home page | documenti di scuola
Risente
del pensiero dei seguaci di Cornelio JANSEN
(Giansenio) il quale per
combattere il nuovo pelagianesimo (=integrale umanizzazione di Cristo) proponeva
la teologia agostiniana e sosteneva che la salvezza dipende dalla grazia divina,
sulla quale la volontà umana nulla può.
A differenza dei gesuiti GIANSENIO aveva
un atteggiamento di rigore morale e di
distacco dal mondo. Tale fu anche la vita di Pascal.
Secondo questo filosofo francese del ‘600 il
divertimento è la più grande miseria umana, reca a lungo andare solo NOIA e
sensazione di NULLITA’.
Secondo lui la conoscenza è data sia dal ragionamento che
dall'esperienza. La sensibilità spirituale con la quale conosciamo la verità
di morale e religione è l'esprit de finesse. Quest’ultimo “esprit”
significa intuizione del bene.
In fisica,
sostenuto anche dagli esperimenti di Torricelli, teorizza che il vuoto esiste e
si oppone quindi alla teoria
Cartesiana sullo spazio pieno (occupato da vortici). Di Cartesio accetta il
dualismo res cogitans / res extensa.
Grazie alla scoperta dei “2 infiniti” (infinitamente
piccolo e infinitamente grande), sostituì il concetto cartesiano di natura con
quello di “spazio infinito determinabile geometricamente”. La sua filosofia
è di tipo dualistico (vs. quella monistica di Spinoza).
“Homo homini lupus” è lo stato di natura, cioè la
condizione naturale in cui si trovano gli uomini è la guerra di tutti contro
tutti
Nel “De Cive” procede nella sua esposizione con metodo
deduttivo (tipico della matematica-geometria) per mostrare come NECESSARIO il
passaggio dallo stato (condizione) di natura allo stato civile. Lo stato civile
che si forma con il contratto sociale è la NEGAZIONE dello stato di natura
Lo STATO come istituzione (=organismo legittimo) è il
risultato del consenso degli uomini attraverso un CONTRATTO. Per lui la
MECCANICA è la scienza che assicura le basi dell'assolutismo politico teso ad
assicurare la pace. Si oppone al liberalismo politico, in quanto lo stato
deve limitare l'iniziativa economica privata.
Egli disprezza la logica aristotelica e la teologia
scolastica La sua filosofia è di tipo materialistico. Il compito della
filosofia è di assicurare all'uomo la sopravvivenza fisica (utilità).
Conosciamo solo ciò che facciamo. Secondo il filosofo inglese i segni/nomi per
mezzo dei quali vengono indicati i concetti hanno carattere universale.
L'emendazione dell'intelletto per Spinoza consiste nella
purificazione dalle passioni. Secondo questo filosofo olandese si ottiene la
felicità tramite la percezione di una cosa attraverso la causa massima di
quella cosa. Il fine del suo metodo NON è quello cartesiano di una costruzione
scientifica universale, bensì quello della realizzazione della felicità per
tutti (“Ethica more geometrico demonstrata” è la sua opera più
innovativa). ). Il bene supremo si realizza con l'amore di dio: BENE e MALE sono
qualità relative allo sforzo d'autoconservazione. L'AMORE è appunto uno sforzo
di autoconservazione nella direzione della perfezione (letizia) accompagnato
dall'idea di una causa esterna. Egli chiama la realtà sia Dio che Natura
“Deus sive Natura”; “Homo
homini deus” è concetto di Spinoza, in opposizione alla
teoria di Hobbes: tanto quest’ultimo è pessimista quanto Spinoza è
ottimista. La sua filosofia è di tipo monistico (vs quella dualistica di
Cartesio).
La sua teoria dello Stato ricalca quella (assolutistica)
di Hobbes, nel senso che entrambi sostengo la necessità di un forte potere
statale per annullare la violenza privata.
