|
"Sarà un Carnevale tra vecchio e nuovo, che celebrerà degnamente l'ultimo anno del millennio".
Il sindaco Rutelli fa sul serio e in un'intervista ai giornali, pubblicata il 19 febbraio, lancia a sorpresa un grande progetto.
Ostia - che rischia seriamente di perdere "Aquilandia", la spettacolare kermesse di aquiloni fino allo scorso anno di scena sulla spiaggia di Castelporziano - potrebbe accogliere però un Carnevale degno di Rio o di Viareggio anche se non sarà danzante e non avrà nemmeno i carri allegorici politici.
"Ricalcheremo i fasti del Carnevale di Testaccio, famoso nel '500 - ha infatti anticipato il sindaco - ma lo scenario del lungomare del Lido aggiungerà un caratteristica nuova e pittoresca.
Penso ai carri, ma che rappresentino le espressioni delle varie categorie dei romani."
Rutelli, che ha ricordato l'eccezionalità dell'ultimo anno del secolo, cominciato con la popolazione romana ferma a 300 mila unità, ha anche fatto capire chi si occuperà dell'organizzazione: i curatores urbis, un gruppo di personaggi illustri convocati un mese fa, tra cui Mario Verdone, Gigi Magni, Armando Ravaglioli, Momo Pertica, che sotto l'occhio della Soprintendenza stanno curando una trentina di ricorrenze civili cittadine, tra cui il Natale di Roma.
Come direttore artistico si è fatto avanti il popolare Roberto D'Agostino.
Il sindaco non ha parlato del coinvolgimento delle realtà locali, se non dal punto di vista del "ritorno turistico".
|
|