I sistemi di scrittura adottati a Creta e poi in Grecia prima dell'introduzione dell'alfabeto, vengono distinti con le designazioni di scrittura lineare A (dal 1600 a.C. al 1400 a.C.) e scrittura lineare B (dal 1450 a.C. al 1200 a.C.). La A, con 85 segni, è diffusa in tutta l'isola di Creta, mentre la B, con 88 segni, nell'isola è rinvenuta solo a Cnosso, ma si trova anche nella Grecia continentale, a Pilo e a Micene. La lineare A costituisce ancora notevoli problemi per la sua decifrazione, sembra inoltre che dietro questa scrittura si celi una lingua non indoeuropea. La lineare B, grazie all'opera di Michael Ventris, è ormai facilmente decifrabile e serviva per trascrivere un dialetto greco dalle caratteristiche molto arcaiche.
Il sillabario miceneo, esclusi alcuni ideogrammi, è costituito quasi esclusivamente da segni per vocali isolate e per sillabe del tipo consonante+vocale, le consonanti sonore G, B e aspirate KH, TH si scrivono sempre sorde (K, P, T), mentre è mantenuta l'opposizione T/D. I suoni R e L sono indicati da un unico suono R, con Q si designa un suono molto antico ("Koppa") conservato in latino e mutato nel greco classico (lat. quis, greco ); inoltre il sillabario si rivelava poco adatto a rendere sia le consonanti finali di parola che i gruppi consonantici interni.
Gli espedienti grafici che l'ortografia micenea adotta per ovviare all'imperfezione della scrittura sono due:
I) omissione grafica delle consonanti finali;
II) notazione di entrambi gli elementi consonantici mediante una vocale di raccordo ("quiescente").
La I norma si applica per le consonanti finali (); es.:
In particolare, la consonante doppia non viene mai notata; es.:
Eccezionalmente in alcuni gruppi di due consonanti finali, è notato il penultimo elemento per mezzo della vocale quiescente, ripetendo la vocalizzazione della sillaba precedente; es.:
La II norma si applica ai gruppi consonantici iniziali e mediani, e consiste nel vocalizzare la prima consonante come la seconda del gruppo in questione; es.:
Più raramente la vocale qiescente risulta essere una ripetizione della vocalizzazione della sillaba precedente; es.:
I gruppi triconsonantici seguono le stesse norme dei gruppi biconsonantici: es.:
La dei dittonghi viene segnata, mentre la
dei dittonghi viene omessa.
I gruppi di segni che costituiscono le parole sono separati da una lineetta, da un puntino o da uno spazio bianco, ma una enclitica è sempre scritta di seguito alla parola che la precede; es:
Una proclitica è sempre scritta di seguito alla parola che la segue; es.:
Questo barbaro sistema di trascrizione è da imputarsi non solo all'adozione della scrittura sillabica del tutto inadatta al greco, ma anche all'inettitudine degli scriventi a intendere rettamente i suoni della lingua suddetta.
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