Il piacere erotico inizia prestissimo, quando il bambino si attacca al seno materno. E prosegue grazie alle amorose cure degli adulti, che fanno il bagnetto al pupo, gli spalmano la cremina tra le gambe, gli mettono tra le labbra il ciuccio da succhiare. Tant'e' che, secondo recenti studi, un terzo dei bambini maschi riesce a scoprire l'orgasmo prima dei 12 mesi, e il 50% addiirittura prima dei 7 mesi. Poi il pupo comincia a toccarsi da solo. Le sensazioni provate per caso gli sono piaciute cosi' tanto che pensa bene di ripetere l'esperienza. Le mani vanno sempre piu' insistentemente sulla zona genitale, e se il pannolino complica la manovra, si aguzza l'ingegno: giocare a cavalluccio, strofinarsi contro le gambe dei genitori, mettersi qualcosa di duro fra le cosce che possa fare attrito, sono tutti sistemi per procurarsi piacere. Ma a questo punto gli adulti notano le manovre del pupo e le innocenti manine stuzzicose vengono bruscamente rimosse. La scusa ufficiale e' che, toccandosi, il bambino si procura "infezioni". In realta', il tabu' della masturbazione e' potentissimo, e comincia a mietere vittime gia' dalla culla. Genitori, insegnanti e quanti altri s'impicciano del "buon costume" degli infanti, dovrebbero invece ricordarsi che il bambino apprende la sessualita' anche dalla reazione dei grandi. Quindi sgridate, moti di fastidio, inibizioni (per non parlare delle punizioni e delle botte!), possono far provare al bambino sensi di colpa e vergogna, e quindi portarlo a nascondersi, a toccarsi con frenesia e senza gioia, in modo ansioso. Un altro risultato della repressione e' che lo stimolo sessuale si puo' bloccare sul nascere, per riapparire poi soltanto vari anni piu' tardi, spesso in modo deviante. Toccarsi e' bello, piacevole e non dannoso. Per di piu' e' tra le pochissime cose che il bambino molto piccolo puo' fare senza dover dipendere dagli adulti. Una manifestazione di liberta', insomma... sara' per questo che gli adulti se la prendono tanto?