Archivio speciale fiume
Sesia e Valsesia ( Italy )
Dal 20 Giugno 1999 al 10 Aprile
2000, a cura di Marco Scolari.
Pericolo
dighe in Valsesia! (regione Piemonte)
Come al
solito quando l'ambiente è in pericolo le informazioni non sono
divulgate. Vi aggiorniamo
quindi su alcuni progetti che i soliti noti vogliono realizzare in Valsesia.
E' prevista
la costruzione di tre microcentrali per lo sfruttamento idroelettrico delle acque del
fiume Sesia ed affluenti.
Esse toglieranno
l'acqua ad alcuni dei più bei tratti dei fiumi SESIA e MASTALLONE:
- tratto
classico della gara Alpin Sprint (da Otra a Mollia: verrebbe completamente
tolta l'acqua su questo bellissimo tratto di 1,5 km);
- tratto
da Morca (campeggio Balangera) sino al Baraggiolo (vicino a Varallo);
- tratto
inferiore del fiume Mastallone (ultimi due chilometri).
Il pericolo
è imminente! I lavori cominceranno ad Ottobre 1999.
In occasione
del Kayak Alpin Sprint il comitato organizzatore (Canoa Club Valsesia,
C.C. Somma,
Kayak Team Turbigo e A.S. Monrosa) ha iniziato una raccolta di firme
per protesta
contro queste iniziative e a salvaguardia dell'ambiente fluviale.
Il comitato
organizzatore dell'Alpin Sprint promuoverà una manifestazione di
protesta.
Questo è
quanto riportato su un volantino che ho trovato domenica 20 giugno 1999
a Mollia
in Valsesia
in occasione dello svolgimento della gara di canoa "Kayak Alpin Sprint".
Aggiornamenti
nella prima pagina di questo sito dal mese di Luglio 1999 al mese di Aprile 2000:
- è
stata avviata la costituzione di un Comitato di Salvaguardia dell'ambiente
fluviale della
Valsesia.
Ad esso potranno partecipare tutte le associazioni interessate a difendere
la Valsesia.
- non mi risulta
che si prospetti a breve termine una manifestazione di protesta contro
la
costruzione
di queste microcentrali.
- presso il
"Centro Canoa e Rafting Monrosa" di Balmuccia si raccolgono firme per protesta
contro
la realizzazione di queste microcentrali elettriche.
- nel Comitato
si è parlato di stabilire orari di discesa a partire dal prossimo
anno.
Proposte:
possibilità di navigazione sul fiume Sesia dalle ore 10 alle ore
20
(nel
tratto da Campertogno a Pila la navigazione sarà invece possibile
solo per quattro ore:
dalle ore 12 alle ore 16).
- è
stata fatta la proposta di creare un campo da slalom artificiale sul fiume
Sesia a valle del
ponte
di Scopello.
- si attende il sì della
Comunità Montana a far parte del Comitato di Salvaguardia della
Valsesia.
- per quanto concerne la proposta
di creare un campo da slalom artificiale a valle del ponte
di Scopello, si prevede l'utilizzo
dell'acqua proveniente da un piccolo torrente, affluente di destra del fiume Sesia.
- Il Centro Monrosa Rafting di Balmuccia
a raccolto 2000 firme di protesta. Bravi!!
- Il Comune di Varallo Sesia si
è schierato contro la realizzazione della diga di Morca
ed ha aderito al Comitato
di Salvaguardia della Valsesia.
- La Comunità Montana dovrebbe
aderire entro pochi giorni al Comitato di Salvaguardia.
- MALEDIZIONE !! Il Comune
di Mollia si è dichiarato favorevole alla costruzione
della microcentrale-diga
nei pressi della frazione di Otra-Curgo (questa è la zona
del bellissimo tratto del
Kayak Alpin Sprint).
- Agli abitanti di Otra (frazione
di Mollia) è stato promessa la realizzazione di un ponte
carrabile sul fiume Sesia.
Finalmente su Internet arriva
il sito del Comitato di Salvaguardia della Valsesia:
- Hanno aderito: Scuole di canoa,
Società Valsesiana Pescatori, Comune di Varallo Sesia,
Wild Water 2002, Canoa Club
Valsesia, Comunità Montana, ASCOM (Associazione Commercianti della Valsesia),
Consorzio ValBella. Si attende l'adesione al Comitato da parte del Comune di Scopello.
- Sono state presentate alcune interpellanze
parlamentari contro i progetti delle microcentrali.
- Il progetto della presa d'acqua
"ex New Team", che farà di fatto scomparire il fiume da Morca
in poi, è arrivato
in fase di Concessione edilizia con termine entro il 16 marzo 2000.
- Il Comune di Varallo Sesia, che
fa parte del Comitato, sarà costretto a firmare la Concessione
come atto dovuto a causa
di manovre poco chiare.
- Il Comitato si sta adoperando
affinchè il Ministro Ronchi si assuma la responsabilità di
bloccare
il progetto, in quanto
è l'unica figura istituzionale in grado di farlo.
Domenica 9 aprile raduno a Doccio
e Scopello in Valsesia contro la costruzione delle
dighe di Morca e di Mollia. Non
mancate all'appuntamento per la difesa del Sesia!Ritrovo alle ore 10 presso Doccio
(frazione di Quarona) e alle ore 14 a Scopello.
A Doccio (ore 10) verranno distribuite
le bandiere di protesta del Comitato Sesia.
Verranno anche esposti striscioni
di protesta in tutta la Valsesia.
Interverrà RAI 3 e le televisioni
locali.
================================================================ Località Morca – sbarramento
con presa d’acqua; richiesta la concessione edilizia, il comune
di Varallo Sesia sarà obbligato
a rilasciarla come atto dovuto per legge.
Bagnola – potenziamento della
presa già esistente; installazione di cinque chilometri di
tubazione (sotto il ponte della
Gula) – richiesta la concessione edilizia al comune di Varallo.
Località Mollia e
Rimella
– sbarramenti con presa d’acqua; progetti in fase di attuazione.
Alagna – potenziamento della
presa già esistente; presa d’acqua sul torrente Olen.
Val Vogna – torrente Vogna,
ripristino della vecchia presa; previsti cinque chilometri di
tubazione; progetto in attesa della
documentazione per la successiva richiesta di concessione edilizia.
================================================================
Domenica 9
aprile 2000: tutti in Valsesia! Raduno
in Valsesia (Piemonte)
contro
la costruzione delle dighe di Morca e di Mollia.
Il ritrovo è fissato alle
ore 10 a Doccio (vicino a Quarona), nell'area attrezzata
lungo il fiume Sesia ed anche
alle ore 14 presso il paese di Scopello.
Il raduno prevede un corteo di auto
che sfilerà da Varallo ad Alagna ad andatura lenta.
Le auto dovranno portare sul tetto
almeno due canoe e cartelli con slogan dimostrativi.
Il corteo farà sosta nei
vari comuni per consegnare volantini di protesta ai commercianti
e ai cittadini valsesiani e un appello
agli amministratori locali per la revisione dei progetti.
Per le ore 14 è previsto
un ristoro a Scopello, nell'area parcheggio lungo il fiume Sesia
(località funivie).
E' molto importante essere numerosi
e comunicare, per ragioni organizzative e
di ristoro (polenta per tutti ?),
il numero di partecipanti per ogni gruppo.
Telef.: 0163/52093 - 0348/2252175 - 0347/5872444 - 0347/7246663.
=================================================================
Thank everybody for your support, in
the past and in the present days.
Everybody received an e-mail for
the protest gatherings on 9th of April in Valsesia,
in Varallo (10.00 a.m.) and in Scopello
(2.00 p.m.). It's necessary that the largest
number of people come, especially
from foreign countries, to support the Committee
by their physical presence.
We're at a cross-road in the political
events that will decide the future of Sesia river and valley.
We're between two fires: if a great
mass of people will come, they'll demonstrate how
much people love rivers and cares
about this problems, that are running all over Italy
and Europe; if we'll be a few, we'll
demonstrate the opposite.
We know perfectly that for many
of you coming here means giving up a week-end,
driving a long way and making some
travelling expenses, but we're at the critical
and decisive point: it's absolutely
indispensable you to come, without proxies, non only by e-mail.
The farther you came from, the stronger
your protest message will be, with your presence and your flag.
The Committee --- 9th april gathering
bullettin
- there'll be refreshments during
the gatherings
- during the first gathering (Varallo,
10.00 a.m.), Committee flags will be distributed
- there will be protest maxi-festoons
along the valley main road
- there will be one national and
one local TV
- It's been raining for days and
water level's growing. We'd hope in your help
irrespective of this, but these
gatherings could be an opportunity, on Saturday,
to have a paddling on the Sesia
after such a dry winter. Hoping it won't be the last one.
- All the campings in Valsesia are
open.
================================================================
Domenica
9 aprile 2000, si è svolto in Valsesia un imponente raduno
per salvare il fiume Sesia ed i suoi affluenti da nuove dighe!
