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Skin: 'la canzone che canto con i Marlene Kuntz'

Un freddo capannone, scuro e post-industriale, adornato da fari e fiori. Questo è il luogo dove l’incontro tra i Marlene Kuntz e Skin prenderà vita nelle immagini. L’annunciato duetto tra la band cuneese e la cantante degli Skunk Anansie si è concretizzato in “La canzone che scrivo per te”, incisa lo scorso luglio a Firenze e inclusa in “Che cosa vedi”, che uscirà il 13 ottobre prossimo. Ieri, 9 ottobre, Skin è tornata in Italia per girare il videoclip della canzone, che uscirà presto come singolo. Diretto da Beniamino Catena, con cui i Marlene avevano già collaborato per un corto, il video metterà in scena l’incontro tra due persone raccontato nel brano, una dolce ballata strutturata come un dialogo.
“Ho fatto mie le parole della canzone, facendomele spiegare, ma rileggendole a modo mio”, racconta Skin. “Nella canzone c’è un punto di vista maschile convinto che l’amore sia una bella cosa, io ho interpretato quello femminile, scrivendo le mie parole e mettendoci la mia disillusione. Personalmente penso che l’amore sia uno schifo, che spesso ti possa rovinare la vita, e questo ho cercato di esprimerlo con un punto di vista un po’ scuro in ciò che canto.” “E’ un ribaltamento delle mie parole”, aggiunge Cristiano Godano, cantante della band e autore dei testi dei Marlene. “Ci sono due pensieri diversi che vengono fuori e si controbilanciano”.
“Come artista penso principalmente alla musica, mi chiedono di fare molte cose, molte collaborazioni”, continua Skin, raccontando l’incontro con i Marlene. “Ma per me la cosa più importante rimane la musica. Ho conosciuto i Marlene Kuntz vedendo i loro manifesti affissi per l’Italia quando ero in tour con gli Skunk Anansie e mi hanno incuriosita. Quando ho sentito la loro musica me ne sono innamorata… Avevo apprezzato subito ‘La canzone che scrivo per te’ e ‘Quasi 2001’. Non ci sono molte rock band emergenti in questo periodo. Non capisco un c*** di quello che dicono, ma il feeling della loro musica è giusto.” (...)

 

LA CANZONE CHE SCRIVO PER TE

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me;

e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua".

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
prima che ti conoscessi.

(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare:
sfavilla di felicità.
L'osservo su dalla tua fronte vanitosa
che ai miei baci ha chiesto la priorità)

Pure frigid waters from these eyes that always miss you
Nothing but violence from my empty gun
I'm using silver to light up these blackheart faces
blinding your fingers with my skin that burns for you

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
proprio mentre ti conosco.

This song is for me
I listen like I promised you
I can see me in your words from hell
that you write for me

E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
immune da difese che non servono.

Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me,
che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me...e questo è il tuo svago.
Per quel che mi riguarda sei un continente obliato.
Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto.

Don't, don't tell me. What you want from me
No, don't tell me. I don't wanna hear. Don't tell me

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Non ci sei più,
dopo che ti ho conosciuta.

 

Intervista a Skin e breve intervento di Cristiano Godano, tratta da Rockol. 10 ottobre 2000.

 

 

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