,Mariapia Bellosriccios dalla Germania scrive:
Caro e dolce Salvuzzo, mi sono innamorata di te.... senza speranza. Sogno di abitare con te a Marinella, di gustare le triglie di scoglio, di trovare i piatti di Adelina in frigorifero e di far ingelosire la tua Livia. Sogno di passeggiare con te sulla spiaggia e di sedermi sulla tua veranda con il vino di tuo padre buon'anima... E poi scambierei macari due parole con Catarella e farei la canuscenza di Fazio... che mondo meraviglioso, e poi Gallo e Galluzzo, sembra di stare in un pollaio... Salvuzzo, ti amo e divido mentalmente le tue emozioni davanti ad un bel sugo al nero di seppie!
Mariapia Bellosriccios
L'amico David Ford cerca libri di Andrea Camilleri in inglese. Potete aiutarlo?
I would like to find books by andrea camilleri in English. Who is theDove è stato ambientato lo sceneggiato televisivo con Luca Zingaretti?
Salve, sto navigando nei siti dei fans di Andrea Camilleri e quindi del Commissario Montalbano e, da appassionata lettrice del primo e feliceL'amica Rosi chiede se ci saranno delle repliche o se sono disponibili delle videocassette degli sceneggiati televisivi. Qualcuno può rispondere?
ma ci saranno delle repliche, visto che me li sono persi, o delle videocassette ?
un'affezionata
rosi
Un'altra amica, Tiziana, è stata indotta a leggere i libri dopo aver visto gli sceneggiati:
HO CONOSCIUTO SALVO MONTALBANO ATTRAVERSO LA TELEVISIONE E NE SONO RIMASTA SUBITO FOLGORATA. DEVO FARE I MIEI + VIVI COMPLIMENTI X LA REGIA, GLI ATTORI, I LUOGHI E TUTTO IL RESTO. PERCIO' NON HO POTUTO FARE A MENO DI COMPRARE (ANZI FARMI REGALARE X IL MIO 24° COMPLEANNO) UN LIBRO DI CAMILLERI; HO INIZIATO DALLA FINE CON UN MESE CON MONTALBANO, POI IL CANE DI TERRACOTTA E ADESSO LA FORMA DELL'ACQUA.
CAMILLERI E MONTALBANO SONO STATI CAPACI DI SVILUPPARE IN ME UNA FANTASIA INCREDIBILE; MENTRE LEGGEVO I LIBRI NON POTEVO FARE A MENO DI IMMAGINARE LA LUNGA SPIAGGIA SABBIOSA DI VIGATA E SALVO CHE PASSEGGIA IN MUTANDE (OVVIAMENTE GLI HO DATO LA FACCIA DI ZINGARETTI, ATTORE ECCEZIONALE CHE MI E' ENTRATO NEL SANGUE). ULTIMA CONSIDERAZIONE NEL GLOSSARIO MANCANO LE PAROLE CATAMINARE E GANA. TIZIANA.
Per cataminare e gana abbiamo provveduto.
Il webmaster ha già risposto q uesto messaggio, ma crede che l'amica Mery avrebbe piacere di ricevere idee e commenti dagli altri amici di Andrea Camilleri.
Vorrei sapere, come Bibliotecaria e come appartenente e un Gruppo "Amici dei
Libri" (gruppo di appassionati della lettura e attività connesse), se esiste un
"Andrea Camilleri fans Club" o un "Salvo Montalbano fans Club" (ma
preferirei la prima dizione). Se non esiste perchè non farlo? Sfruttando l'onda degli
episodi televisivi di Montalbano credo si potrebbero trovare parecchi fans, si potrebbe
fare un incontro nazionale, con tanto di cucina siciliana e presenza di Camilleri e attori
che recitino brani dei suoi libri....anche questo è promozione alla lettura. Aspetto
risposta all'indirizzo:
BibliotecaMalpighi@comune.bologna.it
all'attenzione di Mery Migliori.
Grazie.
Cordialmente. Mery Migliori
L'amico (o "compagno"?) Raul è entusiasta di Camilleri (e non è certo il solo):
Grande Camilleri, leggerò tutti i suoi libri e poi li custodirò come se fossero
astucci pieni di cose preziose.
Grazie per le emozioni che mi ha trasmesso.