Qui di seguito
le mie impressioni ed i miei appunti:
- oltre 200
tra auto e furgoni stracarichi di canoe in sfilata da Quarona ad Alagna.
- centinaia
di bandiere bianche (con le scritte in blu: "il fiume è in pericolo
- Salviamo
il
Sesia") sistemate con i modi più fantasiosi ed impensabili sulle
auto e sui furgoni.
- il raduno-corteo
si è svolto in silenzio per non disturbare.
- varie persone
ai lati delle strade ed alle finestre delle case durante il lunghissimo
corteo
di auto.
- condizioni
meteo in Valsesia:
sabato
8 aprile - calda e bellissima giornata di sole, solo un po' di vento.
Domenica
9 aprile - cielo molto coperto ma niente pioggia, nonostante le previsioni.
- panini,
dolci e bibite per tutti a Doccio (ore 10).
- bella e
utile mostra fotografica nel piazzale-raduno di Doccio (ore 10).
- tutte le
magliette bianche o blu con le stesse frasi delle bandiere sono state vendute
in
pochissimo tempo. Anch'io non sono riuscito ad acquistarne una: le avevano
già
finite!
- maccheroni,
acqua e vino rosso per tutti a Scopello (ore 14).
- foto di
gruppo sulla sponda destra del fiume Sesia a Scopello (ore 16 circa).
- purtroppo,
a causa dello sciopero nazionale dei giornalisti, non hanno potuto
intervenire
al raduno molte televisioni e testate giornalistiche (n.d.r.: maledizione,
ma
proprio in questi giorni dovevano scioperare!?). - presente
comunque una troupe Televisiva che ha fatto riprese.
- distribuiti
tantissimi volantini: "Il Sesia è in pericolo, ......".
- verso le
ore 17 alcuni canoisti del Canoa Club Somma, nonostante la bassa
temperatura,
hanno disceso in canoa il Sesia da Balmuccia a Isola di Vocca. Intrepidi!
Hanno partecipato
al raduno molti Canoa Club giunti da tutto il centro-nord d'Italia
(Piemonte,
Valle d'Aosta, Lombardia,Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna,...)
Un ringraziamento
particolare ai canoisti arrivati da:
dalla regione
Umbria: i canoisti del Canoa Club Topino di Foligno
dalla Svizzera/Switzerland:
i canoisti del Gruppo Canoisti Ticinesi
dalla Francia/France:
i canoisti "les Casques à boulons" di Briançon.
================================================================
Altri fiumi e torrenti sono minacciati
dall'opera dell'uomo:
Chiusella, Sarca, Vanoi, Aveto,
Trebbia, Peschiera, Corno, Noce, Brenta,
... Rizzanese (Isola
di Corsica - France), Isere (France), ...
Altri sono già stati abbondantemente
massacrati dall'opera dell'uomo:
Anza, Toce, Adda, Brembo, Taro,
Nure, Secchia, Vobbia, Scrivia, Gorzente, ...
================================================================
Forza
gente! Salviamo i fiumi / Save the rivers!
Marzo
2001
alla
cementificazione di fiumi e torrenti!
Rinaturalizziamo
i corsi d'acqua. Facciamo rispettare l'ambiente fluviale.
Basta con
l'incanalazione forzata dei torrenti tra sponde di cemento.
Stop al
prosciugamento dei fiumi nei mesi estivi. Stop all'inquinamento
dei corsi d'acqua. Pene severissime
per chi getta rifiuti in fiumi e torrenti ...
... ma
soprattutto VIGILIAMO gli atti dei politici e dei dirigenti pubblici !!
================================================================
Fiume SESIA
(regione Piemonte):
Qui sotto
è quanto ho pubblicato in prima pagina nel mese di ottobre
e novembre 2000:
Urgentissimo! Per salvare i fiumi Valsesiani
dovete
inviare il seguente messaggio al Senatore
Giovanelli -- f.giovanelli@senato.it
-- senza mettere l'ooggetto del messaggio:
Egr. Presidente,
I disastri
in Piemonte e in Valle d'Aosta hanno risparmiato la Valsesia,
grazie alla
naturalità del suo fiume. Il 25 ottobre è stata presentata
alla Commissione
da Lei presieduta un'interrogazione da parte di sette Senatori.
Prima che
i numerosi progetti di cementificazione selvaggia, di imminente
attuazione
in Valsesia, vengano realizzati con conseguenze irreversibili
per l'ecosistema
e la sicurezza idrogeologica, Le chiedo di intervenire
con la massima
urgenza. Distinti saluti
------------ E' importantissimo che tutti mandiate
il messaggio al seguente indirizzo:
f.giovanelli@senato.it
con copia conoscenza al Comitato
comitatosesia@laproxima.it affinchè
si possa quantificare in numero di
messaggi arrivati al Presidente
della Commissione.
Non scrivete
niente come "oggetto" del messaggio. E' facoltà del Presidente
della Commissione, Sen. Giovannelli, mettere all'Ordine
del Giorno il "problema Sesia";
per questo motivo si chiede a tutti di inviare il messaggio
al Presidente e di far circolare
il più possibile questo messaggio,
per esercitare una forte pressione.
Usate la funzione "copia"
(tastoCtrl + tasto C) e "incolla" (tasto Ctrl + tasto V).
Avvisate
il maggior numero possibile di amici, parenti e colleghi.
================================================================
Qui di seguito il testo della seconda
interrogazione parlamentare presentata
in data 25
ottobre 2000 al Ministro dell'Ambiente da sette Senatori e
l'interrogazione regionale del 4
ottobre 2000 in merito alle problematiche
del fiume Sesia. (Comitato
per la tutela del fiume Sesia e dei suoi affluenti)
Roma, 25 ottobre
2000
INTERROGAZIONE URGENTE
A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Al Ministro dell'ambiente - Premesso:
che i recenti disastri verificatisi
in Val d'Aosta, Piemonte, Val d'Ossola,
Emilia Romagna, Lombardia, solo
in piccolissima parte hanno riguardato la
Valsesia, dove non sembrano essersi
realizzati fino ad ora gli illeciti e
gli abusi che hanno favorito le
alluvioni in molte delle località di cui
si è tanto parlato in questi
giorni;
che in data 1° dicembre 1999
fu presentata un'interrogazione (n. 4-17425)
relativa alla possibilità
di serie turbative all'ecosistema fluviale del
Sesia ed alla necessità di
interventi immediati per verificare la situazione
e definire un quadro globale delle
iniziative miranti ad ottenere concessioni
e comunque modifiche del regime
idrico del Sesia; ma essa non ha ancora
ricevuto risposta;
che infine, all'indomani delle recenti
catastrofi, molti hanno parlato
di degrado dei corsi d'acqua, di
piani di bacino inesistenti o disattivati,
di interventi disordinati in alveo
al di fuori di ogni seria programmazione,
rendendo così evidente quanto
tutte queste cause abbiano influenzato il corso
degli eventi e quanto sarebbeopportuno,
anzi necessario, realizzare un
tempestivo piano di interventi,
di verifiche, di controlli, rispondenti
anche a criteri di effettiva programmazione,
in modo da prevenire anziché
essere poi costretti a riparare
i danni;
si interroga l'Onorevole Ministro
per sapere
che cosa sia stato appurato da parte
del Ministero dell'ambiente circa
le situazioni richiamate nella citata
interrogazione;
quali misure si intendano adottare
per evitare che eventuali (ma pressoché
certi) interventi di modifica del
regime idrico e del sistema fluviale
del Sesia possano produrre danni
irreparabili, nel presente ed in futuro;
se non si ritenga di intervenire
con la massima urgenza, in via di
prevenzione, al fine di evitare
che un possibile degrado idrogeologico,
o comunque iniziative inopportune
o dannose realizzate in una zona così
importante sul piano turistico e
ambientale, possano determinare, in caso
di avverse condizioni meteorologiche,
gravi disastri che poi la
collettività locale e nazionale
sarebbe costretta, a posteriori,
a cercare di riparare in termini
economici, restando inalterati
i guasti più gravi, spesso
irreparabili.
Si chiede risposta urgente nella
Commissione competente.
