
Foto di gruppo a Grumento (PZ)

Sotto la quercia di 600 anni

Anfiteatro - Grumentum (scavi)

Visita agli scavi

Visita agli scavi

Visita agli scavi

Veduta dell'Azienda Agrituristica

Lo scambio dei doni
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Raduno per funghi e castagne
1998
a Grumento Nova (PZ) 
Siamo ritornati a Grumento verso il tramonto di una
bellissima giornata di sole.
Già lungo la Val dAgri, siamo stati ripresi; dalle emozioni della
prima volta, quando percorremmo la stessa strada, allora di mattina,
sotto una pioggia battente.
L'alternarsi della macchia mediterranea e dei calanchi prima, e
infittirsi della vegetazione delle pinete, dei boschi e dei castagneti
poi, ci preannunciava allora, sotto la fitta cortina di pioggia,
che stavamo arrivando nel cuore dell'antica terra dei lucus o lupus
cioè della Lucania.
Questa volta, stesso percorso, stesse emozioni nel sole di un dolce
tramonto e poi di un cristallino crepuscolo.
Quella non era per noi solo la prima volta di una visita a Grumento,
ma era anche la prima uscita con il Campeggio Club Jonico. Quindi
curiosità, incertezze, aspettative ci accompagnavano lungo il percorso,
dietro la guida gentilmente affettuosa dell'amico Franco. Quando
arrivammo tutto grondava umidità, la folta erba del prato, le alte
chiome del bosco del campeggio, la grande, splendida monumentale
quercia che troneggia sul morbido pendio accanto all'agriturismo.
Questa volta niente pioggia, per fortuna, e niente freddo, ancora
meglio, ma un'aria dolce, quasi di tarda estate. La prima volta,
all'arrivo, particolarmente piacevole la conoscenza dei dirigenti
del Club, la loro cortesia, l'arrivo dei primi soci, la conoscenza
con alcuni che poi abbiamo rivisto solo tornando a Grumento. Noi
non eravamo nuovi alle esperienze del campeggio e del cameratismo
ma l'affettuosa accoglienza e disponibilità che abbiamo trovato
nel club non l'avevamo incontrata mai. Quest'anno si è ripetuta
la gioia di rivedere i luoghi e quella di ritrovare amici simpatici
non più incontrati altrove. E poi ne abbiamo conosciuti altri, provenienti
da tutta Italia, tutte persone cordiali ed uniche nella loro peculiarità.
La prima sera qualcunotrovava divertimento nel giocare a carte,
al più semplice dei giochi, l'asino. Il mattino dopo tutti a castagne
lungo i pendii dei monti intorno a Moliterno e poi il pranzo nel
camper, ma sempre a portata di voce con gli amici, vecchi e nuovi.
Nel pomeriggio per i più agili e volenterosi, visita a Grumento
Nuova ed a Molitemo. Visite interessanti anche se un pò faticose,
data la natura scoscesa del territorio. A Grumento N. ci ha colpito
la semplicità della vita di paese e la cordialità della gente. E
sconcertante però considerare come sia potuto accadere che da una
città ricca e grande come Grumento antica, sia nato un piccolo paese,
quasi fuori dal mondo, come Grumento N. Più vivacità, ricchezza,
animazione abbiamo trovato a Molitemo, che forse nel passato non
ha una storia antica come il paese precedente, ma ora vive di una
ricchezza più evidente. Ci siamo arrampicati (eravamo così stanchi,
specialmente dopo la raccolta delle castagne della mattina!) fino
al castello medioevale che domina, con le sue finestre aperte ed
illuminate, tutta la valle, in un aria tersa e frizzante, che ci
ha fatto capire di essere in una località più alta. Quindi il frettoloso
ritorno al pullman, il rientro al Campeggio e i preparativi per
la pizza e birra insieme. La signora Maria, insieme al marito Raffaele,
proprietari del campeggio, erano indaffaratissimi. Il gruppo era
diventato molto numeroso, quindi c'è stato un bel da fare, per servire
tutti. Poi siamo scesi in veranda ed abbiamo ballato, sotto la direzione
di un ruspante D.J. del luogo, molto simpatico e divertente. Verso
l'una, tutti a nanna, piuttosto stanchi ma contenti, della giornata
piena di attività. Il giorno dopo, ancora una giornata splendida,
visita agli scavi, che abbiamo visto con piacere, al seguito di
una giovane guida particolarmente preparata. Poi la visita al museo,
anch'esso interessante ed alle 12:00 la messa al campo, sotto un
sole caldo, forse preannuncio di quella che è chiamata l'estate
di San Martino (l'11 Novembre). Dopo la messa tutti a pranzo. La
signora Maria ci ha stupiti con tanti stuzzicanti assaggini che,
insieme agli antipasti, ai primi piatti e gli arrosti di agnello
ci ha fatti sentire pieni come gli antichi Romani della ricca Grumentum.
Nel pomeriggio già le prime tristi partenze, con la promessa di
rivederci presto e per quelli che come noi sono restati , giochi
vari, tutti insieme, tutti vicini, tutti amici. Il lunedì ancora
sole e quindi di nuovo a castagne, poi il pranzo insieme sotto la
tettoia, poi i preparativi per la partenza. Nel partire dall'alto
del camper un ultimo sguardo ai luoghi; al paesino arroccato sulla
collina, che dalla conca dove eravamo alloggiati, spuntava in mezzo
a due cortine di folto verde, come una cartolina viva. Una splendida
luna piena, che sembrava prometterci con il suo sorriso sornione
altre giornate di rilassante contatto con la natura, con gli uomini
e con l'arte, ci ha accompagnati lungo il percorso fino a casa.
Rosalba Signorile

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