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Glossario (il siciliano di Andrea Camilleri)      [Mail] [Home Page]

Novitā!

L'Editore Fermento, di Roma, ha pubblicato un piccolo Vocabolario Siciliano Italiano "ad uso e consumo dei lettori di Camilleri e dei siciliani di mare". Clicca qui per ulteriori informazioni.

 

In appendice a Un filo di fumo, per volere del primo editore (Garzanti, 1980), venne pubblicato un glossario con la traduzione italiana dei termini siciliani usati da Camilleri; la successiva edizione di Sellerio (1987) riporta ancora il glossario, anche se per Camilleri č "diventato superfluo". In effetti la riluttanza di Camilleri a fornire un glossario č comprensibile: il significato di quasi tutti i termini siciliani č intuibile dal contesto e, nei pochi casi in cui non lo č, lo si trova spiegato da una successiva perifrasi italiana. Del resto, il "fenomeno Camilleri" non č limitato all'invenzione narrativa, ma deborda nel campo linguistico. Quella di Camilleri č sostanzialmente una proposta di sviluppo della lingua italiana, da troppo tempo ormai immobile nonostante gli assalti del romanesco televisivo o dell'inglese ubiquitario. Camilleri non ci regala la solita dicotomia "realista" fra impalcatura narrativa in lingua e dialoghi in dialetto, ma scrive costantemente in una lingua che č una contaminazione fra italiano e siciliano, in cui solo a tratti si nota nei dialoghi una pių intensa presenza del dialetto. Ed č ovvio che una simile "proposta" linguistica non potrebbe stare in piedi se obbligasse il lettore ad alternare il libro col vocabolario.
Ciō detto e ciō nonostante, per chi proprio avesse difficoltā, qui di seguito viene riportato il Glossario, con alcune aggiunte. Forse l'avvertenza pių importante a chi si accinge a leggere le opere di Camilleri č quella di ricordare un particolare false friend: macari o magari. Il significato solo occasionalmente č quello dell'analoga parola italiana; quasi sempre invece il significato č quello della parola italiana anche.

Se poi qualcuno proprio volesse farsi una cultura, esistono diversi volocabolari, ma il siciliano, forse pių lingua che dialetto, ha diverse varianti da zona a zona. Persino nella zona di Vigāta c'č chi sa distinguere il marinise (la parlata della Marina di Girgenti, Porto Empedocle per gli atlanti di oggi, Vigāta per noi) dal giurgentano (la parlata di Agrigento, o--per noi--Montelusa). Consultare quei vocabolari puō essere interessante, ma--come detto pių sopra--la lingua di Camilleri non dovrebbe averne bisogno.
Va tuttavia segnalato che alcune voci incluse nel seguente glossario, abbastanza chiare a coloro che sono di lingua madre italiana, sono giustificate dal fatto che un sempre maggior numero di lettori delle opere di Camilleri non ha l'italiano come lingua madre e che anche gli stessi traduttori che stanno traducendo Camilleri in alcune lingue straniere hanno a volte qualche difficoltā con parole per noi ovvie. A questo proposito, questo glossario non esaurisce il nostro rapporto con questi amici di Montalbano e di Camilleri, che sono invitati a far pervenire via e-mail eventuali domande a cui il glossario non dā risposta.
(Attenzione: glossario incompleto perchč in preparazione; domande, correzioni e suggerimenti sono benvenuti)