Sen. Vedovato,
Sen. Saracco, Sen. Larizza, Sen. Cortiana,
Sen. Ripamonti,
Sen. Maconi, Sen. Pizzinato
================================================================
Torino, 4 ottobre
2000
Al Presidente del Consiglio Regionale
del Piemonte
Avv. Roberto Cota
INTERROGAZIONE
Oggetto: Bacino del fiume Sesia
Il Sottoscritto Consigliere regionale,
premesso che il bacino del fiume
Sesia, da Varallo ad Alagna, presenta
caratteristiche di rilievo: un'ottima
qualità delle acque (valore fondamentale in proiezione futura
rispetto al problema dell'acqua
potabile), una fauna ittica autoctona
perfettamente conservata
dall'impegno costante della Società
Valsesiana Pescatori Sportivi
ed una navigabilità famosa
in tutto il mondo per gli sport fluviali
(alla Valsesia sono stati assegnati
gli europei del 2001 ed i
mondiali nel 2002 di canoa e kayak);
valutato che tali caratteristiche
del fiume Sesia e dei suoi affluenti,
promuovono uno sviluppo turistico
nel rispetto dell'ambiente attraverso
gli sport fluviali e piscatori,
e tal proposito uno studio commissionato
dalla Comunità Montana della
Valsesia quantifica in ottantamila presenze
annue l'afflusso turistico in Valsesia
per le attività sportive fluviali;
visto che:
a.. in seguito alla privatizzazione
del mercato dell'energia elettrica
sono giunte alla Provincia di Vercelli
da parte di soggetti privati un
elevato numero di richieste, in
merito a concessioni atte allo sfruttamento
idrico per la produzione di energia
elettrica;
b.. il 21 giugno 1999 è stato
costituito il "Comitato per la tutela
del fiume Sesia e dei suoi affluenti",
che, da subito, ha richiesto
"uno studio specifico sull'uso plurimo
delle acque, compatibile con la
necessità di tutela e valorizzazione
ambientale, e compatibile anche con
le esigenze di sviluppo socio economico
legate alle
potenzialità turistiche ed
all'importanza che gli sport fluviali occupano
in questo contesto", richiedendo
inoltre un blocco delle Autorizzazioni
tramite una moratoria e la ufficializzazione
del numero e della
localizzazione dei vari progetti
nella valle; considerato che:
a.. in questi quindici mesi, nonostante
le numerose sollecitazioni, non
sono mai state date risposte concrete
da parte della Provincia al Comitato,
al Ministero dell'Ambiente ed all'Autorità
di Bacino;
b.. autorizzare interventi in alveo
(traverse, prese d'acqua e sponde
artificiali) senza una programmazione
globale, porterebbe a situazioni
di fatto irreversibili, in un contesto
di allarme generale per il dissesto
idrogeologico che coinvolge tutto
il territorio nazionale, come noto dalle
cronache degli ultimi anni ed in
special modo delle ultime settimane
(si segnala a tal proposito la presenza
di due campeggi nelle immediate
vicinanze delle potenziali prese
in progetto); interroga
il Presidente della Giunta regionale
e l'Assessore competente per conoscere:
a.. quali provvedimenti vorranno
intraprendere, stante il perdurare della
situazione, visti il riconoscimento
alla necessità di tale studio e la
situazione del Piano di Assetto
Idrogeologico, che in Valsesia non è ancora
stato definito, per far sì
che la Provincia non continui a rilasciare le
autorizzazioni in seguito alle quali,
per legge, i Comuni si ritrovano
ad essere obbligati a rilasciare
le concessioni edilizie.
Consiglieri:
Giancarlo Tapparo e Wilmer Ronzani
================================================================
Ecco il comunicato
che il Comitato (ottobre 2000)
ha inviato a giornali, radio e televisioni locali.
Lo stesso
comunicato è stato inviato al Ministero dell'Ambiente, all'Autorità
di bacino e al
Magistrato
del Po. Purtroppo la situazione è gravissima, visto che a livello
legislativo
le documentazioni
per Mollia sono tutte a posto e per Morca è solo una questione
di tempo.
Abbiamo incontrato venerdì scorso l'Amministrazione Comunale di
Mollia
dove, al contrario
di Varallo, la maggioranza è a favore del progetto.
Purtroppo
solo un intervento al di fuori della Valsesia può in qualche modo
contrastare
i progetti
in questione; si tratta ovviamente di scelte politiche che non arriveranno
certo
ne dalla Regione
Piemonte, ne tanto meno dalla Provincia di Vercelli.
Tutte le notizie
aggiornate riguardanti i progetti sono stati mandate al Sottosegretario
del Ministero
dell'Ambiente, purtroppo la sensazione è che il Ministero dell'Ambiente
abbia le mani
legate, non avendo a disposizione strumenti legislativi validi per bloccare
i progetti.
Il problema vero sta nel fatto che i due progetti risalgono al 1985 e tutte
le
normative
sucessive non sono retroattive. Tutto questo non vuol dire che sia stata
allentata
l'attenzione, al contrario, il senso di impotenza non fa che aumentare
il livello
di guardia.
Per ultimo si precisa che certe illazioni sul Comitato, lette sul newsgroup
della canoa,
non hanno per nulla diminuito l'impegno di chi dall'aprile '99 continua
a investire
il proprio tempo per cercare di evitare la devastazione del Sesia.
Sicuramente
ci ha fatto difetto l'incapacità di farsi pubblicità ad ogni
azione intrapresa
in questi
quindici mesi e di questo me ne assumo personalmente la responsabilità.
firmato:
Alberto S. del Comitato per la tutela del fiume Sesia e dei suoi affluenti
================================================================
Qui sotto il comunicato stampa
del "Comitato per la tutela del fiume Sesia" in merito alle interrogazioni parlamentari ed alle email inviate al sen. Giovanelli dicembre
2000
Il problema dello sfruttamento delle
risorse idriche valsesiane per la produzione di energia elettrica
e le possibili conseguenze negative
che potrebbero essere causate da interventi di modifica del sistema fluviale non supportati
da uno studio attendibile e da una opportuna programmazione,
sono stati oggetto di discussione
in Parlamento in sede di tredicesima Commissione (Territorio,
Ambiente, Beni ambientali).
Il 21 novembre scorso infatti, il
Dott. Fusillo, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente,
rispondendo ad un’interrogazione
urgente sul problema Sesia presentata il 25 ottobre dai senatori Vedovato, Saracco, Larizza,
Ortiana, Ripamonti, Maconi, Pizzinato e Iuliano, ha
illustrato i risultati dell’indagine
conoscitiva avviata dal Ministero dalla cui analisi si deduce che:
1.Su nove derivazioni già
esistenti e ventiquattro richieste di autorizzazioni (nove delle quali
Progetto Enel 1985) e due delle
quali (Mollia e Morca) già oggetto di concessione, la Regione
Piemonte ha avviato per un solo
progetto (quello sul Torrente Vogna) le procedure previste dalla Legge sulla Valutazione di
Impatto Ambientale.
2.La Provincia di Vercelli
dichiara di essere ancora in attesa da parte della Regione del Piano
di Tutela del Bacino del Sesia 3.L’Autorità di Bacino
del Po afferma di non disporre di elementi sufficienti per giudicare la
questione, non avendo fino ad ora
ricevuto dalla Regione i riscontri richiesti.
4.A tutt’oggi manca uno studio
aggiornato sul Deflusso Minimo Vitale. Qualunque autorizzazione
verrebbe quindi rilasciata sulla
base di parametri ambientali non attendibili.
Come si vede, ci troviamo di fronte
ad un quadro confuso e tutt’altro che confortante, da cui emerge la totale mancanza di coordinamento
tra i vari Enti territoriali competenti e che pone molti dubbi sull’effettiva volontà
di affrontare in modo serio una questione di vitale importanza
per il futuro della Valsesia (volontà
resa più che mai attuale dai recenti eventi calamitosi che
hanno colpito molte regioni italiane).
Siamo fortemente preoccupati per
il silenzio degli Amministratori provinciali e regionali, ai quali
più volte ci siamo rivolti
per chiedere un parere conclusivo ed un intervento fermo nell’interesse
della collettività.
E’ bene ricordare che anche i silenzi,
così come la mancanza di interventi positivi, rischiano di
lasciare spazi che sarebbero prontamente
occupati da soggetti privati i cui comportamenti sono
ispirati all’esclusivo perseguimento dei propri interessi, anche a scapito
di quelli generali.
================================================================
Comunicato del Comitato per la tutela
del fiume Sesia dell'11 gennaio 2001:
In questi giorni abbiamo ricevuto
dei messaggi sul problema Sesia e vorremmo fare alcune
considerazioni, prima di chiedervi
un'intervento personale per esercitare una forte pressione sulla Regione Piemonte:
1.Le e-mail di novembre erano
la punta di un iceberg di un lavoro pensato a lungo termine e sul
quale si sta continuamente lavorando
da due anni.
2.La manifestazione del 9
aprile 2000, con più di 500 persone, è servita a dare appoggio
e
forza al Comune di Varallo (che
si trova, ricordiamolo, nel completo isolamento territoriale)
per continuare ad osteggiare, a
livello legislativo, il progetto di Morca. E’ stata organizzata in un
momento di emergenza, è stato
un successo ma avrebbe potuto anche non esserlo, anzi poteva essere un autogol terribile se pensate che potevano anche esserci
solo 20 macchine. 3.Vorremmo ricordare che
la concessione edilizia è bloccata dal maggio '99, non certo per
un
caso. Il Comitato ha ottenuto una
risposta ufficiale dal Ministero dell'Ambiente, e questo
importante risultato è dato
dal fatto che gli argomenti che sono stati usati in questi quasi due
anni hanno convinto per la seconda
volta sette Senatori a presentare un'interrogazione al
Ministero dell'Ambiente. E la risposta
ufficiale è arrivata, grazie anche alle famose e-mail (circa
seicento); questo ha permesso di
individuare nella Regione Piemonte il vero interlocutore di
tutta la faccenda (che per altro
si permette di non dare risposte chiare neanche al Ministero).
