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Nome: | Dogue de Bordeaux |
Data di origine: | Il primo standard ufficiale risale al 1926. |
Progenitori: | Molti storici ritengono quest'animale simile al Dogue d'Aquitaine, un mastino molto diffuso nel Medio Evo ed oggi estinto. A sua volta questo probabile antenato derivava dai cani dei Celti. Essi se ne servivano per la caccia ai grandi erbivori del luogo. |
Carattere: | Tranquillo e tollerante, soprattutto nei confronti dei bambini. La sua soglia di reazione e molto alta. Abbaia ed interviene solo in caso di pericolo, dimostrando una grande capacità di discernimento dell'emergenza vera. Quasi a compensazione di questa buona dote c'è il fatto che il Dogue de Bordeux, una volta che viene aizzato, "vede rosso come un toro nell'arena", e può diventare molto difficile fermarlo. Per questo motivo la Gendarmeria francese ha dovuto rinunciare al suo utilizzo come cane poliziotto. |
Grado di addestrabilità: | n/d . Non ho dati disponibili tuttavia è un cane ubbidiente e recettivo. E' una delle poche razze che ha dato risultati apprezzabili nella ricerca di droga ed esplosivi. |
Esigenze: | Un ricovero dal suolo morbido e un giardino è tutto quello che chiede. Oltre, come la maggior parte dei mastini, al contatto col padrone o con la famiglia. |
Standard: | L'altezza va dai 60 ai 68 cm per il maschio, e dai 45 ai 60 cm per la femmina. Il peso non deve essere inferiore ai 50 kg per il maschio ed ai 45 kg per la femmina. La circonferenza del cranio deve essere equivalente all'altezza al garrese. |
Note e curiosità: | E' il mio cane. |
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