CLUB CAMPEGGIATORI JONICI TARANTO

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Raduno per funghi 98
Lunedì 16 Aprile, 2001 18:20

Foto di gruppo a Grumento (PZ)

Sotto la quercia di 600 anni

Anfiteatro - Grumentum (scavi)

Visita agli scavi

Visita agli scavi

Visita agli scavi
Veduta dell'Azienda Agrituristica

Lo scambio dei doni
Raduno per funghi e castagne 1998
a Grumento Nova (PZ)
Siamo ritornati a Grumento verso il tramonto di una bellissima giornata di sole.
Già lungo la Val dAgri, siamo stati ripresi; dalle emozioni della prima volta, quando percorremmo la stessa strada, allora di mattina, sotto una pioggia battente.
L'alternarsi della macchia mediterranea e dei calanchi prima, e infittirsi della vegetazione delle pinete, dei boschi e dei castagneti poi, ci preannunciava allora, sotto la fitta cortina di pioggia, che stavamo arrivando nel cuore dell'antica terra dei lucus o lupus cioè della Lucania.
Questa volta, stesso percorso, stesse emozioni nel sole di un dolce tramonto e poi di un cristallino crepuscolo.
Quella non era per noi solo la prima volta di una visita a Grumento, ma era anche la prima uscita con il Campeggio Club Jonico. Quindi curiosità, incertezze, aspettative ci accompagnavano lungo il percorso, dietro la guida gentilmente affettuosa dell'amico Franco. Quando arrivammo tutto grondava umidità, la folta erba del prato, le alte chiome del bosco del campeggio, la grande, splendida monumentale quercia che troneggia sul morbido pendio accanto all'agriturismo. Questa volta niente pioggia, per fortuna, e niente freddo, ancora meglio, ma un'aria dolce, quasi di tarda estate. La prima volta, all'arrivo, particolarmente piacevole la conoscenza dei dirigenti del Club, la loro cortesia, l'arrivo dei primi soci, la conoscenza con alcuni che poi abbiamo rivisto solo tornando a Grumento. Noi non eravamo nuovi alle esperienze del campeggio e del cameratismo ma l'affettuosa accoglienza e disponibilità che abbiamo trovato nel club non l'avevamo incontrata mai. Quest'anno si è ripetuta la gioia di rivedere i luoghi e quella di ritrovare amici simpatici non più incontrati altrove. E poi ne abbiamo conosciuti altri, provenienti da tutta Italia, tutte persone cordiali ed uniche nella loro peculiarità. La prima sera qualcunotrovava divertimento nel giocare a carte, al più semplice dei giochi, l'asino. Il mattino dopo tutti a castagne lungo i pendii dei monti intorno a Moliterno e poi il pranzo nel camper, ma sempre a portata di voce con gli amici, vecchi e nuovi. Nel pomeriggio per i più agili e volenterosi, visita a Grumento Nuova ed a Molitemo. Visite interessanti anche se un pò faticose, data la natura scoscesa del territorio. A Grumento N. ci ha colpito la semplicità della vita di paese e la cordialità della gente. E sconcertante però considerare come sia potuto accadere che da una città ricca e grande come Grumento antica, sia nato un piccolo paese, quasi fuori dal mondo, come Grumento N. Più vivacità, ricchezza, animazione abbiamo trovato a Molitemo, che forse nel passato non ha una storia antica come il paese precedente, ma ora vive di una ricchezza più evidente. Ci siamo arrampicati (eravamo così stanchi, specialmente dopo la raccolta delle castagne della mattina!) fino al castello medioevale che domina, con le sue finestre aperte ed illuminate, tutta la valle, in un aria tersa e frizzante, che ci ha fatto capire di essere in una località più alta. Quindi il frettoloso ritorno al pullman, il rientro al Campeggio e i preparativi per la pizza e birra insieme. La signora Maria, insieme al marito Raffaele, proprietari del campeggio, erano indaffaratissimi. Il gruppo era diventato molto numeroso, quindi c'è stato un bel da fare, per servire tutti. Poi siamo scesi in veranda ed abbiamo ballato, sotto la direzione di un ruspante D.J. del luogo, molto simpatico e divertente. Verso l'una, tutti a nanna, piuttosto stanchi ma contenti, della giornata piena di attività. Il giorno dopo, ancora una giornata splendida, visita agli scavi, che abbiamo visto con piacere, al seguito di una giovane guida particolarmente preparata. Poi la visita al museo, anch'esso interessante ed alle 12:00 la messa al campo, sotto un sole caldo, forse preannuncio di quella che è chiamata l'estate di San Martino (l'11 Novembre). Dopo la messa tutti a pranzo. La signora Maria ci ha stupiti con tanti stuzzicanti assaggini che, insieme agli antipasti, ai primi piatti e gli arrosti di agnello ci ha fatti sentire pieni come gli antichi Romani della ricca Grumentum. Nel pomeriggio già le prime tristi partenze, con la promessa di rivederci presto e per quelli che come noi sono restati , giochi vari, tutti insieme, tutti vicini, tutti amici. Il lunedì ancora sole e quindi di nuovo a castagne, poi il pranzo insieme sotto la tettoia, poi i preparativi per la partenza. Nel partire dall'alto del camper un ultimo sguardo ai luoghi; al paesino arroccato sulla collina, che dalla conca dove eravamo alloggiati, spuntava in mezzo a due cortine di folto verde, come una cartolina viva. Una splendida luna piena, che sembrava prometterci con il suo sorriso sornione altre giornate di rilassante contatto con la natura, con gli uomini e con l'arte, ci ha accompagnati lungo il percorso fino a casa.
Rosalba Signorile
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