4.Nessuno si è mai
chiesto veramente cosa si pensa sul territorio Valsesiano. Le centraline
idroelettriche sono presentate (da
chi le vuole fare e dai loro amici) come una fonte di
economia, e addirittura venerdì
scorso in Comunità Montana un' Europarlamentare della
Val d'Aosta ha sostenuto questa
tesi: grazie agli sbarramenti ed alle artificializzazioni, in
ottobre, nella loro valle, l'alluvione
è stata contenuta (?!?). Ad ascoltare questa idiozia al tavolo
della Presidenza c’erano una serie
di Assessori Provinciali e Regionali (firmatari delle autorizzazioni) che assentivano e in sala i Sindaci che ascoltavano …ai
Comuni viene offerto qualche milione all'anno per la
concessione e tutti sono contenti. Probabilmente questa
considerazione sembrerà marginale,
ma la Valsesia è "casa" dei Valsesiani, istituzioni e
popolazione. Nel momento in cui i Comuni e la gente locale vogliono le
dighe (o vengono convinti a volerle), che cosa volete
che significhi una bella piazzata, con tanto di telecamere e
giornalisti, davanti alla Sede della
Provincia o della Regione?
5.Le pressioni esercitate
dal Comune di Varallo e dal Comitato sulla Comunità Montana hanno fatto sì che a giorni si
terrà la Consulta dei Sindaci di tutta la Valle sul problema dello sfruttamento idroelettrico del Sesia.
Piccola vittoria direte, ma finalmente verranno prese delle
posizioni precise sul futuro della
Valsesia.
6.Martedì prossimo
in Consiglio Regionale verrà presentata un'interrogazione al Presidente
della Regione e anche questa volta
chiediamo a tutti di ripetere l'exploit di novembre via e-mail in pochi giorni, in modo tele che
la Regione dia finalmente risposte concrete. 7.Per quanto riguarda i media,
l'idea di andare in Regione (evitiamo di pensare di presentarci di
domenica, per favore) è stata
già da tempo presa in considerazione applicando l'equazione
casino=media. "Striscia" e "Le Iene"
continuano a ricevere pressioni dal Comitato e da amici
del Sesia che lavorano da Mediaset
o che hanno vari agganci, ma ancora non abbiamo il fatto;
per i media purtroppo non è
ancora accaduto niente, verrano con le telecamere il giorno in cui
saremo costretti a piantare le tende
sotto il ponte di Morca per bloccare le ruspe (chi? In
quanti? E soprattutto, per quanto
tempo? Riflettiamo su queste domande quando auspichiamo
le manifestazioni.....) Il Comitato e il Comune di
Varallo stanno cercando di non fare mai arrivare quel giorno,
convincendo le Istituzioni locali
che si sta per distruggere un patrimonio ambientale proprietà di
tutti, Valsesiani in testa.
Non devono essere solo pescatori
e canoisti a chiedere la tutela del Sesia, devono esserci anche tutti gli
Amministratori della Valsesia a difendere il fiume, il territorio, il turismo
e l’economia di
tutta la Valle. Se ci fosse anche chi, per il turismo Valsesiano, vorrebbe fare
un canale per le canoe da 26 miliardi, insieme al Presidente della Comunità
Montana, e magari anche Wild Water (organizzatrice degli Europei 2001 e mondiali
2002 di canoa), il Sesia sarebbe veramente salvo. Noi lavoriamo in questo senso. Se
Morca verrà bloccata ancora è perché l’Amministrazione
del
Comune di Varallo crede che questa
sia la via da percorrere in questo momento. Le possibilità di
blocco per via legislativa (l’unica
percorribile a lungo termine) potrebbero esserci grazie alla
collaborazione attiva da oltre un anno con uno studio legale amministrativo di
Torino che comprende come ultima spiaggia anche un eventuale ricorso al T.A.R. Per tutti questi motivi vi chiediamo
di far pervenire una e-mail agli indirizzi qui sotto riportati, per quanto
riguarda il testo scrivete voi personalmente il messaggio che ritenete
più giusto per salvare
il Sesia, naturalmente ricordandovi
di non mettere l'oggetto e se avete
voglia mandatene una copia per conoscenza al Comitato. Abbiamo cinque giorni di tempo.
(n.d.r.,
a partire dall' 11 gennaio 2001)
Presidente della Regione Piemonte
: Sig. Enzo Ghigo - ufficio.stampa@regione.piemonte.it
Presidente Consiglio Regionale:
Avv. Roberto Cota - roberto.cota@csr.regione.piemonte.it
================================================================
La lettera di Maurizio B. sul problema delle dighe in Valsesia
marzo 2001 Mi sembra doveroso aggiornare quanti
si sono mobilitati per il Sesia, e lo faccio a titolo personale
e per quanto so. La Regione Piemonte
ha dato risposta alle interpellanze del 5 ottobre 2000
attraverso l'Assessore Cavallera
con un documento di sette pagine che spero si potrà presto inserire nel sito del Comitato,
compatibilmente con gli impegni dei volontari che si occupano di questo. Riassumendo:
- Si elencano, oltre a 9 centraline
idroelettriche esistenti su Sesia e affluenti, altre 14 in progetto delle
quali tre già autorizzate: Morca, Mollia, Egua.- La Regione respinge le accuse
di "inadempienza in merito alla definizione del Piano ... di bacino..."
e dichiara invece di aver recepito le osservazioni e la necessità di operare con
cautela. (Mostrano un'intenzione rassicurante
ma non suggerirei di abbassare la guardia ovviamente!).
- La legge 365/2000 e più
in generale la sfuriata dei fiumi piemontesi dello scorso settembre pare indurranno a qualche ripensamento. Nel
frattempo, su istanza del Comune di Varallo, si è richiesta una verifica
ulteriore dello sbarramento di Morca a seguito delle
evidenti modificazioni dell'alveo rispetto all'epoca del progetto. In pratica il costruttore
dovrà dimostrare di non creare pericoli di esondazioni all'abitato e non sarà facile.- L'assessore fa poi riferimento
alle segnalazioni del Comitato del Sesia e traspare nell'insieme del documento che la mobilitazione dei
canoisti e dei pescatori sia stata utile, tempestiva ed efficace.
Quanto alla diga in val Vogna, mi
risultano delle opposizioni a uno studio di impatto ambientale che è parso ad alcuni un
po' troppo partigiano del committente (destino comune del resto a
questi studi che non capitano a
caso sul tavolo di questo o quel consulente).
Sicuramente si dovrà ripartire
con delle inziative che dovranno essere ben ponderate e adeguate alla strategia condotta sino ad
ora. Se si dovrà passare dalle scartoffie ad altro, niente di male.
================================================================
Fiume
Sesia - Attenzione al buco (!) nel tratto da Piode a Scopello
Nel tratto classico del Sesia, con imbarco a Piode, dopo la prima rapida
impegnativa detta del "pollice" c'è un laghetto poi una breve rapidina e al termine di
essa si trova
un maledetto buco-rullo che si è venuto a creare con le
piene dell'autunno 2000. Il buco, molto largo, è preceduto
da pochi metri di corrente piatta ma veloce. La preventiva ispezione
è obbligatoria. Senza sicura comunque non si deve scendere!
La sponda di roccia che si trova
sul lato destro del buco finale consente di effettuare la sicura. L'eventuale trasbordo di questa
rapida non sarà certo un segno di debolezza ma di intelligenza.
Riflettete bene perchè questo
buco-rullo è estremamente pericoloso!
( primavera 2001 )
================================================================
Ho ricevuto (10
gennaio 2002) questo messaggio del Comitato
per la tutela del Sesia
Oggetto: Morca
- fiume Sesia - progetto ex new team/font>
Cari amici,
vi comunichiamo
che in Località Morca a Varallo è stato affisso un cartello
di inizio lavori della ditta Valsesia Energia, inerente il progetto di
ristrutturazione di centralina idroelettrica denominato "ex new team".
E' già
stato interpellato il Comune di Varallo, che domattina effettuerà
le verifiche e gli accertamenti.
Per legge,
a seguito del rilascio di concessione edilizia (nel caso di Morca concessa
per atto dovuto dal Comune di Varallo in data 18/01/01, e poi sospesa dall'Autorità
di Bacino del Po) è fatto obbligo alla ditta di iniziare i lavori
entro un anno dalla data della concessione, pena la decadenza della stessa.
Alla luce
di queste considerazioni, supponiamo che il cartello sia stato affisso
per questo motivo. Siamo in attesa di una comunicazione, certa ed ufficiale,
da parte della Ammistrazione del Comune di Varallo.
Sarà
nostra premura informarvi tempestivamente sullo sviluppo della situazione.
