Intervista a... Leda Bertè
giugno 2002

realizzata da A. Gilardi e A. Mosconi

L'intervista è sotto la completa autorizzazione e responsabilità della signora Leda Bertè, che ha voluto fare questo omaggio a tutti i fans di Loredana, in esclusiva unicamente per questo sito. Il sito declina ogni responsabilità in merito ai contenuti in essa espressi. E' vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto riportato. E' possibile contattare direttamente Leda Bertè al numero di fax 06 5911832

Il sito ufficialmente disperso di Loredana Bertè ringrazia la signora Leda Bertè per la grande disponibilità ed amicizia dimostrata e gli autori di questa intervista.

 
  I parte

Roma, un pomeriggio di sole e traffico… con un’ora di ritardo ci presentiamo a casa della Signora Bertè e con le dovute scuse cerchiamo di farci perdonare offrendole un mazzo di fiori. Ci apre la porta una donna con i capelli scuri, occhi grandi e penetranti, vestita in modo semplice, di una cortesia e gentilezza che ci lascia addirittura imbarazzati. Ci fa accomodare in salotto, arredato con gusto e semplicità allo stesso tempo. Molti quadri alle pareti, vicino alla finestra un primo piano in bianco e nero: una foto con un volto pulito, solare, di grande bellezza, che ci vede immobilizzati ad ammirarlo, è Loredana a 20 anni circa. Più in basso un’altra foto, Mimì e Charles Aznavour, degli anni ’70. Già da qui incominciamo a respirare aria di “casa Bertè”: la somiglianza fisica, i tratti del viso, la voce… Eh si, è proprio lei, la primogenita delle sorelle Bertè, Leda a cui seguono Domenica, Loredana ed Olivia. Ci sediamo, ci offre qualcosa da bere e cominciamo a conoscerci. Chiede di noi, di questo sito ecc. con la massima discrezione, gentilezza e decisione. Noi cerchiamo di ricambiare mostrandole foto, articoli e tutto ciò che riguarda il sito.

Leda Bertè, nata a Bagnara Calabra, sposata e divorziata, “con tre figlie di 34, 26 e 22 anni, quindi figuratevi quanti giovani girano per casa mia… pensate che dopo la prima serata sanremese ho ricevuto tantissime telefonate di ragazzi che mi chiedevano cosa era successo a Loredana , perché non c’era un nesso logico in quello che diceva… e ne suo comportamento in generale, e lo chiedevano a me! Teneri!”

Lei è un po’ che non vede Loredana…

Si, si da parecchio… poi dopo l’ultima “esternazione” che ho rilasciato ad un amico giornalista… figuriamoci!

Ma non le interessa più dal punto di vista artistico? La segue ancora?

A me interessa qualsiasi artista, a maggior ragione Loredana che è mia sorella, ma quando ti presenti in maniera sempre più negativa, eccessivamente trasgressiva, beh… parlo anche dell’immagine. Dovrebbe avere più cura per se stessa proprio perché è stata una grande diva, ha avuto un successo eclatante negli anni ’70 e ’80, per cui vedere una persona che si autodistrugge e che è parte di me, mi mortifica, fa proprio male! A maggior ragione perché parliamo di mia sorella. Non capisco Olivia, mia sorella più piccola, che ho sempre cercato di proteggere fin da bambina. Era molto piccola quando i miei genitori si sono separati, ed ha sempre avuto una specie di venerazione per Loredana (come del resto mia madre, sono talmente simili per questo forse non si sopportano), ha sempre cercato di accontentarla in tutti i modo possibili. Considero Loredana innanzitutto un essere umano, come ho sempre considerato tale Mimì, indipendentemente dal fatto che fossero due stelle della canzone. Mantenere i capricci da star ormai non ha più senso, non porta a nulla… bisogna rivalutarsi ed apprezzarsi prima di tutto come persona, poi come donna e comportarsi di conseguenza non cercando, contro ogni logica, di autodistruggersi, magari solo per il gusto di andare controcorrente. Basta con quella “Corte dei Miracoli” che si porta dietro, costituita spesso da individui senza scrupoli che sfruttano lei e la sua immagine… chi ti vuole bene, a volte ti fa piangere, non ti dice sempre di si.

Cosa sa del ricovero di Loredana avvenuto qualche tempo fa?

Mah, ho sentito Olivia quando era in ospedale a giugno: so che si è recata a Milano per vedere Loredana ma da quel che ho saputo non mi è molto chiaro cosa sia successo… spieghiamo brevemente quanto è accaduto a Loredana durante il periodo del suo ricovero e continuiamo a conversare arrivando all’argomento Sanremo.

Sa che i dati di vendita relativi ai singoli di Sanremo vedono il prodotto di sua sorella ai primi posti?

E allora perché questi mascalzoni… (si ferma, prende fiato e continua seria) le case discografiche… memore del massacro subito da Mimì, le odio proprio perché so perfettamente che queste multinazionali… - però da quel che si sa sembra che Pacolli abbia fatto veramente di tutto per aiutarla e metterla nelle migliori condizioni di operatività - e allora da cosa è scaturito il problema?

