È all'Axa ed è l'unico campo di beach-volley d'Italia coperto e con sabbia riscaldata.
Tubi di acqua calda interrati - anzi, insabbiati! - a una profondità di circa trenta centimetri rendono gradevole giocarci scalzi, come se si fosse in uno dei tanti campi che d'estate arricchiscono, un po' dappertutto, gli stabilimenti balneari e come parte della redazione di Zeus ha potuto personalmente sperimentare qualche settimana fa.
Una piccola tribunetta può accogliere una ventina di spettatori e gli amanti di questo sport che sa così tanto d'estate, o anche solo coloro che volessero concedersi un'ora di evasione dalle fredde sere invernali, possono prenderlo in affitto.
Dove? Al Centro Sportivo Eschilo 1 di via Eschilo, ma solo di sabato e domenica!
Dal Lunedì al Venerdì, infatti, il campo è infatti riservato agli allenamenti della nazionale italiana (il beach volley è dal 1996 sport olimpico) e ai corsi di vario livello per appassionati che, sotto la guida di Marco Solustri, allenatore della nazionale italiana femminile, apprendono le tecniche di palleggio, schiacciata e battuta che sperano di mettere presto in pratica nel primo campionato italiano di questo divertentissimo sport.
"Il beach volley è uno sport in rapida ascesa che però necessita di infrastrutture e tecnici federali per un rapido decollo. - ci informa infatti Marco Solustri - Al momento esistono solo 4-5 campi coperti in tutta Italia e manca la qualifica ufficiale di istruttore federale poichè non esiste un corso, tenuto dalla Federazione, per formare tecnici abilitati all'insegnamento.
"Iniziato a costruire nel 1995 grazie alla lungimiranza del presidente...... e inaugurato nel mese 1996, in tempo per consentire la preparazione dei nostri atleti nazionali alle Olimpiadi di Atlanta...., chissà che proprio nel 1998 l'impianto dell'Axa non diventi il punto di riferimento di un movimento nazionale che sta sempre più affrancandosi dalla condizione di fratello minore della pallavolo.