Secondo il grande filosofo inglese l’esistenza dei corpi
è garantita dalla sensazione (Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in
sensu). Tutto ciò che conosciamo
(cioè tutte le idee) derivano dall’esperienza ( EMPIRISMO): la conoscenza è
basata unicamente su sensazione e riflessione: queste due attività producono
IDEE SEMPLICI, cioè CHIARE E DISTINTE. Ma non sono IDEE di origine innata (come per Platone e Cartesio), perché
derivano dalla realtà sensibile. IDEE sono ciò che si conosce, non
- come invece sosteneva Aristotele - ciò attraverso cui si conosce.
Ogni IDEA SEMPLICE corrisponde a una singola qualità di un oggetto.
Qualità primarie sono la SOLIDITA', l'
ESTENSIONE', la FIGURA, la SOLIDITA'. Le
QUALITA' SECONDARIE sono oggetto di una sola sensazione.
Le Idee non possono essere UNIVERSALI, mentre lo sono i
NOMI, ma solo per convenzione tra gli uomini. La MATEMATICA è scienza di necessità assoluta in quanto i suoi
contenuti sono costruiti solo dalla nostra mente. Invece le leggi fisiche
(fisica chimica medicina) hanno un valore non
assoluto, bensì
sperimentale, legato cioè a VERIFICHE concrete
e ripetute. Per Locke la nostra esistenza non può essere oggetto di
dimostrazione, bensì solo oggetto di intuizione. Viceversa l'esistenza di Dio
è oggetto di dimostrazione, mentre la MORALE
è terreno di certezza assoluta in quanto si tratta di contenuti stabiliti da
Dio.
I DIRITTI
NATURALI sono la vita, la libertà e la proprietà. La libertà originaria ha
portato gli uomini a cercare la FELICITA' ed alcuni l'hanno trovata attraverso
il LAVORO dal quale scaturisce la PROPRIETA'. Il contratto sociale che fa
nascere lo stato deve essere definito in un'apposita legge fondamentale
(Costituzione). I poteri di tale stato costituzionale sono tre: legislativo
(parlamento), esecutivo (governo) e giudiziario. La società deve essere
governata da una maggioranza eletta. L'autorità politica (governo) si basa sul
consenso di tutti i cittadini possidenti. I cittadini hanno diritto di
ribellarsi al governo che non rispetta il patto sociale. La sua teoria dello
Stato NON ricalca quella (assolutistica) di Hobbes.
La legge dello stato di natura è la RAGIONE per lui. E’
il primo rappresentante del LIBERALISMO (politico ed economico): lo stato NON
deve limitare l'iniziativa economica privata (al contrario di quanto affermava
Hobbes). Liberalismo economico di Locke e assolutismo politico di Hobbes sono
dunque due teorie del tutto opposte.
Alla RAGIONE spetta valutare quali contenuti della FEDE
religiosa siano accettabili e quali no. Le Chiese religiose sono semplici
associazioni private e in quanto tali non devono essere protette o riconosciute
dallo stato. Il cristianesimo è una religione ragionevole: ma al suo interno
bisogna distinguere il cattolicesimo, che -in quanto teorizza il potere
temporale del Papa - non può essere accettato in Inghilterra come religione:
porterebbe a un conflitto tra Stato inglese e Stato della Chiesa. Per il capo di
quest’ultima chiesa, cioè per il papa, l'autorità politica si basa sul
diritto divino: tale concezione non è accettabile per Locke. Lo stato NON deve
intervenire per difendere la religione, deve piuttosto rispettare la libertà di
religione, di opinione e associazione politica e di iniziativa economica.
L'EDUCAZIONE rende diversi gli uomini che per natura sono
uguali. Scopo dell'educazione è la libertà di pensiero, che diventa quindi
l’obiettivo ultimo e massimo da raggiungere. Nella tassonomia (gerarchia degli
obiettivi) educativa Locke mette al primo posto la virtù, prima ancora della
prudenza e dell’istruzione. La psicologia (mente come tabula rasa) viene
presupposta alla teoria dell'educazione. L'esperienza diretta e pratica SERVE
all'educazione più dell’istruzione.
-----------------------------------------------------F303r----------------------------------------------------------
home page | documenti di scuola