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Padova: Legambiente sull'annunciata pedonalizzazione in via S. Francesco e intorno a piazza Antenore - 21/11/2001

 

Se la Giunta comunale deciderà realmente la pedonalizzazione dell'area tra via Santa Sofia e le Riviere, comprendendo, via San Francesco, via del Santo, e via Zabarella, annunciata oggi dall'Assessore alla Mobilità Domenico Menorello, non potrà che incassare il nostro vivo apprezzamento.
Questo provvedimento, infatti, consentirebbe il transito nella via per i residenti e per gli esercenti, ma in quella zona, eliminerebbe di fatto il traffico di attraversamento, la vera causa per cui tutta Padova soffre gravemente di inquinamento acustico ed atmosferico: concretizzerebbe la filosofia dei percorsi a "U" in centro storico, rispondendo all'esigenza di gerarchizzare le strade.

Ritengo che il contributo dato da Legambiente per giungere a questa soluzione sia stato importante. Insieme al Comitato dei residenti proponemmo la pedonalizzazione proprio dell'area attorno a Piazza Antenore in un incontro con il Sindaco nel giugno 2000.
Da anni via S. Francesco è al centro delle attenzioni di Legambiente per il grave inquinamento acustico e da benzene. Per questo è stata assunta come caso esemplificativo del problema del traffico in centro storico.

Penso, ad esempio, che le nostre analisi dell'aria, diffuse Sabato scorso, che dimostrano che da quando via S. Francesco è chiusa al traffico l'inquinamento atmosferico si è dimezzato (passato dai 13 microgrammi di benzene per metrocubo quand'era "aperta" ai 6 di due settimane fa) siano state utili per far pendere la bilancia dalla parte della pedonalizzazione: è un dato importante, infatti mai in quella via l'inquinamento era sceso sotto il limite di legge di 10 microgrammi.

Ma credo ancora sia merito della nostra Associazione, insieme al Comitato dei residenti, quello di aver sollevato il caso via san Francesco da molto tempo e in varie occasioni. Quando, per esempio nel maggio del 2000, oltre ad analizzare a riscontrare quei 13 microgrammi di benzene, contammo il passaggio giornaliero di ben 10.000 veicoli a motore, nonostante la via fosse stata dichiarata a traffico limitato dal settembre del 1994, e misurammo un inquinamento acustico di di 74,4 decibel, 10 più del limite consentito.

E poi le petizioni, la via riempita di lenzuola bianche con la scritta no allo smog, i sit in, le feste con i bambini, i volontari che da tre anni tengono aperti gratuitamente, per turisti e cittadini la Scuola della Carità e l'oratorio di Santa Margherita.

Forza Menorello, dunque: esortiamo l'Assessore e la Giunta ad andare avanti in questa direzione. La pedonalizzazione può e deve essere il primo passo per la riqualificazione complessiva della vie coinvolte. In particolare di via S. Francesco e dei suoi tesori, visto anche il progetto museale che riguarda l'ospedale francescano. La via nel suo complesso è infatti tutto un tesoro da riscoprire: è quasi tutta porticata e lungo il suo impianto medioevale, sorgono notevoli palazzi storici. In particolare era sede dello Spedale Vecchio (fondato nel 1414 e funzionante fino al 1798) oggi in attesa di sistemazione, facente parte del grande complesso francescano, con l'oratorio di S. Margherita e la Scuola della Carità per la quali da tempo Legambiente si batte affinché abbiano inizio i restauri. Altri palazzi di pregio sono palazzo Zabarella, Lazzara-Giusti, Orsato, Massimo, Santuliana.

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