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Alberto Bertuzzi, responsabile
tecnico delle perizie d'arte presso il Tribunale di Roma:
"La scelta del mezzo espressivo č parte integrante del messaggio
artistico. Guido Carlucci, nello scegliere la spatola come elemento di
tramite con la tela, sulla quale il colore si spande e si appoggia,
sfruttando l'elastica flessibilitā dell'acciaio, comunica una gestualitā
precisa ed istintiva, una volontā di affrontare la realtā che poi si
scopre fondata salda su principi di spiritualitā e di poesia. E sono
questi gli elementi che risaltano nelle sue opere: i percorsi
francescani, i paesaggi, in cui l'elemento atmosferico prevale in
maniera emozionale, rivelano lo spirito della fede e la poesia della
natura. Sono queste le testimonianze di un cammino sentito e vissuto
intimamente, come sentito e vissuto appare il suo percorso di
artista".
Da "Il Messaggero", 14 maggio 2002: Vittorio
Sgarbi benedice i quadri del pittore Guido Carlucci
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"Mostre personali e riconoscimenti ormai Guido Carlucci, pittore di
Cantalice, ne ha ricevuti molti, ma di certo non capita tutti i giorni
di vedersi benedire da un critico d'arte, nel caso Vittorio Sgarbi al
quale i quadri dell'artista reatino sono davvero piaciuti se nel corso
della sua visita reatina della scorsa settimana, si č soffermato a
lungo all'interno del bar Quattro Stagioni a guardare i lavori in
mostra. E ne ha dato un giudizio positivo e lusinghiero. Soddisfatto,
ovviamente, Carlucci che proprio non se l'aspettava. "Devo dire che
per me rappresenta un riconoscimento all'impegno che profondo da anni in
questo lavoro. Ricevere l'apprezzamento di un esperto come l'onorevole
Sgarbi non capita davvero tutti i giorni" ha commentato Carlucci,
reduce da una partecipazione a un'importante manifestazione pittorica a
Pisa, prima ancora premiato come migliore pittore sui 100 partecipanti
al concorso internazionale intitolato a Lucio Battisti. E poi ancora
mostre a Belluno, Cortina d'Ampezzo, a Sant Pierre Les Elbeuf e a
Parigi. Nel suo repertorio personale ci sono 130 tele realizzate con
l'uso della spatola per raffigurare scenari e soggetti a sfondo
religioso e francescano con particolare riferimento alla Valle Santa. Ma
il sigillo di Sgarbi č forse la cosa che l'ha gratificato maggiormente".
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