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Nome: Bloodhound o segugio di S. Umberto (Belgio)
Storia:

Uno dei suoi due nomi deriva dall'abbazia di Saint Hubert, nelle Ardenne del Belgio, che l'ha visto nascere. Probabilmente disceso dai segugi gallici questo eccellente fiutatore ha conosciuto un periodo di successo tra il XII ed il XVI secolo, quando, dopo essere stato donato dai monaci al re di Francia, divenne perno centrale delle mute reali. Più tardi, messo da parte dai Francesi, fu riscoperto in Inghilterra. Qui prese il nome di "Bloodhound", derivato dalla capacità attribuitagli di trovare una preda da una sola goccia di sangue, e fu anche umoristicamente definito "un cane dietro a un naso".

Carattere: Quasi tutte le razze canine nascondono antenati che se non proprio feroci, si dimostravano quantomeno "lunatici". Nel caso del Bloodhound invece, possiamo affermare di trovarci di fronte al prodotto finale di generazioni di cani docili ed affettuosi. Già quando veniva allevato solo per la caccia era famoso per la sua dolcezza. Con i bambini è perfetto, ed è un buon guardiano.
Grado di addestrabilità

8/100

Il suo fiuto gli ha procurato gli ingaggi migliori: ha scoperto minatori sepolti, ritrovato persone perdute o fuggite, riportato alla luce refurtiva sepolta. Le polizie di tutto il mondo hanno arruolato centinaia di esemplari, alcuni in grado di trovare i malviventi dopo 4-5 giorni di ricerca su pista. Simpatica peculiarità quella che lo vede coprire di mille feste il malvivente raggiunto.

Esigenze Il pelo necessita di poche cure. E' il più grande dei cani da muta, mangia tanto ed ha bisogno di spazio.
Standard:

L'altezza è di circa 67 cm nei maschi, e di 60 nelle femmine. Peso: 40 Kg ca. Colori: Nero o marrone con focature o focato uniforme. Orecchie: lunghe, attaccate basse, sottili e setoso. Coda: curvata alta sulla linea del dorso, ma mai a trombetta.

A chi si addice: E' un cane tenero. Non va lasciato solo e non è per persone sole. Il suo sguardo triste rischia di deprimere. Meglio buttarlo tra i bimbi, dove saprà comportarsi con saggezza e permetterà loro di imparare a rispettare gli animali.
Note e curiosità: Charles Darwin ne ricevette uno in regalo. Benchè sia passato alla storia come un amante di tutta la natura non si comportò benissimo con questo animale. Si dice che lo disprezzasse per il suo aspetto triste e per la sua disobbedienza (probabilmente derivata da una scarsa stima del padrone), e che avesse chiesto ai suoi servitori di abbatterlo.

 
 
 










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