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No, non stiamo nelle stesse condizioni di emergenza di Riccardo III (allora era un cavallo...) ma aver messo una fontanella davanti alla posta di Via Bocchi, tra il campo di baseball e l'area destinata alla chiesa, significa aver risolto almeno uno dei tanti problemi mai avviati a soluzione.
La fontanella risolve un problema attuale e fa sperare nella soluzione di un problema più grande: l'acqua nel Parco Arcobaleno.
Nel territorio della XIII Circoscrizione è il parco più grande e rappresenta un patrimonio, oltre a riqualificare una periferia già degradata da altri fattori.
La mancanza di acqua ha infatti precluso qualsiasi intervento di rilievo.
Alcune piante, delle poche messe a dimora due anni fa, hanno avuto vita breve, pertanto è inutile metterne altre.
E si sa quanto è importante avere spazi ombreggiati in un parco.
Attualmente i lavori ACEA (fognature-collettore) attraversano tutta l'area per la sua lunghezza. Nell'occasione di questo intervento l'ACEA dovrebbe (usiamo il condizionale) fare il doppio miracolo: acqua e luce.
Di sera, infatti, senza luce l'area del parco è impraticabile.
La fontanella rappresenta a questo punto un avvenimento che accende le speranze.
La sua ubicazione è significativa e risponde ad un'istanza sempre più prioritaria.
Immaginatevi per un attimo la posta di Via Bocchi durante l'ora di punta (11.00-12.00) e immaginate un bel gruppo di pensionati, donne anziane con bambini, incolonnato davanti agli sportelli.
Quanto? Venti minuti, trenta, un'ora? File snervanti.
Molte volte abbiamo visto persone con bottiglie di acqua in mano.
Ora il problema sembra essere risolto. Dico sembra, perché collegato all fontanella c'è quello delle strisce pedonali.
Dalla posta al "miraggio" c'è di mezzo l'attraversamento di Via Bocchi. Andrebbe rifatta la segnaletica orizzontale. Sarebbe una beffa essere messi sotto da una macchina prima di raggiungere l'oasi.
Un saluto da Acilia.
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