Tale accordo, definito un successo dalle OO.SS. non e’ stato siglato per una effettiva “crisi strutturale” bensì per “aumentare il valore delle azioni” e diminuire ilcosto del lavoro.
Di fatto e’ in atto la sostituzione di lavoratori a “stipendio fisso” con “lavoratori atipici, meno costosi e con contratto flessibile”.
Come già accaduto nell’Olivetti l’Amministratore Delegato Cav.Colaninno, ha ripetuto drasticamente questa scelta che penalizza migliaia di lavoratori e le loro famiglie.I prepensionamenti e la Cassa Integrazione graveranno sulla collettività purtroppo questo e’ solo l’inizio di un processo che si allargherà a macchia d’olio su tutti i settori dei servizi.
I lavoratori devono poter decidere sul proprio futuro mediante l’utilizzo dello strumento di democrazia e trasparenza che e’ il REFERENDUM!
Tutti i cittadini ed i comunisti sono chiamati a lottare per fermare questo processo tutto interno alla PRIVATIZZAZIONE che disarticola e deregolamenta i rapporti di lavoro.
I compagni presenti nelle istituzioni devono dare il massimo contributo affinché questa strategia ultraliberista venga bloccata per difendere il LAVORO e la qualità del servizio di TELECOMUNICAZIONI.