Io so che anche Baudo ha fatto di tutto per favorirla… come Pacolli… Ma ce l’ha avuta questa storia con Loredana?! Sembra che abbia un simpatia per la cantante Spagna!

Entriamo nel vivo della conversazione…

La mi attività si esplica principalmente nel sindacato: ho lavorato 15 anni al C.E.D. della Cassazione, 7 anni al C.E.D. della Corte d’Appello, e sono 3 anni circa che opero a tempo pieno come delegata nazionale per un’Associazione Sindacale, l’A.N.I.P.A. – Associazione Nazionale Informatici Pubblica Amministrazione – creata 11 anni fa a tutela degli interessi di tutti coloro che lavorano nel campo dell’informatica. Quindi diciamo che sono diventata una veterana in questo campo, e poi mi ritengo una persona attiva a 360 gradi. La mia vita è stata sempre una lotta continua per dimostrare le mie capacità, non perché il mio cognome era ed è “Bertè”, ma perché sono Leda prima di tutto. E’ stato molto difficoltoso anche perché la vita tumultuosa e bellissima che hanno avuto le mie sorelle io l’ho vissuta ai margini, per una mia libera scelta. Ho avuto anch’io un’esistenza abbastanza movimentata , la mia famiglia, le mie figlie, il mio lavoro… non ho mai avuto ambizioni artistiche, tutto quello che potevo fare nell’ambito di questa famiglia così “turbolenta ed impossibile” era quello di assicurare un eventuale contatto tra tutti, sempre nel ruolo di sorella maggiore. Non sono mai stata particolarmente interessata al benessere eccessivo, o che so, a gioielli o quant’altro possa scaturire da questa vita “artisticamente turbolenta”.

Fra me e Loredana c’è stato sempre un “testa a testa”, perché abbiamo tutte e due caratteri molto forti. Lei ha sempre cercato di ottenere quello che voleva con ogni mezzo positivo o negativo, per arrivare a ciò che desiderava. Spesso e volentieri c’erano anche forti discussioni tra noi ue, anche per come trattava Olivia… Però cero, parliamo di 30 anni fa, avvenimenti accaduti in piena giovinezza… Loredana è una ragaz… no, Loredana è una donna che ha avuto e continua ad avere intorno gente che non le fa vedere la “realtà” così come è (e lei ne è consapevole), ma preferisce sentorsi adulata, corteggiata anche se non si rende conto che a volte chi le sta intorno lo fa o per quieto vivere o per calcolo, ecco perché non è accettabile che una star come lei, con un passato glorioso come il suo, si presenti a Sanremo in quel modo… se non altro, per il semplice fatto che sua sorella si chiamava Mimì… Mia Martini, la cui immagine era sempre ricca di semplicità e di classe.

Mimì è morta ormai da sette anni circa, e lo sanno tutti che tra lei e Loredana non c’era mai stato un rapporto stupendo… Io ho detto una verità, in una intervista rilasciata qualche tempo fa… ad un settimanale: ho cercato di far capire in questo articolo che si può anche “morire per il troppo amore”. Purtroppo le mie parole sono state interpretate in modo diverso da ciò che intendevo dire… L’articolo è stato permeato di una certa malevolenza nei confronti di Loredana, e probabilmente lo ha interpretato in maniera diversa da come l’avevo inteso io… Ma non ne ha capito il senso anche perché ripeto, ha intorno delle persone che definire “AMICHE” è un eufemismo. Lei sa che non subisco la sua influenza, non l’ho mai osannata ne riverita, non me ne importa nulla del fatto che si chiami “Loredana Bertè”, ho dipanato la prima parte della mia vita (con tutti gli errori commessi e le decisioni a volte anche sbagliate) sempre per libera scelta: quel che ho o che non ho lo devo solamente a me… E non devo ringraziarla di nulla… Non potrò mai dimenticare il fatto che, quando avevo 23 anni ed una figlia, Alessandra, di appena sette mesi, dopo continui litigi con una suocera possessiva, dopo una litigata violenta, me ero presentata a casa da mia madre per un aiuto e lei ha risposto che il problema era solo mio, chiudendomi la porta in faccia. Mia madre ha cercato di scusarsi dicendo che non poteva certo litigare con Loredana, e rica el mio orgoglio e del mio coraggio ho superato da sola quel periodo così difficile…

Ci parli un po’ di Mimì… Ha vissuto con lei per un po’… Giusto?

LO vedi quel pianoforte? Me lo terrò a vita, anche se mi è stato chiesto di venderlo più volte… è stato comprato in quei sette otto mesi che ha vissuto qui, aveva a cuore un progetto a cui teneva molto: “lo studio dei concerti Brandeburghesi”.

Perché è venuta a vivere da lei?