Siamo a disposizione
per qualsiasi informazione. La Segreteria del Comitato
indirizzo
email: comitatosesia@laproxima.it ----------
Secondo
messaggio (15 gennaio 2002)
del Comitato per la tutela del Sesia ---- Oggetto: Morca
Cari amici,
il Comune
di Varallo ci ha confermato ufficialmente che le motivazioni per cui è
stato affisso il cartello di inizio lavori in loc. Morca - progetto
"ex new-team" sono quelle che vi scrivevamo nel messaggio precedente
e cioè che per legge, a seguito del rilascio di concessione
edilizia (nel caso di Morca concessa per atto dovuto dal Comune di Varallo
in data 18/01/01, e poi sospesa dall'Autorità di Bacino del Po)
è fatto obbligo alla ditta di iniziare i lavori entro un anno dalla
data della concessione, pena la decadenza della stessa; non essendo sufficiente
il semplice posizionamento di un cartello per dare l'inizio lavori ma è
fatto obbligo alla ditta la costruzione di manufatti di cemento, sono in
via di valutazione eventuali estremi per richiedere la revoca della licenza
edilizia non essendo di fatto ancora cominciati i lavori.
Sarà
premura del Comitato tenervi aggiornati non appena ci saranno novità.
La Segreteria
================================================================
messaggi del
Comitato per la tutela del fiume Sesia e dei suoi affluenti
( 28 maggio 2002 ) --- Corrente postale del Comitato ed iniziative in corso:
E' stato attivato un conto corrente postale perchè tutti possano sostenere il "Comitato per la tutela del fiume Sesia e dei suoi affluenti". E' sufficiente andare in posta e compilare un bollettino bianco con i dati riportati qui di seguito, ricevendo presso l'ufficio postale la ricevuta. I versamenti verranno riportati sul sito internet con nome, iniziale del cognome e città.
Il numero di conto è: 21330139 intestato a: Ferruccio Lazzeri (resp. per il Comitato relazioni con gli Enti Pubblici) Causale: "pro Comitato Sesia". La campagna di finanziamento servirà per: affissione di manifesti in Valsesia in concomitanza con le elezioni Provinciali e i Campionati del Mondo. Volantini da distribuire durante i Campionati del Mondo e durante il raduno del 22 e 23 giugno. Stampa di magliette "salviamo il Sesia" eventuali altre iniziative da intraprendere collegate al programma qui di seguito riportato.
Vi ricordiamo le iniziative in corso:
Operazione Mondiali per il Sesia, 31 maggio - 2 giugno 2002 - No alle dighe.
Raduno 22 e 23 giugno 2002, "Salviamo il Sesia".
Progetto "Amicofiume": Sono stati promossi incontri con le scuole elementari della Valsesia, e tramite un video gli alunni sono stati coinvolti sull'importanza del patrimonio del fiume Sesia. I ragazzi insieme agli insegnanti hanno preparato a loro scelta dei lavori (disegni, poesie, temi etc.) che sono serviti per allestire una mostra che è stata inaugurata domenica 26 maggio alle ore 17.30 presso la Biblioteca di Varallo Sesia. La mostra rimarrà
aperta fino al 2 giugno in concomitanza con i Campionati del Mondo di Canoa e Kayak. I migliori lavori saranno premiati con una escursione delle classi a bordo fiume gestita dagli "Accompagnatori Naturalistici della Valsesia" da tenersi la prima settimana di giugno.
================================================================
Nuovo progetto dell'Enel sul Sesia - località Balmuccia (
16 settembre 2002 )
Oggetto: richiesta di moratoria in attesa del compimento dello studio "Attività
conoscitiva finalizzata alla tutela e alla valorizzazione del fiume Sesia"
commissionato da Regione Piemonte e Provincia di Vercelli
Nessuno ci avrebbe potuto credere: è arrivato anche il momento della
presentazione di un nuovo progetto di centrale idroelettrica da parte
dell'ENEL: una diga nel Comune di Balmuccia, 12 km di galleria sotto le
montagne e la centrale produttiva nel Comune di Quarona. In un bacino fluviale
minacciato da captazioni pressoché ovunque questo nuovo progetto completa il
quadro di devastazione programmata del territorio che, a questo punto, risulta
attuata e perseguita da precise scelte politiche.
Una politica per le energie rinnovabili?
La ricerca di fonti energetiche alternative ha come scopo lo sviluppo nel
rispetto dell'ambiente, non della sua distruzione; con i progetti di
sfruttamento idroelettrico presentati sul territorio valsesiano ci si nasconde
dietro alle direttive europee inerenti la ricerca, necessaria ed urgente, di
fonti di energia pulita per sfruttare indiscriminatamente un territorio al puro
fine di lucro imprenditoriale privato.
Per esempio, qualcuno ha mai quantificato in termini economici i vantaggi che i
Valsesiani ricaverebbero dalla realizzazione di ben 24 progetti di derivazione,
informando nel merito e in modo adeguato la popolazione? Quali e quanti posti
di lavoro verrebbero creati?
Il cosiddetto "popolo sovrano" sa benissimo cosa rischia di perdere
definitivamente, ma a tutt'oggi non è ancora stato messo nella condizione di
capire cosa riceverà in cambio. In questa situazione di poca chiarezza risulta
anche comprensibile il fatto che i piccoli Comuni della Valle, allettati
dall'offerta di pochi soldi (parliamo di cifre annue che si aggirano sui venti
milioni delle vecchie lire!) possano essere tentati dallo svendere il proprio
territorio a scapito di qualsiasi discorso di sviluppo organico e complessivo
della Valsesia (ricordiamo a tale proposito che i Comuni dell'Alta Valsesia,
partendo da Quarona sono ben 23 su un territorio che si estende in lunghezza
per circa 40 km. Cosa potrebbe accadere se ognuno di loro dovesse decidere di
prosciugare il proprio tratto di fiume?).
Vogliamo in aggiunta porre, in termini prettamente utilitaristici, alcune
domande sul futuro che ci si propone in seguito all'attuazione dei progetti di
captazione e al conseguente prosciugamento di fatto del fiume:
- Quale sicurezza?
Il contenimento dei rischi idrogeologici è prioritario per una politica
corretta di sviluppo, ed i pericoli che si instaurerebbero in seguito
all'alterazione dell'ambiente fluviale sono documentati e prevedibili per
chiunque. La Valsesia è stata finora preservata dai disastri che hanno colpito
tutte le valli confinanti quali la Valle d'Aosta e le valli dell'Ossolano, dove
da anni è in atto un processo di progressiva cementificazione, intubazione e
canalizzazione di fiumi e torrenti.
- Quale qualità della vita?
Il fiume non ha solo una funzione paesaggistica e ricreativa; quali problemi
verrebbero a crearsi per quanto riguarda l'autodepurazione e lo smaltimento
degli scarichi fognari nei tratti interessati dalle derivazioni? La Valsesia è
priva di impianti di depurazione delle acque e stiamo parlando di 24 progetti
che interessano tratti di lunghezza variabile tra i 2,5 e 5,5 km ciascuno, dove
sono previsti deflussi minimi vitali basati su parametri e dati di portata
delle acque non più attendibili perché vecchi di 20 anni. - Quale sviluppo turistico? L'alta Valsesia è una perla naturalistica, ed il turismo legato ad essa è
sviluppato e fiorente grazie anche agli sforzi e agli ingenti investimenti
degli anni passati in questo settore da parte di privati, di Enti Pubblici e di
finanziamenti della Comunità Europea. Nessuno può nascondersi che il
prosciugamento di fatto del fiume e di alcuni affluenti comporterebbe un
tracollo delle presenze in Valle, relativamente al turismo fluviale e
piscatorio, ma anche a tutto il turismo naturalistico. Chi, per esempio,
frequenta la val Vogna, come reagirà al prosciugamento del torrente Vogna per
5,5 km? Il turismo genera sì ricchezza direttamente agli operatori del settore, ma la
ricaduta economica di questa ricchezza coinvolge l'intera comunità sul
territorio; citiamo, a questo proposito, alcuni degli effetti che la
compromissione del turismo in Valsesia comporterebbe: ad esempio,
l'abbattimento dei numerosi posti di lavoro del settore alberghiero e nella
ristorazione; il settore commerciale, rilanciato anche dalla campagna "io
compro in Valle", che vedrebbe una larga fetta dei consumi sparire; il settore
immobiliare, che conoscerebbe un deciso abbassamento del valore dei fabbricati.
L'oggettività di queste considerazioni è sotto gli occhi di tutti, ma giorno
dopo giorno, e soprattutto dopo la presentazione del nuovo progetto ENEL, ci
sembra che la realtà dell'Amministrazione Pubblica basi le Sue azioni ed i Suoi
programmi su tutt'altre linee-guida.
In particolare, l'impressione è quella di stare assistendo alla realizzazione
di una manovra speculativa, che non tiene conto in primis di qualunque discorso
di salvaguardia del territorio e di tutela ambientale, e che pare tesa ad
escludere dalla possibilità di dibattito tutti quei soggetti pubblici e privati
che in questa Valle, per definizione a vocazione turistica, vivono, operano,
hanno investito le proprie risorse e sono giustamente preoccupati dalle
ricadute negative, dal punto di vista socio-economico, che deriverebbero dalla
probabile devastazione del bacino fluviale Valsesiano.
