La Tailandia e' un paese di contrasti notevolissimi. Ricordi di spiagge incantevoli e mare color pastello. In effetti, oltre Bangkok, che comunque non merita piu' di un paio di giorni, il mare e' la parte piu' bella e da solo merita il volo dall'Italia. Nella capitale c'e' un gran caos che unito ad un'aria irrespirabile, dopo una visita a qualcuno degli innumerevoli mercati (si puo' scegliere tra una vasta gamma: quallo cinese, indiano, dei fiori, per dire quelli -pochi- che ho visto) e un giro sul battello che fa spola come un autobus lungo il fiume che attraversa la citta', spinge a fiondarsi su qualche isola. Di queste una delle piu belle, anche se l'invasione di turisti presto la rovinera', e' Ko Phi Phi (Ko significa "isola").
Si trova nel sud-ovest del paese, praticamente a sud di Puket, che puo' essere una comoda base per raggiungerla. Di fronte a Ko Phi Phi c'e' Phi Phi Lee, dove l'acqua e' come nella grotta azzurra a Capri e la roccia scende in mare con pareti perfettamente verticali e altissime. A poche ore di barca c'e' ,sulla costa, Krabi, dove pure le spiagge sono molto belle e l'acqua limpida. In Tailandia le isole sono tantissime e posso ricordare per esserci stato o per racconti di amici Ko Samet, Ko Chang, Ko Lanta, Ko Chao, le Similans ilands (spaziali mi hanno detto), Ko Samui..... Ma una visita a Pattaya, dove capitai per sbaglio, la ricordero' come un incubo. Nemmeno il Nord del paese e' granche', checche' ne dicano le offerte nelle agenzie di viaggio. In definitiva: mare, mare e ancora mare. |
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