SE mi chiama un’amica chiedendomi di ospitarla (ed è accaduto anche questo), figuriamoci mia sorella, che mi dice “Mi hanno sfrattato, non ho una lira, debbo vendere tutto” – dopo mesi che non ci parlavamo – beh, ho parlato con mio marito (Alfredo, il secondo), sono salita in macchina e sono andata a Milano portandola di corsa a Roma. Un inciso: Loredana era sempre lì a Milano ed economicamente molto più dotata di me, ma non ha mosso un dito.

Quando è successo?

Diciamo i primi anni ’80… Mimì era talmente depressa che non voleva più cantare, addirittura voleva provare a fare l’impiegata e quindi la portavo con me in ufficio cercando di farle vedere il lavoro ma allo stesso tempo facendole capire che doveva tornare a cantare perché era nata per fare quello… ero assolutamente consapevole che, una volta rientrata nel vortice ingannevole della celebrità, si sarebbe dimenticata di tutto quello che le stavo offrendo, in relazione alle mie possibilità, ma sentivo che dovevo fare quello che ho fatto. Il rapporto con Mimì è stato sempre quello di “sorella maggiore”, anche se solo per un anno di differenza. Lei è stata sempre molto legata a Loredana a livello creativo, artistico, con uno strano rapporto di sorella: un misto di amore-odio che a volte esplodeva con violenza per poi ricostituirsi inevitabilmente… Io purtroppo ero necessariamente quella che doveva interessarsi dell’andamento delle cose quotidiane, da brava capricorno con i piedi piantati per terra, sapendo di avere vicino una madre in fondo troppo presa a realizzare le proprie ambizioni artistiche attraverso le due figlie così dotate. E poi mi sono sposata!

Quando?

La prima volta nel luglio del 1967, nel ’68 è nata Alessandra (la prima figlia n.d.r.) e dopo un anno di matrimonio mi sono separata: ho vissuto una relazione intensa ed appassionata con un uomo splendido, innamoratissimo di Mimì, infatti la loro amicizia è durata per tanto tempo, con un affetto immutato.

Si alza dirigendosi verso la camera da letto, e torna con una scatola piena di fotografie: senza dirci nulla ci mette davanti le foto del suo primo matrimonio.

Vi faccio vedere una fotografia… questa è mia madre, qui Loredana… aveva circa 18 anni (non è come dice che non ci vediamo da quando aveva 7 anni e mezzo). Ecco Mimì, poi Roberta e Giuliana Valci…

Mimì è stupenda in questa foto, molto più di Loredana… Eh si, molto più bella… Loredana è cambiata dopo, trasformandosi poi, come è stata definita anche dal suo ex Mario La vezzi, una delle più belle donne dell’epoca.

E di Renato che cosa ci dice?

(Ride) pensate che Renato veniva a casa loro a Roma in un modo, poi si chiudevano in bagno e insieme a quell’altra “pazza”, si cambiavano vestiti ed accessori e la sera uscivano tutti acconciati per le feste… per andare al Titan di Massimo Bernardi, uno dei più ricercati locali di quei mitici anni.

Le tornano alla memoria tutti questi ricordi e iniziamo a ridere, con una vena di malinconia, degli strambi travestimenti di Renato e Loredana…

L’incontro tra Loredana e Renato è avvenuto quando ballavano al Piper?

No no, molto prima, noi siamo venuti ad abitare a Roma nel 1965, Loredana e Mimì lo conobbero subito… andavano a ballare al Piper scatenatissimi, come tutti i ragazzi dell’epoca…

E prima di Roma dove abitavate?

Beh, noi siamo venute a Roma nel ’65, io, Loredana, Olivia e mia madre. Mimì già abitava nella capitale da un po’ di tempo, e faceva la spola tra Roma e Milano perché lavorava con Carlo Alberto Rossi: era riuscita ad avere un contratto, accompagnata a mia madre, per il suo primo 45 giri: il Magone.

Ricostruiamo questo “iter”…

Allora, da Porto Recanati ci siamo spostati ad Ancona e da qui nel ’65 siamo andati ad abitare definitivamente a Roma. A Bagnara andavamo ogni estate, dalla chiusura delle scuole ad ottobre, fino al 1956, anno in cui è morta mia nonna, la quale imponeva a mia madre di tornare giù ogni volta che ognuno di noi doveva nascere. Queste tradizioni sono state sempre mantenute finchè lei è stata in vita.

Le capita ancora di andare a Bagnara Calabra?

Certo, spesso vado giù, abbiamo ancora parenti e cugini e c’è anche Nino Romeo, che ha istituito con la sua associazione culturale il premio Mia Martini, un Festival in suo onore creato 7 anni fa. Questo premio in un modo o nell’altro la ricorda ogni anno e vorrei che si perpetrasse nel tempo, ma in maniera più consona al nome che porta. Purtroppo nelle ultime edizioni il livello qualitativo della manifestazione si è deteriorato, mi dispiace molto ma non posso accettare che il nome di Mimì sia “sfruttato” o peggio “strumentalizzato” negativamente. Si dovrà cercare una soluzione adeguata… Pensate, mio nonno veniva chiamato “Don” Santo Dato, e faceva parte di una famiglia benestante. Un uomo imponente, un vero signore, che si scioglieva con una bambina in braccio per farla mangiare…

E suo padre?