Mi chiamo Davolio Raul, abito a Latina, ho 49 anni , faccio costruzioni metalliche e
sono molto di sinistra.
Qualcuno ha parole di apprezzamento anche per questo questo sito (e fa sempre piacere):
Complimenti per un sito molto interessante - anch'io, pur essendo una di quelle
lettrici di lingua materna diversa dall'italiano - mi sono innamorata di Montalbano e
allora cerco di scavare piu` notizie possibili sul suo autore e sul personaggio stesso.
Grazie per avermi fornito informazioni utilissime.
Antonella vorrebbe sapere che cosa vuol dire "firticchio". Ci siamo dimenticati di includere la parola nel Glossario. Chi lo sa alzi la mano (e ce lo faccia sapere).
24 agosto 1999: ce l'ha fatto sapere Elisabetta Drago ("...se non sbaglio dovrebbe stare a indicare più o meno 'sghiribizzo' cioè voglia improvvisa di fare qualcosa."). Elisabetta, milanese con infanzia siciliana, ha un bellissimo sito che consigliamo di andare a vedere (cliccate sul suo nome, oppure andate all'indirizzo http://www.home.sysline-group.it/eli).
Ciao,innanzi tutto la voglio ringraziare per il maglifico site che lei ha creato. E'
veramente bello. Poi se lei vuole informare gli amici che abitano in America, la BARNES
& NOBLE di New York ha nella lista 6 libri di AC. Si possono comprare on line costano
$6.50 caduno\e arrivano in 24 ore. Di nuovo grazie per la gioia che dà a tutti noi con
questo magnifico SITE.
Ciao.
Giuseppe Lazzaro Danzuso scrive (e spero che conceda il permesso di riportare) questo
altro preziosissimo contributo:
Ho visto che nel tuo sito pubblichi una mia cosa, che ti ha mandato il mio amico Pippo
Russo.
Sono un giornalista catanese che però lavora a Roma - non mi sento ancora di dire che ci vivo
- e Camilleri continua ad essere una delle addimure che mi consentono di tirare
avanti.
Proprio stamattina alle 5 - dovevo essere al lavoro in redazione alle 7 - ho finito di
leggere l'ultimo libro di Camilleri: gli arancini di Montalbano non danno il bruciore di
stomaco neppure a quell'ora infausta.
E ti danno la forza di affrontare quella che Rutelli - pipita masculina 'nta lingua
- definisce 'la più bella città del mondo'.
Ossia, prima il pantano in cui la piogga trasforma il parcheggio dell'Anagnina, e poi
l'effetto 'ascensore verticale' della metro. Dove ho viaggiato stretto - per cause di
forza maggiore - a una giovane(?!) tra i 12 e i 70 anni, alta 75 cm., secca come una scopa
e brutta come una mal'azione.
Non ci crederai: era pure malvestita e feteva come il banco della tonnina.
Unico vezzo, un brillantino alla narice.
"Non quatrava" avrebbe detto Montalbano.
Così ho guardato meglio.
Trattavasi di comèdone - in Sicilia li chiamano poeticamente petri di suli, ma sono solo
accumuli di grasso anneriti dall'ossidazione - da carati due, brillante per la pioggia.
Sbarcato al centro, in un bar ho potuto apprezzare i prodigi della chimica: plastica fusa
il cappuccino, plastica solida il cornetto cerbiatto (appena fatto!). Sapore identico.
Nella redazione in cui lavoro sono stato salvato dal collega Bonadonna Torello da
Agrigento, che mi ha consolato con un caffè come Dio comanda condito dalla seguente
canzoncina:
''S'io fussi un pulici
bello e nutrito
dentro il tuo seno farei il mio
nito
Ahi non mi diri lariu
Ahi non mi diri bruttu
Sinnò mi pinnu tuttu
Tuttu mi pinnerò"
Poi abbiamo parlato di Camilleri.
Dimmi tu se questa è vita!
Ma andiamo al motivo della mia: nel glossario la voce "cuccu" viene tradotto con
"cuculo". Secondo le mie informazioni il "cuccu" è invece la civetta,
da non confondere con il "fuanu"(gufo). Per quanto riguarda poi il
"firticchiu", può realmente tradursi "ghiribizzo", ma, se interessa
saperlo, è il nome di un diavoletto tentatore spesso nominato nelle favole popolari
siciliane.
