Vampiri al Cinema  


Locandine

 

IL VAMPIRO


"C'è molto da fare..."


Jonathan Harker, neovampiro
Nosferatu di Werner Herzog

 

Da leggenda a mito


Nella leggenda popolare, una creatura succhiasangue, si presumeva fosse l'anima inquieta di un eretico, un criminale, o un suicida, che nella notte lascia la sua tomba, spesso sotto forma di pipistrello, per bere il sangue degli esseri umani. All'alba deve ritornare nella sua tomba o in una bara riempita di terra natale. Le sue vittime dopo esser morte diventano a loro volta vampiri. Anche se il mito del vampiro era diffuso per tutta l'Asia e l'Europa, era soprattutto una leggenda slava e ungherese, che proliferò particolarmente in Ungheria dal 1730 al 1735.

Fra i vari demoni delle antiche tradizioni poplari, il vampiro ha goduto del successo letterario più grande e duraturo nel ventesimo secolo. La sua popolarità è dovuta inizialmente al romanzo gotico Dracula (1897), di Bram Stoker. Il Conte Dracula, il suo cattivo "non-morto" della Transilvania, è diventato l'archetipo di tutti i vampiri. Il romanzo e una serie popolare di film hanno fatto la fortuna del vampiro. Il classico film Dracula (1931), di Tod Browning, interpretato da Bela Lugosi, ha determinato il modello per le dozzine di film a seguire. Verso la fine del ventesimo secolo, i "best-seller" di vampiri della scrittrice americana Anne Rice hanno contribuito alla rinascita di vamp-film e spettacoli televisivi.

Il vampiro ha tipicamente una faccia pallida, gli occhi fiammeggianti ed i denti sporgenti (incisivi o canini fa lo stesso), per meglio mordere e succhiare il sangue dalla gola della vittima. I metodi per riconoscere i vampiri (non lasciano ombra e non sono riflessi negli specchi), e per tenerli a bada (avendo a portata di mano un crocifisso o dormendo con una corona di aglio attorno al collo), sono conosciuti da ogni bambino. Un vampiro può essere ucciso definitivamente infilzando il suo cuore con un paletto di legno (di frassino è preferibile), bruciandolo, o distruggendo il posto dove dormono di giorno.

Alex
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