A B C D E F G I J L M N O P Q R S T U V Z

A
Abbuccari cadere
Acchianari salire; sollevare
Accupari soffocare
Accupuso opprimente, che suscita angoscia, asfissiante
Accussė cosė
Adascio adagio
Addrumari accendere
Addrummisciri addormentare
Addunārisi accorgersi
Adenzia assistenza, attenzione
Aggiarniare impallidire
Agliuttiri inghiottire
A lčggio a lčggio piano piano
Ammammaloccuti stupefatti, sbalorditi, come mammalucchi
Ammātula invano
Ammucciarsi nascondersi
Appinnicunato mezzo addormentato
Appizzari "appizzō le orecchie" = tendere le orecchie
Appuiare appoggiare
Ariata aria, aspetto (avere un'ariata di...= avere l'aspetto di...)
Arbolo albero
Armalo animale
Armuar armadio (cfr. il francese "armoire")
Arriconoscere riconoscere
Arriminarsi muoversi
Arriparari riparare
Arrinescire, arriniscire riuscire
Arrisbigliari svegliare
Arrispunnėri rispondere
Arrizzone brivido
Arrubbare rubare
Asintomare collassare, svenire, far svenire
As(s)intumari dar botte da orbi, da togliere il fiato
Assittato seduto
Assammararsi bagnarsi, inzupparsi
Assugliare assalire
Assuppato inzuppato
Astutare spegnere (ma anche ammazzare, uccidere)
Attagnari interrompere la fuoriuscita di un liquido
Azzalori frutti del lazzeruolo, o la pianta stessa
B
Babbaluci lumaca
Babbiare scherzare
Balāte pane di zolfo; pietra da lastricare
Billizza bellezza, delizia
Botta colpo (botte di vento = colpi di vento)
Bummulo vaso di terracotta per tener fresca l'acqua
Buttana puttana, prostituta
C
Cabasisi testicoli
Calare andar gių (non gli era proprio calata = non gli era proprio andata gių)
Calatina companatico
Caliarsi riscaldarsi
Cāmmara camera
Cāmmara di dormėri camera da letto
Cāmmara di mangiare sala da pranzo
Cāmmara di stare soggiorno, salotto
Camurrėa grande seccatura (da "gonorrea")
Camurriusu noioso
Cangiare cambiare
Capacitare quadrare (Ti capacita? = Ti quadra? Segui il discorso?)
Cascione cassetto
Catafottersi buttarsi
Cataminarsi muoversi
Cato secchio, catino
Catojo abitazione di una sola stanza
Chiummo piombo
Cincu cinque
Cinquantino cinquantenne
Cognito conosciuto, noto
Contare raccontare (oltre che contare)
Corcare, corcarsi coricare, coricarsi (andare a dormire)
Criata serva, domestica
Cuccu cuculo (o, meglio, civetta)
Cummigliatu coperto
Custureri sarto
D
Dari lu culu a la balāta ridursi sul lastrico
Dari adenzia (o addensia) prestare attenzione, stare ad ascoltare
Darisi adenzia badare a sč stesso
Darrč dietro
Dintra dentro
Doppo dopo
E
Eleggere scegliere (oltre che eleggere)
F
Facenna faccenda
Farsi persuasi persuadersi
Farsi sangue Andare d'accordo
Fāvuso falso
Fetere puzzare
Feto puzza
Ficcare soddisfare un appetito sessuale
Filama relazione, ma anche dicerėa
Fimmina donna
Firriari girare
Firticchio sghiribizzo, voglia improvvisa (in origine: un diavoletto tentatore)
Fora fuori
Friscare fischiare, fischiettare
Friscatina l'atto di fischiettare
G
Gabina cabina
Gana voglia
I
Imparpagliato imbarazzato, sorpreso
Inchiri riempire
Indovi dove
Infaccialarsi travestirsi, mascherarsi, celarsi il volto
Inserrati "occhi inserrati" = occhi serrati, chiusi
Isare alzare
Ittare gettare
J
Jornata giornata
L
Lastimiare imprecare
Liggi legge
Limosina elemosina
Lupigno da lupi ("pititto lupigno" =  appetito da lupi)
M
Macari anche
Malo cattivo
Malottempo maltempo, cattivo tempo
Māscolo maschio
Mezzorata mezz'ora, il tempo di mezz'ora, circa mezz'ora
Miricano americano
Mogliere moglie
Mutanghero che parla poco
N
Nenti niente
Nčsciri uscire
'nfruenza influenza
Nico piccolo
Nicareddro piccolino
Nirbųso nervoso ("ti pigliava il nirbųso" = ti innervosivi)
Nėvuro nero
Nisciri uscire
Non ci potč sonno non riuscė ad addormentarsi
Non č cosa non č un gran che; non c'č niente da fare
Nummaro numero
O
Omo uomo
Orata ora, tempo di un'ora, circa un'ora (oltre che naturalmente il pesce orata)
P
Pacienzia pazienza
Paėsi paese
Pampčra visiera del berretto
Parrino prete
Picca poco
Picca e nenti niente (rafforzativo)
Picciliddro bambino
Pi mia per me
Pinsčri, pinsčro pensieri, pensiero
Pititto appetito
Povirazzo poveretto
Prescia fretta
Primisi (In primisi) per prima cosa ("in primisi... in secundisi")
Pruire offrire
Pupi-pupi fare pupi pupi: detto degli occhi quando si chiudono per la stanchezza
Purmonėa polmonite
Q
Qualchiduno qualcuno
Quarantino quarantenne
Quatčla cautela
Quatrare quadrare (non quatrava = non quadrava, non convinceva)
R
Ralogio Orologio
Raprire aprire
Raggia rabbia
Revorbaro pistola (revolver)
Rispiare chiedere di nuovo
Rumorata rumore
Rusciana tipo dai capelli rossicci o dal viso perennemente arrossato
S
Santiare imprecare nominando i santi, bestemmiare
Sbommicare "sbommicare di fora" = uscir fuori con impeto, erompere
Sbracato eccessivamente "casual"
Scantarsi spaventarsi
Scanto paura, spavento
Scapottarsela svignarsela, sfuggire, evitare
Scascione motivo
Schiticchio cena fra amici
Sciarriatina litigio
Sciddricari scivolare
Scėnniri scendere; portar gių

Sciroccato

senza forze
Scoppo serratura
Secundisi (In secundisi) per seconda cosa ("in primisi... in secundisi")
Signo segno
Sirčno sereno
Sminciari guardare socchiudendo gli occhi
Smorcare nascere, sorgere
Spiare chiedere
Senza sapirisi dari adenzia non sapendo risolversi
Sira sera
Sparagnare risparmiare
Sparagno risparmio
Sparluccicante luccicante
Spiare domandare
Spirenzia esperienza
Squieto inquieto
Sticchio l'organo genitale femminile
Stracangiarsi alterarsi, tramutarsi
Strammarėa stramberia, stranezza
Strammo strambo, strano
Strata strata per strada
Stuffare stufare, stancare, annoiare
Sturciniare storcere
Suco sugo
Susėrisi alzarsi
Svacantare svuotare
T
Talč guarda!
Taliare guardare
Tambasiare indugiare, muoversi senza uno scopo preciso
Tanticchia un po'
Tarė moneta d'argento siciliana
Timpulata schiaffo
Tinto cattivo, brutto
Tirribėlio fracasso, insieme di cose terribili
Trainello tranello
Travaglio lavoro
Trazzera strada di campagna
Trentino trentenne
Trasire entrare
Triatro teatro, finta, recita
U
Ummira ombra
Una stampa e una figura identici
Urbigna "all'urbigna" = senza guardare, come un cieco
V
Vagnato bagnato
Vastaso maleducato
Venire a dire significare (Che viene a dire? = che cosa vuol dire, che cosa significa?)
Viddrano contadino (cfr. l'italiano obsoleto "villano")
Vigilante sveglio
Vilenu veleno
Votarsi voltarsi
Vrazzo braccio
Z
Zammų liquore d'anice
Zaųrdo zotico, lento a capire
Zuppiare zoppicare

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