Ancora complimenti e saluti
Giuseppe Lazzaro Danzuso
Giuseppe Butera
medico montelusano/agrigentino da 25 anni in Brasile (butera@unibosco.br)
http://lapac.unibosco.br/~butera/lettere.htm
ha fatto pervenire il seguente contributo al Glossario:
accupusu = asfissiante
as[s]intumari = dar botte da orbi, da togliere il fiato
rusciana = tipo rossastro (soprattutto dal viso perennemente arrossato, ma anche dai
capelli rossicci)
timpulata = schiaffo
Salvatore Manganaro, di Roma (s.manganaro@tin.it) precisa inoltre che:
dicesi "accupuso" di un luogo dove manca l'aria per respirare,stretto,angusto,
"...di sta cammara s'accupa ri fietu..." Deriva
direttamente dal verbo:"accupare" che significa soffocare. Dalle nostre parti si
dice anche, riferito ad una persona che tossisce fortemente e
ripetutamente:"accupa!" imperativo forte e..cattivo inteso ad indicare le
peggiori cose per quel poveraccio che tossisce.
By Salvatore Manganaro-Roma
Qualcuno vuole aiutare l'amico Pietro Livoti (pietro.lipari@virginnet.co.uk) a trovare i
libri del Commissario Montalbano? Ecco il suo messaggio:
Salve a tutti, sono un siciliano che per scelta di vita si e' trasferito a Londra. Nonostante adesso mi trovi qui per mia scelta mi manca profondamente
la mia terra, la citta' dove sono nato, Barcellona P.G., le isole Eolie dove ho vissuto
per undici anni, il clima e varie altre cose. Tra le varie cose mi manca notevolmente il
commissario MONTALBANO il suo spirito il suo modo di
filtrare i fatti della sua vita attraverso un cinismo "buono". Ho provato a
cercare i suoi libri in alcune librerie qua a Londra ma senza successo. Potreste darmi voi
qualche buon indirizzo?
Saluti da Londra
P.S. Il sito e'
interessante ed abbastanza completo
--
http://www.virgin.net/
Michele Scime (micscime@tin.it)
ci dà ragione (o dà ragione al Commissario Montalbano?); infatti:
Da Montelusa confermo tutto. Sa benedica.
Michiluzzu
Altro gradito contributo al Glossario, da Alfio Turco (alfioturco@tin.it):
Vorrei segnalare che il termine Timpulata vuol dire Schiaffo,
Ceffone; mentre Adenzia nell'accezione: Dare Adenzia (o Addensia) significa anche Stare ad
ascoltare o Rivolgere l'attenzione.
Complimenti per il sito,
Alfio
Bada che è la prima volta che scrivo a qualcuno che non ho mai visto in faccia, quindi
ti confesso che sono un po' emozionata. Anch'io adoro Camilleri ed il suo commissario, ma
credo che gran parte del mio entusiasmo derivi semplicemente dal fatto che amo
profondamente la Sicilia e la sua gente, ed anche la sua lingua. Anzi, proprio rileggendo
i polizieschi di Camilleri, con tutte le espressioni dialettali che vi
sono utilizzate, riesco a rivivere un po' dell'emozione che provo sempre quando
ritorno in quell'isola stregata e stregante. A parer mio, chi non conosce la Sicilia
e qualche siciliano non può comprendere fino in fondo l'ironia sottile che pervade i
racconti di Camilleri. Non credi?
Ciao
C.