Mio padre invece è nato a Villa San Giovanni, vicino a Bagnara, in una casa nei pressi del porto. Ci vorrebbe una giornata, e forse non basterebbe, per parlare di lui, con rassegnato dolore e consapevolezza credo che la fragilità emotiva, la sensibilità eccessiva, il disperato bisogno di amore delle sorelle Bertè sia tutto scaturito purtroppo dal fatto di non aver usufruito del supporto dei genitori atti a questo compito. Infatti si sono unite due persone animate più che dall’amore per i figli e per la famiglia da personalissimi interessi, quali l’egoismo inteso come desiderio di primeggiare sia nel lavoro, che nello studio; ambizione smodata di vivere al di sopra delle righe; competizione sociale sempre come obiettivo primario da raggiungere, educazione intesa come imposizione e a volte “elargita” anche con estrema violenza. Ora che sono anch’io un genitore, memore del ruolo vissuto come figlia, non posso fare a meno di queste inevitabili ed amare riflessioni. Non posso dimenticare che sia io che Mimì abbiamo ricevuto la prima comunione in Calabria, nascondendo il tutto a nostro padre: cambiamo quindi argomento.

Torniamo a Loredana, che cosa ha sentito riguardo quest’ultimo Sanremo?

Mah, mi hanno raccontato di tuttoe di più su questo festival…

Ma chi le viene a raccontare tanti particolari riguardanti sua sorella?

Beh non te lo posso dire, comunque sappi che ho molti amici giornalisti… e mi conoscono, sanno chi sono…

Ma non pensa che lo facciano sempre con un secondo fine, magari con la voglia di gossip, pettegolezzi o animosità?

Ma no, sono amica da molti anni con alcuni giornalisti, e ti spiego il perché. Uno dei miei primi lavori era coordinare quattro giornalisti e quattro fotografi per un’agenzia giornalistica “Agenzia P3”. Ti parlo del lontano 1970: ero stata assunta dalla società che gestiva quest’agenzia per organizzare il lavoro qui a Roma. Lavoravamo quasi esclusivamente con la Mondatori e per un suo settimanale, “Grand Hotel”, che all’epoca era considerato una sorta di “TV Sorrisi e Canzoni” di adesso. Spedivo servizi fotografici e giornalistici a Milano. Questo lavoro è durato circa tre anni e mi ha procurato molti contatti con star note come Laura Antonelli ed altri artisti dell’epoca… tra questi c’è stata anche Mimì, che partecipò ad un servizio fotografico vestita da pirata su un vascello, a Napoli… uno dei più bei servizi di Mimì… parliamo del 1972. Loredana riprese questa moda nel 1981. Sono stati realizzati tanti altri servizi, sia fotografici che interviste, ad attori di cinema, di teatro, tv, tutti quelli che circolavano in quel momento. Anche cantanti, come ad esmpio Marcella Bella, che ho rivisto con piacere qualche tempo fa: è una donna che si è saputa gestire benissimo, riuscendo a coniugare famiglia e carriera artistica.

Che rapporti avevano, se ne avevano, Loredana e Marcella Bella? Marcella e Mimì?

Le poche volte che l’ho vista, è stata ad una manifestazione e poi un’altra volta mentre facevano le prove al Grand Hotel Leonardo da Vinci, che è un punto di ritrovo un po’ per tutti gli artisti, anche adesso. Stavo seguendo Mimì, che mi aveva invitato per un impegno e sono stata quasi tutto il pomeriggio aspettando che lei finisse, c’era anche Marcella, al bar: trovo che sia una donna molto riservata e sensibile, ma credo che indubbiamente tra Mimì e Loredana preferisse Mimì, anche se c’è stata rivalità visto che si sono un po’ contese un Festivalbar, che vinse Mimì (“Piccolo uomo”), ma con uno scarto davvero minimo nei confronti del brano di Marcella Bella. Comunque sono molto contenta che ritorni: è una donna di classe, si sa muovere e poi riesce a comunicarti delle emozioni. Le auguro veramente tanto successo perché se lo merita.

Visto che stiamo parlando di altri artisti ci può dire qualcosa della Rettore?

A me la Rettore non è mai piaciuta, in nessun modo. Mi è capitato di vederla in parecchie manifestazioni, la considero a volte volgare, mi dispiace per lei, perché avrà pure avuto successo, ma credo che ognuno si debba presentare in un certo modo. Vedi, non lo dovrei dire io… ma Loredana sta rischiando di diventare come lei se non peggio, ed è una cosa che non sopporto. Che la Rettore fosse brava? Io non lo so… sai, con un talento come Mimì, il mio punto di paragone era lei… tutto il resto… ma anche Loredana in quel periodo riusciva ad esprimere meglio in teatro che nella musica le sue capacità interpretative, la musicalità: Loredana da “Sei bellissima”… è uscita alla grande.