La continua contraddizione tra proposte ed investimenti nel turismo, nel futuro
sostenibile della Valle e nella tutela ambientale con la programmatica
umiliazione del territorio non è più occultabile né difendibile.
A che cosa è stato destinato il territorio valsesiano?
Sono stati stanziati dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Vercelli 300
milioni di vecchie lire per uno studio sull'"uso plurimo delle acque del bacino
dell'Alta Valsesia", che verrà assegnato nel mese di ottobre 2002.
Che senso ha promuovere e finanziare un siffatto studio e contemporaneamente
rilasciare le concessioni per interventi che porteranno modifiche irreversibili
all'assetto idrogeologico attuale?
Siamo certi che una risposta politica convincente sia la sospensione immediata
di tutti gli iter burocratici dei progetti, delle autorizzazioni e delle
concessioni edilizie in essere sul bacino fluviale dell'Alta Valsesia. Riteniamo altresì che la mancanza dell'applicazione di una moratoria con un
così importante ed auspicato studio in corso sarebbe un'azione tanto
paradossale quanto significativa, purtroppo in una direzione che nessuno di noi
si augura.
================================================================
Fiume Sesia, di Marco Scolari
A valle del ponte per Morca (zona di Balangera) c'è la rapida dove la strada è franata durante la piena di inizio giugno 2002. All'inizio della rapida ci sono sulla destra tre alberi molto alti che hanno resistito alla piena nonostante essi stessi abbiano trattenuto alla loro base altri alberi
sradicati e portati a valle dal fiume. Mentre scendevo in canoa ho notato l'insieme di tronchi accatastati ed ho deciso di provare a toglierne qualcuno. Devo dire che l'impresa si è rivelata più difficile e faticosa del previsto perchè i tronchi erano incastrati alla perfezione. Ne ho tolto qualcuno per cercare di evitare che, durante una prossima piena, il fiume possa abbattere i tre alberi che sono cresciuti
nel bel mezzo dell'alveo. Spero che qualche gruppo numeroso di canoisti decida di fare altrettanto. Non sarebbe comunque una cattiva idea se qualche rafting si fermasse e contribuisse a rimuovere i tronchi rimasti addosso agli alberi (sui gommoni c'è tanta gente e dunque tante braccia.....)!!
La micidiale piena di mercoledì 5 giugno 2002 ha modificato varie rapide del fiume Sesia. Il tratto a monte di Mollia, per sentito dire, ha subito alcune modifiche.
A valle di Piode la rapida che segue quella detta del "pollice" ha un rullo finale estremamente pericoloso e molti la passano tutta a sinistra con "sicura" sulla sponda destra. Trasbordo!!
Il fiume, a monte del piazzale delle Seggiovie per l'Alpe Mera, apporta più acqua nel ramo di destra. Il piazzale purtroppo è stato asfaltato in occasione dei Mondiali di Canoa (nooooooo!) e con il sole il catrame emana un terribile ed insopportabile odore di petrolio. Pensatela come vi pare, ma io preferivo il "vecchio" piazzale di terra e manto erboso!
La rapida del ponte di Scopello porta, dopo un paio di grosse onde-buchi, a sbattere sul masso grigio-scuro posizionato al centro proprio alla fine della rapida stessa. Pericolo!!
La Balmuccia ora non ha più quella specie di isolotto di sassoni che consentiva il trasbordo di gran parte della celebre, lunga e potente rapida. Ora il fiume passa dappertutto da destra a sinistra.
La rapida della Trancia ha un bel buco sul centro-destra (sabato 15 giugno
ho assistito alla scena di uno con l'hydrospeed che è stato trattenuto per lunghi e interminabili secondi. Per fortuna non ha mollato l'hydrospeed e dopo un po' il Sesia l'ha lasciato andare!). Nel finale della Trancia c'è un ritorno sulla sinistra e più in là si sono formate delle onde che un tempo non esistevano. La Trancia viene discesa tutta a destra o al centro
evitando con precisione entrambi i ritorni sopra descritti.
La rapida dell'Igloo è tutta un'altra cosa. Adesso si sviluppa nel ramo di sinistra del fiume con tanto di curva a destra, continua quindi con onde molto divertenti e poi più difficili nel finale. La rapida è facilmente visionabile a piedi lasciando l'auto presso il parcheggio davanti alla Discoteca Igloo.
Nei pressi del campeggio di Balangera il fiume si divide con una rapida più facile a sinistra ed una più impegnativa a destra. Le rapide dopo il ponte di Morca e dopo la Chiesetta di Valmaggia hanno subito sostanziali modifiche. Al Baraggiolo il Sesia ha più acqua nel ramo di destra.
================================================================
Valsesia ( provincia di Vercelli, regione Piemonte )
Il comunicato sulla situazione in Valsesia datato
5 Febbraio 2003
COMITATO PER LA TUTELA DEL FIUME SESIA E DEI SUOI AFFLUENTI
a.. Il 16 Gennaio, nella sede della Comunità Montana è stato presentato ai
cittadini, ai Sindaci, ai derivatori, presenti l'Assessore Provinciale alle
risorse idriche e un Funzionario della Regione, lo "Studio sulla fruibilità del
fiume Sesia". La presentazione del lavoro, commissionato dalla Provincia e
dalla Regione, è stata fatta dalle tre società italiane che hanno vinto il
relativo appalto europeo. Si tratta di uno studio sulla compatibilità dell'uso
del fiume per i differenti fini: idroelettrico, sportivo, piscatorio, e
turistico. Consegna prevista: fine Settembre. Anche in base a questo studio
verranno decisi i "Piani di Tutela" della Regione entro il 2003.
b.. Il Comune di MOLLIA ha dato la concessione. Insieme al progetto
esecutivo è stata depositata alla Provincia, dove si attende il parere
definitivo. Il Comitato per la difesa del Sesia chiede alla Provincia e alla
Regione la moratoria (come per tutti gli altri progetti) in attesa dei
risultati dello Studio di Fruibilità, studio già finanziato dalla Regione. c.. L' E.N.E.L. consegnerà a Marzo la sua Valutazione d'Impatto Ambientale
riguardante il suo Mega Progetto BALMUCCIA-QUARONA d.. Sul Sito del Comitato è stata aggiornata la cartina delle derivazioni.
(compresa questa recente richiesta dall'ENEL con la costruzione di una diga
vera e propria, e con rilascio dell'acqua a Quarona !) . e.. Il 2 e il 3 Febbraio il Comitato è stato presente ai Campionati Italiani
di Eskimo a Cernusco sul Naviglio (MI) con una sua postazione, per diffondere
materiale informativo e raccogliere iscrizioni e fondi. QUALI E QUANTI PROGETTI :- 15 Progetti di sbarramenti e di centraline per la produzione di energia
idroelettrica, presentati da Società private, che interessano tratti di fiume
di lunghezza variabile da 2,5 a 5,5 km, di cui:
1 già costruito (3 Km di fiume prosciugato a monte di Alagna)
1 in costruzione (Comune di Rimella)
2 di imminente realizzazione (Comuni di Mollia e di Varallo-loc.Morca) 1 in fase esecutiva, con iter burocratico molto avanzato (Val Vogna)
- Un Mega-Progetto ENEL nel Comune di Balmuccia, che convoglierà le acque del
Sesia e del Sermenza in un tubo lungo 15 km e del diametro di 5 metri, per
arrivare alla centrale prevista a Quarona località Doccio in linea retta
attraverso le montagne, prosciugando di fatto il Sesia per circa 20 km.
A questo si aggiunge il fatto che l'ENEL, con il progetto presentato nel 1985
(non attuato per l'opposizione sul territorio) possiede ancora otto concessioni
distribuite sul bacino dell'Alta Valsesia, la cui destinazione non è ancora chiara.
- Una Serie Infinita di Richieste e di studi di fattibilità per derivazioni e
centraline che vengono sottoposti quotidianamente all'attenzione dei Sindaci
valsesiani (torrente Gronda - Comune di Rassa, torrente Mastallone - Comune di
Cravagliana loc. Voj, torrente Sermenza - Comune di Rima, torrente Egua -Comune di Rimasco, più altre "idee" sul torrente Artogna, nel Comune di Sabbia, etc.).
DANNI E RISCHI IN AGGUATO
CONTRO LA FALSA INFORMAZIONE: I POSTI DI LAVORO NON CI SARANNO.
Tutti questi impianti non produrranno posti di lavoro stabili, dato che gli impianti sono
automatizzati, e avranno effetti devastanti sulla qualità della vita e sulla
già fragile stabilità idrogeologica della Valle, con danni sia immediati che a
lungo termine che l'intera collettività dovrà accollarsi; favoriranno il
parassitismo a scapito di quanti credono nell'integrità dell'ambiente e hanno
avuto, hanno e avranno la volontà di investire le proprie risorse, sul nostro
territorio, con benefici chiari e reali per tutti.
