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Esuberi in Telecom Italia

(servizio 12,187,188,119, CED...)

Progetti SOCRATE, IRIDIUM, NEXUS, nomi in codice che avvolgono in una aurea fantascientifica e misteriosa le scelte di politica aziendale e che migliorano i sistemi di comunicazione tra i popoli.

Ma qual'è il costo sociale di tali scelte?! Proviamo a parlare dei lavoratori impiegati nella filiera produttiva delle Telecomunicazioni. I sistemi di funzionamento delle società manifatturiere e dei servizi del settore, si basano sulla applicazione della massima "flessibilità" nell'orario di lavoro giornaliero o settimanale e sul ricatto psicologico continuo, basato sulla prospettiva reale di una folla di disoccupati che si accalca nel "mondo del non lavoro", pronta a coprire gli stessi incarichi a costi inferiori.

Con l'applicazione alla catena di produzione dei cicli macchina contenuti in software di nuova generazione, i sindacati confederali hanno semplicemente "preso atto" dell'immissione di innovazioni tecnologiche che ottimizzano i costi, espellono forza lavoro umana, diminuiscono le possibilità di controllo dei processi.

Prendiamo ad esempio un "CALL CENTER" per il servizio 12 della Telecom Italia, con il suo video, la sua cuffia, i suoi tempi di risposta controllati da tabelloni luminosi e capiturno zelanti.

In questo caso specifico la contrattazione sindacale viene annullata dalla routine contenuta nel software di gestione! L'operatore dovrà seguire una procedura, una nuova catena di montaggio "telematica" analoga a quella del film "Tempi moderni", che non gli consentirà in taluni casi neanche di adempiere ai propri bisogni fisiologici. Il "distress" (stress negativo) accumulato a causa di questi ritmi di lavoro alterati, chi lo contratta?! Chi ha mai sindacato la Sindrome di adattamento che il lavoratore acquisisce?! Chi ha tentato fino ad oggi di inserire il lavoro al "12" o assimilati, tra le tipologie di lavoro "usuranti"?!

Prima che ciò avvenga, anche questo pezzo del Ciclo sarà stato appaltato a società che per costi inferiori e senza cautele sindacali svolgeranno lo stesso servizio. I lavoratori saranno posti in esubero e le loro voci saranno robotizzate. L'ottimizzazione dei costi, comporta infatti anche gli "scorpori" ovvero la cessione di rami d'azienda dalle "HOLDING-CapoCommessa" a Società controllate.

E' mediante questo meccanismo che probabilmente ATESIA rileverà i servizi 187,188,119 e gli addetti a questi comparti.

La precarizzazione dei posti di lavoro è scontata. Analogamente migliaia di lavoratori dei sistemi informativi di Telecom Italia (CED), dovrebbero essere accorpati alla FINSIEL, un'azienda che ha un futuro incerto a causa dell'inesistenza di un Piano Industriale del settore.

E' da sottolineare che in questo contesto il Governo, per il tramite del Ministero del Tesoro, fa finta di non vedere, non esercitando il diritto di controllo derivante dal possesso delle azioni Golden Share. La gestione di un settore così strategico per la Democrazia nel Paese ed il destino di tante famiglie è lasciato quindi in mano ad operatori di matematica finanziaria senza scrupoli!

L'azione parlamentare non è sufficiente per arginare questo momento aberrante della vita sociale.

E' più che mai necessaria l'unità e la partecipazione dei lavoratori, che trascenda dall'appartenenza sindacale. E' fondamentale la formazione di un Coordinamento del settore che catalizzi le lotte politiche e sindacali di tutto il comparto.

E' indispensabile formalizzare in tempi brevi un piano industriale che argini il rampantismo padronale ed il servilismo sindacale perchè quello che è in gioco è l'esistenza dignitosa dei lavoratori e non i giochi virtuali degli operatori di borsa.
 
 
 

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