Come ha vissuto lei lo scandalo delle foto dove Loredana appariva nuda?

In maniera assolutamente tranquilla, anche perché era un bel vedere. Per il resto, nel corso della mia vita le lotte le ho gestite tutte da sola: sono divorziata due volte, ho tre figlie: globalizzatrice ante litteram… già nell’82 sul campanello della porta di casa sono scritti i cognomi dei rispettivi padri. Quando una storia è chiusa è chiusa, però i rapporti vanno mantenuti nel modo più civile possibile. Tutto questo per dire che forse sarei la meno adatta a parlare di trasgressioni, però le mie sono state vissute con discrezione, non con quella voglia di sbandierarle ai quattro venti o di imporle come invece ha fatto Loredana.

Ha delle preferenze musicali per quanto riguarda la carriera di Loredana? Dei dischi e delle canzoni in particolare?

Credo che il periodo più bello delle canzoni di Loredana sia quello de “Il mare d’inverno”, “La goccia”, “…e la luna bussò”. Alcuni video sono stati girati con gusto e con una cura dei particolari. Lei era incredibilmente bella, con abiti di classe: vorrei che accettasse il tempo che trascorre inesorabile, senza perdere di vista il buon gusto. Sì, “Bandabertè”… comunque la canzone che a me è piaciuta di più è “Il mare d’inverno”, è una delle più belle canzoni che lei ha interpretato, più intensa, più vissuta, probabilmente stava attraversando una sua crisi sentimentale per cui quella canzone l’aveva particolarmente colpita; questa e “La goccia”.

Le hit come “Non sono una signora”?

Sai, “Non sono una signora” mi fa ridere, perché è la verità, Fossati ha centrato in piedi perché lei non è una signora, è vero, ma mi inteneriva perché era buffa… Mi viene in mente il capitombolo cha ha fatto sul palco del Festivalbar con quel meraviglioso abito che indossava quella sera… E’ una canzone perfetta per lei, per il suo personaggio. “Dedicato” è molto bella ed anche quella canzone di Battisti, in cui ha modificato l’arrangiamento musicale inserendo il reggae, “Prendi fra le mani la testa”, bellissima… e poi “Ninna nanna”, insomma questi sono i brani più significativi della sua carriera, le sue interpretazioni più incisive. Non mi entusiasmano molto le sue ultime canzoni in cui si avverte un eccessivo compiacimento del dolore, quasi masochistico. Troppe esibizioni da vedova inconsolata, anche se si può intuire che per un’artista tutto è vissuto in maniera più amplificata: anche la sofferenza… e non aggiungo altro.

Passando a tempi più recenti, per esempio i Festival di Sanremo?

Ricordo “Stiamo come stiamo”, quella canzone è stato un atto d’amore di Mimì nei confronti di Loredana, e lei non l’ha capito perché ha litigato ugualmente anche in quell’occasione: Mimì non avrebbe mai accettato di cantare una canzone come quella, infatti non poteva essere classificata come tale, assomigliava di più ad una lista della spesa…

Non le piace?

Assolutamente no! Ma per fortuna il mondo è vario, quello che non piace a me piace a qualcun altro, ma non mi chiedete se era una canzone adatta per Sanremo… io stavo lì impegnata nel mio secondo lavoro svolto per passione, per conto dell’Agenzia foto-giornalistica Brell-Genovese. Ho anche collaborato con alcuni giornali gestendo le pagine di cultura e spettacolo. Quando ho chiuso con la prima agenzia foto-giornalistica nel 1974 (a quei tempi mi avevano assunto a Milano dove sono stata sei mesi circa, ma con quella nebbia che si tagliava con il coltello), beh, “grazie del posto, dei soldi” che ero superpagata, ma decisi di tornare a Roma per rivedere il sole, non si può vivere a Milano, ci si sta soltanto per lavorare. Nel 1975 ho fatto un concorso, mi hanno risposto nel ’79 e nell’80 sono entrata nello Stato. Ho spaziato in molti settori lavorativi per anni: a volte mi è capitato di aver bisogno di lavorare e ricordo che mi sono trovata in situazioni che oggi definirei tragi-comiche: ho avuto problemi a presentarmi come Leda Bertè, perché essendo il periodo di grande successo sia di Mimì che di Loredana, non ci credeva nessuno che stavo lì a cercare lavoro perché ne avevo veramente bisogno: era il colmo, mi sentivo frustrata!

