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Persino il coniuge Fantoni, famoso per la sua refrattarietà al mare ma anche lieto di assecondarmi nella scelta del lido, si accomodò sull’ampia spiaggia dall’acqua bassissima, e per una volta tanto si prese gioco delle acque. Purtroppo per noi, però, le meduse quell’anno ebbero l’onore delle cronache per il gran numero di esemplari che infestavano il Golfo di Alassio; cosicché per molti giorni neppure io mi avventuravo al largo, e preferivo non immergermi per evitare la sortita ignominiosa gridando, come i nostri vicini francesi d’ombrellone la meduse, la meduse! |
Ma ogni litorale ha il suo principe e il nostro l’avevamo trovato nella spiaggetta libera accanto al molo, dove i pescatori preparavano, fin dalla prima mattina, alici sotto sale; e questo era il gatto che, evidentemente, fedele al suo padrone, respirava l’odore delle alici e la salsedine tutto il giorno, fino ad impeciarsi il pelo e a divenire lupo di mare a sua volta. Privo di creme solari, poteva resistere al sole del mezzogiorno come all’umidità del primo mattino, quando tornano le barche; e di sé faceva mostra senza proferire verso alcuno, neppure davanti ad una triglietta avanzata o ad un’alice che, caduta dal barattolo (sarà un caso che io e Marco non mangiamo più alici sotto sale?) il pescatore non si peritava di raccogliere dalla sabbia. | ![]() |
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Ogni vacanza merita la sua gita, e dove si poteva andare quest’anno se non a Montecarlo? Vicino com’è a Laigueglia, sarebbe un peccato non sfruttare l’occasione di un viaggio con il pullman dell’agenzia, che ti risolve il problema del parcheggio (impossibile a Montecarlo se non vuoi spendere una fortuna) e del viaggio (sono sempre due ore di macchina in cui puoi beatamente dormire). E mentre tutti i compagni coscienziosamente visitavano la rocca, io e Marco sgattaiolavamo, insieme ad una coppia di tedeschi, nella città moderna e sul porto, per venerare la pista cittadina e spiare i movimenti allo Yacht Club. |
Quella sera si teneva lo splendido spettacolo dei fuochi artificiali organizzati dal Brasile; la gente si accalcava a frotte sul porto e nei giardini vicini al Casino per vedere i giochi pirotecnici riflessi nelle acque del mare; in compenso, Marco dovette fare a meno del suo inseparabile marsupio perché, fedeli al detto che all’estero rubano più che in Italia, qualcuno pensò bene di sottrarglielo con destrezza al bar (ovviamente il bar dirimpetto allo Yacht Club) e quindi non potemmo neppure prenderci la rivincita al tavolo verde | ![]() |
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