Attenti ai campi elettromagnetici
L'EFFETTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Si fa spesso un gran parlare delle radiazioni elettromagnetiche sprigionate dai trasmettitori radiotelevisivi, dai ripetitori, dai tralicci della distribuzione elettrica ad altissima tensione, dai televisori e dai forni a microonde domestici; il motivo e' la sospetta interferenza dei campi magnetici prodotti da teli dispositivi sul corpo umano ed in generale sugli animali.
Diversi studi hanno infatti condotto a pensare che un campo magnetico, quale quello sprigionato dai conduttori dell'altissima tensione presente sui tralicci dell'ENEL o quello dovuto ad un trasmettitore radio, produca effetti piu' o meno marcati sugli animali; effetti che variano a seconda della frequenza e dell'intensita' delle radiazioni elettromagnetiche che ne investono il corpo.
Perche' un campo magnetico possa influenzare il corpo umano si capisce se si pensa che tutta la materia, quindi anche quella che compone noi ed il mondo che ci circonda, e' composta da molecole e quindi da atomi; questi ultimi composti da un nucleo attorno al quale ruotano particelle elementari dotate di carica elettrica negativa e chiamate elettroni. La rotazione degli elettroni determina un piccolo campo magnetico, diverso da atomo ad atomo: cioe' quello relativo all'atomo di un elemento chimico e' diverso da quello dell'atomo di un altro.
Questo fa si' che gli elementi chimici e quindi la materia si comportino in maniera differente in presenza di un campo magnetico; piu' precisamente, in natura sappiamo che esistono tre categorie di elementi: ferromagnetici, paramagnetici e diamagnetici. I primi sono caratterizzati dal fatto che investiti da un campo magnetico conservano una parte del magnetismo, cioe' i loro atomi si dispongono seguendo l'orientamento delle linee di forza del campo magnetico; i secondi hanno un comportamento simile a quello dei primi, pur conservando parte trascurabile del magnetismo indotto.
Gli ultimi sono invece insensibili ai fenomeni elettromagnetici. La natura "elettronica" della materia ci fa capire come un campo magnetico la possa alterare, ad esempio disponendo in maniera diversa gli atomi degli elementi che la compongono.
Uno degli effetti a noi noti dell'elettromagnetismo sul corpo umano e' il riscaldamento della parte colpita, quando il campo magnetico e' a frequenza molto elevata: tipicamente nel campo delle microonde; questo effetto, sfruttato nei cosiddetti "forni" usati in medicina anche per la riabilitazione, e' dovuto alla resistenza che il corpo oppone ad adeguarsi al continuo cambio di direzione delle linee di forza del campo magnetico che lo investe.
Un altro effetto dell'elettromagnetismo sul corpo umano e' la modifica dell'orientamento delle molecole, che porta alla stimolazione di alcuni processi vitali (cio' viene sfruttato dalla magnetoterapia) ma che puo' provocare l'accrescimento tumorale di alcune cellule, ovvero l'insorgere di tumori e la leucemia. Effettuando analisi spettroscopiche, si e' constatato che in tutte le persone esposte per mesi ad elevati campi elettromagnetici, con frequenze inferiori a 100 Hz, le cellule subiscono una alterazione.
Oltre alle cellule viene influenzata anche la ghiandola pineale, localizzata in corrispondenza della base del cranio, che produce un ormone chiamato melatonina, indispensabile per il buon funzionamento del nostro sistema immunitario.
La produzione di melatonina ha un andamento ciclico con picchi massimi nelle ore notturne ed e' per questo motivo che nella camera da letto sarebbe consigliabile avere dei bassi campi elettromagnetici perche' questi influenzano la ghiandola pineale, inibiscono la produzione di melatonina indebolendo cosi' il nostro sistema immunitario.
EVITIAMO FALSI ALLARMISMI
Anche se alcuni ricercatori hanno prefissato il livello di sicurezza sugli 0,20 microtesla (il tesla e' l'unita' di misura internazionale utilizzata per rilevare l'intensita' dei campi elettromagnetici. Quindi un microtesla corrisponde ad un milionesimo di tesla) in modo del tutto arbitrario, i valori dell'intensita' di campo minimi in grado di provocare delle alterazioni sulle cellule sono ancora oggeto di studio e infatti vi sono dei ricercatori che affermano che un individuo puo' rimanere esposto per giorni interi ad una intensita' di 100 microtesla e per mesi interi a campi magnetici ELF (Extremely Low Frequency, cioe' frequenze inferiori a 100 Hz. La frequenza della rete a 220 Volts presente nelle nostre case e' di 50 Hz) compresi tra i 5-10 microtesla senza che si verifichi alcun danno cellulare.
Se cosi' non fosse, tutte le linee ad alta tensione da 380.000 Volts dovrebbero essere collocate su tralicci alti 300 metri, vale a dire ad un'altezza pari a quella della Tour Eiffel.
Non solo, ma non potremmo piu' usare il telefono cellulare, ne' alcun elettrodomestico, dovremmo trasferire il frigorifero dalla cucina alla cantina, inoltre nessuna donna potrebbe piu' andare dalla parrucchiera perche' quando mette la testa sotto al casco riceve delle radiazioni che superano i 180 microtesla.
Se volessimo asciugarci i capelli in casa dovremmo tenere il phon a circa 1 metro di distanza, e ancora, non potremmo entrare nelle sale giochi. Le linee elettriche delle ferrovie invece producono dei campi magnetici costanti, poiche' la tensione che scorre nei fili e' continua e non alternata. Se questo campo fosse pericoloso, allora basti pensare a quello magnetico naturale generato dal nostro pianeta.