II parte

“Mimì ha lasciato una traccia, io no…” queste parole sono di Loredana…

Certo, lei ha sempre saputo che Mimì era una professionista in questo lavoro, che è arrivata a cantare grazie alla passione oltre che all’impegno profuso in esso, dopo aver affrontato una gavetta sofferta… la mia opinione è che nel campo artistico la gavetta deve esserci, le tavole del palcoscenico devono produrre lacrime, perché altrimenti non vivendo intensamente quelle emozioni, non riesci a trasmetterle al tuo pubblico… Loredana, molto orgogliosa, si è chiesta “lei c’è arrivata al successo, perché non devo riuscirci anch’io?”, solo che c’è passata grazie, prima di tutto, al suo fisico, perché era una bellissima donna…

Per esempio Mia ha studiato musica, pianoforte insieme a me quando eravamo bambine, Loredana no, lo avrà fatto poi per conto suo… Ha sempre saputo che Mimì aveva sviluppato capacità che lei non possedeva, anche perché avevano una “interiorità” profondamente diversa.

Sebbene però ci siano stati momenti in cui Loredana era molto più famosa di Mia…

Ah si, diverse volte, soprattutto nella prima metà degli anni ’80, anche se appartenevano a sensibilità e gusti musicali completamente diversi, spesso erano complementari… Loredana è sempre stata molto acuta ed attenta a recepire in anteprima le nuove mode, quello che i ragazzi avrebbero poi preferito, sia nel vestire che nelle sonorità musicali più seguite.

Al punto che qualcuno diceva che se fosse rimasta in America non ci sarebbe stato spazio per Madonna…

Infatti, probabilmente hanno ragione… lei andava spesso in America, ha inciso molti dischi lì… doveva rimanerci più tempo e rimboccarsi le maniche per scalare quell’ambiente. Sai cos’è, Loredana è stata sempre un personaggio camaleontico, capace di trasformarsi a seconda di ciò che il suo umore artistico captava in determinati momenti. Esplosiva, estroversa, fuori dalle regole, è sempre piaciuta ai giovani, ecco perché ha imposto anche una certa moda… ed ecco anche il perché lei e Mimì abbiano sempre goduto di una pubblico diverso e particolare…

Nell’ultimo disco live di Mia Martini, prima di cantare “Stiamo come stiamo” Mimì spende due parole affettuose per Loredana dicendo “ed ecco un altro Sanremo che amo molto, questa volta per motivi diversi, perché finalmente sono riuscita a stare vicino a Loredana… anche se è un po’ difficile”.

(Ride) Ha ragione! Oh se ha ragione…

Perché Loredana in diverse interviste afferma che la vera “pazza” della famiglia era Mia e non lei?

Ma sai, non è vero, anche Olivia… non credere eh… (ride). Mimì è stata sempre molto strana, era sempre, diciamo, imprevedibile, come qualcosa che sai che in quel momento c’è ma non puoi essere sicuro che ci sia un secondo dopo… anche i suoi rapporti con le persone, in particolare con i discografici, con i quali ha sempre avuto rapporti conflittuali… Una discussione ricorrente nel periodo in cui viveva da me verteva sul fatto che lei non voleva incidere canzoni commerciali ed io le ripetevo costantemente “tu sei un prodotto da vendere, se un produttore investe dei soldi per farti incidere dischi non puoi pretendere di inserire in un disco solo canzoni che tu reputi artisticamente valide… devi fare qualcosa che ti piace ma dall’altro canto devi anche inserire pezzi commerciali perché sai che i soldi sono il motore di questa società, e i produttori debbono guadagnare su ciò in cui hanno investito… è un compromesso che devi accettare” e invece lei no, lasciava perdere tutto, arrivata ad un certo punto si chiudeva nel suo silenzio e non portava avanti progetti che non condivideva. Certo, non faceva le follie di Loredana, non era una persona che discuteva molto, non ne ha mai avute di “grosse discussioni”… forse io, Loredana… Ma Loredana, insomma, mi prende per stanchezza… non mi va più di sentirla nelle discussioni… ma anche da ragazze… capivo che se ricevevo gentilezze da lei era perché voleva ottenere qualcosa… credeva di essere più intelligente, furba etc… ma non mi andava proprio di essere persa per i “fondelli”…

Rimaniamo nel tema della vostra adolescenza… Loredana che scuola ha frequentato?

Istituto d’arte, e devo dire che era molto brava! Ho anche un suo quadro che conservo gelosamente. Un suo disegno, molto particolare, che ha un che di… non so, una presenza strana, non dico qualcosa di onirico, ma oscuro… probabilmente un suo lato oscuro. E questo quadro risale a quando Loredana era giovanissima, quando era molto più sincera con se stessa e con gli altri. Poi è stata condizionata dagli interesse, ha capito come si viveva in quell’ambiente, dove se non sei uno squalo, un lupo, non vai avanti. Vedeva Mimì che era sempre molto debole sotto questo punto di vista, fagocitata, sfruttata da produttori e case discografiche, per carità…

Loredana si è tutelata, forse esagerando. Ma quella è una scelta che posso anche capire. Può essere un atteggiamento di autodifesa. Sai, Loredana è una persona simpaticissima quando è in vena, oltre ad essere molto ironica… ognuno di noi ha questa ironia di base, probabilmente in me è più accentuata: riesco a ridere di me, oltre che intuire negli altri gli aspetti a volte peculiari da evidenziare con sarcasmo, cosa che non è molto facile… anche se esigo poi molto più da me stessa che dagli altri…

Ma anche Loredana sembra sia molto auto-ironica…

Si, ma lo fa fuggevolmente, un attimo, poi rientra nel suo ruolo di “star”.