LA SICUREZZA. Il contenimento dei rischi idrogeologici è prioritario per una
politica corretta di sviluppo, ed i pericoli che si instaurerebbero in seguito
all'alterazione dell'ambiente fluviale sono documentati e prevedibili per
chiunque. La Valsesia è stata finora preservata dai disastri che hanno colpito
tutte le valli confinanti quali la Valle d'Aosta e le valli dell'Ossolano, dove
da anni è in atto un processo di progressiva cementificazione, intubazione e
canalizzazione di fiumi e torrenti.Di chi saranno le responsabilità economiche e penali del dissesto idrogeologico?
LA QUALITA' DELLA VITA. Il fiume non ha solo una funzione paesaggistica e
ricreativa; La Valsesia è priva di impianti di depurazione delle acque e adesso
stiamo parlando di progetti dove sono previsti deflussi minimi vitali basati su
parametri e dati di portata delle acque non più attendibili perché vecchi di 20 anni.
Quali problemi verrebbero a crearsi per quanto riguarda l'autodepurazione e lo
smaltimento degli scarichi fognari nei tratti interessati dalle derivazioni? CHI PAGHERA' TUTTO QUESTO ?
LO SVILUPPO TURISTICO. L'alta Valsesia è una perla naturalistica, ed il
turismo legato ad essa è sviluppato e fiorente grazie anche agli sforzi e agli
ingenti investimenti degli anni passati in questo settore da parte di privati,
di Enti Pubblici e di finanziamenti della Comunità Europea. Nessuno può
nascondersi che il prosciugamento di fatto del fiume e di alcuni affluenti
comporterebbe un tracollo delle presenze in Valle, relativamente al turismo
fluviale e piscatorio, ma anche a tutto il turismo naturalistico. Chi, per
esempio, frequenta la Val Vogna, come reagirà al prosciugamento del torrente
Vogna per 5,5 km? Chi spende ferie e denaro in Valsesia verrà ancora per
balneare in un rigagnolo maleodorante?
COSA ABBIAMO E COSA RISCHIAMO DI PERDERE. Il fiume Sesia e i suoi affluenti principali (Otro, Vogna, Artogna, Egua,
Sorba, Sermenza, Mastallone) costituiscono attualmente un ecosistema fluviale
che, nell'ambito del Nord Italia, si caratterizza per un eccezionale livello di
"naturalità". In particolare, il sistema ecofluviale del fiume Sesia, per il
suo caratteristico regime idrico e per l'assenza di insediamenti produttivi
nell'Alta Valle, offre una qualità delle acque decisamente superiore a quella
della maggior parte dei fiumi alpini, e un'elevata biodiversità faunistica,
ospitando la pregiata Trota Marmorata, il Temolo autoctono, la Trota Fario e
l'insieme dei macroinvertebrati fluviali. Inoltre, la Valsesia mantiene ancora una densità abitativa relativamente bassa
con un impatto antropico sull'ambiente corrispondentemente contenuto.
Uno degli elementi di più forte attrazione turistica è l'amplissima offerta di
attività sportive, terrestri e acquatiche, praticabili nella valle; il
trekking, praticato anche nelle numerose valli laterali; l'alpinismo, praticato
prevalentemente sul gruppo del Monte Rosa; lo sci invernale, gli sport d'acqua
viva (rafting, canoa, torrentismo, hydrospeed) e la pesca sportiva, praticati
lungo tutto il fiume Sesia e i suoi affluenti.
La straordinaria ricchezza naturalistica della Valsesia, ed il significativo
potenziale turistico ad esso correlato, sono un valore ed una risorsa che
devono essere preservati e valorizzati.
Una delle battaglie che il Comitato ha portato avanti in questi anni è stata
la richiesta, indirizzata a Regione Piemonte e Provincia di Vercelli, di
promuovere e finanziare uno "Studio sull'uso plurimo delle acque" da utilizzare
come strumento conoscitivo indispensabile per una programmazione seria ed
equilibrata del territorio, e di sospendere, nel frattempo, qualsiasi iter
burocratico di autorizzazione alle richieste depositate in Provincia.
Questo studio è stato finalmente finanziato e la sua consegna è fissata per la fine del 2003.
Contro ogni logica, la Provincia, che è l'unico Ente Pubblico che possa
disporre la moratoria in questione, non sente l'esigenza di fermare i progetti,
che hanno un esteso coinvolgimento territoriale e/o un preoccupante impatto
ambientale, alcuni dei quali già oggi sono in fase di realizzazione.
In questo modo si procede con lo sfruttamento indiscriminato del bacino
dell'Alto Sesia e con la sua programmata devastazione; inoltre lo Studio,
fortemente richiesto dal Comitato, diventa totalmente inutile, se non per fare
da paravento ad interessi poco chiari. E TU CANOISTA, HAI LE IDEE CHIARE ?
QUANDO TI CHIAMEREMO, SARAI PRONTO A VENIRE DARE UNA MANO ... E A DIRE COME LA PENSI TU ?
www.laproxima.it/comitatosesia
================================================================
Torino,
25 Febbraio 2003
La Regione Piemonte dispone la "moratoria" sul fiume Sesia
La Giunta regionale, assumendo i poteri del Consiglio, ha approvato la "moratoria" sul fiume Sesia:
da oggi e per i prossimi tre anni nel tratto tra le sorgenti di Alagna e il ponte della frazione
Baraggiolo di Varallo entrano in vigore le misure di salvaguardia annunciate nei giorni scorsi. Vengono così sospesi i lavori relativi a concessioni già autorizzate ma non ancora realizzate, l'avvio
di nuovi procedimenti per derivazioni comprendenti opere fisse in alveo e sulle sponde, le istruttorie
in corso per opere di derivazione idrica, il pagamento di canoni e sovracanoni per le concessioni
già rilasciata ed ora bloccate. Inoltre, la Provincia di Vercelli ed i Comuni di Alagna, Riva Valdobbia, Mollia, Campertogno,
Piode, Pila, Scopello, Scopa, Balmuccia, Vocca e Varallo hanno l'obbligo di non emanare atti in
contrasto con la delibera regionale e di assumere i conseguenti atti inibitori e sanzionatori. A spiegare i motivi che hanno portato la Giunta a questo provvedimento è l'Assessore regionale
all'Ambiente, Ugo Cavallera: "La Valsesia richiama da anni migliaia di turisti interessati, oltre che
alle bellezze naturali, anche alla fruizione ricreativa delle acque, con riferimento soprattutto
all'attività piscatoria e agli sport di acqua viva. Inoltre, l'indubbio valore ambientale e ricreativo di
un corso d'acqua sostanzialmente integro per 32 km consecutivi è suffragato dal fatto che nel 2001e 2002 sono stati organizzati i campionati europei e mondiali di canoa, con significative ricadute
economiche che coinvolgono, oltre agli operatori del settore turistico, l'intera comunità valsesiana". "Regione, Provincia e comunità locali - aggiunge Cavallera - hanno finora investito nella zona
dell'alto Sesia significative risorse finanziarie a sostegno della funzione ricreativa delle acque, con la
costruzione di accessi al fiume per le imbarcazioni, costruzione di aree panoramiche, servizi igienici
e parcheggi. Infine, la Regione, nel Piano di tutela delle acque, è orientata a destinare il tratto in
questione alla pratica degli sport di acqua viva". Attualmente, nella porzione del bacino idrografico dell'alto Sesia a monte dell'abitato di Varallo
sono in esercizio sette derivazioni d'acqua al servizio di altrettanti impianti idroelettrici di potenza
modesta (da 1.785 a 125 kW), ai quali si aggiungono tre piccoli impianti di autoproduzione, ed
esiste una sola derivazione in esercizio. Risultano autorizzate ma non ancora realizzate, in quanto
non sono state costruite le opere idrauliche necessarie per il loro funzionamento, due concessioni di
derivazione per uso idroelettrico. Sono inoltre in corso, presso i competenti Uffici provinciali, le
istruttorie di quattro nuove istanze di concessione di derivazione a uso idroelettrico, tra cui una di
grande derivazione per prelevare dal Sesia a Balmuccia la portata di 32.000 l/sec massimi e
12.200 l/sec medi per produrre la potenza nominale media di 17.465 kW.
================================================================
Comunicato del Comitato Sesia, datato
28 Febbraio 2003
E’ ufficiale: Sesia salvo per tre anni!
La Regione Piemonte ha pubblicato sul suo sito la notizia dell’approvazione della moratoria
richiesta dal Comitato. Grazie a chi ha sostenuto la nostra azione: con messaggi, sottoscrivendo la tessera annuale del
comitato, partecipando di persona alle manifestazioni.
