Come anticipato nel numero scorso di Zeus, la Regione Lazio ha recentemente approvato una legge che a partire dal 1999 escluderà le abitazioni ricadenti nelle zone urbanizzate della XIII circoscrizione dal tributo dovuto al consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano.
La nuova normativa rivoluzionerà anche altre competenze del consorzio.
Cesseranno quindi le polemiche legate alla legittimità del pagamento dovuto dai residenti della XIII e di Maccarese.
La nuova legge diventerà attuativa durante il mese di gennaio, non appena sarà controfirmata dal Commissario del Governo e pubblicata sul Bollettino Ufficiale delle Leggi.
Tuttavia non avrà effetto retroattivo, quindi coloro che hanno un contenzioso nei confronti del consorzio di bonifica, dovranno provvedere ad estinguere il proprio debito.
Per conoscere alcune delle novità contenute nel testo abbiamo sentito Fernando Cerrina, membro del Consiglio d'amministrazione del Consorzio: "Innanzitutto la nuova legge cambia un concetto di fondo, ovvero che la contribuzione al consorzio di bonifica non sarà più riferita al singolo utente, ma direttamente all'ente erogatore del servizio idrico o del servizio idrico integrato, dunque l'ACEA.
Le altre indicazioni contenute nel testo di legge, riguardano l'esclusione generale dalle competenze del consorzio delle aree urbanizzate, che libererà i residenti dal pagamento del tributo.
Mentre laddove esistano opere di bonifica vere e proprie, esclusivamente finalizzate a vantaggio di una sola porzione di territorio urbanizzato, le stesse opere passeranno dalla nostra gestione alla diretta competenza del Comune.
Il Consorzio diventerà infine un vero e proprio ufficio operativo che realizzerà compiti specifici su mandato della Provincia di Roma, che sostituirà la Regione nella concentrazione della gestione delle risorse idriche del territorio.
In definitiva, la nuova legge darà maggiori certezze ai cittadini, sollecitando nel contempo l'innovazione funzionale del consorzio di bonifica."