Si apre la porta d’ingresso ed entra la figlia di Leda, Manuela, ragazza ventenne, dai tratti tipicamente mediterranei; lineamenti che ci riportano alla Loredana di trent’anni fa… bella, minuta e dal modo di fare deciso e cordiale. “Manuela, vuoi vedere un filmato di quella “pazza” di Loredana?” così Leda, divertita, invita tra le risate la figlia a sedere accanto a noi e a visionare l’intervista della Bertè tenutasi a Roma in occasione della presentazione del video “Io ballo sola”. Prima di vedere il video le mostriamo alcuni spezzoni di Loredana e Mimì, che risalgono al ’74 circa. Le due Bertè in posa, in una giornata uggiosa con un ombrello in mano a Mia e un negozio di antiquariato sullo sfondo… foto bellissima, tanto da far rimanere stupita Leda, che osservando soggiunge: ma guarda questi stivali che indossa Loredana… pensa, io ne conservo ancora un paio… c’è una vena di malinconia nelle parole di Leda, e soprattutto nello sguardo assorto ad ammirare la foto e ripete con voce bassa “bellissima”.

Sa che spesso e volentieri Loredana comprava i vestiti che indossava in serie?

Sì sì, lo so eccome… poi però si mette sempre qui soliti “stracci”… quel completo di pelle nera del Sanremo ’97? Ti prego, ti prego… non ne voglio parlare… non ci si crede… (scoppia ridere) possibile che non abbia altro da indossare! Possibile che non si renda conto che a cinquant’anni suonati non si gira più con le minigonne! Bisognerà fare una colletta, come per questi poveri emigrati a cui manca tutto…

Parte il video, ma non ci facciamo sfuggire l’occasione di domandare a Manuela se possiede dischi di Loredana i di Mia.

“Ne ho più di zia Mimì, di Loredana ne ho… qualcuno: una compilation, una raccolta delle sue canzoni”.

A Roma, per “Io ballo sola”, c’era anche Asia Argento presente all’intervista insieme a Loredana. Lei Asia la conosce personalmente?

Io non la conosco, ma ho letto che sta riscuotendo un notevole successo cinematografico. Ecco Loredana, mah… questa mania degli interventi di chirurgia estetica, a volte non si sa se è la sorella mora di Ivana Spagna o cosa… poi mi terrorizza l’idea che possa cadere, senza accorgersi, nel patetico.

Le sembra normale Loredana quando parla?

No, se fosse normale non parlerebbe così e non si concerebbe in questo modo… In ogni sua manifestazione fa capire che ha bisogno di aiuto, di qualcuno che le stia vicino e le offra un affetto vero.

Ma allora Tina Turner, come dice Loredana?

Ma Tina Turner è Tina Turner, è un po’ diverso: Loredana Bertè è Loredana Bertè; mi piacerebbe che studiasse un po’ di più Tina Turner, forse riuscirebbe a captare quel qualcosa di più profondo capace di trasformare un’artista in un mito. Loredana sai comporta in questo modo perché pensa che così è diversa dagli altri, non si rende conto che invece riesce ad alienarsi l’affetto di tante persone che le vogliono ancora bene; tutto ciò mi rende infinitamente triste. Poteva benissimo continuare a fare il suo lavoro con la classe di prima: ha ancora molto da offrire… soprattutto in teatro. Per il suo pessimo modo di relazionarsi con gli altri, in questo caso o manager o produttore, è diventata non affidabile: un prodotto commerciale non gestibile.

Riesce comunque sempre a catalizzare l’attenzione…

Sì, perché la gente è morbosa, è curiosa, lei è stata sempre un personaggio e nell’immaginario collettivo è comunque una con una lunga ed onorata carriera alle spalle.

Sempre guardando il video… “Loredana ha un modo di parlare e delle mosse che è mamma “spiccicata”, precisa! Sono talmente simili che rimango attonita.

Sto creando un’Associazione culturale per non far dimenticare Mimì, con una sede qui a Roma. Mi sento un po’ obbligata a prendere in mano questa situazione. Sembrerebbe che Loredana abbia acquisito i diritti d’autore di alcune tra le più belle canzoni di Mimì… verificheremo.

…E la performance di sua sorella durante l’ultimo Festival di Sanremo?

Le mie sensazioni e le mie opinioni dopo aver visto la sua partecipazione al Festival… beh, per prima cosa dico che sarebbe stato molto meglio se non ci fosse andata; se non altro c’è da ringraziare Baudo che le ha offerto questa ulteriore opportunità, ma era un’opportunità che lei non è stata in grado di cogliere nel modo più adeguato.

