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Oggi in edicola con Panorama ecostema urbano 2001, l'annuale rapporto di Legambiente sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo - 20/12/2001

L'indagine sulla qualita' della vita nelle citta' pubblicata dal Sole 24 Ore lunedì scorso, per gli aspetti ambientali ha utilizzato ecostema urbano 2001 di Legambiente. Ecco ora tutti i dati.

Padova, maglia nera tra le citta' venete, guadagna pero' qualche punto rispetto allo scorso anno nella "classifica" dei 103 capoluogo italiani
E spunta anche l'abusivismo edilizio

Padova guadagna qualche punto rispetto al 2000 ma resta la maglia nera del Veneto per suoi demeriti e per i meriti altrui: se infatti nella classifica finale di Ecorapporto Urbano 2000 era risultata 77, quest'anno è al 64 posto.

La precedono Belluno, 12esima nella classifica generale, Venezia 33esima, Rovigo 38esima, Verona 39esima, Treviso 50esima, Vicenza 51esima.
Sui 20 parametri analizzati Padova è stazionaria (o non confrontabile) rispetto all'anno precedente in 11, migliora in 7, peggiora in 2.

Alcuni, tra i dati più significativi
· Inquinamento atmosferico: nel rapporto di quest'anno la media annuale del biossido di azoto (inquinamento atmosferico) è stata di 60 ug/mc, mentre l'anno prima fu di 43 ug/mc.
· Rifiuti: Aumenta ancora la produzione di rifiuti procapite 594 kg contro 556 dell'anno prima. Di poco aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti, che nel 1999 aveva raggiunto il 14.9. e arriva a 16.2 nel 2000.
· Verde: salgono a 7,2 metri di verde urbano procapite, contro i 6 dell'anno precedente.
· Migliora l'uso del trasporto pubblico 164 viaggi annui procapite anno contro 156, ma le auto circolanti ogni 100 abitanti sono 60: la richiesta di mobilità dei padovani è in costante aumento.
· Abusivismo. E Padova si scopre non immune dall'abusivismo edilizio che molti indicavano come fenomeno riguardante solo il Mezzogiorno. Se ad Agrigento Ci sono 4 costruzioni abusive ogni mille famiglie a Padova c'e n'è quasi 1 (0,88). La più virtuosa e Trieste con 0.13 ogni mille.

A questa situazione rilevata statisticamente da Legambiente Nazionale, vanno però aggiunti i dati negativi evidenziati in questi mesi da Legambiente di Padova, in particolare quelli relativi ad altri aspetti dell'inquinamento urbano correlati al traffico, particolarmente gravi per quanto riguarda il, Benzo (a) Pirene, e rumore oltre i limiti di legge in tutta la città. Un traffico le cui cifre sono impressionanti visto che in un giorno medio all'interno dei confini del solo Comune si registrano 800.000 spostamenti, di cui 500.000 automobile. Solo 100.000 di questi spostamenti avvengono in autobus. Per iniziare almeno a combattere l'inquinamento a Padova bisognerebbe subito raddoppiare l'offerta del trasporto pubblico: da 100.000 a 200.000 passeggeri trasportati, diminuendo del 30% gli spostamenti in automobile. Mai il Piano urbano della Mobilità, mentre prevede che entro pochi anni gli spostamenti complessivi arrivino al milione pregetta un aumento limitato per il trasporto pubblico, solo 40.000 passaggi in più. E tutto questo spendendo centinaia di miliardi di lire per i vari Sir, filo/metrobus di cui i contorni sono ancora poco chiari.
La realtà è che si vuole potenziare il trasporto pubblico bisogna fare una scelta netta a favore di quest'ultimo: corsie preferenziali protette per i bus con conseguente eliminazione del traffico privato da quelle strade. Nessun nuovo parcheggio in centro (attrattori di traffico), ma parcheggi di interscambio con gli autobus alle entrate della città, blocco del traffico d'attraversamento della città con istituzione di aree pedonalizzate come via S. Francesco e contrada Antenore: questa è un'ottima iniziativa, ma è ancora troppo poco.

Ecosistema Urbano è una ricerca realizzata da Legambiente con la collaborazione e la supervisione scientifica dell'Istituto di Ricerche Ambiente Italia. Giunta ormai all'ottava edizione, dallo scorso anno la rilevanza della ricerca ha ottenuto una nuova autorevole conferma, E' utilizzata dal Sole24 come uno dei vari parametri per giudicare la qualità della vita nelle città (classifica probblicata sul Sole lunedì 17 dicembre).
Come ogni anno Ecosistema Urbano rende un quadro complessivo dello stato di salute ambientale dei 103 comuni italiani capoluogo di provincia. Per la ricerca sono stati raccolti, sia con questionari e interviste dirette ai Comuni sia sulla base di altre fonti statistiche, informazioni e dati per comprendere lo stato dell'ambiente dei capoluogo. Il tutto basandosi su 20 diversi indicatori di qualità ambientale, riferibili alle seguenti macro-classi:
· Indicatori di pressione, che misurano il carico generato sull'ambiente dalle attività umane (es. consumi di acqua potabile, di carburante e di elettricità, produzione di rifiuti urbani, tasso di motorizzazione)
· Indicatori di stato, che misurano la qualità dell'ambiente fisico (es. qualità dell'aria, qualità dell'acqua…)
· Indicatori di risposta che rendono una misura della qualità delle politiche ambientali messe in campo dall'amministrazione pubblica o dalla città più in generale (es. raccolta differenziata, trasporto pubblico, depurazione, verde urbano, isole pedonali, ZTL…).

Gli indicatori di Ecosistema Urbano consentono - se si evita di soffermarsi solo sulla posizione in classifica - di capire come sta cambiando la gestione ambientale in Italia, dove sono i fattori di carico sull'ambiente, quali sono i punti di crisi della qualità ecologica delle città. Ecosistema urbano misura la "febbre" ambientale delle città e l'efficacia delle prescrizioni: non è l'Oscar della qualità ambientale, ma il Termometro della sostenibilità

(scarica il rapporto completo)

 

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