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Manuale per la lettura e la comprensione
del giapponese nei manga
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Come si legge il giapponese trasliterato in caratteri latini?
Prima di tutto, per trasliterazione si intende la rappresentazione in caratteri latini
della pronuncia delle parole, modo utilizzato anche dai giapponesi che lo chiamano
romanji.
La trasliterazione, per non portare a confusione, segue alcune regole piuttosto semplici
in modo che la lettura della pronuncia diventi il più naturale possibile.
In linea di massima la parola trasliterata si legge come in italiano (possono cambiare
alcuni accenti), ci sono però alcune sillabe che seguono regole diverse da quelle della
nostra lingua, questa piccola guida utilizza la trasliterazione Hepburn (la più
utilizzata ed anche la più semplice da leggere).
Ecco le più importanti regole di lettura:
- La sillaba ch+ (cha, che, chi, cho, chu) si legge come fosse ci+ (cia, cie, ci, cio
,ciu).
- La sillaba h+, che in italiano non esiste, si legge con l'h aspirata (dando l'accento
sulla vocale).
- Il dittongo "ou" si legge come una o allungata (viene usata anche la scrittura
"oo").
- Viene usato raramente il dittongo "ei" per rappresentare una "e" con
suono prolungato.
- La sillaba ts+ si legge come la z+ (p.e. tazza).
- La sillaba z+ si legge sempre come ds+ (p.e. zaino) e non come ts+ (p.e. tazza).
- La sillaba sh+ si legge come sci+.
- La sillaba s+ si legge sempre con la s di seta.
- Due particelle del discorso giapponese "wa" e "wo" (la
trasliterazione più correta è "o"), la loro pronuncia è modificata come
fossero "ha" e "o".
- La vocale "u" è molto debole, spesso non viene nemmeno pronunciata, ma nei
pochi casi in cui la si deve leggere il suo suono è molto simile a quello della u
gutturale (la "u" di alcuni dialetti italiani).
- La consonante "n" è sempre nasale e il suo suono è debole.
Dizionario delle parole manga/anime
- anime [pronuncia: animè]
- Animated Video, viene usato per indicare tutti i cartoni animati giapponesi.
Si scrive anche: anime'.
- -chan
- suffisso, equivale al diminutivo vezzeggiativo italiano. Si usa con il nome di persone o
di animaletti a cui si tiene.
- dojinshi
- vedi fanfiction
- fanfiction
- sono le storie, scritte da appassionati, che prendono spunto da serie manga già famose.
- fansub
- sono le videocassette con dialoghi originali, ma con i sottotitoli inseriti da
appassionati nel loro tempo libero e senza scopo di lucro. Infatti queste produzioni sono
solo oggetto di scambio.
- furigana
- piccolo testo in hiragana scritto sopra agli ideogrammi in kanji, descrivendone la
pronuncia, viene inserito per scopi didattici in modo da facilitare la lettura ai bambini.
(ma come ben sappiamo aiuta molto anche noi poveri occidentali!)
- hentai
- erotico
I manga a sfondo erotico/sessuale, però senza scendere nel pornografico.
- idol
- giovane promettente nel mondo dello spettacolo che viene aiutato a diventare famoso da
una casa discografica solo per pochi anni e poi abbandonato a se stesso. Finiti gli anni
del successo , vengono quasi sempre dimenticati.
- manga
- sono i fumetti giapponesi.
Letteralmente significa: parola divertente (ridicola)
- mangaka
- disegnatore di manga
- mecha
- qualsiasi mezzo o attrezzatura tecnologica
- OAV/OVA
- Original Animated Video, sono dei film di animazione prodotti esclusivamente per il
mercato casalingo.
- otaku
- significa "fan sfegatato". Lo si può usare per indicare gli appassionati di
qualsiasi genere.
In giapponese il termine ha un valore negativo, mentre i fan non-giapponesi se ne
appropriano come fosse un simbolo di onore.
La parola "otaku" in origine significava "la casa altrui" e veniva
usato per indicare la gente.
- -san
- suffisso, signore/a (più familiare di -sama)
- -sama
- suffisso, signore/a (più onorifico di -san)
- seiyuu
- doppiatore
Curiosità: in Giappone i doppiatori dei personaggi di anime sono molto famosi, pubblicano
dischi e fanno concerti.
- sensei
- maestro o professore, è un suffisso di riverenza e rispetto.
- sentai
- d'azione, si usa per indicare tutte le storie d'azione in cui i personaggi principali
sono eroi mascherati o personaggi che combattono usando le arti marziali.
- senpai
- anziano
E' un appellativo di rispetto usato dagli studenti giovani per rivolgersi a quelli degli
anni superiori.
- shojo [shoojo, shoujo]
- per ragazze, di solito nella frase "shoojo manga", che significa "manga
per ragazze".
Indica un genere di produzioni, che per i contenuti è particolarmente adatto ad un
pubblico amante delle storie romantiche.