Anche quando è stata ospite della trasmissione di Amanda Lear, non si poteva ascoltare… Amanda le chiedeva una cosa e Loredana ne rispondeva un’altra, quindi completamente fuori da ogni logica… senza un minimo di coordinamento nelle risposte. Un’artista come è stata grande lei, non deve ridursi in quello stato ma avere più rispetto per se stessa e per il pubblico… dovrebbe cercare di salvare se non altro l’immagine dell’artista che la gente ha imparato ad amare, perché sono ancora in tanti che le vogliono bene… credo sia il caso che Loredana si fermi un attimo: accetti che qualcuno prenda delle decisioni drastiche, qualcuno che le sia vicino ed a cui interessi veramente la sua salute, certamente non quelli delle case discografiche con le quali ha rapporti attualmente… C’è stato un dimagrimento fisico talmente rapido che si può ottenere soltanto con le anfetamine, e la conseguenza può essere soltanto questa stato psichico alterato. Comunque, tornando al Festival, non mi è chiara la storia che c’è stata prima del Festival, pare che si fosse verificato un contrasto tra lei e Pacolli, con il quale aveva deciso la sua partecipazione al Festival, poi la volevano sostituire… mah…!

Cambiamo decisamente argomento… ci parli delle sue preferenze musicali per quanto riguarda Mia…

I dischi di Mimì, tutti! Soprattutto i primi, quelli degli anni ’70, “Oltre la collina” è stupendo, un capolavoro…

Canzoni recenti?

Tutte, da “La nevicata del ‘56”, ad “Almeno tu nell’universo”…

La mia privacy la difendo strenuamente, capisco anche che la si può pretendere nei confronti di queste due artiste, che poi per inciso sono anche sorelle, le mie sorelle oltretutto; non si può certo esigere che le loro storie siano avulse da quello che sono le regole della notorietà: è un prezzo che devi pagare se scegli questo lavoro. Mi dà fastidio solo quando sento quelle critiche velenose, capisco anche quando determinate situazioni suscitano pettegolezzi, sia per semplice cattiveria, o per gusto di critica; oppure quando c’è quell’interesse morboso per una cosa in cui vorresti immergerti e che invece non ti appartiene. Loredana è una persona molto fragile, tanto è vero che è stata una persona che nell’arco della sua vita ha tentato più volte di farla finita… ma forse, sotto sotto, ha sempre sperato che qualcuno arrivasse al momento opportuno (e fino ad oggi le è sempre andata bene, per fortuna). Vorrei comunque rimanere una figura al di fuori, sempre al di sopra delle scelte di vita di ogni componente di questa “strana, difficile e dilaniata famiglia” proprio per questa mia peculiarità di essere purtroppo la sorella più grande. E’ normale che in famiglia la sorella più grande tenti di riallacciare le fila un po’ di tutte le matasse… Nei momenti di riflessione, dopo tutto, non ho ancora la speranza di poter riannodare queste fila?

Ma perché pensi che io viva nella necessità di aver un rapporto più tranquillo con Loredana? Forse sì, ogni tanto ci penso. Poi vengo assorbita dai mille problemi quotidiani e dalle tante responsabilità che mi appartengono e che non mi permettono deroghe. Per fortuna ho un rapporto che sta diventando sempre più profondo con le mie figlie.

…Non le viene da pensare “Un giorno forse…”

Sì, mi viene da pensare “un giorno forse rifletterà, diventerà normale, forse” penso questo, che riacquisti la sua lucidità mentale, che si renda conto delle sciocchezze che ha fatto e torni a ragionare. Noi desideriamo che Loredana torni ad essere una persona normale, si fa per dire… A me interessa soprattutto la sua salute mentale per la tranquillità di tutti quanti. Le auguro quindi, che riesca veramente a trovare la forza in se stessa, di decidere che cosa vorrà fare da grande, visto che ancora è rimasta bambina: però non può pretendere che gli altri accettino passivamente la sua immaturità. Se vuoi arrogarti il diritto delle decisioni che prendi in ogni momento della tua vita e te ne assumi le responsabilità, nello stesso modo dovresti essere responsabile dei tuoi momenti di debolezza… includendo capricci ed egoismi vari… L’umiltà di ammettere gli errori commessi non è da lei: è convinta, purtroppo, che tutto il resto rimanga poi dietro le spalle… forse dietro una collina…

Insomma, cosa ne pensa di sua sorella Loredana?

Ce ne siamo accorti tutti che è psicologicamente instabile, come preferisco definirla e dannatamente sola.

Per l’ennesima volta le parole della primogenita delle Bertè potrebbero risultare forse “troppo dure”, tutt’altro invece. La signora Leda, come da lei affermato, è veramente una persona ironica che riesce nel bene e nel male a trovare il lato, se non positivo, goliardico di tutte le vicende accadute in casa Bertè. E quando parla di Loredana è solita porre all’inizio di ogni sua affermazione un sorriso o addirittura una risata che spazza via qualsiasi ipotesi di malevolenza o cattiveria nei confronti di Loredana.

 
       
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