Inoltre non tutti i campi elettromagnetici sono pericolosi, infatti se quelli ELF lo sono, vi sono generatori di campi elettromagnetici utilizzati nella medicina (magnetoterapia) per rigenerare le nostre cellule e potenziare le difese immunitarie. Quindi vi sono frequenze che invece di arrecare danno alla nostra salute, agiscono in senso opposto, cioe' curano e guariscono.
Dobbiamo precisare inoltre che le radiazioni generate dai campi elettromagnetici non si accumulano nel nostro organismo come invece avviene per le radiazioni nucleari, quindi anche se rimaniamo esposti per un'ora intera non corriamo alcun rischio, perche' la ghiandola pineale una volta fuori dalla loro influenza riprende a produrre regolarmente melatonina.
Ben diverse possono essere le conseguenze di una esposizione continua per mesi interi, nei bambini e nelle persone anziane.
I dispositivi che possono irradiare elevati campi elettromagnetici all'interno delle mura domestiche sono molteplici, comunque i campi di energia generati da quel groviglio di fili che girano in ogni appartamento, oppure dagli apparecchi di uso piu' comune, come ferro da stiro, fornelli elettrici, radiosveglia, frigorifero, ventilatori, asciugacapelli, TV, computer, ecc., sono sostanzialmente innocui e privi di effetti negativi.
Infatti nessuno rimane tutto il giorno a pochi centimetri di distanza dal televisore o dal motore elettrico di una lavatrice o di un frigorifero.
Se anche a pochi centimetri di distanza da tali elettrodomestici possono risultare presenti delle radiazioni altissime, e' sufficiente allontanarsi di 50 cm perche' questi valori scendano drasticamente a valori ai quali potremmo rimanere esposti 24 ore su 24 per molti mesi senza alcuna conseguenza.
Maggiori rischi corrono quelle persone che trascorrono mesi interi sotto le linee elettriche ad alta tensione (tipicamente 380 mila volts) o in prossimita' di ripetitori TV o ripetitori per cellulari, o che usano delle termocoperte per riscaldare il proprio letto, perche' in questo caso sono esposti per 7-8 ore al giorni ad intensi campi elettromagnetici ELF in grado di ridurre nel sangue il livello di melatonina.
Sempre per non creare degli inutili allarmismi, la lampada o la radiosveglia poste sopra al comodino sono innocue perche' si trovano ad una distanza di sicurezza dal letto, infatti a 30 centimetri queste irradiano campi elettromagnetici irrisori.
Piu' ci si allontana cioe' da una sorgente elettromagnetica ELF, piu' l'intensita' del campo si riduce in scala non lineare, quindi se a una distanza di 5 cm questa intensita' e' pericolosa, gia' a 10 cm questa rientra nei valori di sicurezza e a 50 cm il campo elettromagnetico non e' piu' misurabile.
Per chiarezza, il campo elettromagnetico non dipende dal valore della tensione ma dalla corrente che scorre, quindi e' possibile rilevare degli intensi campi elettromagnetici sotto ad una linea a 220 volts e molto meno sotto ad una linea a 380 mila volts, oppure trovare piccoli elettrodomestici che generano un campo molto piu' intenso di un elettrodomestico di grandi dimensioni.
Nessuno ha mai detto che i rasoi elettrici generano campi elettromagnetici considerevoli, specie perche' sono a diretto contatto con la nostra pelle, ma anche questo dato non deve generare allarmismo per il fatto che questi apparecchi si usano soltanto per pochi minuti di seguito.
Si scrive da piu' parti di temere le radiazioni emesse dal Computer o dalla TV, ma gia' ad una distanza di 20 cm il campo ELF si aggira su valori bassissimi ed irrisori.
C'e' da dire pero' che questi campi elettromagnetici possono sommarsi tra loro, quindi in teoria e' possibile che in alcuni punti della nostra casa vi siano concentrazioni molto alte di radiazioni elettromagnetiche, e che basta spostarsi di 50 cm perche' questi valori scendano drasticamente. In teoria questo non e' pericoloso perche' muovendoci continuamente siamo soggetti a questi picchi solo per pochi istanti, ma se questi punti coincidono con il nostro letto, con la nostra poltrona dove trascorriamo molte ore o con l'angolo studio, allora inizia a diventare pericoloso. In questo caso bisogna spostare un elettrodomestico oppure il letto dal luogo in cui questi campi magnetici risultano concentrati.
Chiaramente ancora bisogna fare completamente luce su questo fenomeno, anche perche' non si conoscono esattamente le frequenze e le intensita' del campo magnetico che possono provocare danni. Tuttavia pare che cio' che piu' danneggia sono le radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza (UHF, microonde, raggi X) ed ELF (generati da apparecchi/elettrodomestici di rete e da linee di alimentazione, sia a bassa che ad alta tensione). Per questo si raccomanda di non stare "attaccati" al televisore o al monitor del computer, o troppo vicino a trasmettitori a microonde come quelli che lavorano nei forni da cucina. Rispettando cioe' le distanze da questi apparecchi, rispetteremo di piu' il nostro organismo.
by MadBoy 1998
Fonti:
Elettronica 2000 167 - Febbraio 1994 di BEN NOYA
Nuova Elettronica 190 - Maggio/Giugno 1997