Vorrei tanto che Andrea Camilleri leggesse questo messaggio; da tutti i
suoi libri traspare , anzi è messo ben in evidenza ,la sua passione per la buona cucina e
soprattutto per la cucina siciliana ,per molte persone, me compresa, mangiare bene
,assaporare dei piatti cucinati in modo eccellente è come raggiungere l'oblio ,un senso
di infinito appagamento. Per questa ragione ho voluto scrivere questa email , vorrei
invitare il mio amato "commissario" a pranzo ,o a cena ,per assaggiare i piatti
cucinati da una fantastica signora : nonna Sara , la cui cucina è assolutamente
ineguaglibile. Questa donna fantastica è in grado con le sue mani di trasformare in
prelibatezza persino un semplice uovo fritto. La signora di cui parlo ha origini emiliane,
perchè la mamma era emiliana, ma lei è nata e cresciuta in Sicilia, ad Agrigento, dove
ha amato e cresciuto le sue figlie e i suoi nipotini. Poche pochissime persone hanno
avuto la fortuna di incontrarla e di assaggiare i suoi piatti, solo i suoi familiari e
pochissimi altri, io sono una di questi fortunati mortali, il ricordo dei suoi piatti
rimarrà impresso nella mia memoria per sempre. La nonna Sara o zia Sasà come l'ho sempre
chiamata da bambina ricorda il personaggio della signora Vasile Cozzo, con la sua
semplicità e allo stesso tempo nobiltà, non solo d'animo ma anche esteriore, con la sua
grande bontà e immensa intelligenza. Tutto questo riesce a trasmetterlo anche nei suoi
piatti. Posso affermare senza alcun dubbio che è una donna unica che vale la pena di
incontrare. Per queste e per mole altre ragioni vorrei che lei (signor Camilleri) legga
questa email e accetti il mio invito. In attesa di risposta la ringrazio.
Sonia ( una sua grande ammiratrice)
soniafai@tin.it
Che meraviglioso sito!! Tanti complimenti da una appassionata lettrice di Camilleri e innamorata di Montalbano.(Non scrivo la mia e-mail perchè mi vergogno). Bacioni Irene da Firenze
Sono un ragazzo maltese e mi
chiamo Matthew Scerri. Attualmente sono iscritto al terzo anno della Facoltà di
Lettere all'Università di Malta.
In questo periodo mi accingo ad iniziare la mia tesi di laurea, che tratterà i
libri di Andrea Camilleri. Non nascondo di trovare non poca difficoltà a
reperire del materiale bibliografico. Spero che voi possiate aiutarmi in questo
segnalandomi alcuni testi di critica su Camilleri.
Ringrazio in anticipo
Matthew Scerri
bert@vol.net.mt
Ciao a
tutti,
mi chiamo Carla e stò costruendo il primo Luca Zingaretti Fan Club. Siamo
tutti convinti che abbia impersonato perfettamente il personaggio di Salvo
Montalbano, da quel grande attore che è? Bene. Il sito che voglio realizzare
non conterrà file rubacchiati ma solo cose originali. Chiunque di voi volesse e
potesse aiutarmi avrà tutta la mia gratitudine.
Complimenti per il sito!!!!
Carla
lukki@katamail.com
Ciao
a tutti,
mi chiamo Palmina e non vi nascondo che sono molto emozionata all'idea di
scrivere qualcosa che so che verrà letta da una moltitudine. Perchè è proprio
così: noi appassionati di Andrea Camilleri e del suo Salvuzzo siamo diventati
una legione!
Basta vedere quanti visitano i siti a loro dedicati ma non solo.
Viaggiando in tram la mattina ho modo di vedere quanta gente è assorta nella
lettura delle opere camilleriane e se ne "stracatafotte" degli altri
che stanno "ammammaloccuti" senza far niente.
Volevo fare i complimenti per il sito che trovo molto interessante e dire a
tutti di non essere avidi nella lettura: perchè oggi io nel momento in cui ho
terminato gli "Arancini di Montalbano", "aggiarniai" perchè
mi son resa conto che avevo letto tutto il leggibile su Camilleri.
E se il Maestro non scrive un altro libro sono persa.
Tanti saluti a tutti
Palmina
Benedetto Schiavo ci ha inviato questa "riflessione notturna":
...Se in Sicilia avessimo 100 uomini come Andrea Camilleri, questa terra sarebbe veramente quella che dovrebbe essere!!!
Sono un ragazzo maltese e mi chiamo Matthew Scerri. Attualmente sono iscritto
al terzo anno della Facoltà di Lettere all'Università di Malta.
In questo periodo mi accingo ad iniziare la mia tesi di laurea, che tratterà i
libri di Andrea Camilleri. Non Le nascondo di trovare non poca difficoltà a
reperire del materiale bibliografico. Spero che Lei possa aiutarmi in questo.
Spero che mi possiate aiutare, segnalandomi alcuni testi di critica su
Camilleri.
Vi ringrazio in anticipo.
Matthew Scerri
alzeta
Imbrò