Grazie anche ai giornali e ai siti di canoa, a Rivernews che ha fornito le bandiere quest’estate.Questo risultato è il frutto anche della volontà e dell’impegno di tutti voi. L’interesse e il sostegno dimostrati da tante persone e tanti (sempre di più) enti e associazioni, la
combattività di chi ha lottato per tre anni (un grazie anche ai pescatori!), hanno permesso questo
risultato. E’ molto, ma per la precisione sappiate che la moratoria non vale per gli affluenti! Eh, già. Non
siamo in una favola o in un film. Questa è la realtà, ragazzi! E altri successi andranno strappati, uno
per uno, con metodo e pazienza. Quindi, confortati da un grande successo, consideriamo
l’impegno per l’acqua della Valsesia non esaurito. Ma speriamo che la strada già aperta renda più agevole il cammino per tutti i Valsesiani che
decideranno di tenersi la loro acqua invece che cederla agli speculatori.
A questo proposito c’è già un debutto promettente: i Comuni di Alagna e Riva Valdobbia, tenendo
(per la prima volta!) una seduta unica e comune dei due Consigli Comunali, hanno deciso
all’unanimità di chiedere alla Regione Piemonte l’estensione della moratoria agli affluenti.
La riunione dei Consigli congiunti si è svolta a Riva Valdobbia domenica 23 Febbraio. Erano
presenti: Comunità Montana, Società Valsesiana Pescatori Sportivi, Comitato Sesia, Consorzio
della Val d’Otro, i derivatori interessati ai progetti riguardanti la Val d’Otro e la Val Vogna. Ultimo minuto: sul numero di Airone di Giugno ci sarà un articolo sul Sesia e i suoi affluenti.
================================================================
Comunicato del Comitato Sesia, datato
Maggio 2003
Dopo il voto della Giunta, è arrivato a metà Aprile quello definitivo dell’Assemblea Regionale Piemontese. E’ passata la moratoria per il Sesia, oltre ad un Ordine del Giorno presentato dall’Opposizione nel quale si invita la Giunta ad impegnarsi ad estendere anche agli affluenti la moratoria.- Il Consorzio d’Otro ha venduto i terreni agli interessati al relativo progetto, che quindi va avanti.
- Recentemente è stato presentato in Provincia a Vercelli, un progetto di raddoppio nel territorio comunale di Cravagliana della già esistente centrale della Bagnola alimentata da un affluente del Mastallone, con nuova derivazione sul Mastallone stesso della lunghezza di alcuni km..Il Consiglio Comunale ha già espresso un parere negativo al progetto. Il Comitato chiederà di ribadirlo alla prossima Conferenza dei Servizi (momento d’incontro di tutti i soggetti interessati: Provincia, Magistrato del Po, Comunità Montana, ecc.), il 21Maggio.- Sul mensile "Airone" di Maggio è stato pubblicato l’articolo sul Sesia (il Comitato ha dedicato una giornata a giornalisti e fotografo per accompagnarli nei luoghi interessati ai progetti). L'articolo lo trovate alle pagine 41 e 42. (n.d.r.: andate all'edicola e comprate "Airone"!!)
- La sera di sabato 24 Maggio, in occasione delle gare (24 e 25 Maggio) del Campionato Italiano di Rafting 2003, si terrà a Scopello l’annunciata Festa del Sesia. Sarà sul piazzale delle Seggiovie, con grigliata alle 20 e concerto alle 22,30. Per la grigliata, che si terrà al tendone della Pro Loco, prenotare allo 0163-71118.
Alla mattina, durante le prove, in uno dei gazebo presenti sul piazzale del “Bar Capriccio”, sempre a Scopello sarà attivo un centro informazioni e iscrizioni del Comitato. Lo stesso che sarà presente poi la sera stessa alla Festa, e il giorno dopo, domenica 25, durante le gare e le premiazioni relative alla prova di Campionato Italiano Rafting sul Piazzale delle Seggiovie.
================================================================
Ho ricevuto una email in merito alla
Valsesia -- Settembre 2004 La pubblico omettendo volutamente il nome e l'indirizzo di posta elettronica di
chi l'ha scritta.
"Caro Marco, non sono un'appassionata di
canoa ma amo moltissimo il Sesia e la Valsesia. Volevo focalizzare la tua attenzione
sugli scempi che il comune di Mollia sta
effettuando, primo fra tutti la creazione di deturpanti quanto presumo inutili margini di
pietra in localita' Casacce. Mi sento indignata e impotente di fronte alla distruzione di un paesaggio che
fino all'anno scorso era selvaggio e stupendo. Purtroppo temo che non si possa piu' far nulla e temo che neanche una piena di
quelle con i fiocchi possa mai cancellare tale obbrobrio! Quello che mi chiedo
e' a chi giova tutto cio'. Cordiali saluti."
Comunicazione del Comitato per la tutela del fiume Sesia e dei suoi
affluenti Avete letto bene! Dopo la Moratoria, e lo Studio sull’Uso Plurimo delle Acque, finalmente il
20/09/2004 è stato approvato dalla Regione Piemonte, il “Piano di Tutela
delle Acque”:
www.regione.piemonte.it/acqua/index.htm. Il Piano, per quanto riguarda il territorio Valsesiano, pone limiti ben
precisi alle derivazioni (anche se purtroppo non in tutti i casi),
stabilisce destinazioni d’uso e definisce le linee guida per il futuro dei
corsi d’acqua, facendo proprie le direttive CE per quanto riguarda la loro
rinaturalizzazione. Sul Sesia da Alagna a Varallo non si faranno né nuove derivazioni ne’ dighe,
e così per tutti gli affluenti, tranne, purtroppo, tre (ma vedremo dopo nel
dettaglio). Quindi l’acqua continuerà a scorrere anche nell’Egua, nel
Sermenza, nel Sorba, nell’Artogna etc.! Non solo, è stata anche messa in
evidenza la naturale vocazione e destinazione del comprensorio per gli sport
fluviali, ed è stata citata una parola, rinaturalizzazione, che darà modo,
speriamo, di affrontare anche il problema dei disalvei e delle sponde
artificiali.Queste notizie sono qualcosa per cui anni fa in molti avrebbero
messo la firma…....e per fortuna in molti l’abbiamo fatto! Un grazie dal Comitato alle tante persone che
hanno contribuito al raggiungimento di questo definitivo successo: chi con
anni d’impegno appassionato, chi con le firme, chi con un contributo
economico, chi con
la presenza fisica in momenti cruciali.
Anche il dibattito a livello nazionale e internazionale tramite la stampa e
Internet, la continua sorveglianza e i relativi aggiornamenti degli utenti
dei fiumi alla comunità, hanno contribuito alla causa, dimostrando un
interesse esteso e quindi meritevole di attenzione da parte dei Legislatori. E veniamo ai tre affluenti non compresi nel
provvedimento.
Il Piano di Tutela delle Acque non prevede infatti la salvaguardia del
Mastallone, anzi stabilisce la sua destinazione ad uso idropotabile (c’è un
progetto “delirante” di invaso da 35.000.000 mq.); nel mese di maggio il
Comitato aveva denunciato con un comunicato stampa, la follia di un progetto
di questo tipo e comunque gli Enti Locali (Sindaci e Comunità Montana) hanno
preso una posizione assolutamente contraria. Purtroppo questi sono giochi
politici per cui è probabile che tutto ciò accada per poter presentare un
progetto di invaso alternativo ad uno già presentato in Valsessera, e fra i
due quello di più probabile realizzazione
dovrebbe essere il secondo; ma intanto non ci sono tutele sul Mastallone. Il Vogna e l’ Otro invece, essendo stati
destinati da anni dai Comuni di Alagna e Riva Valdobbia alla produzione di
energia idroelettrica ed essendo già stati approvati i progetti con il
rilascio della concessione, non rientrano nella nuova normativa, anche se
non è per ora stato costruito ancora niente!L’importante è non abbassare la guardia, visto che siamo in Italia dove vige
il concetto: “fatta la legge trovato l’inganno”. In sostanza attualmente
siamo di fronte a questa situazione: la Regione Piemonte approva il “Piano”
preparato dall’Assessorato alle risorse idriche, ponendo limiti ben precisi
e puntando alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, mentre l’ufficio
accanto, Assessorato Opere Pubbliche, interviene con sponde artificiali e
lavori in alveo come a Mollia; le incoerenze e le contraddizioni continuano
a fioccare, come vedete, ma non è una novità. Il Comitato è comunque già al lavoro per
proseguire l’opera sul fronte dei disalvei e delle canalizzazioni selvagge
dei greti (business dell’immediato futuro), e confida nella continuità del
sostegno fin qui dimostrato.
Il caso Mollia: la relazione geologica di Andrea Bavestrelli (grazie ancora
ad Andrea per la disponibilità), unita ad una relazione del Comitato con
allegate una serie di fotografie che hanno monitorato passo per passo i
lavori effettuati, è stata spedita ad un consigliere della Regione Piemonte
(che già in passato ci aveva aiutato)Lo scopo è di arrivare a presentare
un’interrogazione in Consiglio Regionale destinata all’Assessorato Opere
Pubbliche (Ente competente); speriamo con questa azione di creare un
precedente che possa permetterci di avere gli strumenti necessari per
fermare questa tipologia di interventi che già si profilano all’orizzonte
(Piode, Scopello, Vocca e Baraggiolo etc.). L’importante è andare avanti e
crederci!
 |