LA CHIESA
La chiesa parrocchiale venne solennemente edificata nel 1700 su un'antica pieve preesistente. pur appartenendo alla Lunigiana interna la pieve di S. Stefano va ricordata perchè, fin dalla fine del secolo XII, da essa dipendevano quella di Ponzano, Albiano, Caprigliola, le cappelle di Bibola e Burcione. L'area di diffusione del termine "Pieve" è centro-settentrionale : secondo alcuni linguisti il termine Pieve è presente in Engadina " plaif', in Friuli " plef, tra i bretoni "pwif" gia nel VII° secolo. "Plebs = plebe acquistò un valore istituzionale uguale a comunità di fedeli che, perso il vero significato latino di popolo, si riferiva alla nuova struttura territoriale di epoca tardo romana. La pieve sorta nella diocesi di Luni tra il IV e V secolo, nel luogo già centro del pago=villaggio, era la chiesa matrice, con poteri e diritti. Nei secoli seguenti attorno all'antica pieve si formò gradualmente il borgo.Alla struttura ecclesiastica essenzialmente rurale, si adeguò poi anche l'ordinamento urbano, la plebs civitatis.diploma imperiale di Federico I il Barbarossa dei 29 Luglio 1185, pone il borgo sotto la giurisdizione del Vescovo di Luni e specifica "burgum Sancti Stefani cum mercato banno iustitia et piscatione ". Come in tutta l'Italia centreo - settentrionale e nella Lunigiana storica dopo il Mille le città rinascono, mentre Luni è in totale decadenza. Le importanti consorterie della Lunigiana fanno a gara nel costruire castelli, ingrandire e fortificare borghi. E' il momento della cosiddetta "revolution feodale" (G.Duby). L'insediamento burgense di S. Stefano è ben organizzato, protetto dalle disposizioni vescovili. Ci avviamo però al declino della ministerialità vescovile a vantaggio di quella delle grandi famiglie nobiliari. In una lode arbitrale pronunciata da Truffa, da Castello e da Umberto bdi Parente del 1202 troviamo la prima attestazione dell'esistenza del Comune di S.Stefano Magra come istituzione sociale e politica. Si è già formato un ceto dirigente quello dei " milites " ben organizzato come classe sociale e ben distinto dal "populus"; si erano insediati i consoli, i più qualificati rappresentanti del Comune. 
L'Altare Maggiore
LE VIE
La strutture urbana Santostefanese ha maglia viarie a graticola con strade in collegamento NORD-SUD di maggiore importanza rispetto ai semplici vicoli di collegamento nella direzione EST-OVEST . I vicoli,che ancor oggi presentano le caratteristiche strutturali dei percorsi stradali stretti ed angusti, tipici del borgo medievale, ricalcano come tutto il territorio di S.Stefano, gli allineamenti centuriali. Ricordiamo che in epoca romana la Squadratura della terra veniva fatta con un'accurata operazione eseguita dagli agrimensori che si basava su un sistema di sentieri che si incrociavano ad angolo retto e ad intervalli regolari di 2400 piedi. Oggi la solenne costruzione settecentesca, opera dell'architetto genovese D'Andrea, con le caratteristiche del barocco ligure, ricchi stucchi e decorazioni interne, conserva buone pitture su tela. Ha pregiatimarmi d'altare con sculture apprezzabili datate XV e XVI secolo.
IL TERRITORIO
Tutta la Lunigiana, compresa tra la pianura del Po e il mar Ligure, presenta caratteri morfologici complissi. Gli elementi morfologici principali sono rappresentati da gruppi montuosi e da fosse tettoniche; tra i rilievi, costituiti da porzioni di Appennino Tosco - Emiliano, Alpi Apuane, Appennino Ligure,ci sono le fosse tettoniche che costituiscono il medio corso del Vara e il medio e il basso corso del magra. Santo Stefano, in bassa Lunigiana, a nord - ovest di Sarzana, nel Graben del Magra si trova sul ciglio ben marcato di un terrazzo fluviale, formato da conoidi alluvionali di deizione.
Oggi quei terreni appaiono come pianori terrazzati regolari, coltivati a vita e a olivo, posti tra il piano veroe proprio sempre conteso alle acque del Magra. Il territorio acclive,coltivato solo in parte, si dispone tra la Pademontana e la Mezzacosta.
1